
Questo libro nasce dal desiderio di condividere un tesoro che non poteva restare nascosto: le parole che padre Cesare ha rivolto alla comunità nei tanti anni della sua presenza a S. Angelo. Sono parole che richiedono ascoltatori attenti e curiosi, donne e uomini tanto coraggiosi da accettare la sfida di pensare... In cambio svelano possibilità inedite, una diversa consapevolezza del vivere, un nuovo gusto di abitare da credenti la complicata e affascinante storia nella quale Dio ci ha posto.
Nel 1982 il papa san Giovanni Paolo II, rivolgendosi alle donne e agli uomini che facevano parte dell'Ordine Francescano Secolare, li esortava: «Studiate, amate, vivete la vostra Regola: essa è un autentico tesoro nelle vostre mani e risponde a quanto la Chiesa si attende da voi».
Proprio per favorire una conoscenza esistenziale e amorosa della Regola l'autore, francescano, Assistente di numerose Fraternità OFS, ha scritto queste pagine, convinto che la Regola, donata da Paolo VI ai francescani laici, costituisca un testo semplice, bello, profetico, sempre attuale; un testo che trae la sua forza da una triplice fedeltà. Al carisma di san Francesco,; all'ecclesiologia del concilio ecumenico Vaticano II; alle necessità e attese del mondo contemporaneo.
Francesco d'Assisi continua ad esercitare anche oggi una particolare attrazione su tante persone credenti e no, per la radicalità del suo impegno, per la capacità di portare sino alle estreme conseguenze le sue scelte. Questo libro ci accompagna a condividere l'esperienza di Francesco attraverso un percorso illuminato dagli "Scritti" del santo, spesso poco noti, e dalle intuizioni presenti nell'esortazione di Papa Francesco "Evangelii Gaudium". In questo modo emergono l'intelligenza spirituale di san Francesco e la sua finezza psicologica, preziose per chiunque anche oggi si scopra assetato di autenticità.
"Nella Sapienza di un povero l'autore cerca di far rivivere l'esperienza delle notti trascorse dal santo a La Verna contemplando il mistero delle stimmate" (C.M. Martini). Con una scrittura essenziale, attraverso semplici pagine di esperienza quotidiana, Éloi Leclerc, frate minore francese scomparso nel 2016, ci guida al centro della vocazione evangelica di Francesco d'Assisi, a quel cuore incandescente che ancora oggi non smette di interrogare e di provocare quanti si fermano ad ascoltare la sua voce. Comprendiamo così che la parola del vangelo, quella parola che ha stravolto e plasmato la vita di san Francesco, si rivolge anche a ciascuno di noi, per fare della nostra vita un canto di lode a Dio che ci dona ogni bene. Ci troviamo di fronte ad un classico che da più di cinquant'anni non smette di affascinare e accompagnare intere generazioni di lettori. Questa nuova edizione rivista e aggiornata è preceduta da un'introduzione di Enzo Bianchi, priore di Bose e grande amico di Francesco d'Assisi.
«Il vigoroso incremento che da molt’anni ormai hanno preso gli studi francescani, conforta non soltanto gli eruditi, ma tutti quanti, nella gran famiglia umana, tendono ad elevarsi ognor più nelle regioni del bene. Perché san Francesco d’Assisi nella storia è pur uno di quei rari “spiriti magni”, come Socrate, Mosè, il Buddha, Confucio, – e Gesù Cristo a tutti incomparabile, – che hanno edificata, rinnovata, redenta l’umanità, con i loro insegnamenti e più con l’esempio della vita…
Il san Francesco di san Bonaventura non è punto il san Francesco di fra Leone, e nessuno dei due si accorderà con l’altro di Tommaso da Celano. Non occorre dimostrare, come per noi rimanga di capitale importanza il ritrarre con precisione la vita e lo spirito dell’Assisiate, da cui l’età moderna attende nuova forza psichica, per raggiungere gli eterni ideali della civiltà cristiana».
I cinque capitoli del libro, dedicati ai cinque sensi, sono caratterizzati dal termine porta: gli occhi sono la porta della luce, gli orecchi la porta della voce, l’olfatto dell’odore, il gusto del sapore e, infine, il tatto la porta del contatto. L’immagine della porta, ripresa dall’Itinerario della mente in Dio, mostra con efficacia la funzione principale dei sensi: importare ciò che sta fuori, ed esportare ciò che vive dentro. Così la creatura umana si rivela come capace di un dialogo permanente svolto attraverso le cinque lingue parlate dai cinque sensi.
Poliglotta fin dalla nascita, la persona parla la lingua dei colori, dei suoni, degli odori, dei gusti, dei contatti e ogni linguaggio costituisce una vera e propria scienza.
