
Viviamo in un tempo che vede nascere nuove dottrine e percorsi per rispondere ai tanti bisogni che avvertiamo come singoli e come umanità. La velocità con cui questi cambiamenti avvengono richiederebbe anche una prontezza di risposte che, generalmente, vengono offerte dagli specialisti. In questo modo, tuttavia, si diventa spettatori a distanza di un dibattito che riusciamo a malapena a seguire.
Queste pillole sono utili per offrire al lettore un orientamento di base circa i nuovi termini che sono ormai ricorrenti, ma non sempre comprensibili. In più, se le pillole vengono assunte una per una, possono anche provocare una riflessione circa le grandi questioni della vita. Il loro principio attivo è composto da elementi di teologia, filosofia e psicologia, che fusi insieme contribuiscono a formare una migliore comprensione e sintesi.
Queste pagine raccontano la riscoperta di un Amore, di un rapporto filiale tra una giovane donna e Dio Padre. Il luogo in cui si svolgono gli eventi non è uno qualsiasi, ma un posto molto speciale: Assisi. Come san Francesco, anche Fortuna conosceva il Signore per sentito dire, ma non ne aveva mai fatto un'esperienza autentica. Arrivata nella piccola città umbra viene a contatto con una realtà fatta di incontri, di parole ascoltate e meditate, di preghiera, di lacrime, di gioia. Con grande semplicità e un tocco di umorismo tipicamente napoletano, l'Autrice prende per mano il lettore e racconta come la Provvidenza abbia guidato ogni suo passo per condurla dalla "schiavitù dell'Egitto" a una terra dove "scorre latte e miele". L'intento di Fortuna è proprio quello di testimoniare come la potenza della Resurrezione è un dono che Dio vuole fare a ogni persona, in qualsiasi condizione si trovi: basta solo aprire il cuore e mettersi in ascolto.
Quello sulle stimmate è un dibattito, si può dire, antico quanto la vicenda di Francesco stesso: la novità del miracolo, mai udito prima d'allora, sembrava fatta apposta per favorire reazioni di segno contrario. All'esaltazione di molti corrispondeva il sospetto - se non l'avversione - di altri. Nel presente lavoro, che rielabora studi già pubblicati aggiungendovi parti del tutto nuove, l'Autore si propone di dare uno sguardo il più possibile oggettivo alle fonti più antiche, per allargare poi lo sguardo alla produzione agiografica successiva, tentando infine di illustrare il contesto esistenziale di Francesco in quel 1224 e negli anni che lo precedettero, per capire quale significato abbia avuto l'evento de La Verna nella sua vita.
Centocinquantamila morti ammazzati tra il 1992 e il 2001. L'Algeria, stretta nel morso di una guerra civile tra islamisti ed esercito, ha visto cadere anche 19 religiosi cattolici, suore, consacrati, monaci, un vescovo. Vite innocenti stroncate dalla furia omicida che bollava umili religiose e uomini di preghiera con l'epiteto di «crociati». Niente di più falso: la vicenda della chiesa in Algeria è una delle pagine più evangeliche del Novecento. Una presenza semplice, spoglia, libera e fedele a Cristo, soprattutto durante il dramma del terrorismo islamista. Papa Francesco ha riconosciuto il martirio di questi «oscuri testimoni della speranza» elevandoli agli altari. Uomini e donne che, mentre intorno a loro migliaia di persone venivano massacrate, non sono fuggiti né si sono messi in salvo, ma hanno deciso di restare a fianco dei propri fratelli e sorelle a costo della vita. In questa scelta di libertà, raccontata anche nel celebre film Uomini di Dio, si staglia la grandezza di questi religiosi, che avevano già donato la vita nel quotidiano. E perciò hanno accettato il rischio di una fine violenta, come testimonia la frase di Christian de Chergé che dà il titolo al libro. Queste storie di fede e umanità, raccontate dal postulatore della causa di beatificazione, continuano a parlarci con la forza inesauribile dei martiri di ogni epoca. Prefazione di Enzo Bianchi.
Il carisma dei Focolari nella sua storia e nel rapporto con la Chiesa oggi. In ideale continuità con il precedente volume Fedeltà Creativa (2016), l'autore - Copresidente del Movimento dei Focolari - a partire da alcune conversazioni tenute negli ultimi tre anni, ritorna su alcune questioni di assoluta importanza per la vita e l'azione del Movimento stesso fornendone una ampia rilettura critica. Nella prima parte viene affrontata la questione della necessaria consapevolezza di ciò che limita una vera fedeltà creativa al carisma e di come sia richiesta una visione poliedrica per esprimere in novità quanto il tempo presente sembra richiedere. In particolare si sottolinea la necessità di una riproposizione della dimensione mariana e laica del carisma e di un adeguato discernimento personale e comunitario atto a innervare percorsi e processi di effettiva sinodalità. Nella seconda parte vengono proposti alcuni approfondimenti sulla portata carismatica del "genio ecclesiale" di Chiara Lubich e sulla dimensione profetica che ne scaturisce in prospettiva sociale come chiavi di interpretazione degli odierni "segni dei tempi" culturali ed ecclesiali.
La prima Presidente del Movimento dei Focolari dopo Chiara Lubich riflette sui punti della spiritualità dell'unità. Nel centenario della nascita di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, Maria Voce, giunta al dodicesimo e ultimo anno di Presidenza, raccoglie in questo volume le riflessioni che sin dalla sua elezione nel 2008 ha proposto in primo luogo ai membri del Movimento, ma di fatto a quanti desiderano approfondire la spiritualità dell'unità nei suoi punti fondamentali. Non si tratta ovviamente di un approfondimento teologico o di una nuova visione della spiritualità della Lubich, ma di un'occasione per accostarsi a quanto visto profeticamente dalla Serva di Dio, e che, nello stesso tempo, resta un terreno da esplorare per scoprirne tutte le meraviglie che può ancora offrire alla nostra vita.
