
Mons. Pero Sudar fa una lucida analisi della drammatica situazione dei Balcani alla luce degli scontri e degli eventi in Bosnia-Erzegovina.Si può parlare di guerra con motivazioni religiose? Che rapporto intercorre tra la guerra e la fede? Oltre a rispondere alle domande su temi inerenti la fede, la cultura, l'islam, il dialogo, Sudar si confronta su argomenti drammaticamente attuali a Sarajevo quali integrazione o separazione, dialogo o scontro, accoglienza o chiusura dai quali dipende il futuro del Paese ma anche di tutta l'Europa. Come trovare il modo di rispettare le identità che sono diverse, le culture dei diversi popoli?"Si tratta di un processo che non avviene naturalmente ma ha bisogno di un'educazione ad nuova mentalità. La Bosnia Erzegovina può diventare una sorta di laboratorio, un esperimento di convivenza tra la cultura occidentale e quella islamica".
Il problema della scelta cristiana, il più importante che l'uomo affronta nella propria vita, è analizzato secondo diversi possibili atteggiamenti.
Luce e segni, fede e arte: tre giovani come tanti si raccontano attraverso le forme artistiche che sentono proprie, con i talenti che hanno ricevuto in dono. Può l'arte trasformarsi in preghiera? Quando la vita, i sogni, la storia, il dolore ci provocano nel profondo, spingendoci ad andare alla ricerca di un senso più grande, allora l'arte può diventare il veicolo con cui provare a dare delle risposte: l'arte è fatta di ascolto, di silenzio, di libertà, di stupore. L'arte è saper vivere dentro: l'arte è preghiera. Un libro giovane, non solo perché pensato e realizzato da giovani, ma perché giovane è lo spirito che lo sottende: raccontare la pienezza della vita vissuta, incontrata, amata, in un incessante dialogo con se stessi e con Dio, a parole e con gesti, nello spazio di un disegno, di un dipinto, di una fotografia.
Dopo le Lettere dal deserto, Carlo Carretto si rimette in cammino, da solo, con nella bisaccia il pane e la Bibbia. Per portarsi al di là del tempo "senza cercar di sfuggire a quella tremenda impressione che provai quando venni giudicato sulla faccenda delle due coperte negate al povero: il giudizio dell'amore! Tanto è una strada che primo o poi dovrò percorrere. Meglio affrontarla subito perché ciò che conta è amare". La prima parte del volume presenta sette meditazioni sui temi della fede, della speranza e della carità senza distinguere l'amore di Dio dall'amore verso il prossimo. Nella seconda parte, attraverso l'unione di questo amore, sette meditazioni sulla famiglia e sul lavoro. Al centro del libro, la preghiera: a partire dall'invocazione infantile fino alla contemplazione infusa. Seguono, al termine del cammino, tre meditazioni sul tema della carità che è la dimensione divina dello stesso amore. In appendice troviamo, inoltre, un testo prezioso: una piccola guida per la lettura in solitudine della Bibbia.
L'Autore colloca l'unità europea nella più ampia prospettiva di una speranza per la storia del mondo e dei popoli.
La speranza cristiana trasfigura l'attesa e promette un Regno alla comunità dei testimoni. Ci sono molti modi di incontrarsi sulla via della speranza. Il libro ne suggerisce alcuni, sulla base di tre approcci, dentro i quali affiorano tracce di un futuro diverso: l'analisi culturale, l'impegno pastorale, il racconto di esperienze di vita quotidiana. Sperare è riconoscere che il cielo e la terra si toccano; e il cielo è credibile quando illumina, promuove e riscatta la terra, non quando la demonizza, la dimentica o l'abbandona a se stessa.