
Cos'è il liberalismo? Difesa della libertà personale, della libertà privata, anti-statalismo, concorrenza, bene comune, tolleranza, sussidiarietà? Niente di tutto questo. Il liberalismo è una ribellione nei confronti della legge naturale, in particolare delle sue declinazioni morali e religiose. Durante la Guerra Fredda l'ideologia liberale e il cattolicesimo hanno avviato un processo di avvicinamento in funzione anti-sovietica. Ora, a trent'anni dalla caduta del muro di Berlino, questa alleanza ha ancora senso? Cattolicesimo e liberalismo sono compatibili? È possibile essere contemporaneamente cattolici e liberali? Quali sono i punti di contatto, e quali le differenze tra queste due filosofie? L'ideologia che ha vinto il confronto con il comunismo e che, dopo la caduta della «cortina di ferro» sembrava destinata a governare il mondo, pare aver perso gran parte del suo fascino. Liberato da quello che sembrava essere il suo antagonista, il comunismo marxista, il liberalismo ha mostrato ai popoli un volto meno amichevole e invitante, sempre più simile a quello dell'antico avversario. Quale, quindi, può essere il giudizio della Chiesa sul liberalismo e sulla sua versione economica, il liberismo? Che rapporto può intercorrere tra i cattolici e il liberalismo? La risposta è nella definizione di liberalismo che lo psicologo Roberto Marchesini fornisce con questo suo lavoro approfondito e documentato, tuttavia semplice e accessibile a chiunque. Una Introduzione di Stefano Fontana, direttore dell'Osservatorio Internazionale Cardinale van Thuân, impreziosisce il volume.
Cos'è la gnosi? Per alcuni, la gnosi è una religione antichissima ormai scomparsa; per altri, invece, ha accompagnato la storia dell'uomo in modo sotterraneo per emergere, qua e là, in modo carsico, quasi casuale. La tesi del presente volume è diversa. La gnosi è un gemello oscuro del cristianesimo; Jung la chiamerebbe l'ombra del cristianesimo. La gnosi nasce con il cristianesimo e lo segue passo passo nel corso della storia, ma pochi la notano. Poi, lentamente ma inesorabilmente, comincia a contrastare apertamente il suo gemello luminoso; a sottrargli anime e culture. Fino a dominare il mondo. Bene: l'idea è che l'epoca del trionfo della gnosi sul cristianesimo non solo coincida cronologicamente con la modernità; ma che sia la modernità, la sua essenza. E cos'è la modernità? Non è soltanto l'epoca storica che fa seguito al Medioevo, ossia la modernità cronologica: è una forma di pensiero caratterizzata da fiducia nell'uomo, nel progresso e nella scienza anziché in Dio. Apparentemente la modernità rifiuta la metafisica. Senza uno sguardo verso l'alto, l'uomo è condannato a vivere una vita esclusivamente fatta di realtà materiali; ne derivano l'edonismo e l'empirismo, poiché le realtà materiali possono essere colte solo dai sensi (non dalla ragione). Tuttavia, all'uomo ridotto a una vita materiale, la modernità avanza le stesse promesse del serpente antico: non morirete, sarete come dèi. Come? Grazie alla scienza, cioè alla conoscenza. Per gli amici, la gnosi. La tesi di questo lavoro è che non solo la modernità abbia degli accidentali aspetti gnostici, ma che essa sia gnosi; e che l'epoca moderna (cioè quella in cui viviamo) coincida con il trionfo della gnosi.
Il libro intende sfatare la tesi che nega alla psicologia tomista, in genere definita "psicologia razionale", qualsiasi valenza applicativa nell'ambito della psicologia clinica. L'autore presenta quindi il contributo di alcuni psicologi come Padre Duynstee, Anna Terruwe e Conrad Baars, i quali hanno invece tratto dalla psicologia tomista molti insegnamenti utili ad inquadrare, tramite la profonda e ricca visione antropologica offerta da San Tommaso D'Aquino, i principali disturbi clinici. Il libro espone quindi in modo sintetico ma esaustivo il lavoro dei tre Autori menzionati, rendendolo per la prima volta accessibile in lingua italiana.
