
In questo libro vengono riportate storie vere di persone che si trovano in situazioni di malattia o di sofferenze di altro genere. Esso nasce infatti dall’esperienza maturata dall’autore come cappellano di ospedale.
Il «filo conduttore» che caratterizza queste testimonianze è quello della «speranza». Sono queste persone stesse che manifestano la «gioia di vivere», la carità e la fede nonostante i gravi fardelli da portare.
Emerge chiara l’importanza e l’efficacia della clownterapia, praticata dall’autore stesso: impegno vissuto come missione fra gli ammalati, bisognosi dei colori e del sorriso di Dio.
Il messaggio che emerge è soprattutto un invito a «guardare oltre» per sapere scorgere la mano di Dio che sostiene, incoraggia, e sperimentare che le sue braccia sono sempre aperte a sorreggere la croce insieme a noi.
"Queste pagine sono storie di vita vera, di speranza e di luce per tutti. Coloro che sono nella sofferenza, nella malattia o nella difficoltà possano sentire la mano di dio che sorregge la loro vita. egli sostiene, incoraggia e chiama a vivere, al di là di ogni sofferenza, la verità e
la bellezza del suo «esserci» fra noi e in noi.
(L’autore)
Destinatari
Per chi si occupa della pastorale del malato o fa volontariato.
Per chi vuol conoscere più da vicino l’efficacia della clownterapia.
Educatori/Studenti/Catechisti
Sacerdoti/insegnanti/associazioni di volontariato /gruppi
Autore
Gianni Mattia, nato nel 1971, è stato ordinato sacerdote nel 1997. Specializzato in teologia pastorale sanitaria al Camillianum di Roma, svolge il suo ministero come Cappellano all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, dall’ottobre del 1998. Precursore della clownterapia a Lecce e formatore, egli stesso, di numerosi gruppi di volontari clown, ha fondato, nel 2001, l’Associazione Cuore e mani aperte verso chi soffre, onlus della quale è attuale presidente e che opera all’interno dello stesso Presidio attraverso gruppi di volontari impegnati in accoglienza, counseling, clownterapia e altro. L’associazione gestisce, con la collaborazione della comunità delle Suore Figlie della Carità di San Vincenzo De Paoli, la Casa di Accoglienza Santa Caterina Labouré, che ospita i parenti dei degenti che abitano lontani dall’ospedale e/o che versano in condizioni di disagio economico-sociale. Ormai completato è anche il progetto Bimbulanza: un’ambulanza a misura di bimbo per il trasporto dei piccoli pazienti da e per lo stesso ospedale. Ha pubblicato Un angelo tra le favole, 2007, storie di fantasia dai significati intensi che hanno fatto grande il sorriso di una piccola paziente che ora veglia su di noi.
Possiamo dare uno stile alla nostra vita? L'autore di questo libro, attento all'arte dell'accompagnamento spirituale, tratteggia una risposta molto chiara: "Sì, lo possiamo, perché la fede non è solo un'idea o una pura teoria, ma la si vive nel concreto, la si incarna. È dunque un modo di vivere, uno stile di vita". L'autore tratteggia, dunque, i lineamenti della guida spirituale: quel fratello, quell'amico che ci aiuteranno a riconoscere la volontà divina. Il loro ascolto è una grazia, i loro consigli sono preziosi, la loro testimonianza è luce. Ma al di là di ciò, queste pagine descrivono anche la nostra situazione ecclesiale. Come riconoscere nei fatti la benedizione di Dio dove non maturano più vocazioni? Come leggere questa apparente desolazione che lascia inquieti per l'avvenire?
Una introduzione alle Lettere di Claudel, di Mounier, di Bloy, di Pascal ecc. Semplice, immediata, non sistematica, quasi affettiva, forse un testamento spirituale, ben scritta anche letterariamente dall'Autore.
