
Attraverso una ripresa ragionata delle dieci lettere pastorali (2004-2013) offerte al popolo cristiano del Canton Ticino, vengono ripercorsi i temi maggiori del magistero e della spiritualità del vescovo di Lugano Pier Giacomo Grampa, che celebra quest'anno il XX anniversario di ordinazione episcopale. L'icona dei discepoli di Emmaus che incontrano sulla via il Signore Risorto (Luca 24, 15) è l'immagine scelta dal vescovo per rilegare sinteticamente le fila delle sue dieci Lettere pastorali (oltre un migliaio di pagine) scritte per la diocesi di Lugano. Un concentrato teologico-pastorale che, facendo memoria del cammino compiuto, si apre sugli orizzonti dell'oggi ecclesiale e civile. Per ciascun capitolo, che condensa il contenuto di ciascuna Lettera, vengono messe in luce la proposta teologica, alcune sottolineature di carattere praticopastorale e un "post scriptum" che punta ad attualizzare il messaggio, aprendosi alle nuove sfide del nostro tempo.
E' un libro-testimonianza che racconta gli inizi del Rinnovamento Carismatico Cattolico, evento spirituale che segno la storia della Chiesa. Attraverso emozionanti testimonianze, l'Autrice, protagonista insieme ad altri di quegli avvenimenti, ci riporta al 1967, quando durante un ritiro spirituale a Duquesne, in Pennsylvania, lo Spirito Santo si manifesto con sovrana potenza, ponendo le basi di un movimento spirituale che ha toccato oltre cento milioni di cattolici e quattrocento milioni di cristiani in tutto il mondo.
L'autore rilegge il nostro tempo e l'originalità della fede cristiana con un linguaggio spirituale acuto e incisivo. E' possibile ridire la fede, ridare la speranza, rifare la carità nel tempo in cui la Chiesa e il suo Vangelo sembrerebbero essere condannati ad un ruolo marginale? Il libro dà risposta a questi interrogativi e, accompagnato dalla sapienza dei Padri e del Magistero della Chiesa, ripropone il grande appello alla nuova evangelizzazione.
È possibile generare vita nella sofferenza? È possibile uscire dall’angoscia e guarire dalle ferite invisibili che condizionano l’età adulta? È possibile rinnovare le proprie relazioni superando la gelosia, l’aggressività, il senso di colpa, l’isolamento e l’indurimento del cuore?
L’Autrice conduce il lettore in un viaggio di senso, alla conquista della propria identità, alla luce della Rivelazione e della Tradizione della Chiesa.
La felicità è rara e il futuro incerto. Sempre più difficile sembra vivere insieme. Nei rapporti internazionali è tornata la guerra. Per uno che si libera, molti vengono oppressi. La ricchezza cresce e i poveri aumentano. E Dio dov'è? La società di oggi non se lo chiede neppure; i laici discutono molto sulla Chiesa, la Chiesa discute molto sull'embrione, ma in questo dibattito c'è un assente, ed è Dio. Infatti per molti non esiste, per gli altri bisogna fare "come se Dio non ci fosse". Però la domanda è rimasta da quando, dinanzi a un ragazzo appeso alla forca nel campo di Auschwitz, qualcuno chiese: "Ma Dio dov'è?". I nazisti, come molti altri persecutori nella storia, avevano detto che Dio era con loro. Fu allora che risuonò il grido: "Considerate se questo è un uomo". Infatti, quando Dio è in cattive mani, l'uomo è perduto.
Di origini nobili, ma povera per scelta, Elena da Persico si è sempre schierata dalla parte degli ultimi. Giornalista, scrittrice, conferenziera, collaborò con Giuseppe Toniolo per l'organizzazione delle Settimane sociali dei cattolici. Moderna donna d'azione, maestra spirituale, Christifidelis laica, può essere tuttora punto di riferimento per chi intende agire nella storia con sguardo contemplativo. Nel 1969, a chiusura del processo diocesano per la sua causa di beatificazione è stata proclamata "Serva di Dio".
Valerio Corghi dialoga con: Cardinale Matteo Maria Zuppi Matteo Gandini, Chiara Panciroli, Maurizio Ambrosini, Valerio Quercia, Enrico Barchi. Un libro a più voci. Un dialogo aperto e schietto tra varie figure che si occupano di relazione in ambiti professionali tra i più diversi. Partendo dalle domande di Valerio Corghi, Referente del Coordinamento regionale Immigrazione Caritas Emilia Romagna, il volume cerca la potenziale descrizione di una contemporanea "Lavanda dei Piedi".
