
L'individuazione della pista epistemologica che orienta l'escatologia di Hans Urs von Balthasar è lo scopo prioritario dell'opera, nel tentativo di individuare anche le piste dialogiche privilegiate dal noto teologo intorno ai più significativi modelli della produzione escatologica post-conciliare. L'opera approfondisce e prova a chiarire soprattutto la questione controversa circa il tema dell'inferno vuoto, la cui concettualizzazione teologica ha procurato a von Balthasar l'etichetta di teologo ai limiti dell'ortodossia. Un'occasione per comprendere cosa intendeva von Balthasar, in coerenza con la scansione estetica della Trilogia: Gloria, Teodrammatica, Teologica.
Il testo intende anzitutto ampliare l'orizzonte della filosofia del diritto con la luce della fede, ricorrendo alle fonti sia della Sacra Scrittura che del magistero della Chiesa, in un fruttuoso dialogo tra ragione e fede. Fa poi oggetto di riflessione lo stesso ordinamento giuridico della Chiesa, che evidentemente è oggetto della teologia, ma neppure questa riflessione può trascurare il dialogo con la ragione. Infine il volume è corredato da un'appendice che raccoglie diversi scritti su temi specifici, con i quali si intende illuminare più diffusamente e dettagliatamente alcuni aspetti trattati nel manuale.
Parola e silenzio, lungi dal contraddirsi, si sostengono e si arricchiscono a vicenda. Sono riflessioni preziose, soprattutto per una società come la nostra che rischia di perdersi nella molteplicità dei mezzi e degli strumenti di comunicazione. L'autore poi esprime la ricchezza della Parola che Dio rivolge all'uomo in Gesù Cristo e quindi della parola con cui l'uomo risponde a Dio nella fede: qui si colloca l'esperienza morale.
A partire dall'esperienza umana elementare che attesta l'apertura originaria dell'uomo verso il trascendente, in queste pagine di esemplare chiarezza l'arcivescovo di Milano sviluppa la sua riflessione sui grandi temi che stanno al centro del cristianesimo e sulle "domande ultime" alle quali può dare risposta l'intelligenza della fede: il nesso vocazione-conversione-missione, la fede, la ragione, il mistero della morte e resurrezione di Cristo, il problema del male, il valore della testimonianza.
Valentino Vecchi è stato contemporaneamente un uomo di Dio, di questo mondo e di questa Chiesa. Quello che egli diceva prima di tutto lo viveva. È dalla sua esperienza di uomo, di prete, di rettore per un decennio del Seminario patriarcale di Venezia che hanno tratto alimento le riflessioni sulla vocazione che potete leggere in questo volume. A trent'anni dalla sua morte sono ancora tesori di saggezza, perle spirituali valide per tutti quelli che avranno la pazienza di leggerle e meditarle.
Vangelo e giustizia, due grandi sfide lanciate da Papa Francesco, trovano una sintesi pastorale in questo volume che raccoglie una selezione di interventi del Cardinale Gualtiero Bassetti a vent’anni dalla sua ordinazione episcopale.
Due grandi sfide declinate in cinque capitoli – la Chiesa, il pastore, la difesa della vita, i poveri e la città – e sintetizzate in unico concetto: al centro di ogni azione che si prefigga di andare verso le periferie esistenziali del mondo moderno non può non esserci Cristo. Senza questa luce, infatti, la vita delle persone perderebbe di significato e assumerebbe le fattezze di un cielo plumbeo.
Studio sul "De Trinitate" di Ilario di Poities: col suo carattere speculativo e il suo ampio respiro teologico, il testo dimostra quanto Ilario sapesse sollevarsi al di sopra della polemica per una ricerca volta all'approfondimento delle verità della fede e per una risposta il più possibile esauriente al problema religioso del suo tempo.
Il volume affronta le questioni inerenti all'azione missionaria. Nella prima parte si esaminano approfonditamente i dodici canoni (cann. 781-792) del CIC/83, con qualche riferimento al CCEO/90, che strutturano e regolano la missio ad gentes, al fine evitare dei disordini nell'adempimento di tale servizio. La seconda parte mette in luce alcune attuali sfide relative all'annunzio del Vangelo, dalla formazione dei missionari al loro sostegno economico.
Il volume raccoglie testi di varia natura, scritti nel corso dell'attività del card. Lajolo come Nunzio Apostolico in Germania, come Segretario per i Rapporti con gli Stati e come Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Tra i moltissimi interventi, lo stesso Card. Lajolo ha scelto quelli a suo giudizio più interessanti ed ancora attuali. I temi sono focalizzati su esigenze della società, di diversa natura ma tutte molto concrete, alle quali la Chiesa cerca di rispondere infondendo, in forma diretta o indiretta a seconda dell'opportunità, il fermento evangelico.
Chi è il protagonista di quel grande acconto che è la Bibbia? In verità, spiega l’autore, i protagonisti sono due, Dio e l’uomo: Dio che viene incontro agli uomini per piantare la sua tenda in mezzo a loro, e noi, gli uomini e le donne che, lungo i secoli, camminiamo in esodo dalle nostre terre e da noi stessi, verso di Lui, per abitare infine nella sua casa.
Attraverso un’acuta analisi di alcune tra le pagine più significative dell’Antico e del Nuovo Testamento, scopriamo di poter contemplare il farsi della storia di Dio nel farsi della storia dell’uomo, sino a che quest’ultima, la storia dell’uomo, diventa il luogo e il racconto della storia di Dio.
La riflessione sul tema della "narrazione" si articola in tre momenti: 1) dapprima ne scopre la matrice profonda che è la "parola" quale evento archetipo dell'essere, logos per mezzo del quale tutte le cose sono state create. La riflessione passa dunque a considerare; 2) il racconto nel quale la parola vive come evento fonetico, grafico e simbolico, mettendo insieme l'eterno e lo storico, l'assoluto e il relativo, la trascendenza e l'immanenza, la divinità e l'umanità. Il terzo momento della riflessione introduce un altro protagonista della vicenda della narrazione e cioè 3) colui che ascolta, perché il racconto suppone un elemento dialogico, suppone un'altra persona: siamo noi che ascoltiamo il Suo racconto e Lui che ascolta i nostri racconti.
Il testo raccoglie i più significativi temi di riflessione proposti dal vescovo di Adria-Rovigo agli operatori della carità: dalla caritas in parrocchia alla testimonianza dell'amore di Dio con le opere buone, troviamo i poveri al centro della comunità cristiana e scopriamo che educare alla carità nella verità significa educare alla carità evangelica, volendo il bene degli altri. Ma ciò è possibile perché, prima ancora che noi sappiamo amare Dio, il Padre ci ha amati e ci ha chiamati a diventare suoi figli: "Dio ci ha prescelti da tutta l'eternità, perché esistiamo nella carità" (Ef 1,4). Ci ha generati nell'amore, perché siamo anche noi "amore" e perché lo manifestiamo nel mondo.