Dal versetto evangelico “Che tutti siano uno” (Gv 17, 21) il grande ideale dell’UNITÀ. I capisaldi della Spiritualità dei Focolari.
Dio Amore, la Volontà di Dio, l’amore al fratello, la Parola, l’amore reciproco, Gesù abbandonato, l’Unità, Gesù fra noi, l’Eucaristia, la Chiesa, Maria, lo Spirito Santo…sono dodici i fondamenti della spiritualità dell’unità, caratteristica del Movimento dei focolari fondato da Chiara Lubich. Il presente volume raccoglie alcuni testi a commento di tali punti da parte di Pasquale Foresi, cofondatore del Movimento. «…Accanto a Chiara Lubich, troviamo già negli anni iniziali della fondazione altre figure di rilievo che sono state fondamentali perché quel dono potesse esplicitarsi pienamente. Una di queste figure è Pasquale Foresi, personalità ricchissima nella quale Chiara Lubich sempre ravvisò un “disegno” particolare nell’Opera nascente, quello dell’incarnazione, e cioè il compito di aiutare a materializzare in opere concrete le intuizioni e le mozioni che lo Spirito Santo man mano andava suscitando in lei…i testi di questa raccolta compiono proprio questa funzione: aiutarci ad assumere anche noi la responsabilità di incarnare l’ideale di Gesù, “che tutti siano uno”, secondo la molteplicità di doni di pensiero e di azione che Dio ci ha dato». Dalla prefazione di Maria Voce
Su iniziativa della Fondazione Federico Ozanam - Vincenzo De Paoli, il volume raccoglie gli scritti di Giorgio La Pira tratti da «II Samaritano» (oggi «La San Vincenzo in Italia»), organo ufficiale della Società di San Vincenzo De Paoli italiana, scritti che vanno dal 1950 al 1977, anno della scomparsa di La Pira. Ordinati dal Curatore secondo un criterio tematico, «I suoi scritti ci dicono quanto La Pira sia stato, fino all'ultimo dei suoi giorni, non solo il Presidente, il padre, il fratello, l'amico ma anche un faro e una bussola per tutti i vincenziani. In questa ottica i suoi “scritti vincenziani” si possono considerare “istituzionali”, cioè frutto dell'attività propria di questi ruoli, riconducibili a funzioni di indirizzo, di formazione, carità e assistenza (...). Essa si concentra su argomenti domestici, piuttosto ricorrenti, finalizzati a formare il vincenziano, visto che per La Pira il primo obiettivo per il confratello è il raggiungimento della propria santità» (dalla Presentazione).
Dagli scritti di Francesco di Sales un umanesimo evangelico che trova nell’Amore la sua ragion d’essere e il suo fine.
Francesco di Sales è stato un autentico gigante della storia della Chiesa. I suoi scritti, in particolare il Trattato, sono animati da un’ardente passione per la verità che conduce la sua riflessione sulla relazione tra Dio e l’uomo. Ma quale uomo e quale Dio? «…un “uomo”, degno del Dio/Amore che, nel chiamarlo all’essere, gli dona veramente la capacità di riamarlo secondo un autentico rapporto di reciproca amicizia; un “Dio”, pienamente adeguato, in quanto Sommo Bene, alla infinita sete d’amore, propria del cuore umano! Sì, nella pura luce del Cristo, per il padre della Visitazione, è possibile cogliere il vero volto umano di Dio ma, anche, il segreto volto divino dell’uomo, di ogni uomo » (dalla Introduzione).
In questo libro Fabio Rosini, partendo dai contenuti delle lezioni tenute presso la Pontifica Università della Santa Croce, e grazie alla sua grande esperienza pastorale, esplicita la relazione viva tra la Sacra Scrittura e la trasmissione della fede, approfondendo le criticità e gli aspetti essenziali relativi al modo con cui la Chiesa annuncia la salvezza e genera alla vita nuova.
È la storia di una coppia straordinaria di medici missionari: la canadese Lucile Teasdale e l'italiano Piero Corti, che si conoscono a Montreal nel 1955. I due giovani si rivedranno a Marsiglia nel 1960, quando Lucile accetterà l'invito di Piero a seguirlo in Uganda dove lui, medico pediatra, appartenente a una famiglia dell'alta borghesia lombarda, sogna un ospedale. Di M. Arseneault.
Diviso in tre parti (una prima parte di carattere biografico, una seconda costituita da un'analisi della situazione storica della modernità e una terza più teologica), questo libro, di F. Damour, presenta l'itinerario spirituale e teologico di Olivier Clément, definito dall'autore testimone di un cammino possibile: il cammino che porta all'incontro con il Cristo risorto che trasfigura la nostra storia personale. Clément, con i suoi scritti, si pone al cuore di un percorso che attraversa tutte le questioni della modernità: dall'ateismo al posto del corpo, dal problema della morte al legame perduto con il cosmo, dalla terra alla bellezza. La sua teologia infatti è quella di un cristianesimo della Risurrezione, liberato da ogni ideologia, che ci riapre alla terra, al corpo, alla bellezza, di un cristianesimo cioè dinamico e creatore. Sono queste le tre grandi preoccupazioni dove sono in gioco, nello stesso tempo, il superamento della modernità e l'incontro planetario delle culture. Conoscere questo autore significa conoscere le contraddizioni della modernità e soprattutto avere la chiave di lettura di queste contraddizioni. Significa anche entrare in un mondo del tutto diverso dal nostro: il mondo ortodosso. Una testimonianza per coloro che sono interessanti all'ecumenismo e al dialogo con l'Oriente cristiano.