
Il libro dà la voce a chi resta, perché molto è stato scritto su quanti volontariamente pongono fine alla propria esistenza, ma poco spazio è dedicato alla sofferenza di chi rimane dopo il suicidio di un familiare. I "sopravvissuti" parlano del loro viaggio nell'arcipelago del dolore. Ma parlano con l'intento di trovare risposte a domande sul senso della vita e della morte, sul senso del dolore e della sofferenza, per ridare speranza alle proprie giornate. Vedono il suicidio anche come un atto di aggressività contro di loro, come un ricatto affettivo e morale che li accompagnerà per tutta la vita, un atto che distrugge ruoli, sogni e progetti. Da questa mutilazione a volte ci si riprende, a volte si rimane "invalidi" per sempre, a volte si continua a vivere come morti non affrontando la perdita o modellando dolori e ricordi a seconda dei nuovi progetti di vita. Gli autori riportano i racconti dei sopravvissuti, affinché la loro esperienza si trasformi in testimonianza di vita, di speranza e di aiuto, non solo per chi si trova in una situazione come la loro, ma anche per chi pensa il suicidio come a una conclusione dell'esistenza. Hanno scelto storie vere - con alcune ulteriori esperienze nella nuova edizione - come esemplari di un itinerario psicologico che ha portato alla metamorfosi della sofferenza. Alla fine di ogni storia viene indicata la strategia interiore adottata dai superstiti per far fronte al dramma vissuto.
Questi coniugi sono i primi sposi a essere stati beatificati come coppia. La loro quotidianità di coniugi e genitori di quattro figli fu sempre sostenuta dalla preghiera, dalla fedeltà al Vangelo e dall’unione intima con Gesù Eucaristia, per mezzo secolo di vita insieme.
In questo testo gli Autori ripercorrono la vicenda umana di questi sposi e propongono una novena e le litanie ai beati coniugi Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi che, con il loro carisma di coppia, possono essere invocati, con particolare efficacia, dalle famiglie ma anche dai singoli, i quali sempre più spesso, nei nostri tempi, si trovano a “fare famiglia” da soli.
Un agile libretto – ricco di citazioni e immagini – che approfondisce il tema del cammino e accompagna i pellegrini nel loro percorso.
Destinatari
Ideale per l’anno compostellano, un libro destinato a pellegrini e credenti intenzionati a intraprendere un cammino prima di tutto interiore.
Un agile libretto dedicato al tema del cammino – ricco di citazioni e immagini – per accompagnare i pellegrini in un duplice percorso: esteriore e interiore.
Ideale per l’anno compostellano, un libro destinato a pellegrini e credenti intenzionati a intraprendere un cammino prima di tutto interiore.
Il volume si riferisce ai punti cardinali della dottrina cristiana e nello stesso tempo manifesta ampiezza di sguardo fenomenologico e antropologico.
Nei Vangeli, Gesù viene spesso presentato mentre mangia: dalle nozze di Cana fino a dopo la Risurrezione, i pasti sembrano quasi un filo rosso che attraversa tutta la sua vita. Sono momenti conviviali in perfetto equilibrio tra ironia
e profondità, tra sorriso e improvvise pause di riflessione, sempre sorprendenti e inattesi.
Frate Alfonso, in un linguaggio divertente e scanzonato, commenta 24 brani evangelici con a tema i “pasti”. Le sue riflessioni culminano con l’ultima cena, quando Gesù da “mangione a scrocco” diventa “mangiato”, da distributore e moltiplicatore di pane e vino diventa egli stesso cibo e si offre gratuitamente agli uomini quale fonte di salvezza.
Un aiuto per una memoria positiva, per guarire i ricordi e, con la grazia di Dio, vivere come “farfalle”, con più libertà e letizia. “Mio Dio, prendi la mia memoria e tutti i suoi ricordi, prendi il mio cuore e tutti i suoi affetti” (Marthe Robin)
Padre Nicola Lomurno è un monaco eremita.
Attraverso riflessioni ed esperienze questo libretto fa comprendere l’importanza di frequentare periodicamente il cimitero, per sostare in “ritiro spirituale” presso la tomba dei propri cari e/o di persone defunte sconosciute, per meditare sul mistero della vita, sulle grandi domande dell’esistenza umana, sulla fine del tempo e sull’aldilà. Nel nostro cuore c’è un totale rifiuto della morte come un salto nel nulla. Ascoltandoci in profondità, scopriamo il bisogno di vita infinita, il bisogno di rincontrare i nostri cari defunti.
Un libro per chi cerca il vero amore umano e spirituale, per innamorati e non, per chi vive la solitudine e cerca disperatamente un amore, un’amicizia. Attingendo alle verità evangeliche di Gesù, l’autore (che incontra tante coppie) offre “perle” per abbellire la propria vita aperta alla Vita, offre “ali” per volare nei cieli dell’Amore.
Una raccolta di pensieri per riscoprire il senso del vivere, del morire e dell’eternità. “E l’anziano disse: sono nato e ho cominciato il cammino sul ponte.
Fra poco arrivo all’altra riva: l’ETERNITÀ. Urge prepararsi bene”.
100 diverse invocazioni del NOME DI GESÙ, tratte dalla predicazione di San Bernardino da Siena.
“Gesù perdona ogni mio respiro senza di te”.

