
Che cos'è la verità? Qual è il rapporto tra la verità cristiana e la verità espressa dalle altre religioni? Il volume, che con scelta paradossale accosta il tema eterno della verità all'evento della croce di Gesù Cristo, intende approfondire la rivelazione cristiana tenendo anche ben presente l'orizzonte del pluralismo e delle religioni. Un saggio fondamentale di ermeneutica.
Adolfo Russo, nato a Napoli il 22 marzo 1943 e ordinato sacerdote nel 1966, è professore di Teologia fondamentale e Teologia trinitaria presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale (sez. San Tommaso), di Teologia delle religioni presso la sez. San Luigi della medesima facoltà, nonché di Teologia delle religioni presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Tra le sue pubblicazioni, Religioni e cristianesimo (Napoli 1991), Religioni in dialogo (Napoli 2001), Dio a colori. Pensare Dio nell'orizzonte del pluralismo (Cinisello Balsamo 2002).
A partire dalla domanda del salmista, «Che cos’è il figlio dell’uomo?» (Sal 8,5), che si pone, anzitutto, come interrogativo di Dio, questo saggio prova a delineare le basi di una riflessione simbolica su Adamo nell’orizzonte della Trinità. Lo sguardo del Padre è all’origine d’ogni movimento e creazione. Se il primo pensiero di Dio fu un angelo, la prima parola del Padre fu Adamo.
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e si occupa di dialogo interreligioso e dell’islam presso la Pontificia Università Urbaniana. Presso il Convento San Francesco in Maddaloni (Caserta) dirige il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture. È impegnato in notevoli centri accademici per lo studio e la promozione del Dialogo, collabora a molte iniziative editoriali, a riviste e giornali, ed è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Ecco io faccio nuove tutte le cose. Avvento di Dio, futuro dell’uomo e destino del mondo, (Messaggero, 2002); Catholica. Cum ecclesia et cum mundo (Messaggero, 2004); Henri-Louis Bergson. Anima e corpo(Messaggero, 2005); Volti dell’islam post-moderno(PUU, 2006).
La riflessione storico-sistematica sull’uomo che viene proposta in queste pagine parte dalla consapevolezza del mutamento antropologico sopraggiunto nella seconda metà del XX secolo, soprattutto a partire dagli anni Settanta di esso. Per questo, sullo sfondo vi è la «pretesa» di rispondere alla domanda «chi è l’uomo?» senza ignorare i numerosi tentativi di decostruzione del soggetto messi in atto all’interno della cultura contemporanea.
Nunzio Galantino è professore ordinario di Antropologia presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli). Alla ricerca ed all’insegnamento unisce da sempre il servizio pastorale come parroco, in Cerignola (Fg). Ha partecipato, in qualità di antropologo, al gruppo di ricerca internazionale per lo studio degli aspetti etico-antropologici e scientifici degli xenotrapianti. Membro del Comitato per gli Studi Superiori di Teologia e di Religione Cattolica, segue, presso la Conferenza Episcopale Italiana, l’attuazione del “Progetto di riordino della formazione teologica in Italia”. Membro del Comitato di redazione di Rassegna di teologia e collaboratore di riviste di filosofia e di teologia. Autore di volumi e saggi di carattere prevalentemente antropologico, tra i quali ricordiamo: Metodologia teologica. Avviamento allo studio e alla ricerca interdisciplinari, San Paolo, Cinisello Balsamo, Roma 20043, (editor di )A. Rosmini, Delle Cinque Piaghe della Santa Chiesa, San Paolo, Cinisello Balsamo 1997; Sapere l’uomo e la storia, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998, “Der Stand der Philosophischen Anthropologie” in der Zeit des ausgehenden 18. Jhs. bis zur ersten Dietrich Bonhoeffer: storia profana e crisi della modernità, San Paolo, Cinisello Balsamo 2000.
La varietà dei carismi è un dono, ma il suo armonioso inserimento nell’unità della Chiesa locale è anche un compito, che va continuamente attuato quale sintesi fra cattolicità e località, fra unità e varietà, evitando sia i particolarismi riduttivi, sia gli universalismi che conducono all’uniformismo.
