
Sia lo Zen sia l'arte della spada vantavano già tradizioni plurisecolari in Giappone, ma fu Takuan Soho a sancire la loro unione, tanto da influenzare in modo decisivo gli scritti dei maestri di spada suoi contemporanei e i praticanti dei secoli a venire. Takuan Soho ci ha lasciato svariate opere, fra cui i tre saggi che presentiamo qui: Fudochishinmyoroku, ovvero "La testimonianza segreta della saggezza immutabile", Reiroshu, "Il limpido tintinnio delle gemme", e Taiaki, "Il trattato della spada Taia". Il cuore dell'insegnamento di Takuan consiste nel rimuovere ogni genere di attaccamento, per conseguire l'illuminazione e lo stato di non mente. Per chi vi riesca, spada e corpo si muoveranno all'unisono, spontaneamente, esprimendo insieme la tecnica e lo spirito dell'arte. A un livello più profondo, lo scopo della non mente è quello di realizzare in ogni azione il Vuoto, la realtà suprema dello Zen. Perché un libro di un maestro zen sulla Via della spada, nel tempo, difficile, che stiamo vivendo? Perché coniugando Zen e Bushido, la Via dei samurai, il suo insegnamento ci invita a vivere lo splendore dell'esistenza e a essere padroni di noi stessi, a essere coraggiosi, a non cedere mai.
I monaci del monastero Shaolin in Cina sono famosi da centinaia di anni per la loro insuperabile abilità nel combattimento e da loro ha origine il nome del Kung-Fu Shaolin, progenitore di tutte le arti marziali tradizionali cinesi. Lo Shaolin però non è solo una pratica corporea, ma un modello di vita e di comportamento che si regge su principi specifici utili in ogni contesto, professionale o personale. I risultati sono straordinari. In questo libro sono restituiti gli insegnamenti dello Shaolin, spiegandoli e applicandoli alle nostre abitudini e relazioni quotidiane. Il lettore potrà così trarre ispirazione e aiuto da una sapienza antica, e allenare quella forza mentale che rende i monaci capaci di cose straordinarie ma che permette anche a noi di vincere le sfide che ogni giorno ci troviamo di fronte. Il segreto dei monaci Shaolin, noti per la loro imbattibilità, non sta tanto nella loro forza fisica, quanto piuttosto nel loro modo di pensare e nel controllo che esercitano sulla loro mente: è questo a renderli invincibili. E che renderà invincibili anche voi con l'aiuto di Bernhard Moestl, che sintetizza in questo agile libro i principi di un sapere millenario, attualizzandoli alla nostra quotidianità.
Sul finire del 1945 don Primo Mazzolari pubblicò, a sua firma, ma fingendo di essere "Mamma Speranza", nove lettere, ciascuna delle quali indirizzata a una figura sociale ben precisa: una mamma, una sposa, un partigiano, un prete, un giovane, un magistrato, un giornalista, un industriale e un vecchio. In ogni lettera "Mamma Speranza" - che si presentava come sorella della Fede e della Carità - si rivolgeva a persone che avevano sofferto durante la guerra appena conclusa, evocando i drammi vissuti da milioni di italiani: la perdita di una persona amata, la durezza della vita partigiana, l'emarginazione dovuta a precedenti simpatie fasciste, le delusioni del dopoguerra, l'incapacità di confrontarsi con i problemi pastorali nuovi. Incarnandosi nelle situazioni concrete di queste donne e di questi uomini, Mazzolari indagava sottilmente sugli interrogativi cruciali dell'esistenza di quel tempo, ponendo tuttavia sul tavolo questioni di più vasta portata: la necessità di reagire al dolore, di assumere responsabilità pubbliche, di sfuggire i nuovi conformismi, di cogliere l'essenza della propria vocazione.
La liturgia è un tema poco sondato nella vita di don Primo Mazzolari, solitamente più conosciuto per le sue posizioni sulla pace, la giustizia sociale e la politica. Questo libro raccoglie alcune riflessioni del parroco di Bozzolo, a partire da quella offerta nel 1941 alla Settimana liturgica nazionale, e mette a disposizione i testi più significativi sull’omelia, sul rapporto tra il prete e la comunità cristiana, sul senso della liturgia cristiana, sul valore dell’eucaristia nella vita del cristiano, sul senso delle devozioni e della preghiera. Non manca un affondo provocatorio sul tema del denaro e delle offerte durante le celebrazioni liturgiche, in modo da non trascurare la profezia con cui don Primo ha spinto la Chiesa al rinnovamento e alla fedeltà evangelica.
