
Sono affrontati temi e problemi che attraversano la storia religiosa dei secoli XI-XV. L'ispirazione comune e data dall'interesse per il contrasto tra esperienze cristiane variamente accolte o respinte dai vertici di chiesa e dalle istituzioni ecclesiastiche.
Raccolta di studi presentati ai Convegni di Chambery e Milano nel 2003 sull'identita e appartenenza della Chiesa nella storia del cristianesimo.
Il presente volume, offre un suggestivo quadro - per la prima volta, almeno per il pubblico italiano, delineato congiuntamente da storici belgi ed olandesi - della vita delle Chiese in un'area dell'Europa profondamente caratterizzata dalla sua posizione geografica e culturale.
I testi raccolti in questi Atti trattano di storia, cristologia, spiritualità ed ecclesiologia delle Chiese sire, sia in prospettiva storica sia in un'ottica attenta alla vita odierna di queste comunità. Tutto questo patrimonio di valori ecclesiali non è solo la ricca eredità di un passato lontano, ma anche un fermento vivo anzitutto nei cristiani appartenenti a queste Chiese. Pur oggi minoritarie, per motivi diversi, tanto in occidente quanto in oriente, esse sono un fattore significativo e stimolante per tutti coloro che credono nella ricerca ecumenica e nel dialogo tra culture differenti.
Questo volume è utile per conoscere la storia dei cristiani di tradizione siro-orientale, presenti, sin dai tempi delle origini della chiesa, in Mesopotamia e specie nell'attuale Iraq. La recente guerra, le difficoltà di vario ordine che li spingono a lasciare le loro terre native hanno reso attuali le vicende di questi cristiani appartenenti a due principali comunità: la Chiesa assira dell'Est (un tempo detta "nestoriana", ma, in base all'attuale dialogo ecumenico, è bene evitare questo nome) e la Chiesa caldea, già da tempo in comunione con Roma.
Un’opera di completezza e organicità uniche
per conoscere la vita monastica
e le esigenze dell’Evangelo.
“Chi è il monaco e qual è la sua opera?”: da questa domanda, che i monaci di ogni tempo ripetono ai loro “anziani”, prende le mosse e si sviluppa l’itinerario proposto in questo libro, che intende presentare in modo sinfonico la grande tradizione dei padri monastici del primo millennio cristiano. Il monaco emerge da questi testi come una bizzarra esistenza tutta tesa a rifarsi una bellezza perduta; è l’uomo dei grandi desideri, un amante della libertà, un cercatore della verità più profonda, un mendicante di Dio sulle strade del mondo, nel deserto, nel chiuso di una cella o in mezzo a una comunità numerosa. Agli occhi del mondo la sua vita è inutile; eppure di lui, profeta silenzioso, il mondo e la chiesa hanno bisogno per sentirsi contestati nelle proprie pretese di autosufficienza, per poter respirare a pieni polmoni e levare sempre di nuovo gli occhi verso il “Sole che spunta dall’alto”.
“L’itinerario monastico di ricerca dell’unità in se stesso, con gli altri e con Dio è qui ripercorso passo a passo, dal discernimento della vocazione fino al passaggio dalla morte alla Vita. E in questo cammino il lettore – che non è necessariamente monaco, ma che nella vita monastica pensa di poter trovare lezione e consolazione – è accompagnato da una schiera di fratelli e sorelle che lo hanno preceduto: non solo gli autori dei testi qui raccolti, ma anche tutti quei monaci, sovente anonimi, che di quei testi sono gli autentici protagonisti” (dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi).
Il culto dei santi fin dai primi secoli del cristianesimo ha rivestito un ruolo centrale dal punto di vista non solo religioso, ma anche sociale, politico e culturale. Se nel periodo delle origini si trattò di un fenomeno esteso all'intera area del Mediterraneo, a partire dal medioevo ha acquisito in Occidente caratteristiche sempre più specifiche, destinate ad accentuarsi nel mondo cattolico dopo la Riforma protestante e il Concilio di Trento. Affidandosi a sei specialisti del settore, il volume propone una trattazione sistematica della santità e del culto dei santi, considerati nella loro interazione, mettendo a fuoco i prodotti culturali - letterari e artistici che essi hanno ispirato, e che nello stesso tempo li hanno perpetuati.