Arturo Cattaneo, uno dei maggiori esperti in materia, offre in questo libro una sintesi delle sue riflessioni: nella prima parte – come prerequisito di una corretta impostazione del problema – i fondamenti ecclesiologici; nella seconda, l’inserimento delle diverse realtà di origine carismatica nella comunione ecclesiale.
Arturo Cattaneo è nato a Lugano (Svizzera) nel 1948, architetto e dal 1979 sacerdote della Prelatura dell’Opus Dei; dottore in Diritto canonico e in Teologia, docente di entrambe le discipline, a Pamplona, Lugano, Roma e dal 2003 all’Istituto di Diritto Canonico San Pio X di Venezia. È autore di numerose pubblicazioni nell’ambito canonistico, ecclesiologico e in quello della pastorale matrimoniale, tra cui: Questioni fondamentali della canonistica nel pensiero di Klaus Mörsdorf (Pamplona 1986); Il presbiterio della Chiesa particolare (Milano 1993); Matrimonio d’amore (Milano 1997); La Chiesa locale (Città del Vaticano 2003); Unità e varietà nella comunione della Chiesa locale (Venezia 2006).
La parola “spiritualità” è ridiventata attuale nel cuore stesso della nostra società postmoderna e secolarizzata. Essa rimanda al meglio delle tradizioni religiose ma richiama anche certe deviazioni delle epoche passate e di quella contemporanea. Attento alla spiritualità del nostro tempo e aperto alla ricchezza delle religioni, l’autore esamina l’apporto originale della Rivelazione cristiana per chi si arrischia nell’avventura interiore. Procedendo nella lettura, si è invitati a un vero e proprio percorso mistico della vita cristiana, con le sue guide principali e i suoi grandi punti di riferimento di autenticazione. Senza dubbio questo invito al discernimento è salutare nel grande caos attuale delle ricerche spirituali. L’autore compone qui un vero e proprio trattato di teologia spirituale e si fa aiutare da alcuni grandi maestri quali Agostino (354-430), Bernardo (1090-1153), Francesco d’Assisi (1182-1226), Ignazio di Loyola (1491-1556), Giovanni della Croce (1542-1591), Francesco di Sales (1567-1622), Charles de Foucauld (1858-1916), Teresa del Bambin Gesù (1873-1897), Madeleine Delbrêl (1904-1964), Etty Hillesum (1914-1943).
Michel Rondet, gesuita, impegnato inizialmente nella formazione dei giovani del suo ordine, ha poi lavorato nella formazione teologica e spirituale dei laici al Centre de la Baume a Aix-en-Provence, in seguito ha insegnato spiritualità e attualmente collabora alla rivista Christus. Dei vari libri che ha pubblicato sono apparsi in traduzione italiana: Formazione al discernimento spirituale, personale e comunitario (1975); Il celibato evangelico in un mondo misto (1981); La crescita spirituale. Tappe, criteri di verifica, strumenti (in collaborazione con C. Viard, 1988); I mille volti della preghiera. Come, quando, perché pregare (2004); Ascoltare le parole di Dio. Le strade dell’avventura spirituale (2005).
Possono i “militari” diventare santi?
L’Autore offre una rassegna di santi e martiri, che direttamente o indirettamente, per un tempo più o meno lungo, hanno avuto a che fare con la vita militare e che in essa, o dopo di essa, hanno testimoniato eroicamente la loro fede cristiana. Si tratta per la maggior parte di martiri e santi dei primi secoli e poi di numerose figure di santi russi e slavi in genere, tra i quali principi e re, nonché note figure di santi europei e specialmente italiani. Tutti vengono elencati, indipendentemente dall’epoca, in ordine alfabetico, come riportato nell’Indice.
Il volume è preceduto da una Prefazione dell’Arcivescovo Mons. Vincenzo Pelvi, Ordinario castrense per l’Italia, il quale in poche righe, oltre a darne una chiave di lettura, smonta i tanti pregiudizi verso il popolo militare.
