
Solo quello che costruisce e libera l’essere umano redime.
Ora, la sofferenza in sé non lo fa, di conseguenza non può redimere.
Lo fa, invece, il modo in cui ciascuno cerca di umanizzare la propria vita dentro le sue sofferenze.
Sono raccolte in questo volume riflessioni e testimonianze di Xavier Thévenot sul tema della sofferenza, parole accompagnate dalla coscienza dell’autore di essere afflitto da una grave malattia. Diffidando dei “bei discorsi” e delle “belle teorie”, mettendo in guardia dalle “scorciatoie del linguaggio” e dagli inganni di un “linguaggio approssimativo” che nutrono frasi spirituali e disumane, elevate e antievangeliche al tempo stesso, l’autore persegue il fine di umanizzare ed evangelizzare la sofferenza e dunque anche le parole sulla sofferenza. In ascolto dell’evangelo, Xavier Thévenot indica una via preziosa per vivere la sofferenza e la malattia: coglierla come occasione per vivere il cammino pasquale dietro a Cristo.
(dalla “Prefazione” di Luciano Manicardi)
Xavier Thévenot (1938-2004), salesiano, è stato professore dell’Institut catholique di Parigi, dove ha insegnato a lungo teologia morale. Autore di numerose opere di etica e di spiritualità, presso le nostre edizioni ha pubblicato Avanza su acque profonde! e Le ali e la brezza.
E come sarebbe la nostra vita, se fossimo muti?
Chi non prega, non si avvale della parola. Proprio con Dio.
La preghiera ci struttura e ci completa.
L'autore allora ci invita a pregare, ci prospetta il padre nostro, sintesi e tipo di ogni colloquio con il Cielo. Ma il libro è anche un album di immagini che P. Vito Terrin ha firmato attraverso il suo obiettivo personale con spirito di fede e sensibilità estetica. Parola e immagini si congiungono e ci intrattengono, in modo che preghiamo con lo sguardo dell'anima e gli occhi del corpo.
Le meditazioni bibliche di Daniel Attinger hanno accompagnato il pellegrinaggio dei giovani di AC organizzato dal Forum Internazionale dell'Azione Cattolica in Terra Santa (Betlemme e Nazaret). I luoghi, come il tempo natalizio, durante il quale si è svolto il pellegrinaggio, invitano a riflettere sul paradosso centrale della fede cristiana: "Dio si è fatto uomo". E a scoprire che ogni angolo della terra, partendo da quello che abitiamo, è una Terra Santa.
"Grani di Vangelo" nasce dal desiderio di divlugare il contesto delle riflessioni del Vangelo di Marco e il suo profondo messaggio salvifico. Nasce dall'esigenza di un accostamento diretto al noto evangelista, eludendo gli impervi sentieri di carattere strettamente esegetico, per i quali spesso non si possiede la dovuta preparazione. Tutto questo è stato possibile attraverso il lavoro dell'autrice, che ha sapientemente "reso in briciole" il Pane della Parola, in modo che tutti possano cibarsene e portare frutto, per "gustare" quanto è buono e soave il Signore.
La Galilea, terra da cui è partito il cammino di Gesù e il percorso della Chiesa, è un luogo simbolico, da cui può idealmente prendere il via l'esperienza di ogni laico cristiano, chiamato a vivere la propria spiritualità nelle realtà che abita quotidianamente: dalla famiglia al lavoro, dalla parrocchia alla città.
Finalmente un classico della spiritualità passionista, ora, alla portata di tutti coloro che vogliono confrontarsi con una lettura carica di profonda interiorità. Questo libro, nato per i religiosi passionisti in formazione, dalla penna del beato Bernardo Maria Silvestrelli, compagno di studi di san Gabriele dell'Addolorata, è molto utile, anche a distanza di tempo, per tutti coloro che desiderano introdursi all'orazione mentale, meditando la Passione di Gesù e i dolori di Maria. Dopo aver letto queste pagine i tuoi occhi interiori saranno capaci di vedere cose... mai viste!
Ogni Natale, dal 1983 al 1994, padre Lanfranco Serrini, in qualità di Ministro generale dei Frati Minori Conventuali, ha scritto una lunga lettera ai suoi fratelli. Dalle pagine emerge tutta la profonda umiltà e l'intensa spiritualità di questo grande uomo, che ha saputo fare del proprio ministero un dono perfetto per Dio e per i fratelli. Le lettere sono indirizzate ai frati, ma il loro messaggio è così attuale e universale che chiunque potrà leggerle, meditarle nel proprio cuore e metterle in pratica nella propria vita. Il ministero di padre Lanfranco aveva queste caratteristiche: insegnava a tutta la fraternità, guardava al cammino salvifico e missionario di tutto l'Ordine, in comunione e in ascolto filiale della Chiesa, ma questa visione globale non distraeva il suo cuore e il suo sguardo dal fratello, dal singolo fratello; padre Lanfranco era attento alla fatica quotidiana di tutti, di fronte alla quale sapeva dire a ciascuno, con la forza dello Spirito: "Coraggio!". E con questo invito donava carità fraterna, comprensione, accoglienza, insegnamento, sostegno, luce e vita. Comunione, fraternità, accoglienza e spirito di servizio sono solo alcuni dei temi su cui padre Lanfranco riflette e porta a riflettere in queste lettere. Facciamo tesoro delle sue parole.
