
Signora del silenzio e della croce, Signora dell'amore e dell'offerta, Signora della parola accolta e della parola restituita. Signora della pace e della speranza, Signora di tutti quelli che partono, perché sei la Signora del cammino e della Pasqua. Anche noi abbiamo condiviso il pane dell'amicizia e dell'unione fraterna. Ci sentiamo forti e felici. La nostra tristezza sarà mutata in gioia, e la nostra gioia sarà piena, e nessuno ce la potrà rapire. Insegnaci, o Madre, la gratitudine e il gaudio di tutti i distacchi. Insegnaci a dire sempre sì, con tutta l'anima. Soccorri la fragilità del nostro cuore e pronunzialo tu stessa per noi. (card. Eduardo Pironio)
In un presente di follia di guerra, un futuro di interessi commerciali e un silenzio sociale assordante, padre Enzo Fortunato sottolinea che un’altra strada è possibile ed è quella di Francesco. Il Santo di Assisi ha comunicato usando tutti i mezzi a sua disposizione: la voce, la vita e l’inchiostro. La strada di Francesco non è quella dell’autoreferenzialità, del vaniloquio, della bulimia di notizie, ma una comunicazione di verità che lascia spazio a un ascolto che fa crescere le persone. Attraverso le piazze, le strade e le città che Francesco ha vissuto e amato, rileggiamo la sua vita e il suo messaggio: se Francesco fosse qui cosa direbbe? Cosa farebbe? A ottocento anni dalla sua morte, lasciamo fuori dalle nostre case la leggenda di Francesco e facciamo entrare le sue verità che sono la pazienza, il perdono, l’amore, in un itinerario ideale che ripercorre il viaggio e lo spirito dei francescani.
Il libro si focalizza sull'importanza del riposo e sulla necessità di imparare a riposare nelle relazioni. Non è un invito a lasciare tutto, ma a scoprire nella vita che viviamo qui e ora momenti di riposo per viverla appieno. Momenti imperfetti e limitati, come del resto anche noi siamo. Così per riposare dobbiamo imparare che: c'è un riposo dalla relazione, in famiglia, in cui la fatica ci mette spesso in discussione; c'è un riposo nella relazione, a lavoro, in cui abbiamo la possibilità di scoprire cosa vogliamo essere davvero; c'è un riposo per la relazione, nell'amicizia, dove insieme all'altro entriamo sempre di più in relazione con noi stessi. Il libro è rivolto a chi va di corsa e non riesce mai a riposare e soprattutto a chi vuole imparare a farlo indipendentemente da luoghi, spazi e compagni di viaggio.
Dopo "Una fede in due. La mia vita con Vittorio", Rosanna Brichetti Messori narra la sua avventura di credente che si è svolta tra due poli entrambi importanti. Tra la cristianità plasmata dal Concilio di Trento, nella quale si è formata, ha vissuto i suoi primi vent'anni e che ora si sta sgretolando, e la cristianità che, tra non poche difficoltà, si sta faticosamente delineando a partire dal Concilio Vaticano II. Un trapasso lungo, spesso doloroso che si sta tuttora compiendo sullo sfondo di una modernità che, proponendo valori e stili di vita opposti a quelli cristiani, sta inducendo, anche in molti credenti, una crisi morale e di fede forse senza precedenti. Coinvolta in queste vicissitudini ecclesiali, di cui ha conosciuto insieme con gli aspetti positivi i rischi e i pericoli, l'Autrice condivide non solo gli eventi che negli anni l'hanno riguardata personalmente, ma anche le riflessioni più generali che tali eventi le hanno suggerito. Per concludere nella speranza che la crisi attuale si trasformi in occasione per la rinascita interiore di ogni credente, affinché la fede di ciascuno e dell'intera Chiesa, passata al vaglio del travaglio in corso, sappia ritrovare pace e unità attorno al suo centro - Gesù Cristo - riscoprendo così quella profondità, quello slancio umile ma vigoroso che renda nuovamente il cristianesimo «Luce per illuminare le genti» (Lc 2,32).
Questo libro nasce da un'esperienza particolare, quella della Scuola Estiva condotta da un sacerdote di lungo corso con i giovani della riviera romagnola, ma anche dall'esperienza universale che ognuno di noi si trova a fare nei diversi momenti della vita, quando si è costantemente chiamati a discernere e a scegliere secondo coscienza tra ciò che è vero e buono e ciò che non lo è. Il percorso qui proposto, strutturato in brevi lezioni e guidato dai passi del Catechismo, nasce per i ragazzi, ma interroga chiunque abbia a cuore l'educazione. Un testo semplice ma profondissimo destinato agli adolescenti, agli educatori, agli insegnanti di religione, a tutti... Un libro che avvicina a Dio, una testimonianza vibrante e che affascina anche i più giovani perché espressione della fede viva dell'autore.
42 uomini e donne, alcuni consacrati, molti di più laici, professionisti di diverse discipline - medici, insegnanti, magistrati, ufficiali, casalinghe... -, in qualche caso scrittori o poeti pubblicati, giovani e meno giovani, la maggior parte liguri come le due curatrici, si interrogano sul senso dell'esistenza e del reale. Scavando nella profondità del loro io ne scoprono le carni nude, la piccolezza, rinvenendo non di rado fra le ombre della fatica e della sofferenza le luci della fede e della speranza in Qualcuno, altro da sé, infinitamente più grande, più buono, davanti a cui potersi arrendere e dire: «io minuscolo CREDO».
