
Il cammino dell'amore é la seconda parte della raccolta di scritti di fratello Gian Carlo Sibilia, fondatore dei Piccoli Fratelli di Jesus Caritas. Come per la prima parte di questa raccolta - Nell'amore di Gesù (Ave 2019) - é l'amore il tema centrale della riflessione dell'autore: l'amore di Gesù per noi, dal quale tutto nasce grazie al quale tutto vive, e il nostro amore, povero e piccolo, che cerca di corrispondere a questa sovrabbondanza di doni rendendone ragione. Se il cuore è l'amore, gli occhi sono la meraviglia, e attraverso di essi si può riconoscere, accogliere, desiderare di imitare Cristo. Solo uno sguardo meravigliato può far entrare nel cuore un amore tanto grande: é lo sguardo di chi é povero in spirito e, per questo, beato. É lo sguardo di tutti i santi, al quale si associa quello di fratello Gian Carlo, perché anche noi possiamo farlo nostro nella vita di ogni giorno.
Evagrio non è solo un autore difficile, ma è anche, soprattutto quando si tratta della sua teologia nell’accezione in cui egli stesso intende questo termine, cioè nel senso di una teologia mistica, un autore di una profondità immensa. Per quanto riguarda il commento spirituale del trattato, ossia un commento che cerca di interpretare Evagrío tramite Evagrío, navighiamo sempre in alto mare senza intravedere ancora la terraferma. Ognuno dei 153 “capitoli” del trattato è paragonabile ad una pietra estremamente preziosa con molteplici sfaccettature. L’apparente semplicità di alcuni capitoli è ingannevole. Per il lettore più esigente ogni capitolo si rivela così come un piccolo capolavoro da meditarsi a sé, il cui significato completo, però, si dischiude solo nel suo contesto. In fondo si dovrebbe pesare ogni parola, giacche’ nessuna di esse è lasciata cadere per caso e spesso sono proprio quelle parole, sulle quali si è sorvolato con leggerezza, a contenere la chiave – o per lo meno una chiave – capace di aprire alla comprensione del testo. Se, dopo aver compiuto il lavoro, si fa un passo indietro e ci si rende conto di non aver capito nulla, malgrado l’attenzione dedicata anche al più piccolo dettaglio, si viene presi dal dubbiose si riuscirà mai ad afferrare e comprendere in profondità l’opera nel suo insieme e in ogni suo dettaglio. P. Gabriele Bunge, in questo volume schiude i segreti del testo e ci conduce per mano svelandoci un poco il mistero del cuore di Evagrio.
Ci sono momenti in cui ci troviamo costretti a camminare per strade buie e siamo così stanchi da non riuscire a vedere davanti a noi un orizzonte, un indizio, qualcosa che possa aiutarci. La vita ci pone spesso davanti a difficoltà che paiono insormontabili, a livello personale, familiare o collettivo, e quando si presentano siamo principianti impacciati, mai preparati in modo adeguato. La recente pandemia che abbiamo dovuto affrontare rappresenta un esempio drammatico, ha infranto d'un colpo le nostre certezze e ci ha fatto scoprire improvvisamente vulnerabili. Eppure, come scrive don Luigi Maria Epicoco, "Assumerci la responsabilità della nostra vita, anche quando essa non ci ha domandato il permesso, è ciò che trasforma l'esperienza dell'essere vittima in opportunità di tornare a essere protagonisti". Ecco quindi che le riflessioni semplici, chiare e di immediata lettura che compongono questo volume ribaltano la prospettiva, aprono squarci, ci consentono di mettere a fuoco il lascito positivo di ogni momento doloroso. Perché se è vero che ogni passaggio ci consegna tante domande e ci segna incisivamente, è anche vero che c'è sempre una Verità in fondo per cui vale la pena vivere.
