
Oggi quello che sta accadendo - spesso per la connivenza di molti - è qualcosa che non ha paragone nella storia, se non nelle epoche buie dei totalitarismi sanguinari e violenti. Si sta tentando di imbavagliare la libertà di espressione (a tutti i livelli, compresa la libertà di stampa), e sembra che più nessuno sia in grado di reagire. In questo suo ultimo interessante lavoro l'Autore rende giustizia, con il piglio coraggioso che lo contraddistingue, alla verità dei fatti, offrendoci una ricostruzione dettagliata e documentata di quanto avvenuto attorno alla vicenda della controversa proposta di legge sull'omofobia. In questa sua opera emerge chiaro e forte il grido di allarme per i rischi che comporta un intervento normativo in quella delicata materia. Una vera e propria emergenza democratica, dal momento che in gioco vi sono i diritti costituzionali della libera manifestazione del pensiero e della libertà religiosa... "
Combattere l'omosessualismo sostenuto dalle lobby gay significa ribadire la verità e la ragione contro chi vuole chiudere la bocca e addormentare la coscienza. Attraverso la promozione dell'omosessualismo, l'apologia dello stile di vita omosessuale e la rivendicazione di precisi diritti (dallo sposarsi all'avere figli, fino all'accostarsi alla Comunione), la società di oggi sta cercando in ogni modo di impedire per legge alle persone di insegnare la verità e il retto uso della ragione e di cancellare quanto Dio ha stabilito e impresso nella natura umana. Questo saggio analizza l'omosessualità secondo una prospettiva teologica e confessionale, senza offendere e discriminare nessuno, e ricorda come la sua condanna morale, dai primi Padri e Dottori della Chiesa ai nostri giorni, attraverso il commento dei santi e dei papi, sia costante e inappellabile...
Il catechismo perduto di Giovannino Guareschi realizzato partendo da episodi tratti da Don Camillo e dai principi del Catechismo di San Pio X. Forse non tutti sanno che Giovanni XXIII chiese a Giovannino Guareschi di scrivere un piccolo catechismo" che riassumesse i contenuti essenziali della fede cristiana. Un progetto che, per vari motivi, non vide mai la luce, ma che avrebbe dovuto illustrare ogni passo fondamentale della dottrina cattolica con un racconto il cui incipit avrebbe potuto essere "Un giorno don Camillo...". In questo libro l'Autore ricostruisce la forma che il "piccolo catechismo" avrebbe potuto avere, estrapolando dall'opera guareschiana alcuni passi significativi e confrontandoli con i principi e i precetti proclamati dal Catechismo Maggiore di Pio X, in vigore all'epoca e sicuramente fondamentale nella formazione spirituale dello scrittore della Bassa. Un'opera che mette in luce una perfetta conoscenza della dottrina cattolica e per la quale aveva un'istintiva affinità, e che ribadisce la forza dirompente della dottrina di sempre, la sua inalterata attualità per gli uomini di oggi e la possibile e felice coesistenza di letteratura e ortodossia. "
Il rapporto tra scienza e fede, o più propriamente tra scienza e teologia, non può assolutamente mancare nella formazione di un sacerdote, così come in quella di un laico che intraprenda seriamente gli studi teologici. Sarebbe quanto mai pericoloso e superficiale assorbire le solite idee basate su luoghi comuni che non corrispondono in alcun modo né a una visione teologica autenticamente cattolica, né (ormai da parecchio tempo) a una concezione autentica della scienza. La contrapposizione tra fede e ragione, tra teologia e scienza, è basata su un'ideologia e non corrisponde alla reale natura né della fede né della ragione, tantomeno di una seria teologia o della scienza odierna. Un sacerdote o un laico che accosti seriamente la teologia non può ignorare questa situazione, se non vuole rischiare di falsare la propria comprensione delle discipline che studia e della realtà dell'oggetto della propria conoscenza razionale e di fede, e se non vuole rischiare di rendersi, anche involontariamente, complice di errori nella trasmissione della dottrina cristiana e del Magistero della Chiesa. Il volume vuole far emergere tutto questo in una forma utile per vivere, per aiutare a ragionare per meglio credere, a giudicare il momento storico in cui siamo immersi, per fare scienza, filosofia e teologia secondo un'armonica unità del sapere.
La promessa della "vita eterna" è una delle prospettive più sublimi della salvezza che Cristo offre ai suoi discepoli se osserveranno i suoi comandamenti. La vita eterna consiste nella partecipazione alla stessa vita divina, ed è offerta a tutti, a patto che si mettano in pratica i comandamenti del Signore. Chi invece, come avverte ripetutamente Cristo in modo chiarissimo, disobbedirà, "non vedrà la vita, ma l'ira di Dio sarà su di lui" e sarà gettato nella Geenna, ovvero "nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e i suoi angeli", "dove sarà pianto e stridore di denti". In questo agile libro l'Autore espone la dottrina della speranza cristiana della Vita eterna e confuta gli errori comuni e diffusi su di essa.
Si può amare Dio e fare i soldi? A prima vista si direbbe di no. Più facile che un cammello passi dalla cruna dell'ago... Eppure le riflessioni contenute in questo libro, frutto dell'esperienza di vita dell'autore, mostrano che può esistere una via morale all'economia. Le massime e i pensieri raccolti nel volume nascono dall'analisi dell'uomo e dei meccanismi che guidano il suo agire economico e sociale, ma anche dalla meditazione della Parola di Dio e da un grande amore per la Chiesa e i fratelli. E dimostrano che quando l'economia non è intesa come scienza esatta che piega a sé la natura ma come strumento di produzione del Bene allora essa diventa anche "divina", in grado cioè di condurre l'uomo alla realizzazione della sua felicità piena, che è maggior benessere per tutti sulla Terra e salvezza per ciascuno nell'eternità.