Giulio Cerchietti, nato a Tivoli (Roma) nel 1958 e appartenente all’Ordine dei Francescani Minori, si è laureato in diritto canonico all’Antonianum di Roma e in scienze giuridiche alla Pontificia Università Lateranense. È attualmente officiale alla Congregazione dei Vescovi, dove è anche responsabile dell’Ufficio Internazionale degli Ordinariati Militari.
Il secondo e ultimo volume dell’antropologia teologica di Scognamiglio. Se il Cristo, Luce del Volto, è il Dio della Bellezza, Adamo, volto di Luce, è la bellezza di Dio… Il Padre ci ha forgiati con le proprie mani: la Parola e il Soffio. E da un grumo di sangue e polvere, acqua e terra, è nato l’uomo… L’antropologia del volto racconta semplicemente l’accadere di questo evento trinitario: noi siamo il volto dell’Amore. Il Padre ci ha creati in Cristo per mezzo dell’azione vivificante dello Spirito. È questa la risposta cristiana al senso della vita. Esistere vuol dire trovare libertà nell’Amore.
Un percorso teologico simbolico che riconosce il fondamento della persona nel pro-venire dall’Alto e nel pro-cedere nell’Altro. Essere persona, in senso cristiano, significa prendere sul serio la radicalità dell’Amore trinitario.
Edoardo Scognamiglio, dottore in teologia (1997) e in filosofia (2005), insegna teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli) e si occupa di dialogo interreligioso e dell’islam presso la Pontificia Università Urbaniana. Presso il Convento San Francesco in Maddaloni (Caserta) dirige il Centro Studi Francescani per il Dialogo interreligioso e le Culture. È impegnato in notevoli centri accademici per lo studio e la promozione del Dialogo, collabora a molte iniziative editoriali, a riviste e giornali, ed è tra i massimi esperti dell’opera letteraria di Kahlil Gibran. Tra le sue numerose pubblicazioni a carattere scientifico ricordiamo: Il volto di Dio nelle religioni. Una indagine storica, filosofica e teologica (Paoline, 2001); Ecco io faccio nuove tutte le cose. Avvento di Dio, futuro dell’uomo e destino del mondo, (Messaggero, 2002); Catholica. Cum ecclesia et cum mundo (Messaggero, 2004); Henri-Louis Bergson. Anima e corpo (Messaggero, 2005); Volti dell’islam post-moderno (PUU, 2006); Il volto dell’uomo. Saggio di antropologia trinitaria: I. La domanda e le risposte (San Paolo, 2006).
˛ˇ I l V e r b o s i f e c e c a r n e : s i a m o c o s Ï a v v e z z i a r i p e t e r l o c h e n e s s u n o s t u p o r e v i e n e a f a r c i v i s i t a n e l p r o f e s s a r e i l p i ˘ v e n e r a b i l e d e i m i s t e r i . D i o s i Ë f a t t o u o m o , h a a s s u n t o l a c a r n e u m a n a , h a a g i t o e p a r l a t o c o m e u o m o , a g l i u o m i n i , p e r g l i u o m i n i . S e b b e n e f i u m i d i n c h i o s t r o a b b i a n o g i ‡ c i r c u i t o q u e s t o m i s t e r o , u n c o m p i t o a n c o r a o g g i n o n a m m e t t e d e r o g h e : p r e n d e r e s u l s e r i o i l f a t t o c h e l a f e d e o d i e r n a , i n c l u s a q u e l l a c h e s i c o m p r e n d e c o m e t e o l o g i a , n o n h a a n c o r a i l c o r a g g i o n e c e s s a r i o p e r d o m a n d a r s i c h e s i g n i f i c a c r e d e r e i n u n D i o u o m o .
Q u e s t o l i b r o i n t e n d e l a s c i a r s i i n t e r p e l l a r e d a l t e m a d e l l u m a n i t ‡ d i D i o , d a c i Ú c h e e s s o i n s e g n i d i D i o e d e l l u o m o , d a l f a t t o s c o n c e r t a n t e c h e D i o v e n g a a l l u o m o n e l l a s u a s t e s s a u m a n i t ‡ .