Leopoldo Mandic, è un santo affascinante: frate minore cappuccino a Padova, coltivò sin da bambino due desideri: diventare sacerdote e partire missionario per la Dalmazia. Divenne sacerdote, ma malaticcio, balbuziente, claudicante, dovette stare rinchiuso, per ubbidienza, per tutta la vita in una celletta-confessionale ad accogliere penitenti anche tredici ore al giorno. Il piccolo frate dispenserà la misericordia infinita del "Padrone Iddio" a un numero non quantificabile di anime facendo del sacramento della confessione un capolavoro. Morto per un tumore, dal 2020 Santa Romana Chiesa lo ha nominato protettore dei malati oncologici.
L'essere umano vive costantemente un'inquietudine che è propria della sua costituzione più profonda. Da una parte resiste al cambiamento rimanendo nella zona di massimo conforto che il contesto e le condizioni di vita gli permettono; dall'altra, sente dentro di sé l'ineliminabile impulso ad andare sempre oltre, a uscire, esplorare, innovare e ricominciare. Gli scenari e i suggerimenti esposti in questo libro possono essere letti come l'occasione, per le imprenditrici, gli imprenditori e quanti lavorano in organizzazioni profit e no profit, di esplorare e gestire al meglio questa inquietudine. Con l'aiuto di alcune parole del Vangelo è possibile conoscere come vivere la tensione - Change management - verso il "nuovo" e modificare il proprio modello di business, affinché sia in grado di generare un progresso verso l'inclusione sociale: un modello sostenibile e solidale, capace di rispettare l'ambiente e di promuovere la giustizia e la pace.
Il 12 aprile 1947 la Madonna si manifesta a Bruno Cornacchiola e ai suoi tre figli in località Tre Fontane a Roma. Anticlericale, Bruno vi si era recato per scrivere in tranquillità un discorso per screditare i dogmi mariani mentre i bimbi giocavano. Tanto il suo astio verso la Chiesa che egli era arrivato al punto di concepire l'assassinio del Papa. Ma il Cielo intervenne: «Sono Colei che sono nella Trinità divina: la Vergine della Rivelazione. Tu mi perseguiti, ora basta. Rientra nell'ovile santo». Anche se Maria evoca in quest'apparizione grandi prove per la Chiesa e il mondo, le sue parole sono piene di speranza: «Amatevi. L'amore trionfa su tutto. Unitevi nell'amore di Dio, abbiate una sola regola: il Vangelo vivo». Il Messaggio è strettamente collegato anche al mistero dell'Assunzione su cui Pio XII pronunciò il dogma, nel 1950, in considerazione implicita anche di questo evento. Prefazione del card. Christoph Schonborn.
Un libro che illumina sorprendentemente l'azione della grazia, presentando la Croce in una prospettiva nuova, sempre radicale ma umanizzata e con spunti decisivi per l'evangelizzazione. «Tutti i membri della Chiesa sono interpellati e spinti a "giocarsi la vita per Cristo" ed essere responsabili della comunione, tutti chiamati a mostrare che la Chiesa è quel "noi", ossia un soggetto comunitario, che viene prima dei singoli "io"». (Dalla Prefazione di mons. Francesco Moraglia)
A Xavi, da bambino, è stata diagnosticata una malattia degenerativa incurabile che gli ha causato una progressiva disabilità. Ora è costretto su una sedia a rotelle e ha bisogno di aiuto per ogni cosa. Anche solo per bere un sorso d'acqua. Xavi sa che la sua malattia è progressiva. Sa che cosa significhi. È consapevole di come andrà a finire. Ma lo racconta con straordinaria serenità e generosità. E non senza un pizzico di umorismo, ci invita a essere ottimisti, allegri e a vedere sempre il bicchiere pieno. Queste pagine offrono un potente sguardo nel profondo di sé a cui Xavi accompagna uno sguardo continuo verso l'esterno, verso chi è attorno, vive con lui e popola le sue giornate per rinvenire in questa condivisione, in questa reciprocità di sguardi buoni e presenti, le ragioni di un'esistenza che vale la pena vivere, nonostante tutto.
"Di lei ho amato la primavera tempestosa che si specchiava nel cielo azzurro dei suoi occhi, ho amato i frutti maturi della sua estate luminosa, ho amato la serena tranquillità del suo autunno... poi è volata via all'inizio dell'inverno, lasciandomi al freddo della mia solitudine... Ma io l'amo ancora... come sempre...". È la dichiarazione d'amore di Bruno per Sara, la donna amata. Dopo la sua scomparsa, Bruno si ritrova tra le mani tre voluminose agende, fitte di appunti legati a un incredibile viaggio fatto da Sara tanti anni prima, nel quale dei singolari personaggi l'avevano istruita su scienza, fede e umane dottrine, troppo spesso confuse con la Parola di Dio. Queste le coordinate di un racconto che si muove tra il rigore della ragione ed esperienze di un "oltre" che materialismo e razionalismo hanno svuotato di significato, lasciando un vuoto che aspetta solo di essere riempito.