Sommario
Introduzione. I. «Mi piacciono le chiese vive». 1. I discepoli di Emmaus. 2. Liturgia del tempo di guerra. 3. La Messa parrocchiale. 4. L’edificazione della Chiesa nel sacrificio di Cristo. 5. L’edificazione della Chiesa nel sacrificio della Chiesa. 6. La predicazione. 7. Delle nostre impreparazioni all’apostolato. 8. Le tariffe nella liturgia.
Note sull'autore
Don Primo Mazzolari (1890-1959), prete dal 1912, fu cappellano militare al tempo della prima guerra mondiale e trascorse la sua vita come parroco di piccoli paesi di campagna a due passi dal Po, prima Cicognara e poi Bozzolo, in provincia di Mantova. l suoi scritti e le sue predicazioni lo imposero all'attenzione pubblica, ma attirarono su di lui anche molte misure disciplinari della gerarchia ecclesiastica. EDB ha in catalogo l'opera completa di don Mazzolari.
Bruno Bignami e Umberto Zanaboni sono rispettivamente postulatore e vice postulatore della causa di beatificazione di don Primo Mazzolari.
Al termine del suo «viaggio» in Sicilia (1953), Mazzolari scrisse un reportage in cui si confronta con gli innumerevoli pregiudizi sul popolo siciliano. Cristallizzatisi in luoghi comuni, il parroco di Bozzolo prova a smontarli uno ad uno, ripercorrendo la storia dell'isola, descritta altrove come «uno scrigno senza chiave».
"Quand'ero protestante, la mia vita era tranquilla e la mia preghiera infelice; da quando sono cattolico, la mia vita è infelice e la mia preghiera tranquilla". Il diario di Newman (1801-1890) va dal 15 dicembre 1859 al 10 settembre1876 ed è composto di pagine scarne, paragonabili a certe riflessioni tumultuose e angosciose di sant'Agostino. Come scrive nella prefazione don Primo Mazzolari: "Newman ha scritto queste pagine sul declino della sua giornata ed esse prendono luce di tramonto, quando i rimpianti minacciano di soffocarci".
È ormai appurato che esistano molteplici tipi di intelligenza. All’inizio era solo quella logico-matematica – misurata dal tanto discusso "QI" – poi ne sono sopraggiunte altre, almeno una decina, tra cui anche quella spirituale. Questo fatto è al contempo rassicurante e delimitante: se scopri di possedere un basso quoziente d’intelligenza logica o emotiva o, nel caso specifico, spirituale, non vuol dire che non sei intelligente globalmente, ma solo che la tua intelligenza trabocca in altri ambiti di esperienza. Di converso, possedere un alto quoziente in una determinata intelligenza non deve illudere oltremodo, perché le aree sono molteplici e risultare campione in una di essa non ci consegna automaticamente la felicità o il successo nella vita.
Sommario
Premessa. Test. 1. Il curioso Marshmallow Test. 2. Dal QI al QS. 3. Cosa è l’intelligenza spirituale/1. Danah Zohar. 4. Le sette dimensioni dell’intelligenza spirituale. 5. Oltre il principio 10/90. 6. La filosofia non serve a niente. 7. Cosa è l’intelligenza spirituale/2. David King. 8. SISRI, SIS, MEQ e altri test. 9. La lettera di Capriolo Zoppo. 10. Test di intelligenza etica. 11. False euristiche. 12. Cosa è l’intelligenza spirituale/3. Francesco Torralba. 13. L’intelligenza delle Scritture. 14. Vangelo di Giovanni 11,51. 15. Il comandamento ermeneutico. 16. Cariclea e Teagene. 17. Le dieci grazie. 18 La sposa novella e gli eccitatori spirituali. 19. Cosa è l’intelligenza spirituale/4. Definizioni a cascata. 20. Es gibt allerdings das Mystische. 21. Amore platonico. 22. La favola di Huai Nan Zi. 23. Intelligenza spirituale in vendita. 24. Educazione spirituale. 25. Intelligenza spirituale artificiale. 26. La mente bicamerale. 27. Neuroateismo. 28. Dizionario della stupidità. 29. Dall’empatia all’inter-essere. 30. Humor artificiale. Valutazione dei risultati del libro. Risultati del test, finalmente. Punteggi.