G i u s e p p e M a z z a Ë d o c e n t e d i T e o l o g i a F o n d a m e n t a l e e d i C o m u n i c a z i o n i S o c i a l i p r e s s o l a P o n t i f i c i a U n i v e r s i t ‡ G r e g o r i a n a d i R o m a , n o n c h È m e m b r o o r d i n a r i o d i S . I . R . T . ( S o c i e t ‡ I t a l i a n a p e r l a R i c e r c a T e o l o g i c a ) . H a c o n s e g u i t o a R o m a i l d o t t o r a t o i n T e o l o g i a F o n d a m e n t a l e , i l D i p l o m a i n C o m u n i c a z i o n i S o c i a l i e i l D i p l o m a i n M a r i o l o g i a . S v o l g e u n i n t e n s a a t t i v i t ‡ d i r i c e r c a a l i v e l l o i n t e r n a z i o n a l e , c o l l a b o r a n d o c o n g r u p p i d i s t u d i o e i s t i t u z i o n i u n i v e r s i t a r i e i n E u r o p a e n e g l i S t a t i U n i t i . I l s u o a m b i t o d i i n t e r e s s e c o m p r e n d e l a r i f l e s s i o n e c r i t i c o - t e o l o g i c a s u l l a p o s t m o d e r n i t ‡ , l e t e o r i e d e l l i m i t e , l i n c a r n a z i o n e , l a c o m u n i c a z i o n e r e l i g i o s a e q u e l l a p a s t o r a l e . C o o r d i n a l a S e t t i m a n a n a z i o n a l e s u B i b b i a e C o m u n i c a z i o n e ( S e t t o r e A p o s t o l a t o B i b l i c o d e l l a C E I ) e d h a a l l a t t i v o u n c o s p i c u o n u m e r o d i p u b b l i c a z i o n i d i c a r a t t e r e s c i e n t i f i c o , e d i t e i n v a r i e l i n g u e . » a u t o r e d i L a l i m i n a l i t ‡ c o m e d i n a m i c a d i p a s s a g g i o ( P U G , 2 0 0 5 ) , c u r a t o r e d i C r o s s C o n n e c t i o n s ( P U G , 2 0 0 6 ) e d i K a r o l W o j t y B a , u n p o n t e f i c e i n d i r e t t a ( p r e f . d i F e d e r i c o L o m b a r d i , R A I - E R I , 2 0 0 6 ) . P e r S a n P a o l o h a g i ‡ p u b b l i c a t o , c o n G i a c o m o P e r e g o , A B C d e i v a n g e l i a p o c r i f i ( 2 0 0 6 ) .
Per affrontare le problematiche etiche specifiche sollevate dai recenti ed attuali progressi in genetica umana, l’autore propone come sfondo morale appropriato la ricerca del bene comune, cioè di un bene di tutti e per tutti. Nella prima parte il libro presenta il principio del bene comune a partire da un itinerario storico-ermeneutico, concentrando l’attenzione sui i punti nodali più rilevanti. Nella seconda parte si identificano le sfide morali sollevate dai recenti progressi in genetica umana, considerando in particolare l’informazione genetica (da una malattia genetica al Progetto Genoma Umano e ai test/screening genetici). Il principio è messo poi alla prova delle sfide individuate, delle scelte politiche ed economiche operate e del materiale etico prodotto. Nella terza parte, l’autore analizza le metafore utilizzate per descrivere i progressi in ambito genetico con una particolare attenzione alla filosofia di Michel Foucault, alla riflessione sul biopotere, sulla concezione del sé genetico, sulla definizione di malattia e sulla pratica della medicina.
Andrea Vicini, gesuita, pediatra, è docente di teologia morale a Napoli presso la Sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Tra i volumi a cui ha collaborato: P. Giustiniani (ed.), Sulla procreazione assistita, ESI, Napoli 2005; L. Sowle Cahill (ed.), Genetics, Theology, Ethics: An Interdisciplinary Conversation, Crossroad, New York 2005; R. Bonito Oliva (ed.), La cura delle donne, Centro Interuniversitario di Ricerca Bioetica, Meltemi, Roma 2006; M. Corleto (ed.), Diritto e diritti di fronte alla morte: dall’eutanasia al diritto di morire, The European Law Students’ Association (ELSA), ESI, Napoli 2006.