A partire dall’esplorazione del senso fisico, ogni capitolo prosegue evidenziando i legami delle cinque porte con la psiche, le emozioni, i sentimenti dell’essere umano, fino a delineare l’esperienza spirituale che ciascun senso ricava dal contatto con Dio.
Lo studio si propone di ex-ducere e investigare la teo-logica del pensiero e della vita di Francesco d'Assisi (1182-1226), con una focalizzazione particolare sul vertice raggiunto nell'ultimo biennio di quest'ultima: l'avvento della stigmatizzazione alla Verna (1224), il soggiorno a S. Damiano da Chiara d'Assisi (1194-1253) con la composizione del Cantico di Frate Sole (1225) e il suo "Beato transito". Con un approccio diacronico alla vita ed ermeneutico, che considera i suoi scritti e le fonti primarie su di lui, è posta in questione la contrapposizione o estraneità tra i primi e le seconde e, più radicalmente, le letture sia deviazioniste che razionaliste sul santo. E' così delineata la dogmatica di Francesco, di novità nella continuità della Tradizione, per la Chiesa nel mondo contemporaneo.
...se è bello guardare un campo di grano pieno di papaveri, guardarlo con gli occhi di Cristo... Chissà come li guardava Cristo, quando guardava i campi di grano e gli venivano in mente il mondo e tutti gli uomini come fossero un campo di spighe. Chissà come guardava le cose! Chissà come le cose stesse si sentivano tremare per lo sguardo che portava loro Cristo, per come guardava il bambino che giocava o quando guardava la foglia che cadeva...
Noi siamo fatti capaci di vivere così". Luigi Giussani
La fede ti fa essere inerme, indifeso, povero. Perché? perché ti fa essere figlio di Dio e tu scopri di essere povero proprio perché sei figlio di Dio. Questa intuizione mi ha guidato a rileggere la vicenda di Gesù, il Figlio di Dio che si è "svuotato" della propria divinità per assumere la povertà della nostra condizione umana; e poi anche quella di san Francesco che, seguendo l'impulso della fede, si è spogliato delle ricche vesti da mercante per seguire Gesù povero e crocifisso.
I pensieri ci pensano. Le emozioni, avvilenti o appaganti, ci tengono in ostaggio. Eppure continuiamo a chiamare «spontaneità» questo viluppo carico di automatismi e di reattività condizionata, che una cultura dell'eccitazione permanente rafforza a nostro danno. È nella vita di relazione che si innesca più acutamente la sofferenza associata alla dinamica di desideri e attaccamenti. Ed è lì che occorre disinnescarla, sostiene Gregory Kramer. Figura di spicco internazionale nell'ambito della Mindfulness Meditation - la meditazione di consapevolezza di matrice buddhista, le cui applicazioni cliniche sono ormai trasversali a un numero crescente di psicoterapie, a prescindere dall'orientamento teorico -, Kramer ha innovato la tradizionale pratica solitaria, aprendola alla sfera interpersonale. Il dialogo meditativo tra due o più persone è infatti al cuore della pratica formale messa a punto da lui, e qui esposta in un testo ritenuto cardinale da chi si occupa di mindfulness: l'Insight Dialogue. Esperienze ventennali, in tutto il mondo, hanno confermato che il potenziale liberatorio e trasformativo della meditazione si sprigiona meglio nel momento relazionale, quando per mezzo di tecniche appropriate anche il silenzio diventa interattivo e la parola porta a galla le paure e gli appetiti da cui il nostro io è ossessionato. Si affina allora la capacità di autosservazione, mentre vediamo interrompersi il meccanismo che alimenta le «fabbricazioni» abitudinarie della mente. Che si pratichi in ritiro, in gruppi periodici o nella vita di ogni giorno, dal vivo oppure on-line, l'Insight Dialogue aiuta a lasciar cadere gli inutili fardelli con i quali ci identifichiamo. «Si va incontro a interi eserciti di conflitti interiori e li si invita a prendere un tè».
In questo inizio di Terzo Millennio a molti pare che un ritorno al silenzio sarebbe necessario e auspicabile. Ma che tipo di silenzio? Remo Bassetti ci offre in questo breve libro una «grammatica del silenzio», come antidoto al frastuono imperante che ci circonda.
Traendo ispirazione dalle antiche dottrine esoteriche cinesi e tibetane e con la capacità di rendere tali insegnamenti accessibili al lettore contemporaneo, Osho insegna una tecnica semplice, potente ed efficace per risolvere alcuni dei sintomi più comuni generati sia dallo stress, che da squilibri e disagi psicosomatici, quali mal di testa, insonnia, rigidità e tensioni muscolari e psichiche. La meditazione guidata offerta dal CD conduce il lettore a riscoprire, passo dopo passo, il linguaggio dimenticato con cui parlare alla mente e al corpo, risvegliandone i poteri assopiti di autoguarigione e armonizzandoli per costruire il tempio dell'anima.