
Il senso del dolore, l'unione con Dio e la preghiera, l'impegno a testimoniare la fede, il rapporto con la Chiesa-Istituzione, la libertà. Sono solo alcuni dei temi che in occasione delle più varie manifestazioni giovanili, Chiara Lubich ha approfondito in un dialogo "a tu per tu", personale e profondo con i giovani per i quali ha sempre mostrato una particolare predilezione. Nelle risposte l'invito potente a vivere con radicalità la vita indicando in Gesù la strada per una piena realizzazione umana e spirituale.
50 anni di storia, attraverso i suoi articoli. Chiara Lubich legge con uno sguardo lucido e profetico i fatti e i grandi testimoni del nostro tempo.
Questa raccolta di testi di Chiara Lubich è improntata innanzi tutto alla predilezione che lei aveva per il Vangelo, la Parola da incarnare: meditare e vivere la Parola diventando Gesù, nel modo di pensare, di agire e di vivere le relazioni. Per lei, non c'era nulla che non potesse essere trasformato dal Vangelo. Fondatrice del Movimento dei focolari, Chiara ha di mira una sola cosa: che la preghiera-testamento di Gesù si realizzi fra le persone e fra i popoli. Ossia: "Tutti siano una cosa sola" (Gv 17,21). Proprio perché molto impegnata sul fronte ecumenico, ha stabilito rapporti fecondi con il mondo islamico, indù e buddhista. Infatti, è una delle personalità più note oltre i confini della Chiesa cattolica. I temi raccolti riguardano: il Dio Amore, la Trinità, la chiamata alla santità, l'impegno per la speranza e la pace, la costruzione quotidiana del cammino dell'unità, le somiglianze tra Giacomo Alberione e Chiara Lubich. Infine: quello che hanno detto e scritto di lei.
Di fronte alla diffusa emergenza educativa, la complessa e articolata opera della Lubich può essere considerata una risposta che tende a mettere in relazione tutte le componenti del mondo dell'educazione, valorizzando il ruolo della persona e ponendola al centro dei processi formativi. Questo paradigma pedagogico, fatto proprio dal Movimento dei Focolari, si pone l'obiettivo di ricomporre le fratture tra giovani e adulti, tra apparenze culturali e religiose, tra persone e istituzioni nell'ottica di recuperare una nuova unità spirituale e sociale.
La testimonianza di come la fede e la preghiera possano aiutare ad affrontare e a superare la malattia. Un matrimonio felice, una vita sociale appagante, una condizione agiata e serena... poi, ad un certo punto, il sospetto che si insinua, fino alla diagnosi di una malattia grave. L'autrice testimonia come sia possibile non perdere mai la speranza, ma anzi lottare serenamente, aggrappandosi alla fede come fonte di forza giorno dopo giorno... fino alla guarigione!
“Il tema intorno al quale ruota il libro è il discernimento. Quello di cui parla la Sacra Scrittura, sia dell’Antico che del Nuovo Testamento, e il cui oggetto è ‘la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto’ (Rm 12,2)”, afferma nella sua presentazione padre Pietro M. Schiavone. E aggiunge monsignor Giuseppe Russo: “Emerge dalla lettura di questo testo la testimonianza dell’intervento di Dio, puntuale, generoso, che allevia il dolore, dà sicurezza, libera dalla paura e dallo sconforto, e addirittura chiama chi si unisce a Cristo crocifisso-risorto a servire la sofferenza del prossimo con la propria preghiera e la generosa offerta di sé”.
Note sull'autore
Antonella Luberti è nata nel 1966 a Roma, dove vive con il marito Vittorio Gennaro. Dopo aver lavorato per molti anni come modella e scenografa nel mondo dello spettacolo e come architetto d’interni in tutto il mondo, nel 2004 scopre la Misericordia in un momento difficile della vita e rinasce spiritualmente. Impegnata a parlare di Gesù Misericordioso, è spesso ospite in importanti trasmissioni televisive. Con le Edizioni Segno ha già pubblicato “Non affannatevi dunque per il domani...” (2017).
Nonostante gli sforzi quotidiani, molti si trovano a lottare ripetutamente con gli stessi peccati, con la tentazione di cedere agli influssi maligni che ci circondano, perdendo così la speranza di potersi liberare definitivamente dal male. Attingendo ai suoi molti anni di lavoro sul campo, e focalizzandosi sull'opera di Gesù anziché sugli aspetti minacciosi degli spiriti maligni, il pastore Neal Lozano aiuta il lettore a scoprire la via per la libertà dal peccato, a capire il modello biblico di liberazione, a restare liberi dal peccato e a guidare gli altri verso la stessa libertà. Unbound è un libro-svolta che introduce al ministero della guarigione che dona una nuova speranza ai molti che oggi sono intrappolati in schiavitù emotive, fisiche o spirituali, alle prese con una battaglia dello spirito che può essere combattuta solo con le armi che il Signore ha messo nelle mani di chi crede.