La nostra storia ha visto e vede la costruzione di cattedrali,santuari,complessi parrocchiali, monasteri, conventi, cappelle sparse ovunque nelle città e nelle campagne:un grandioso fenomeno che ha coinvolto e coinvolge teologi e architetti. La teologia e l'architettura solo di rado si sono intrecciate in modo sistematico:l'intento di questo libro è di portare finalmente al pensiero la loro relazione organica e vitale. Severino Dianich,uno dei più autorevoli teologi italiani,è convinto che la teologia non può che trarre grande giovamento dalla riflessione sulle chiese,perché non è possibile che l'immensa mole di edifici,nella sua incredibile varietà e ricchezza di forme, non abbia nulla da dire a proposito della complessiva esperienza della fede. Anche per questo il libro si compone al contempo di testo e di immagini,conducendo il lettore in un viaggio della mente tra le più belle chiese del mondo.
AUTORE
Severino Dianichè nato a Fiume nel 1934 e dal 1958 è prete della diocesi di Pisa. Laureato in teologia alla Pontificia Università Gregoriana ha insegnato in diverse università ed è stato professore ordinario di ecclesiologia e cristologia alla Facoltà di Teologia di Firenze,dove ha promosso e diretto un Master in Teologia e Architettura di Chiese. La sua ricerca,infatti,negli ultimi dieci anni si è orientata sui problemi della relazione fra espressioni artistiche e riflessione teologica. Con Timothy Verdon ha curato per le Edizioni Dehoniane di Bologna una raccolta di studi sulla Trinità del Masaccio e,assieme a Gianni Cioli e Valerio Mauro,un'opera collettanea sulla cattedrale di Orvieto.Ha dato corsi e tenuto seminari su questi temi nella Facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma, nella sede di Ravenna dell'Università di Bologna,nella Facoltà di Architettura dell'Università Cattolica di Lima (Perù).Della sua vasta bibliografia basti ricordare La chiesa mistero di comunione,edito da Marietti e ripubblicato innumerevoli volte,Chiesa in missione ed Ecclesiologia. Questioni di metodoe una proposta delle Edizioni Paoline, Il Messia Sconfitto. L'enigma della morte di Gesùedito da Piemme,il Trattato sulla chiesa,scritto assieme a Serena Noceti,pubblicato dalla Queriniana.
Il volume ripercorre le categorie fondamentali della Rivelazione che illustrano i rapporti fra Dio, l’uomo e il mondo, studiando in modo particolare quei caratteri del logos di Dio e su Dio che fanno della Rivelazione una parola significativa e dunque ne giustificano l’appello nei confronti della ragione. Dopo aver esaminato in prospettiva storica come la ragione cerchi risposte alle domande ultime dell’esistenza legandole al problema di Dio, secondo un interrogare che è, quasi inseparabilmente, filosofico e religioso, l’Autore esamina la critica della ragione scientifico-filosofica alla possibilità di un discorso su Dio e alle modalità con cui si cercano risposte agli interrogativi sul senso dell’essere e della libertà.
Giuseppe Tanzella-Nitti (Bari, 1955) è professore ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce a Roma. Già dottore in astronomia nel 1977 presso l’università di Bologna e si è dedicato fino al 1985 alla ricerca scientifica, svolgendo lavori nel campo dell’astronomia extragalattica, prima presso l’Istituto CNR di Radioastronomia di Bologna e poi come astronomo all’Osservatorio Astronomico di Torino. È stato co-autore del primo Catalogo Generale di Velocità Radiali di Galassie (A Catalogue of Radial Velocities of Galaxies, Gordon and Breach, New York 1983). Dottore in teologia nel 1991 con una tesi sul pensiero trinitario di Matthias Joseph Scheeben, rivolge ora il suo interesse, da teologo, ai rapporti fra Rivelazione cristiana e cultura contemporanea e al dialogo fra teologia e pensiero scientifico. Fra i suoi volumi segnaliamo Questions in Science and Religious Belief (Pachart, Tucson 1992), La teologia, annuncio e dialogo (Armando, Roma 1996), Mistero trinitario ed economia della grazia (Armando, Roma 1997), Passione per la verità e responsabilità del sapere (Piemme, Casale Monferrato 1998), Teologia e scienza. Le ragioni di un dialogo (Paoline, Milano 2003), La verità della religione. La specificità cristiana in contesto (Cantagalli, Siena 2007), Lezioni di Teologia Fondamentale (Aracne, Roma 2007). Ha curato insieme ad Alberto Strumia il Dizionario Interdisciplinare di Scienza e Fede, per il quale ha firmato 15 voci (Città Nuova e Urbaniana University Press, Roma 2002) e dirige il Portale web “Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede” www.disf.org, realizzato con la collaborazione del Servizio Nazionale della CEI per il Progetto Culturale e del Center for Theology and the Natural Sciences di Berkeley (CA), in lingua italiana e inglese, con oltre 200.000 pagine consultate ogni mese da tutto il mondo.
