
L'autore ritiene che la figura di Gesù illustrata in questo breve saggio sia molto più logica e, dal punto di vista storico, anche più comprensibile delle ricostruzioni con le quali ci siamo dovuti confrontare a partire dall'Illuminismo. Egli ritiene che proprio questo Gesù - quello del Nuovo Testamento - sia una figura intrinsecamente coerente e credibile. Solo se è successo qualcosa di veramente straordinario si spiega come i suoi seguaci abbiano potuto affermare di Gesù qualcosa che va contro le loro peculiari aspettative e la loro formazione religiosa.
Per Padre Barnhard Häring la retta coscienza morale, ricapitolata in Cristo, apporta il valore fondamentale strutturante la formazione dell'identità della persona. Nel considerare la realtà antropologica nel rapporto tra l'ethos personale e il Trascendente, Häring ravvisa l'attuazione della Sequela Christi in quella morale di vocazione che, scaturendo dal dialogo Dio-uomo, chiama alla libertà responsabile e creativa, nella gioia della risposta fedele. Pertanto si può considerare che in questo contesto dialogico di chiamata e risposta si fonda il dinamismo della crescita integrale della persona.
Il saggio mostra uno scenario dove risulta chiaro che la società medievale, a partire dal monachesimo di S. Benedetto e proseguendo con l'analisi della Scuola francescana, racchiude in sé il cuore del rapporto tra etica, mercato ed economia. Nel libro il lettore troverà incarnati questi principi, che servono non per promuovere un ritorno nostalgico al passato, ma una nuova agorà per guardare all'avvenire, tenendo presenti i valori antropologici che provengono dal pensiero francescano e che si trovano in sintonia con le aspirazioni dell'uomo contemporaneo.
Nel libro l'autore fa analisi, riporta statistiche e mette in evidenza il volto dei poveri che, pur se deturpato e vilipeso, splende di dignità agli occhi di Dio. Serio riflette sulla globalizzazione e sulla politica che sono, a suo avviso, la causa della crisi finanziaria dei mercati e delle borse; con gli occhi dei dominati, vede il volto dell'uomo, il luogo dell'etica.
Attraverso il racconto lucido e a tratti commovente della figlia, emerge la figura di uno dei pensatori italiani più originali del '900, impegnato a declinare il messaggio evangelico in un serrato confronto con la modernità. Tra ricordi di infanzia e riflessioni postume, nel quadro storico di contese ideologiche e speranze di redenzione sociale, queste pagine offrono uno spaccato della vita culturale italiana tra gli anni '70 e '80 del secolo scorso.
Credere in un Dio vuol dire vedere che i fatti del mondo non sono poi tutto. Questa è una profonda riflessione di Ludwig Wittgestein. E la filosofia contemporanea è consistita proprio in una riconquista razionale della contingenza e con ciò in una ricostruzione di quello spazio della fede, dove può soltanto trovare una risposta soddisfacente l'irreprimibile domanda metafisica, quella "grande domanda" che nella sofferenza innocente mostra a tutti il suo nervo scoperto. Questi sono i temi affrontati da Dario Antiseri in questa sua opera.
Dopo oltre trent'anni dalla pubblicazione del "Lumen Gentium", un gruppo di teologi europei passa in rassegna e fa un bilancio delle linee maestre dell'ecclesiologia che si è manifestata nel Concilio. Questo volume analizza la comprensione della Chiesa che si esprime in questa formula: "La Chiesa prega e lavora affinché la pienezza del mondo intero passi nel Popolo di Dio, Corpo del Signore del Tempio dello Spirito Santo, e in Cristo, Capo di tutti, sia reso ogni onore e gloria al Creatore e Padre dell'Universo".
Il libro del Professor Colom mira ad una presa di coscienza, da parte di tutti, della responsabilità per un azione sociale più incisiva; non si propone come uno studio della dottrina sociale della Chiesa, ma vuole sviluppare alcuni temi riguardanti i rapporti tra Chiesa e società e proporne alcune chiavi di soluzione.