E se un medico diagnosticasse a vostro figlio la Sindrome di Down? Se le sue parole stravolgessero la vostra esistenza, i vostri desideri, le vostre aspettative, i vostri sogni? Se da quella scoperta dolorosa i dubbi e le incertezze prendessero il sopravvento? Se ogni decisione nella coppia lasciasse spazio a una discussione, a un contrasto, a un disaccordo? Se l'amore s'incrinasse? Se nulla fosse più come prima, prima di un figlio... La prima volta che ho visto le stelle è un palpitante racconto a più voci sull'urgenza di una madre e di un padre di provare a stare in equilibrio dopo la perturbazione di una nascita. È una storia potente e toccante sulla disabilità, sull'accettazione di una verità immutabile e tormentosa. È un viaggio affascinante e imprevedibile nel mondo dei bambini. È una piccola grande storia che mostra e testimonia il cammino che gli adulti possono compiere per imparare a guardare il mondo attraverso gli occhi dei bambini, alla loro altezza, con la stessa stupefacente meraviglia. Gianfranco Mattera ci apre alla conoscenza di una paternità e maternità vere, andando oltre gli stereotipi e i luoghi comuni.
Una delicata e commovente storia d'amore che intende celebrare il dono più prezioso dell'umanità: la vita. Lo straordinario coraggio di una donna, che di fronte alla decisione di curarsi o di portare a termine la gravidanza, sceglie di sconfiggere la morte donando la vita. Lo struggente smarrimento di un uomo, che d'improvviso si trova a essere padre e madre senza averlo mai sperimentato prima. Nel rapporto tra madre e figlia, c'è una nostalgia del non vissuto che diventa il filo indissolubile di un amore trascendente, che si fa spiritualità. Con una scrittura appassionata e rigorosa, Mattera prende per mano i lettori accompagnandoli in un viaggio per scoprire la bellezza nascosta dietro la fragilità.
L'invidia è da sempre una potente 'macchina' capace di innescare una carica di energia dirompente, tutta negativa e ben difficile da gestire. Alimenta il desiderio di ferire l'altro, che appare felice e prospero come nessun altro, con quel dolore che ora ferisce me. Per Armando Matteo questa 'passione triste', culla di tanta infelicità umana e cifra caratteristica della mentalità diffusa, alimentata dalle sempre più forti spinte al consumo e al possesso come tratto distintivo di sé, altro non è che un 'male degli occhi': lo sguardo si riempie della condizione fortunata dell'altro, che appare ineguagliabile e lontana, unica e inafferrabile. Come guarire dallo sguardo invidioso? La suggestione di questo breve saggio è che la cura stia nel tema evangelico del 'vedere bene', che non a caso sta al cuore di molte guarigioni operate da Gesù. Accettando la differenza dell'altro come voluta e benedetta da Dio, posso giungere a ribaltare la direzione dello sguardo, a cogliere l'intrinseca bellezza della mia stessa alterità e da qui partire per un cammino di felicità.
Peter Pan ha trionfato. Ha trionfato nel cuore degli adulti e delle adulte del nostro tempo, ne ha anestetizzato il senso di prossimità e di responsabilità, convincendoli che fuori dalla giovinezza non c'è salvezza. E li spinge, giorno dopo giorno, a non risparmiare alcuna energia per restare giovani a ogni costo. Anche al costo di un loro plateale rimbecillimento e della messa a repentaglio del bene delle generazioni che ora vengono al mondo. Questo è quello che ci ha rivelato pienamente il tempo della pandemia. Questo è il "caso serio" con il quale i credenti debbono coraggiosamente confrontarsi: la "conversione giovanilistica" delle generazioni adulte, che manda in soffitta la categoria del "credente non praticante" e rende le chiese sempre più vuote. Il saggio individua in due appassionati discorsi di papa Francesco alla Curia romana la road map per dare vita a un cristianesimo all'altezza della sfida dell'ora presente: un cristianesimo che sappia fare i conti con il cambiamento d'epoca, con la fine della cristianità e con l'urgenza di un rinnovamento pastorale e missionario. Nel tempo in cui la giovinezza è diventata il senso unico e l'unico senso della vita umana, è ancora possibile essere cristiani? Quale spazio resta al Vangelo nell'epoca del trionfo di Peter Pan?
