
Viene presentata la vicenda della Chiesa nel periodo del liberalismo (dalla Rivoluzione francese ai primi del '900). Nel volume viene analizzata l'età della Riforma protestante e cattolica, la ricerca delle cause, il Concilio di Trento e i suoi effetti, l'assolutismo statale e il fenomeno parallelo nella Chiesa, la genesi e la faticosa affermazione dell'idea di tolleranza, il giansenismo e il gallicanesimo, l'illuminismo, gli atteggiamenti della Chiesa verso la Rivoluzione francese, il regime liberale e il cattolicesimo liberale, la "questione romana", il Sillabo, la lotta antimodernista, l'imporsi nella Chiesa della questione sociale e la sua posizione di fronte al nazionalismo e ai regimi nazista e fascista, la guerra fredda, il Concilio Vaticano II.
Viene qui ripresentata ampiamente riveduta e corretta, dopo l'esaurimento delle prime tre edizioni e in nuova veste editoriale, con un approfondimento di varie questioni e un aggiornamento bibliografico, quest'opera di Giacomo Martina. In essa, con ricca documentazione e rigore nelle sintesi, lo storico italiano ha tracciato la vicenda della Chiesa nei secoli tormentati che vanno dalle origini del luteranesimo al Concilio Vaticano II e al periodo del post-concilio. Nella sua analisi sono esaminati in particolare temi e momenti importanti e nodali quali l'età della Riforma protestante e cattolica (e la relazione di queste con il Rinascimento), la ricerca delle loro cause, il Concilio di Trento e i suoi effetti, l'assolutismo statale e il fenomeno parallelo nella Chiesa, la genesi e la faticosa affermazione dell'idea di tolleranza, il giansenismo e il gallicanesimo, l'illuminismo, gli atteggiamenti della Chiesa verso la Rivoluzione francese, il regime liberale e il cattolicesimo liberale, la "questione romana", il Sillabo, la lotta antimodernista, l'imporsi nella Chiesa della questione sociale e la sua posizione di fronte al nazionalismo e ai regimi nazista e fascista, la stagione della guerra fredda, il Concilio Vaticano II, per concludersi con un'analisi dei nostri ultimi anni.
Viene presentata la vicenda della Chiesa nel periodo del liberalismo (dalla Rivoluzione francese ai primi del '900). Nel volume viene analizzata l'età della Riforma protestante e cattolica, la ricerca delle cause, il Concilio di Trento e i suoi effetti, l'assolutismo statale e il fenomeno parallelo nella Chiesa, la genesi e la faticosa affermazione dell'idea di tolleranza, il giansenismo e il gallicanesimo, l'illuminismo, gli atteggiamenti della Chiesa verso la Rivoluzione francese, il regime liberale e il cattolicesimo liberale, la "questione romana", il Sillabo, la lotta antimodernista, l'imporsi nella Chiesa della questione sociale e la sua posizione di fronte al nazionalismo e ai regimi nazista e fascista, la guerra fredda, il Concilio Vaticano II.
Viene qui ripresentata riveduta e corretta e in nuova veste editoriale, con un approfondimento di varie questioni e un aggiornamento bibliografico, quest'opera di Giacomo Martina. In essa, con ricca documentazione e rigore nelle sintesi, lo storico italiano ha tracciato la vicenda della Chiesa nei secoli tormentati che vanno dalle origini del luteranesimo al Concilio Vaticano II e al periodo del post-concilio. Nella sua analisi sono esaminati in particolare temi e momenti importanti e nodali quali l'età della Riforma protestante e cattolica (e la relazione di queste con il Rinascimento), la ricerca delle loro cause, il Concilio di Trento e i suoi effetti, l'assolutismo statale e il fenomeno parallelo nella Chiesa, la genesi e la faticosa affermazione dell'idea di tolleranza, il giansenismo e il gallicanesimo, l'illuminismo, gli atteggiamenti della Chiesa verso la Rivoluzione francese, il regime liberale e il cattolicesimo liberale, la "questione romana", il Sillabo, la lotta antimodernista, l'imporsi nella Chiesa della questione sociale e la sua posizione di fronte al nazionalismo e ai regimi nazista e fascista, la stagione della guerra fredda, il Concilio Vaticano II, per concludersi con un'analisi dei nostri ultimi anni.
La vita di Zelia Guérin Martin, la madre di Santa Teresa di Gesù Bambino, sotto alcuni aspetti percorre gli affanni delle donne che oggi lavorano e hanno famiglia: quella tensione continua a cercare di moltiplicare le ore della giornata, che comunque non bastano mai. Ma, quanto a sguardo e speranza, questa donna ha una statura inimmaginabile per la maggior parte di noi, sue sorelle di cento e passa anni dopo. Ha una fede, Zelia, granitica, una certezza possentemente radicata dentro di sé: per lei l'espressione paolina "Cristo è tutto in tutti" è assolutamente concreta, sembra quasi che possa toccarla con le mani.
Il mistero più doloroso della storia italiana trova finalmente una spiegazione. A quarant'anni dalla sparizione di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, non esiste una «verità» riconosciuta. Ilario Martella, incaricato all'epoca di indagare sull'attentato a papa Giovanni Paolo II del 1981 e, in prima battuta, sulle sparizioni di Emanuela e Mirella del 1983, inequivocabilmente legate ai fatti di piazza San Pietro, si propone oggi di ripercorrere la vicenda dal principio. Smontate tutte le false piste spuntate in epoche più recenti, giunge all'unica soluzione possibile: i due casi fanno parte di un unico disegno criminale, di una gigantesca e articolata operazione di distrazione di massa compiuta da uno dei servizi segreti più efficienti e famigerati della Guerra fredda: la Stasi tedesca. Armato di una ricca documentazione, divenuta lentamente accessibile solo dopo la caduta della cortina di ferro, l'autore ricostruisce i dettagli di un'operazione spionistica di altissimo livello, nata per sviare l'attenzione pubblica dalle indagini che, partendo dall'attentato al papa, avevano aperto la celebre «pista bulgara». Lo stesso Giovanni Paolo II, in visita alla sua famiglia, definì il rapimento di Emanuela «un intrigo internazionale»: dopo quarant'anni, questo libro finalmente ricostruisce perché.
Si tratta della biografia di uno dei protagonisti della nuova stagione dei rapporti fra le chiese cristiane tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta. Cresciuto in Macedonia nel clima della coabitazione post-ottomana, Athenagoras diventa uomo pubblico come metropolita della chiesa ortodossa d'America, e poi patriarca di Costantinopoli. Il volume è basato su fonti inedite, specialmente diplomatiche.
L'abbraccio tra Paolo VI e il patriarca ecumenico Athenagoras, a Gerusalemme, il 6 gennaio 1964, ha rappresentato una pietra miliare del cammino di riconciliazione e unità dei cristiani e un punto di svolta del cammino ecumenico. A cinquant'anni di distanza, è opportuno volgere lo sguardo su quell'evento, sui passi e gli uomini che lo hanno reso possibile e sui frutti che ha generato nella Chiesa. L'apertura del pontificato di papa Francesco, caratterizzata dalla presenza del patriarca di Costantinopoli, ne è prova evidente. L'autrice nei diversi capitoli descrive:- lo storico abbraccio;- da dove nasce l'incontro: la vicenda di Athenagoras;- Giovanni XXIII e Paolo VI, i papi del Concilio;- i riflessi dell'incontro di Gerusalemme sul Concilio: i testi sull'ecumenismo;- questi cinquant'anni: il cammino, le difficoltà, il futuro;- papa Francesco e Bartolomeo: cinquant'anni dopo, la speranza.