Note sull'autore
Andrea Vaccaro, titoli accademici in Filosofia, Psicopedagogia e Teologia, è docente all’Istituto di Scienze Religiose Galantini di Firenze e vicedirettore della Scuola di Teologia della diocesi di Pistoia. È collaboratore di Avvenire, Rassegna di teologia, Vita e pensiero e Quaderni di semantica. Con EDB ha pubblicato Perché rinunziare all’anima? La questione dell’anima nella filosofia della mente e nella teologia (22002) e La Linea obliqua. Il ruolo della tecnologia nella riflessione teologica (2015). Con Giordano Frosini ha curato La Bibbia in breve (2017).
Chi vuole ricominciare il cammino di fede cerca aiuti per una riflessione pacata su di sè e sulle questioni più delicate che potrebbero facilitare, ostacolare o impedire la sua piena decisione: la storia che ciascuno ha alle spalle orienta la ricerca e suscita il desiderio di un confronto aperto e franco. Questo testo aiuta a trovare le parole per esprimere la propria condizione, sollevare interrogativi, personalizzare la ricerca, porre le basi per il dialogo con un amico. Allora diventa possibile ripartire verso mete che non si possono troppo facilmente stabilire in anticipo, perchè sono il frutto dell'imprevedibilità di Dio e dell'esercizio della libertà.
L'arte d'invecchiare è confinata in raccolte di aforismi, testi spirituali poco letti, qualche pensoso editoriale per eruditi, saggi per un pubblico ristretto. Il libro cerca una strada originale e diversa per parlare di una stagione della vita che ha ancora molto da dire a tutti, giovani compresi. Da stagione normale dell'esistenza, la vecchiaia è divenuta un problema da spiegare, risolvere e giustificare nelle sue molteplici sfaccettature. Un'età della vita che la dittatura della giovinezza e la mitologia dell'autosufficienza e del benessere confinano tra i pesi per la società, le famiglie e le istituzioni. La vecchiaia è una stagione spesso attraversata dalla debolezza, dall'infermità, dalla solitudine, accompagnata da un sentimento di crescente inutilità e insignificanza. Eppure è anche «un'arte» da apprendere e da scoprire, come si propone di fare il libro con il suo approccio gradevole e stimolante.
Scomparso a 99 anni, Luigi Bettazzi ne avrebbe compiuti 100 il 26 novembre. EDB lo ricorda pubblicando la sua ultima fatica: «Da tempo mi colpisce il discorso su Dio. E non solo quello tradizionale, trasmessomi dal catechismo e dalla teologia, ma quello in uso oggi, iniziato con "la morte di Dio" e continuato andando "oltre Dio"». Con queste riflessioni il vescovo emerito di Ivrea ha anticipato il suo incontro con la Persona che da sempre lo ha cercato e accompagnato rendendosi presente nella sua preghiera e nel suo impegno cristiano e umano.
Adrienne von Speyr descrive l'incontro con Gesù di tre donne del Vangelo: la Maddalena, la peccatrice anonima che asciuga con i suoi capelli i piedi di Gesù, Maria di Betania. Seguendo il Vangelo di Luca, la mistica svizzera individua di volta in volta la specificità della vocazione delle tre protagoniste. Maria Maddalena, nella sua vicinanza al Signore, appare come la portatrice della fede nel Signore risorto che per pri ma deve testimoniare al mattino della resurrezione. La peccatrice, invece, nella sua solidarietà con tutti i peccatori è il segno della speranza del perdono. Maria di Betania, infine, con la sua delicata e femminile attenzione per il Maestro, è il simbolo della carità. La prefazione di Lucetta Scaraffia illumina il "rap portospeciale che Gesù aveva con le donne", facendo risuonare in noi le istanze di fede, speranza e amore.
Queste riflessioni, ora in versi ora in brevi appunti, hanno il sapore della letteratura poetica e diaristica. Il volume è arricchito dalla prefazione del Card. Tarcisio Bertone. Questo libretto raccoglie le riflessioni sulla pace di Ernesto Olivero, credente cattolico da anni impegnato nel sociale ed in particolare sul versante dell'educazione alla Pace, iniziativa per la quale ha fondato nel 1964 il Sermig, Servizio Missionario Giovanile. Per il suo impegno è stato anche candidato al premio Nobel.