
“Il cielo, figlioli, vi ha inviato attraverso Enoch i tre pilastri fondamentali per la vostra salvezza e per il passaggio attraverso il deserto della purificazione. Questi tre pilastri sono: l’Armatura Spirituale completa, il Rosario della Provvidenza e la Corazza del Sangue del Redentore. Questa sarà la forza spirituale che vi manterrà saldi nella fede e protetti nei giorni della grande tribolazione che si stanno avvicinando”.
Fedor Dostoevskij nel suo celebre romanzo, "L'idiota", fa chiedere al protagonista se sia stato lui a proferire la frase: "La bellezza salverà il mondo" ed egli, infine, risponderà che la bellezza è un'enigma. E la Bellezza è tale perché ha la sua origine in Dio che è Mistero: "È un'emanazione della potenza di Dio, un riflesso della Sua Luce perenne, uno specchio senza macchia della Sua attività" (Sap 7,25-26). Egli l'ha diffusa in tutte le sue opere lasciando in esse profusa la Sua immagine e impronta.
Dallo scrigno dei ricordi di famiglia Chiara Martino ha estratto foto e aneddoti della vita di suo padre Alfonso, che è stato un fedele collaboratore di Padre Pio e un punto di riferimento per tutta la comunità dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondo. Sono testimonianze emozionanti che parlano di speranza e di amicizia, di legami profondi nati alla presenza del santo frate: questo piccolo viaggio nel tempo vuole ricordare o far conoscere quelle anime belle, legate dalla fede, dall’amore per Dio e dal grandissimo affetto per Padre Pio.
La preghiera più bella nasce da un'ispirazione dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo ci guida nella preghiera: ci fa fare esperienza di Gesù e sperimentare la paternità del Padre. La preghiera più bella é l'invocazione allo Spirito Santo, é lasciarsi guidare, illuminar, affascinare dalla bellezza del Padre e conquistare dallo splendore del Figlio. la preghiera più bella é preghiera vera, bella e buona che trasforma in veri, belli e buoni.
In questo piccolo testo di preghiera trovate la preghiera più bella, le preghiere classiche e le preghiere di guarigione per sperimentare che è possibile guarire con la preghiera.
Noi siamo la nostra anima. Il corpo morirà, ma l'anima è eterna. Se ne fossimo pienamente consapevoli, potremmo cambiare la nostra vita, potremmo vivere con la gioia di sentirci parte di un grande amore universale, con la certezza che questa vita è solo un passaggio necessario. La nostra mente umana, però, nega tutto questo e ci impedisce di ascoltare la nostra anima almeno finché, dal cielo non arrivano, nei modi più inaspettati, doni incredibili capaci di risvegliare in noi questa consapevolezza. Come è accaduto alla protagonista di questa straordinaria esperienza.
Dal piccolo paesino calabrese alla Svizzera, la storia di Andrea è una straordinaria testimonianza di fede e resilienza. Andrea ha sempre vissuto con dedizione, fede e amore per la famiglia. La sua intelligenza straordinaria e natura altruista lo hanno reso un faro per molti. La lotta contro una malattia devastante ha rafforzato la sua fede, portandolo a un miracolo di guarigione e a un pellegrinaggio di speranza. Le sue esperienze e i segni spirituali che hanno accompagnato la sua vita sono un'eterna ispirazione. Un racconto di speranza, fede incrollabile e amore che continua a brillare oltre la vita terrena. Attraverso le lotte contro malattie rare e momenti di miracolosa guarigione, questa narrazione rivela la forza dell'amore, della fede e della speranza. Per tutti quelli che leggeranno questa testimonianza, in particolare a tutti quelli che soffrono, affinché trovino conforto nella fede e nei segni d'amore che ci circondano.
Raccolta di poesie dell'autore e sacerdote veneto. La fede si intreccia alla vita quotidiana e ai sentimenti di un uomo che ripercorre alcune tappe del suo credo e dei momenti che ne scandiscono la vita, attraversando temi universali come l'amicizia e il pellegrinaggio.
“Ho le tto tutt o d’un fiato il tuo libro sul digiuno e ne sono rimasto non solo convinto, ma completamente conquistato. Conoscevo i vantaggi del digiuno, ma non ne conoscevo tu tti gli aspe tti che tu illustri con tanta cura. Davvero la scoperta del digiuno è il frutto di questa lettura. È vero che la Madonna di Medjugorie vi insiste continuamente, ma è anche vero che noi siamo pigri in quello che costa sacrificio, e stentiamo a convincerci di praticarlo. Gli argomenti che dici, e sopra ttutto gli esempi
che riporti, ci fanno comprendere perché la Madonna insista tanto su un mezzo che è prezioso per l’anima, per il corpo, per l’apostolato sulla terra e nel purgatorio. Ti ringrazio di aver insistito su un mezzo così importante, così ricordato nella Sacra Scrittura, così prezioso per i vivi e per suffragare i defunti. Il finale poi, con gli incoraggiamenti dei santi, convince pienamente anche i più rilu ttanti. Questo libro, per quanti lo leggeranno, sarà un’autentica scoperta”.
"Questo libro di fra' Benigno è un invito pressante a imparare il distacco dalle cose di quaggiù per aspirare a quelle di lassù. Una sorta di cura di bellezza spirituale urgente nella nostra vita segnata dalle rughe profonde della brama di noi stessi e delle cose che ci appartengono." (dalla Prefazione di Alessandra Turrisi).
La guarigione del cieco non si riduce solo ai suoi occhi fisici, ma coinvolge tutta la sua persona, si alza dalla sua condizione di prostrazione e si contrappone alle autorità con franchezza. E' libero, perché la verità lo ha liberato. Alle fine si prostra davanti a Gesù adorandolo come si fa con Dio tre volte Santo.