In questi ultimi anni stiamo assistendo ad un ritorno alla spiritualità. Ambiguo, senza dubbio, come tutto quello che è di moda e come ogni cosa umana. Ma davvero promettente. La posta in gioco è niente meno che la comprensione di chi siamo.
Che cosa è la spiritualità e cosa ha a che fare con la religione? Cos’è l’intelligenza spirituale, cosa ci dà e come possiamo farla crescere? Dove ci porta? Che cosa significa tutto questo per il nostro mondo di oggi e per il futuro dell’umanità?
Con uno stile articolato e profondo, ma sempre lucidissimo, l’autore offre alcuni spunti per comprendere e vivere il risveglio spirituale che agita questi nostri anni. Con la certezza che, alla sua radice, c’è una trasformazione della coscienza che porta, come hanno mostrato tutti i Maestri spirituali, Gesù compreso, a una maggiore pienezza di vita.
L'AUTORE
Enrique Martínez lozano è psicoterapeuta, sociologo e teologo. È autore di numerosi libri nei quali riesce con grande abilità a trovare i punti di contatto tra psicologia e spiritualità. Così facendo promuove uno sviluppo integrale della persona e un’esperienza di spiritualità autentica, attenta alle esigenze e al linguaggio di quanti, pur al di fuori di un’appartenenza confessionale, sono alla ricerca di un rapporto con la Trascendenza.
Tradotto in una ventina di lingue e venduto in quasi due milioni di copie, questo libro deve il suo successo al fatto di riconoscere nell'amicizia la base di tutti i rapporti. Nella sua attività di psicoterapeuta, l'autore ha infatti riscontrato nell'amicizia un vero potere rigenerante. Con molti riferimenti a casi clinici e ad aneddoti su persone famose come Howard Hughes o C.S. Lewis, McGinnis spiega come: approfondire le relazioni, coltivare l'intimità, gestire le emozioni negative senza distruggere il rapporto, salvare un'amicizia vacillante.
Nato dalla personale esperienza e dagli studi dell'autrice, il metodo di Tarika Lovegarden, anziché limitarsi a istruire il lettore su cosa mangiare e cosa no, lo aiuta ad adattare le conoscenze alimentari più recenti al proprio corpo, al proprio stile di vita e ai propri bisogni. Come? Combinando efficacemente la meditazione e la scienza dell'alimentazione per affrontare i problemi nutrizionali da un punto di vista fisico, psicologico ed emotivo. Ogni capitolo prende in considerazione un aspetto della relazione col cibo: dal fare la spesa al cucinare, dal consumare i pasti a casa al mangiare fuori in situazioni sociali o mondane, dal superare i desideri smodati di cibo al sentirsi soddisfatti con porzioni normali. Le meditazioni di Tarika aiutano le persone a connettersi con la saggezza del proprio corpo, in modo da sapere intuitivamente cos'è adatto a loro. Proprio queste meditazioni sono il segreto del successo poiché aiutano a spezzare le vecchie abitudini e a reimpostare l'alimentazione con amore anziché con il controllo e la privazione.
Il cardinale Giovanni Benelli, arcivescovo di Firenze dal 3 luglio 1977 al 26 ottobre 1982, è stato una figura di primo piano nella Chiesa del post-Concilio, come emerge dalle testimonianze raccolte da Antonio Lovascio nel trentennale della morte. Considerato 'la mano destra" di Giovanni Battista Montini: suo segretario particolare in Vaticano nel periodo pacelliano; poi, per dieci anni, come Sostituto alla Segreteria di Stato, dove la quasi ventennale esperienza diplomatica nelle Nunziature ha sicuramente contribuito a dare un'impronta di internazionalizzazione al Pontificato di Paolo VI. Protagonista di due Conclavi, Benelli ha servito fedelmente anche Giovanni Paolo I e Giovanni Paolo II. Coraggiose le sue battaglie contro il divorzio e in difesa della vita. A Firenze ha lasciato il segno la sua Visita Pastorale innovativa.
Il Libro di Enoch è un testo apocrifo di origine ebraica la cui versione definitiva risale al primo secolo a.C., raggiunto oggi in pieno in una versione in lingua Ge'ez (antica lingua Etiope), da cui il nome Enoch etiopico. Il primo libro di Enoch è un apocrifo dell'Antico Testamento, non incluso nella Bibbia ebraica, non è parte della Bibbia in greco chiamato dei (Settanta) e non è parte di, almeno oggi, anche della Bibbia cristiana. Gli storici ebrei Flavio Giuseppe e Filone di Alessandria non lo menzionano tra i libri canonici del giudaismo nel primo secolo d.C., anche se sappiamo che in passato è stato spesso utilizzato nel mondo ebraico e anche i primi padri della chiesa cristiana, ci sono infatti alcune analogie tra passi e idiomi caratteristici del Nuovo Testamento, e questo libro. In epoca medievale si sono perse le tracce misteriosamente tranne qualche rara citazione, come quelli di Sincello e Cedreno del IX secolo non è più stato utilizzato, e 1 Enoch è rimasto un testo sconosciuto e misterioso fino a '700. La tradizione dice il patriarca Enoch autore di oltre trecento sessantasei libri.