
Con l’istituzione della Festa dei nonni (quarta domenica di luglio) papa Francesco ci ricorda l’importanza della loro presenza, unitamente al valore della vita e alla dignità della stessa in tutte le sue fasi, soprattutto nel tempo della fragilità come può essere la vecchiaia. Questo libretto saggio e brillante ci parla dei nonni alla luce del Vangelo e con uno sguardo intenso nel cammino di fede.
Prefazione del cardinale ANGELO COMASTRI
"Non ho mai conosciuto una 'Perpetua' felice di essere chiamata in questo modo-. Così esordisce don Diego Goso in questa sua nuova fatica narrativa. In effetti, la "perpetua-, figura che ha preso il nome dal personaggio manzoniano, ci si è rassegnati a chiamarla, nell'odierno politically correct, in vari modi alternativi: familiare del clero, collaboratrice del Parroco, responsabile della casa parrocchiale. Quello che non è cambiato, però, è che dietro a tutti questi nomi si cela una delle figure più importanti e meno valorizzate nella vita di parrocchia. In verità, quella che qui si racconta in prima persona, nel suo diario quotidiano, non ha problemi a farsi chiamare così: donna felice del proprio servizio al parroco, e davvero "Perpetua-, ossia sempre presente, sempre disponibile, senza orari, senza preconcetti a cui far sottostare il suo lavoro per i sacerdoti. Si direbbe, talvolta, che è lei stessa a incarnare la parrocchia, così come la parrocchia riempie davvero la sua vita. Questo "diario- (fittizio, anche se tutti i personaggi sono realissimi!) è, infine, un omaggio alla figura del sacerdote e a quella della sua "custode-; in esso si conserva anche un po' di nostalgia per un mondo non ancora del tutto scomparso e, anzi, respirabile sempre in alcuni luoghi di questa nostra "post cristianità-. Una figura da riscoprire, quella di Perpetua, con il suo mondo, e da riproporre: perché molte vocazioni sono nate in colloqui con donne come lei, che molte ferite hanno anche "rimarginato-.
In un'epoca, come è la nostra, che si dichiara sempre più attenta al tema femminile nella storia sociale e anche ecclesiale, le figure di donne "che hanno parlato con Dio- si propongono come un mondo da riscoprire con assoluta urgenza, perché non resti in secondo piano quello che è invece centrale nella vicenda umana: l'irruzione, spesso sconcertante, del soprannaturale nelle vicende del quotidiano. Consapevole che «le illuminazioni e le profezie delle veggenti suscitano talvolta veri e propri rifiuti, più spesso risultano scomode e non ottengono ascolto», come egli stesso dichiara nell'introduzione, Saverio Gaeta passa in rassegna in questo volume dieci figure femminili, rappresentative dell'intero secondo millennio cristiano (da Ildegarda di Bingen a Maria d'Agreda; da Brigida di Svezia ad Anna Katharina Emmerick; da Maria Valtorta a Faustina Kowalska...) fornendo una descrizione "al femminile- dell'esperienza dell'incontro con Dio e delle ricadute che esso ha sulla storia umana. Le "mistiche-, infatti, non sono figure disincarnate, tutt'altro: le loro vicende impattano sulla storia del loro tempo e dei Paesi in cui vivono, fino a trasformarli, aprendo nuove strade. Le testimonianze delle donne che parlano con Dio «propongono un richiamo alla responsabilità di ciascuno nei riguardi del mondo intero, per quel misterioso legame che esiste fra tutti gli uomini, sia nel bene sia nel male».
Un'ode alla natura. Dal creato l'animo dell'uomo prende slancio per elevarsi a cose alte. Uno stupore che promana poesia. E una poesia che diventa preghiera di lode. Il canto dell'uccellino e il volo del gabbiano, la nebbia che avvolge il faro e il mandorlo fiorito: dal creato al Creatore.
Strano dirlo, ma un eremita non è mai solo. Padre Frédéric cercava un posto in disparte, ma non isolato, abbastanza spazioso per accogliere ospiti e che richiedesse tanto lavoro. «Trovai tutto questo a Sant'Ilarione, più altre due cose: un'antica storia di preghiera, interrotta solo nel 1952, quando un'alluvione costrinse l'ultimo monaco a lasciare il romitaggio, e il fiume, che mi ricorda le vacanze della mia giovinezza». Sì, perché l'eremita non è fuori dal mondo e ha chiarissimi tutti i fotogrammi di quanto accade: le guerre dimenticate, le violenze senza senso, il dolore fisico e morale di tante persone. Un eremita guarda il mondo da un punto di vista diverso: è unito a tutti, proprio perché separato. In questo diario si schiude un percorso interiore di faticoso discernimento sui passi del Vangelo; un cammino emblematico, che si inerpica sulle vette della spiritualità, pur restando saldamente poggiato a terra attraverso un'esistenza operosa e ospitale, piena e libera. Una lettura ricca di storie e di grandi incontri, di riflessioni profonde e illuminanti, di carezze per lo spirito; un libro che ha suoni, colori e profumi, perché realmente la solitudine totale può diventare accogliente e creatrice di bellezza. Prefazione di Giancarlo M. Bregantini, arcivescovo di Campobasso-Boiano.
Gesù morente intesse con sua madre un dialogo brevissimo fatto di due battute: «Donna, ecco tuo figlio... Ecco tua madre». È su di esse che ora vogliamo fissare la nostra attenzione. Un volume della serie Setteminuti per lo spirito, agili libretti pensati per coniugare il nostro bisogno di spiritualità con i tempi della vita moderna.
Basta una piccola luce per tornare a camminare, a vedere gli altri attorno a noi, a trovare le nostre cose che sembravano scomparse, perdute. E la luce non è mai "a caso". Un volume della serie Setteminuti per lo spirito, agili libretti pensati per coniugare il nostro bisogno di spiritualità con i tempi della vita moderna.
Proviamo a chiederci: a che cosa è aggrappata la nostra gioia? Su «chi» poggia la nostra contentezza? Un volume della serie Setteminuti per lo spirito, agili libretti pensati per coniugare il nostro bisogno di spiritualità con i tempi della vita moderna.
Dobbiamo chiederci: stiamo camminando, anzi, correndo, incontro al Signore Gesù che viene incontro a noi? E come avanziamo? Un volume della serie Setteminuti per lo spirito, agili libretti pensati per coniugare il nostro bisogno di spiritualità con i tempi della vita moderna.
Chi ti dirà grazie, o, più chiaramente: chi ti ricompenserà? Dio lo farà, senz'altro, e queste parole mi donano d'un tratto una timida forza. Queste parole, forse - «Dio te ne ringrazierà» - potranno trasformarsi in salvezza. Un volume della serie Setteminuti per lo spirito, agili libretti pensati per coniugare il nostro bisogno di spiritualità con i tempi della vita moderna.
L'amore dell'ordine del mondo, della bellezza del mondo, è il complemento dell'amore del prossimo. Un volume della serie Setteminuti per lo spirito, agili libretti pensati per coniugare il nostro bisogno di spiritualità con i tempi della vita moderna.
Perché non vieni, Signore, a trovarmi? Io nel deserto ci sto da sempre. Ma se arrivi tu diventerà un giardino e germoglieranno i fiori tra le rocce. è il complemento dell'amore del prossimo. Un volume della serie Setteminuti per lo spirito, agili libretti pensati per coniugare il nostro bisogno di spiritualità con i tempi della vita moderna.