La tua età, per quanto bella e affascinante, non è fine a se stessa. La verità di ciò che ora sei chiamato a vivere è oltre. La parabola umana è essenzialmente apertura al futuro, alla scoperta, a ciò che di nuovo può essere messo al mondo... Volersi bene è il ritorno a se stessi. In fondo noi abbiamo provato a compiere questa prima tappa del mestiere di vivere e perciò ora, proprio ora, puoi iniziare il tuo cammino. Il cammino da uomo adulto. Il cammino da donna adulta.
Come sarà il cristianesimo del futuro? Armando Matteo prova a tracciarne i contorni alla luce del magistero di papa Francesco. "L'opzione Francesco" avanzata dall'autore è la proposta di un cristianesimo che coltiva prassi e sogni di fraternità; un cristianesimo che sa abitare le periferie e sa fare comunione con chi quelle periferie le abita; un cristianesimo che non chiude gli occhi e non frena la propria lingua di fronte a un sistema economico e sociale che ci prende l'anima oltre che i soldi, producendo e tollerando povertà e disumanità con impensabile leggerezza; un cristianesimo infine che sa ogni giorno ritornare allo sguardo misericordioso del Cristo e che quello sguardo non si stanca mai di portare al mondo intero. "L'opzione Francesco", tuttavia, non è un'operazione semplice e indolore. Lasciare "il si è sempre fatto così" per una nuova immaginazione del cristianesimo futuro richiede, infatti, ai credenti e ai loro pastori audacia, coraggio, pazienza e soprattutto tantissimo amore per il Vangelo e per l'umanità. Intanto, però, la strada è tracciata.
Dopo Comunione nell’amore, itinerario di vita cristiana al ritmo dell’anno liturgico, e Consigli per la preghiera, “lettera aperta” a chiunque voglia accostarsi all’arte del dialogo con Dio, ecco l’opera che possiamo considerare il frutto maturo dell’intera vita di Matta el Meskin, padre spirituale del monastero di San Macario in Egitto: vita di intimità con il Signore e di conoscenza del cuore dell’uomo, nutrita alla fonte della parola di Dio e della testimonianza dei padri della chiesa. Queste pagine, stese nel corso di cinquant’ anni di solitudine e comunione nel deserto, conducono per mano il lettore fino alla soglia dell’ineffabile incontro faccia a faccia con il Signore, per animarne il cammino alla luce della fede. Frutto di lunghe ore di preghiera, proprio per questo divengono a loro volta seme fecondo per la vita interiore di ogni uomo: a pregare, infatti, si impara pregando.
Accostandosi a queste meditazioni - tenute in occasione delle diverse festività liturgiche - il lettore non si troverà di fronte a parole, bensì a un'esperienza di fede, a una vita nello Spirito che ripercorre l'itinerario di ogni discepolo, dalla chiamata del Signore alla necessaria risposta di chi ascolta. I temi affrontati da Matta el Meskin abbracciano così l'intera esistenza cristiana e la illuminano con la luce che emana dal Risorto.
Capita di accorgersi di aver smarrito la strada o di sentire il bisogno di fermarsi, per guardarsi dentro e ripartire. La Quaresima ha senso se vissuta così, come tempo per conoscersi più a fondo e discernere l’essenziale. Le meditazioni qui raccolte ci fanno riscoprire il contenuto spirituale profondo di questo tempo liturgico: giorno dopo giorno ci portano al cuore del mistero, mettendo in luce le nostre malattie spirituali perché in Cristo non siano più impedimento alla comunione.