L’Autore con questo nuovo Saggio, "Il Culto nell’Esicasmo” desidera approfondire alcune tematiche relative alla Pratica ed all’Ascesi Esicasta. Da un lato si troveranno temi già affrontati in altri Saggi e da un altro si approfondiranno temi mai trattati ed altri visti solo superficialmente. Parleremo della Pratica a partire dall’Invocazione del “Nome di Gesù” per approdare ad altre tematiche come la “Postura", la Respirazione e soprattutto il Centro del nostro Essere: il “Cuore”. L’Esicasmo essendo l’unica Pratica Cristiana che fa uso del Corpo, dell’Anima e dello Spirito diventa cosi la più alta Teologia che oggi possediamo per giungere al “Regno di Dio".
Conoscerla e divulgarla é la nostra Missione, trovare punti di raccordo tra il Cattolicesimo e l’Ortodossia e come far vivere i due polmoni di uno stesso organismo.
Non si può vivere senza uno di essi, tanto più che l’Esicasmo é nato quando il Cristianesimo era indiviso e lo fu per molti secoli ancora. Se il Centro Spirituale rimase il Monte Athos si può affermare che l’Esicasmo segno una fonte di Pratica vissuta tanto nei paesi Slavi che anche nei paesi del Mediterraneo. Infatti l'Esicasmo prese connotazioni proprie in Russia ed anche nel Mezzogiorno dell’Italia. Questa sarà la mia prossima fatica.
L’Autore con questo nuovo Saggio sull’Esicasmo si propone di far vedere come la Pratica Esicasta può essere il “Ponte” che unisce l’Oriente e l’Occidente. Infatti, lontani dalle Teorie e dalle Teologie che divengono nemiche dello Spirito Evangelico, cid che ci accumuna é la Pratica e l’Esicasmo é stato praticato fin dall’inizio del Cristianesimo nel Mondo Cristiano, sia in Oriente che in Occidente. Lo Scisma del 1054 ha provocato uno strappo che per molti secoli ha provocato un rapido allontanamento dalla comune Mistica; gli Ortodossi ed 1 Cattolici perseguirono lo Vie Ascetiche dimenticando la comune origine. Da qualche decennio, prima sotto la spinta del Comunismo e poi del Liberismo, c’é stata nei paesi ortodossi e€ poi in quelli cattolici una riscoperta di questa grande Tradizione. Lo studio e¢ la Pratica dell’Esicasmo é divenuta una prassi accettata anche dall’Autorità Cattolica, perchè in fondo nulla ci divide. E’ bene pregare il Rosario ed e bene pregare l'Esicasmo.
Questa Pratica Ascetica che utilizza una Tecnica Psicofisica riunisce in sé 11 Corpo, l’?Anima e lo Spirito ed é quello che desideriamo costruire: un Ponte tra le due Tradizioni Cristiane.
C’è una Chiesa cattolica che di cattolico ormai ha solo la ragione sociale, perché in realtà ha sposato il pensiero dominante nel mondo e ha come unico obiettivo piacere alla gente che piace. Aldo Maria Valli, uno dei più noti vaticanisti italiani, nel suo popolare blog Duc in altum si è divertito per mesi a prendere di mira questa Chiesa in una rubrica satirica di grande successo, intitolata Uomini giusti ai posti giusti, ora riunita nel libro “Ai tempi di Gesù non c’era il registratore”. Uomini giusti ai posti giusti (Edizioni Chorabooks). Un graffiante pamphlet con cui l’autore, usando l’arma dell’ironia, smaschera la pochezza di una Chiesa che, a suo giudizio, volendo essere à la page risulta solo grottesca.
In questo terzo Saggio sull’Esicasmo, l’Autore, desidera far conoscere la Pratica Esicasta in modo aggiornato e pieno. Una rassegna sulla Preghiera Esicasta come modello, precede il significato del Silenzio, dell’Immobilita, della Solitudine e dell’Impassibilità. Si passa quindi a trattare come viene vissuto il Corpo nell’Esicasmo ed il perchè della Posizione da Seduti. Quindi una visione sulla Respirazione e sul modo di possedere una buona Concentrazione, Meditazione e Contemplazione.
A questo punto la Giaculatoria può essere aggiunta alla Pratica. Saranno anche descritte le 10 Lezioni Propedeutiche all’esercizio della Meditazione Profonda secondo il Metodo Esicasta ed ai Ritmi Personali da svolgere a casa.