"Il merito di Roberto Marchesini è di mostrare come la conoscenza dell'antropologia tomista aiuti il professionista a comprendere più chiaramente ciò che incontra e ad individuare una modalità d'intervento pratico che sia conforme alla ragione e alla Rivelazione. La trilogia di Marchesini sul rapporto tra psicologia e cattolicesimo, iniziata con 'Psicologia e cattolicesimo' e proseguita con 'La psicologia e san Tommaso d'Aquino' giunge ora a compimento con il presente scritto. Egli prosegue l'opera di numerosi autori ignorati dalla psicologia ufficiale che hanno tentato di comprendere il disagio, la sofferenza, il disturbo psichico con i principi della filosofia tomista. Benché i passi mancanti siano molti di più di quelli fatti, l'approccio tomista ha il merito di fare chiarezza su numerosi punti oscuri che il riduzionismo delle psicologie e la varietà quasi antinomica della selva delle psicoterapie impediscono di chiarire." (Dalla Presentazione di Stefano Parenti)
"Santo padre, nonostante la nostra insistenza, lo Ior non ci ha mai fornito i documenti richiesti."
Da un incontro di papa Francesco con i membri della Commissione referente sullo Ior da lui costituita, autunno 2013
"La nostra è un'organizzazione modesta... Non abbiamo segreti."
Da una lettera di Paul Marcinkus al dipartimento di Stato americano, 3 aprile 1979
Una storia che si ripete. Questo libro ripercorre le imprese rocambolesche di un monsignore senza scrupoli, vicinissimo al papa e ai suoi più stretti collaboratori, intimo di ministri e capi di Stato, manager e banchieri, arricchendole di dettagli venuti alla luce solo di recente, di nuove testimonianze e di documenti inediti.
A distanza di trent'anni dall'uscita di scena di Marcinkus, cosa resta di lui nelle stanze del torrione di Niccolò V, sede dell'Istituto per le opere di religione? È vero che lo Ior si è ormai quasi totalmente rinnovato, come assicura il suo attuale presidente, grazie alla vigilanza dell'Autorità d'informazione finanziaria della Santa sede e alle nuove normative sulla trasparenza entrate in vigore in Vaticano? Oppure persistono ombre e torbide manovre per ostacolare il cambiamento voluto da papa Francesco?
Un racconto che attraversa più di cinquant'anni di storia delle finanze maledette del Vaticano, con lo sguardo sempre rivolto all'attualità, fotografando i lati oscuri che ancora rimangono. Di nuovo legati alla gestione del denaro, del potere e degli affari.
Fabio Marchese Ragona, giornalista, lavora come vaticanista per il Gruppo Mediaset. Da anni segue le vicende d'oltretevere anche per il quotidiano "Il Giornale". Conduce ogni settimana sul canale all-news Tgcom24 la rubrica domenicale "Stanze Vaticane". È autore del documentario su Giovanni Paolo II "Il sorriso di Karol". Ha scritto: "Potere Vaticano" (Edizioni Il Giornale 2016) e "Tutti gli uomini di Francesco" (Edizioni San Paolo 2018).
I cardinali che si raccontano in questo libro sono l'esempio della Chiesa di Francesco che va dalle periferie esistenziali per realizzare il progetto del Signor. Sono uomini che mettono al primo posto gli scarti di questa società sempre più liquida, seguendo l'esempio del Santo Padre.
In occasione del centenario dell'arrivo a Bologna (1922) e del settantesimo della morte, l'Archivio arcivescovile di Bologna si fa promotore di un volume sulla figura del cardinale Giovanni Battista Nasalli Rocca di Corneliano (1872-1952) e sul suo operato, considerata anche la non comune lunghezza del suo episcopato felsineo e il periodo storico ricco di implicazioni in cui ebbe a vivere. I saggi qui presentati si avvalgono per la prima volta di documentazione in larga parte inedita, conservata soprattutto nello stesso Archivio arcivescovile. Tracciando un ricco ritratto del cardinale, mostrano la complessità del suo inserirsi nella chiesa e nella società italiana e dischiudono ulteriori possibilità di approfondimento e ricerca.
Bene. Finalmente ce l'avete fatta. Avete coronato il sogno di una vita. Siete diventati Papa. E adesso? Non crederete mica che il lavoro di Papa consista solo nell'affacciarsi al balcone, la domenica e le feste comandate, e salutare la folla di piazza San Pietro? Niente affatto, Santità. Fare il Papa è un lavoro complicato, complicatissimo. Primo, il Vaticano: un labirinto, un dedalo di vicoli, piazze, palazzi, e dentro i palazzi stanze più o meno segrete, corridoio, ballatoi. Secondo, l'abbigliamento: mica che uno si sveglia alla mattina e si veste come gli pare. Eh no, ogni giorno ha la sua tonaca, e a seconda di appuntamenti, ospiti, ricorrenze dovrete cambiare l'abito. Che non farà il monaco, però aiuta. Terzo, i simboli: croci, anelli, pastorali; e poi ancora le cariche (Vicario di Cristo, Pontefice Massimo, Vescovo di Roma, Capo dello Stato), e gli impegni, e i collaboratori. Per aiutarvi quando sarà il momento della vostra salita al Soglio Pontificio, una guida, anzi la guida completa di ogni informazione utile, aneddoti e consigli, oltre a disegni, grafici e piantine che vi serviranno per orientarvi. E nel caso, remoto, non riusciate a farvi eleggere, potrete comunque dare buoni consigli ai fortunati neopapi.