Cattolici che discettano sull'azione salvifica della raccolta differenziata, che scambiano gli articoli della costituzione per i nuovi comandamenti, che sopportano qualsiasi ingerenza ma non tollerano gli insegnamenti della Chiesa, che smantellano la liturgia in nome della creatività, che gettano a mare la loro storia per abbracciare le patacche alla moda... La Babele che un tempo sembrava fantascienza oggi è cronaca quotidiana. Ce la narrano due autori che hanno fatto di questi temi il loro campo d'indagine con libri e inchieste che hanno fatto scalpore. Gnocchi & Palmaro ci mettono davanti a tutte le contraddizioni di un mondo cattolico sceso a patti con le sirene moderne ancora prima combattere. Ci raccontano la deriva grottesca di un mondo che, come al solito, è in ritardo di due o tre rivoluzioni e ora, invece di prendere atto della crisi della modernità e archiviarla definitivamente, intende portarle un improbabile soccorso. Un tentativo inutile, dannoso e destinato a fallire perché, come spiegano gli autori in alcune illuminanti pagine, alla radice del mondo moderno c'è la negazione del messaggio cristiano. È possibile uscire da questa nuova Babele? Gli autori propongono una loro modesta ricetta: che i cattolici tornino a essere cattolici. Chissà che non sia proprio ciò di cui ha bisogno il mondo moderno.
Un esaustivo trattato sulle tematiche escatologiche - di cui viviamo gli anticipi - alla luce dell'esegesi biblica cattolica. Adamo è il solo responsabile del peccato originale: la sua moglie legittima, la Donna, è totalmente innocente, e deve essere riabilitata per aver subito un plurisecolare e ingiusto processo di condana. Questo rivoluzionario assunto è espresso da Lorenzo Ventrudo che, con questo trattato, analizza una delle pagine più scottanti della Bibbia, il libro della Geùesi, alla luce delle formulazioni biblico-esegetiche cattolicamente affermate e degli scritti di don Guido Bortoluzzi, in controtendenza rispetto alla tradizionale lettura del peccato originale. Un punto di vista alternativo e ricco di spunti d'interesse per chiunque e da molteplici punti di vista (teologico, antropologico, scientifico), oltre che un'occasione preziosa di accostarsi alla miniera della Parola di Dio attraverso uno dei suoi messaggi-chiave, al cuore del progetto originario e al vero significato della Redenzione.
La serafica santa Teresa d'Ávila esclamava: "Muoio perché non muoio" e santa Teresina del Bambin Gesù, interrogata sulla sua rassegnazione a morire, rispose: "Io trovo che non c'è bisogno di rassegnazione se non per vivere, per morire non provo che gioia". Una riflessione sul mistero della morte, sulla fine corporale umana, attivata da una profonda contemplazione del racconto evangelico della Risurrezione di Lazzaro. Permanendo come sfondo il testo biblico, questa meditazione sottopone al vaglio della critica costruttiva il mistero che si aggira intorno allo scacco della morte, dando così la soluzione a questo apparente e improvviso arresto della vita. Il Signore Gesù ha sconfitto la morte. Essa è stata definitivamente abbattuta.
Le Sacre Scritture spiegate in visione a quattro grandi cattolici per la redenzione dell'umanità. Santa Suor Faustina Kowalska, Maria Valtorta, don Guido Bortoluzzi, don Stefano Gobbi: un filo comune lega questi quattro cattolici del secolo scorso che hanno ricevuto rivelazioni da Dio per ammonire e aiutare l'umanità persa sulla strada dell'ateismo e dell'autodistruzione. Le rivelazioni da loro ricevute spiegano passi oscuri o male interpretati delle Sacre Scritture e portano gli uomini ad aprirsi alla Misericordia divina, all'evangelizzazione e alla testimonianza.
"San Paolo esorta i Filippesi ad avere coraggio contro gli avversari, a non avere paura di proclamare la Verità anche quando è scomoda alle orecchie del potere. Anzi proprio quando è scomoda occorre gridare più forte e con maggiore convinzione. In questa sua ultima opera l'amico Gianfranco Amato ha dimostrato coraggio. È davvero preziosa questa accurata e documentata ricostruzione del tentativo di indottrinamento operato nelle scuole italiane". (Dalla prefazione di mons. Luigi Negri).
Da uno specialista dei problemi di coppia, un saggio che riafferma il matrimonio come valore imprenscindibile in una società sempre più all'insegna del disimpegno. Questo libro analizza il problema della formazione della coppia, nel matrimonio e nella convivenza. Sempre più ci sono motivazioni (consce e inconsce) che spingono a considerare il matrimonio come un ideale utopico e la convivenza come l'unico possibile rimedio alle difficoltà del vivere insieme. L'Autore analizza il clima culturale che ha favorito questa deriva e le sue conseguenze psicologiche: anche in questo momento storico di sconvolgimento antropologico, il valore del matrimonio e della famiglia risponde alle esigenze profonde della persona e di una società a misura d'uomo. Il matrimonio, vissuto come sacramento, permette infatti di collocarsi in un orizzonte in cui vi è sempre un raggio di luce a rischiarare il cammino della coppia: Dio è presente e si è in tre a camminare.