In questi giorni ero in visita a varie comunità cristiane della diocesi. La diocesi di Rumbek non è proprio come quelle italiane. Ha un territorio molto vasto che si percorre con grosse Toyota Land Cruisers. Ha strade che potremmo meglio definire come piste di terra battuta piene di dossi e buche. Al passaggio si alza un polverone che copre tutto. Se si viaggia dopo una pioggia, bisogna saper sguazzare nel fango evitando le pozze più profonde. E dopo chilometri e ore di viaggio si incontra la vita del villaggio, la gioia dell'incontro dopo tanta attesa. All'ingresso di ogni villaggio ho trovato un gran numero di persone a darmi il benvenuto sotto il sole cocente. Era da dodici anni che non vedevano il loro vescovo. La loro gioia era straripante e si è dimostrata fino all'eccesso con grande rullio di tamburi, canti a squarciagola e il sacrificio un bel numero di tori. In ogni villaggio sono entrato lasciando alle spalle un povero animale sgozzato la cui carne viene divisa dalla gente come segno che l'ospite è una benedizione per tutti specie
i più miseri. E ogni villaggio è diventato poi luogo di incontro, di ascolto, di testimonianza e di preghiera che si fa rendimento di grazie.
dall'introduzione di MONS. CHRISTIAN CARLASSARE
Il pregio di queste riflessioni è quello di saper coniugare la presentazione teologica, a partire dalla Sacra Scrittura, con il linguaggio della poesia, privilegiando pertanto il simbolo, le immagini che da sempre sono state una via efficace per proporre i contenuti della Fede, rispettando quel Mistero della vita di Dio e della Sua presenza nella creazione e nelle storia, che supera sempre la capacita espressiva della parola umana.
Faccio tardi questa sera" racconta l'esperienza dell'autore, impegnato in un servizio di volontariato alla stazione, dove incontra regolarmente i senzatetto assieme alla moglie e al gruppo degli "Amici del venerdì". La narrazione, illuminata dalla luce del Vangelo di Luca, descrive come questi incontri si trasformino da semplici atti di servizio a occasione per tessere relazioni preziose e significative. L'opera descrive la vita alla stazione come un crocevia storie e di sofferenze, un confine invisibile tra l'indifferenza della città e la realtà dura della strada. Ogni incontro con i senzatetto si vela però un'opportunità unica di vedere il Signore nei volti dei emarginati.
Il racconto tiene il Vangelo di Luca come chiave interpretativa essenziale per comprendere la dignità e il valore di ogni persona incontrata. Attraverso le sue pagine, l'opera lucana parla di amore, misericordia e speranza, offrendo nuova prospettiva su cosa significhi realmente vivere una vita salvati. Gli incontri, inizialmente vissuti come un dovere, si trasformano allora in momenti di crescita personale e spirituale, aiutando l'autore a vedere oltre il confine del pregiudizio e dell'indifferenza;
Le memorie sconvolgenti di Corrie Ten Boom sono una delle testimonianze più grandi del nostro tempo. 1940: la guerra e l'odio invadono l'Europa. Questa è la storia di una famiglia di orologiai olandese che non voleva smettere di amare e ha rischiato tutto per il bene degli altri e per l'amore di Cristo. La famiglia Ten Boom accoglie in una stanza segreta della propria casa di Haarlem, vicino ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, dapprima una donna ebrea, poi una coppia di anziani, poi intere famiglie. L'appartamento sopra il negozio del padre diventa un vero e proprio nascondiglio per tanti ebrei i cui nomi sono sulle liste nere degli occupanti nazisti. Poi una trappola li portò ad essere scoperti e all'arresto di tutta la famiglia. Il padre muore. Corrie e la sorella Betsie vengono mandate in un campo di concentramento. Poteva l'amore di Dio brillare anche in mezzo agli orrori di un olocausto e di un campo di concentramento? Nonostante le umiliazioni e le privazioni, Betsie ringrazia Dio per ogni bene, sia fisico che spirituale. Corrie invece trova difficile essere grata per ogni cosa. La marea di odio quasi la sommerge, ma Betsie ammonisce: "Non odiare, Corrie. Non odiare". Quando Betsie muore, Corrie prega: "Signore che la tua volontà sia il mio nascondiglio". Le memorie stupende di Corrie ten Boom sono state di grande ispirazione per milioni di persone.Un susseguirsi di miracoli e di esperienze orribili, di paure e di vittorie, in cui, però, è sempre la fede incrollabile nel Dio vivente ad avere l'ultima parola. Dopo oltre cinquant'anni dalla prima edizione, Il Nascondiglio è ancora un bestseller.