Accogliere in tutto e per tutto la volontà di Dio è possibile. L'"Uniformità alla volontà di Dio", appena scritta, ha subito grande successo tra i lettori. In essa sant'Alfonso spiega: "Conformità è congiungere la nostra volontà a quella di Dio. Uniformità, invece, è molto di più, perché significa fare della volontà di Dio e della nostra una sola volontà, in modo che noi vogliamo soltanto ciò che vuole Dio. Questo è il culmine della perfezione a cui dobbiamo sempre tendere". Ciò è possibile, e sant'Alfonso lo propone a tutti con linguaggio chiaro e semplice, ricco di esempi e perciò comprensibile anche dai meno istruiti. Nell'"Amore di Dio", sant'Alfonso riassume e ribadisce gli elementi fondamentali della vita cristiana e della santità, che per lui sono: il distacco dagli affetti terreni, il meditare la passione di Gesù, l'uniformità alla volontà di Dio, la meditazione e la preghiera. All'"Amore di Dio" sono stati aggiunti alcuni "Opuscoli affini", che alla bellezza del contenuto uniscono il pregio della brevità. In queste pagine sperimenterai che Dio desidera per te la felicità più grande. Vuoi vivere nella pace e assaporare la gioia piena? Vuoi affrontare le prove della vita, se arriveranno, con serenità e speranza? Vuoi realizzare te stesso nel modo migliore? Affida a Dio la tua giornata, scoprirai che la sua strada conduce all'amore e alla gioia vera!
Se la devozione a santa Rita, la santa delle cause impossibili, ha raggiunto distanze infinite, lo si deve alla beata Maria Teresa Fasce: una donna di slanci e ideali, eppure prudente, con uno spiccato senso della giustizia divina, prima che umana. Forte, temperante, innamorata di Cristo. Una beata che ha trascorso la propria esistenza a imitazione di una Madre. Cascia com'è oggi - con il santuario, le opere di carità, la spiritualità senza rughe - non sarebbe esistita senza Maria Teresa Fasce. Il perché lo scoprirete immergendovi nella lettura di un testo agevole, affidabile per l'approfondita ricerca storica, anche inedita. Il volume è diviso in due parti: nella prima si descrive la vita della Beata; nella seconda si approfondiscono gli aspetti principali della sua spiritualità anche attraverso testimonianze di chi l'ha conosciuta e brani tratti dalle sue lettere.
«Questo è un testo bellissimo, che ci aiuta ad amare tanto Maria, Madre del Redentore e Madre nostra, che per amore nostro ha collaborato alla nostra salvezza ed è sempre pronta a soccorrerci». Michael Brehl, C.Ss.R. Superiore Generale dei Redentoristi (dalla Prefazione)
“In Te mi rifugio” è il nome del seguitissimo blog in cui Maria Cristina Corvo, insegnante di religione presso l’Istituto Tecnico Commerciale per Geometri e per il Turismo “Alfredo Morea” di Fabriano (AN), cerca di dare una risposta ai “perché” della vita che tanti ragazzi le sottopongono quotidianamente, dimostrando come la Parola di Dio sia ancora viva, attuale e capace di illuminare anche i sentieri più bui.
Dal blog, che conta migliaia di contatti giornalieri, è sorta poi l’omonima pagina facebook.
L’Editrice Shalom ha selezionato da lì molte delle testimonianze e delle riflessioni che ne sono scaturite, suddividendole per argomento e raccogliendole in questo libro, affinché, come ama ripetere l’autrice, esse siano «ricchezza per tutti».
Scritta all’inizio del VI secolo, la Regola di san Benedetto conserva ancora oggi tutta la sua bellezza e validità. È un testo fondamentale non solo per i monaci che ad essa si ispirano, ma anche per ogni discepolo che vuole fare del Maestro l’unico punto di riferimento della sua vita. Sicuramente un libro che non può mancare nella biblioteca di un cristiano impegnato o anche semplicemente di chi desidera conoscere più da vicino il fenomeno del monachesimo nella Chiesa.