
"Ci sarebbe bisogno di un paziente sforzo di educazione per imparare di nuovo a gustare semplicemente le molteplici gioia e umane che il creatore metti già sul nostro cammino. (...) La gioia cristiana suppone un uomo capace di gioie naturali. Molto spesso, partendo da questi, il Cristo annunciato il regno di Dio." (Paolo VI, Gaudete in Domino, Esortazione apostolica per il giubileo del 1975). I percorsi qui presentati segnano una via nella quale è possibile scorgere il volto di un uomo che ha vissuto i suoi giorni nell'ardito desiderio di Dio, di piacere a lui e di rispondere al suo amore.
Lazzati riflette sulla figura dei laici, del fedele laico, alla luce dell'insegnamento del Concilio Vaticano II. Un contributo alla preparazione del Sinodo: il Regno di Dio è paragonato a un granellino di senapa che un uomo ha preso e gettato nell'orto, poi è cresciuto e diventato un arbusto e gli uccelli del cielo si sono posati tra i suoi rami. Così per la Chiesa il Concilio segna un significativo momento del suo sviluppo ma in una continuità che le permette di essere sempre più Chiesa, difendendone la sua immutabile natura.
L'Azione Cattolica Ambrosiana, realtà tradizionalmente attenta alla formazione dei laici, e la Formazione Permanente del clero, istituzionalmente preposta alla cura della formazione dei sacerdoti, insieme, riflettono sulla necessità di approfondire dentro la Chiesa ambrosiana una spiritualità di comunione e di corresponsabilità. Una sfida e un impegno che si inseriscono nel profondo cambiamento ecclesiale in atto, con la nascita delle Comunità pastorali, e che chiedono non semplicemente un riassetto organizzativo della pastorale ma la costruzione di nuove relazioni tra le diverse vocazioni. Nella crescita di un rapporto di comunione ecclesiale tra fedeli e pastori c'è poi un contributo specifico portato dall'Azione Cattolica, in forza della sua storia e del suo impegno di riflessione in tal senso.