Il presente volume è più che una raccolta degli Atti di un Simposio: costituisce un ritratto che presenta una duplice valenza. Quanti hanno conosciuto p. Bernard di persona, confratelli, collaboratori, amici, discepoli, nel leggere gli studi qui pubblicati riconosceranno i tratti “portanti” della sua ricca e poliedrica personalità. Per altri, la lettura delle diverse relazioni metterà in luce i connotati originali di p. Bernard quale uomo, studioso, religioso, mistico.
La sua definizione della spiritualità quale orizzonte di tutta la teologia rimane un punto di riferimento per gli studiosi.
Un libro che apre una fase di ripensamento e approfondimento per molti che gli sono stati vicini, e stimolo fecondo per nuovi e più lontani lettori.
Autori degli interventi:
P. Gianfranco Ghirlanda, Paul Gilbert, María Alcira Sodor , Laurent Lemoine, Elmar Salmann, Ysabel de Andia, Manuel González López-Corps, Luiza Ciupa, Angelico Surchamp, Ruberval Monteiro da Silva, Alfredo Sampaio Costa, José Carlos Coupeau, Albert Vanhoye, Mihály Szentmártoni, Rossano Zas Friz, Giuseppe Gioia, Hein Blommestijn, René Tixier, Manuel Ruiz Jurado, Jesús Castellano Cervera, François-Régis Wilhélem, Thérèse Nadeau-Lacour, Marc Leclerc,
Charles André Bernard è nato a Berck-sur-Mer (Pas-de-Calais, Francia) nel 1923 ed è morto a Roma il 1° febbraio 2001. Dopo aver compiuto il corso di studi nella Compagnia di Gesù e aver conseguito il dottorato in filosofia e quello in teologia, per molti anni – dal 1961 al 1998 – ha insegnato all’Università Gregoriana, formando molti futuri docenti. Professore di teologia, ha dedicato tutte le sue forze allo studio e all’insegnamento della spiritualità, esplorando in pratica tutti i campi di ricerca che consentono di comprendere meglio la vita e l’esperienza spirituale. Il frutto di questo sforzo ininterrotto è rappresentato da numerose pubblicazioni: in particolare il trittico costituito da Teologia simbolica (1984), Teologia affettiva (1985) e Teologia spirituale (1982; 20026), che raccoglie l’insieme dei temi della spiritualità cristiana; inoltre La preghiera cristiana (1976), La spiritualità del Cuore di Cristo (1989), Sofferenza, malattia, morte e vita cristiana (1990) e molti articoli di rilievo in riviste specializzate e in opere in collaborazione. P. Bernard ha dedicato gli ultimi anni della vita alla stesura della sua opera maggiore, Il Dio dei mistici: I. Le vie dell’interiorità (1996); II. La conformazione a Cristo (2000); III. Mistica e azione (2004). Nel volume conclusivo, Teologia mistica (2005), uscito postumo, l’Autore abbandona la prospettiva fenomenologica dei tre precedenti per formulare una teologia mistica che affronta l’insieme dei problemi posti dalla vita mistica cristiana. Figura, pensiero e insegnamento di P. Bernard sono ora diventati oggetto di studio e di ricerca; per sostenere tale finalità è nata a Roma nel 2002 l’Associazione internazionale “Amici di Padre Bernard” (e-mail: asspbernard@unigre.it).