
In questo volume Francesco Ventolino raccontava la storia del suo incontro con il fondatore di Comunione e Liberazione, e della amicizia fedele che ne era generata. Proponendo ad esso questo libro, come seconda arcata di un portico. egli tenta un passo ulteriore: indagare le coordinate fondamentali del carisma di Comunione e Liberazione, ormai depositato nella Chiesa.
Parlare di religione al giorno d'oggi è una presunzione? Il testo è provocatorio quando cerca di identificare la religione con la passione morale, cioè con quel sentimento del dovere incondizionato che si avverte di fronte a ciò che è giusto. Infatti, l'ethos è dimora dell'uomo, sua dimora preferita, luogo dove egli dà dignità alla sua esistenza. Invertendo allora i termini, si può anche dire: Dio è dimora dell'uomo. L'ethos è una dimensione costitutiva dell'uomo, il suo necessario rimando al divino nell'agire.
Intorno al tema della dignità dell'uomo "fatto ad immagine e somiglianza di Dio", Pier Cesare Bori, con Martino Patti, ha raccolto testi d'autore dagli inizi della tradizione cristiana ai nostri giorni. La domanda intorno alla quale ruotano le riflessioni è: che cos'è l'uomo? La risposta tende a differenziarsi secondo che sia privilegiata l'interpretazione cristologica o quella ontologico-filosofica dell'imago Dei, assumendo perciò ora la concezione storico-salvifica ora una prospettiva universalistica e pluralistica. Tuttavia a questa tensione dualista si accompagna la ricerca di una risoluzione che comprenda gli opposti senza abolirli; "un modo mistico, un atto spirituale e vitale che deve procedere da un rivolgimento-spostamento di tutto l'essere verso la realtà, una e totale".
"Siamo qui difronte a un vero e proprio commiato dalla teologia", avverte Pier Cesare Bori nella postfazione alla presente raccolta di saggi emersoniana. La sintesi cui Emerson approda, in virtù di quell'abbandono, attraverso una complessa e vastissima trama di fonti, non è l'eclettismo filosofico quanto, piuttosto, una sorta di espansione del linguaggio attinta, in particolare, dalla letteratura biblica sapienziale. Nella sfida apparentemente impossibile tra l'esaltazione delle pulsioni più creative dell'uomo e la concezione biblica tendente a insistere sull'obbedienza passiva del creato in direzione di un'ideale conformità del singolo con l'universo reale e con quello della Scrittura, emerge nell'Emerson di queste pagine una prospettiva di dilatazione e metamorfosi della tradizione biblica stessa che si risolve con un'eccezionale simmetria di leggi naturali e rivelate, conoscenza storica e conoscenza della natura.
GLI AUTORI
Emerson Ralph Waldo (1803-1882) va considerato il primo filosofo completamente americano per formazione e originalità di esiti: il suo pensiero riflette infatti molte particolarità della cultura, della mentalità e della società americana, rivissute alla luce del romanticismo e del suo personalissimo misticismo. I fondamenti della sua dottrina filosofica, il "trascendentismo", sono contenuti prorpio in Nature e nei successivi Essays (1841-1843), autentica base teorica del nuovo individualismo democratico e del vitalismo statunitense dell'Ottocento. Da ricordare, inoltre, i Poems (1847), il Journal (1820-1876) e soprattutto i Representative Men (1850).
E' forse il male soltanto un difetto di natura, un'imperfezione che scompare da sé con lo sviluppo del bene oppure una forza effettiva che domina il mondo per mezzo delle sue lusinghe sicché per una lotta vittoriosa contro di esso occorre avere un punto di appoggio in un altro ordine di esistenza?
Ben di rado, come negli ultimi anni, si è discusso pubblicamente di ecumenismo. Lo si è fatto, per lo più, a partire dal 2022, sull’onda della catastrofe ucraina, attraverso prese di posizione, articoli su periodici e quotidiani, interventi in rete, in genere per denunciarne la profonda crisi; talvolta, persino la conclamata inutilità o addirittura la dannosità, sullo sfondo del traumatico scenario bellico. Il tutto a sessant’anni dal concilio Vaticano II, che per la chiesa cattolica ha segnato un evidente cambio di passo nelle relazioni con gli altri mondi cristiani - fino ad allora guardati come minimo con estremo sospetto - grazie al decreto del 21 novembre 1964 intitolato Unitatis redintegratio. Questo libro riporta le riflessioni dedicate a tale documento fondamentale proposte durante l’ottavo convegno della Fondazione Pietro Lombardini, a partire dalla situazione preconciliare per giungere alle prospettive future del dialogo fra le chiese cristiane.
"Il libro è un ottimo manuale di apologetica perché riprende e approfondisce in modo preciso ed estremamente elementare i dogmi fondamentali della Chiesa senza tralasciarne nessuno, dando a ciascun di essi la sua importanza nella gerarchia del complesso dogmatico e sapendo però rendere questo approfondimento di carattere teologico criterio di lettura della realtà, criterio di confronto con la mentalità anche non cristiana". (dalla prefazione di Luigi Negri
Questa fortunata opera di Severino Dianich è stata ripubblicata più volte dal 1975 ad oggi.
Per questa nuova edizione l'autore l'ha completamente rivisitata e riscritta, giudicando che l'idea originaria oggi poteva risultare ancor più interessante, a partire dai suoi studi degli ultimi anni, che sono venuti a confermarla ed arricchirla di nuove e positive conseguenze.
è l'idea che tutta la struttura della chiesa trovi la sua ragion d'essere nel semplice avento che le dà origine: il credente, grazie al dono divino della comunione, comunica la sua fede ad un interlocutore che lo accoglie, dando così vita ad una relazionalità nuova, fondata sulla fede.
L'opera fu giudicata a suo tempo "uno strumento prezioso" per le scuole di teologia e per la catechesi di alto livello: "Il suo valore non è tanto nella mole delle pagine-scriveva Tullio Citrini - bensì nell'intelligente intreccio dei temi", per cui è "degna di essere definita geniale".
I teologi parlanjo del corpo di Cristo, ma pensano alla chiesa o all'eucarestia, e hanno dimenticato la carne di Cristo. I biblisti insistono sulla parola di Dio, ma limitano l'attualità di Gesù al piano del discorso. I cristiani, invece, confessano la Parola che si è incarnata in Gesù di Nazaret, e incarnata per sempre.
La carne di Cristo è una introduzione ai modi della presenza sensibile del Ristoro nell'immaginazione della chiesa. Attraverso testi poco noti e figure insolite, queste pagine intendono riaprire una via smarrita dai moderni.
Recuperare un tesoro nascosto fra i ruderi può contribuire a dare un senso rinnovato all'identità cristiana in un tempo di crisi.