Ci sarà una ricca Appendice che completerà la Pratica Esicasta con altre tecniche che si possono innestare su di essa. Una Tecnica di Guarigione a distanza; alcune Abluzioni; le Diete Ascetiche, le Posizioni Strane, le Litanie a Maria ed a Gesù, un Questionario ed infine un Esame Serale. In questo modo la Pratica si può affermare che e completa.
La vita dei santi appare spesso lontana e irraggiungibile agli occhi della gente comune, e tutti pensiamo che certe esperienze vadano anche oltre la realtà. In queste Cronache, raccontate con uno stile quasi giornalistico, scopriamo vicende straordinarie accadute in un contesto di assoluta normalità. La vita di san Serafino di Sarov ci sorprende proprio perché ordinaria e nello stesso tempo quasi incredibile: a narrarcela sono gli stessi testimoni che con lui hanno vissuto, in particolare le monache del monastero da lui fondato, spesso intervistate direttamente dall'autore. Presentati per la prima volta in versione integrale al lettore italiano, questi spaccati di vita vissuta, con la loro freschezza e sincerità, hanno contribuito a portare a termine positivamente la causa di canonizzazione di Serafino, proclamato santo dalla Chiesa Ortodossa nel 1903.
In questo libro autobiografico l’autore racconta come il Signore gli si sia manifestato in alcuni particolari momenti della sua vita. Si tratta sia di episodi puntuali sia periodi più ampi nei quali i “segni” della grazia di Dio hanno riversato un fascio di luce e dato un orientamento al suo percorso di fede.
Note sull'autore
Fabio La Gioia ha conseguito il dottorato in teologia biblica alla Gregoriana nel 2003 con una tesi sul vangelo di Giovanni: La glorificazione di Gesù Cristo ad opera dei discepoli. Dal 2005 ha insegnato letteratura giovannea e paolina all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Trieste e pubblicato vari libri. Attualmente è parroco di tre comunità nell’Arcidiocesi di Gorizia.
Le Edizioni OCD offrono al lettore una nuova traduzione delle Opere complete di san Giovanni della Croce, basata sulla settima edizione spagnola pubblicata dalla Editorial de Espiritualidad (2019). La traduzione fedele dell'edizione di EDE garantisce la sicurezza di avere tra le mani un testo certo e ben appurato dell'opera sanjuanista, frutto dello studio dei codici delle opere attualmente conservati, e di usufruire di un insuperabile apparato critico e di un insieme di introduzioni e note che aiuteranno nella comprensione del contenuto degli scritti di san Giovanni della Croce. "Attaccamento a Dio e attaccamento alla creatura sono opposti, e quindi non possono sussistere in una sola volontà". "Oh, quanto è felice quest'anima che sente sempre che Dio sta riposando e dormando nel suo seno! Oh, quando le conviene allontanarsi dalle cose, fuggire le occupazioni e vivere con immensa tranquillità, in modo che nemmeno il più piccolo granello o rumore inquieti o muovo il seno dell'Amato!".
Arrivi a un punto nella vita in cui ti sembra che i giochi siano fatti, che nulla possa più migliorare, che tutto sia andato storto, che non sia ciò che avevi sognato. Quello è il tuo matrimonio, quello è il tuo lavoro, quelli i tuoi figli, quella, insomma, è la tua realtà, e tu vorresti solo scappare via. E invece no. Proprio nel momento del dolore e della delusione più nera, è lì che avviene l'incontro più bello, che indica la strada della salvezza, per noi e per chi ci sta vicino. E che ci insegna a non fuggire dalla fatica di vivere, ma a benedirla come un dono. E a non fidarci delle apparenze: come nel Mosè di Michelangelo, dove quelle che ha sulla testa sembrano corna, quando in realtà sono fasci di luce. Costanza Miriano, scrittrice cattolica controversa e anche molto amata, racconta undici esperienze di sofferenza e di bellezza: dalle ferite che si nascondono in un matrimonio alle umiliazioni dell'adulterio, dalla mancanza di soldi alle malattie. E ci mostra come, anche quando ci sembra di avere toccato il fondo, la nostra è una vita meravigliosa.