Lo storico interessato a individuare i percorsi lineari della scienza si chiede il motivo per cui Galileo merita di essere famoso e risponde con la scoperta della legge di caduta libera dei gravi. Lo storico interessato a collocare le teorie nel loro contesto storico si chiede perché Galileo meritava di essere famoso e risponde con l'utilizzo del telescopio nelle esplorazioni celesti. Lo storico attento alla figura di Galileo si chiede se egli voleva meritarsi la fama, e risponde un po' imbarazzato che lo scienziato riteneva di aver trovato l'argomento definitivo per dimostrare il moto della Terra, ovvero l'argomento delle maree che è sbagliato. Fatto sta che Galileo è spesso più conosciuto come un "caso" per via della vicenda avuta con la Chiesa, mentre è meno conosciuto come lo scienziato al crocevia di un momento delicato e fondamentale della storia della scienza e della filosofia. Questo volume si propone di "osservare" la storia di Galileo sotto angolazioni che diano conto della complessità della vicenda, offrendo una via di accesso a questa complessità a quanti non frequentano abitualmente gli studi galileiani.
"Poeta, profeta, disturbatore delle coscienze, uomo di fede, uomo di Dio, amico di tutti gli uomini": così l'arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini salutava padre David Maria Turoldo celebrandone il funerale l'8 febbraio 1992, restituendo in pochi tratti un'esistenza cristiana tra le più intense del Novecento italiano, spesa per la salvezza de "L'Uomo" - nome emblematico di una testata promossa in gioventù -, e volta alla penetrazione del silenzio di Dio. Nella Milano della Resistenza e del dopoguerra, nella Firenze di Giorgio La Pira, a Sotto il Monte - terra di Giovanni XXII - negli anni precedenti e successivi al Concilio Vaticano II, dentro e fuori i canoni dell'Ordine dei Servi di Maria a cui con convinzione appartenne, Turoldo diede corpo e voce alle aspirazioni di rinascita religiosa, civile, sociale della sua generazione, guadagnando consensi e suscitando dissensi. Le censure e le sanzioni in cui incorse per via gerarchica non gli impedirono - consolato da una vena poetica che si completò negli anni con una fertile ispirazione di traduttore dei Salmi e creatore di inni per la liturgia - di esprimere in molteplici forme comunicative le domande di libertà, giustizia, pace, che animavano gli scenari e le coscienze del suo tempo.
Pietro Maranesi, tra i più apprezzati studiosi di Francesco di Assisi, ha concentrato nella collana Io, frate Francesco la sua ventennale ricerca sugli scritti del Santo: si tratta di un percorso in cinque volumi dove l'Autore, attraverso un approccio storico-critico, ne fa emergere l'umanità, la novità del rapporto con Dio e la bellezza della vita fraterna. In questo terzo volume Maranesi ha raccolto saggi e articoli - già pubblicati in varie riviste e oggi non facilmente reperibili - riuniti intorno ad una questione fondamentale dell'esperienza evangelica di san Francesco: l'identità. Il metodo con cui viene affrontato l'argomento e le conclusioni proposte dall'Autore fanno di questo lavoro un contributo tra i più importanti e innovativi nell'ambito degli studi francescani.
Pietro Maranesi, tra i più apprezzati studiosi di Francesco di Assisi, ha concentrato nella collana "Io, frate Francesco" la sua ventennale ricerca sui testi redatti dal Santo: si tratta di un percorso in cinque volumi dove l'Autore, attraverso un approccio storico-critico, ne fa emergere l'umanità, la novità del rapporto con Dio e la bellezza della vita fraterna. In questo quarto volume Maranesi ha raccolto saggi e articoli - già pubblicati in varie riviste e oggi non facilmente reperibili - riuniti intorno ad una questione fondamentale dell'esperienza evangelica del Santo di Assisi: gli scritti. Il metodo con cui viene affrontato l'argomento e le conclusioni proposte dall'Autore fanno di questo lavoro un contributo tra i più importanti e innovativi nell'ambito degli studi francescani.