
Un itinerario di crescita nella vita di fede sulle orme dell'apostolo Tommaso, di solito considerato il simbolo della durezza di cuore e dell'incredulità. In sette capitoli viene ripercorso il cammino spirituale dalla domenica di Pasqua alla domenica successiva in Albis, quando Tommaso finalmente incontra il Cristo risorto. Si tratta di una settimana di ricerca e di spoliazione di sé, un compendio di vita cristiana verso la luce della Resurrezione. In questo pellegrinaggio l'autore si basa sui testi evangelici, usando alcune immagini per chiarire i momenti del cammino spirituale: il "deserto o notte oscura" come simbolo del graduale avvicinamento del discepolo alla sequela della Croce; gli "strati di terreno nel cuore" considerati il simbolo degli ostacoli alla vita spirituale; le "perle preziose", ossia i momenti cardine da cui recuperare con la preghiera gli strumenti per percorrere il cammino.
Nell'incontro fra due anime, Teresa ed Ester, nasce una relazione speciale fra maestra e discepola, che pian piano conduce a un itinerario affascinante sempre più coinvolgente: la riscoperta di una presenza che abita la propria vita, quella di Dio. Essenziale diventa l'attrattiva dinanzi al mistero del cuore umano, che la monaca suscita nella ragazza ancora ai primi passi, prima di dischiuderla al così detto "mistero degli accordi-. Attorno a questi accordi, svelati capitolo dopo capitolo, l'autore costruisce una "catechesi essenziale- per la vita cristiana, secondo una duplice scansione: "gli accordi che fondano la vita cristiana-, percorribili da quei cristiani di buona volontà, come ad esempio la nostra Ester, in cui sboccia una profonda sete di conversione, perché si giunga a una crescita nella fede che prepari alla scelta di vita matura; "gli accordi che elevano alla fede matura-, più elevati e non sempre raggiungibili da tutti. Sottesa a tutti gli accordi, è sempre la ricerca dell'Amato, essenziale per chiunque si approcci a questo percorso col cuore disponibile a rimettersi nelle mani di Dio Amore!
L'originalità di questo studio scaturisce dalla fusione di due pensieri sui misteri fondamentali della fede cristiana, espressi nella riflessione teologica di Papa Benedetto XVI sul Credo, e nell'esperienza mistica di Concepcion Cabrera de Armida, simbolizzata nella Croce dell'Apostolato.
Il testo costituisce una breve e articolata guida per il tempo di conversione e penitenza quaresimale e della Pasqua di Gesù. La sua specificità consiste nella modulazione di uno stile riflessivo e un incedere esistenziale del racconto il quale, partendo da dodici domande di Gesù poste nei giorni dell'approssimarsi della sua passione, morte e risurrezione, desidera abitare semplicemente lo spazio delle domande, che chiedono l'abbandono pregiudiziale delle risposte preconfezionate e un percorso verso le sorprese di Dio. Si tratta di dodici brevi meditazioni, con un'introduzione e una conclusione.Destinato a quanti intendono prepararsi a vivere bene la Pasqua, lasciandosi da essa interrogare.Il sussidio può essere utile, oltre che per la meditazione personale, anche per la condivisione nei gruppi e può prevedere una teatralizzazione per rappresentazioni sacre della Settimana Santa.
La raffinata riflessione del cardinale Sarah analizza, quasi disseziona, una celebre frase di Romano Guardini, "Vorrei aiutare gli altri a vedere con occhi nuovi", assumendola come compito, oggi più di ieri necessario, della guida dei fedeli verso la comprensione dei Misteri Cristiani. L'evento da vedere e da cui si è visti è sempre Cristo; è Lui che ci dà la forza di trasformare il mondo. Gli occhi nuovi, scrive il cardinale Sarah, richiamando il pensiero di Benedetto XVI, sono quelli che riescono a vedere che la bellezza è una forma superiore di conoscenza, che tocca l'uomo con "tutta la grandezza della verità". Perché non pensare quindi che la bellezza sia anche una missione affidata alla Chiesa di "continuare a convertire, dunque a umanizzare il mondo"?
Sono colpito dal talento dell’uomo moderno di deturpare ciò che tocca. Guardiamo lo spazio: le immagini dei pianeti e delle stelle hanno una bellezza mozzafiato. Ogni cosa è al proprio posto. L’ordine dell’universo ispira la pace. Guardiamo il mondo, le montagne, i fiumi, i paesaggi, tutto ispira una serena bellezza. Guardiamo il viso di un bambino che riede di gusto, il viso di un anziano pieno di rughe per l’età. Dio ha plasmato la sua creatura con tanto amore da ispirare sempre una sensazione di nobiltà e bellezza. E poi guardiamo ciò che crea il mondo moderno!
«Alla radice della decadenza dell’Occidente c’è una crisi culturale e identitaria. L’Occidente non sa più chi è perché non sa più, e non vuole sapere, chi lo ha plasmato...».
L’affermazione del cardinale Robert Sarah esprime con precisione l’intenzione del suo terzo libro di conversazioni con Nicolas Diat. La conclusione a cui perviene è semplice e insieme impietosa: il nostro mondo è sull’orlo di un abisso. Crisi della fede e della Chiesa, declino dell’Occidente, relativismo morale, mondialismo sfrenato, capitalismo selvaggio, nuove ideologie, inaridimento della politica, derive da totalitarismo islamista... È necessario tentare una diagnosi senza invocare pretestuose attenuanti. Non si tratta però soltanto di prendere in esame il grande cambiamento cui è andata incontro la nostra epoca: richiamando l’attenzione sulla gravità della situazione che stiamo attraversando, il cardinale dimostra che è possibile evitare l’inferno di un mondo senza Dio, di un mondo senza uomo, di un mondo senza speranza.
In questa ambiziosa meditazione, il cardinale Sarah si impegna senza riserve nell’analisi delle diverse crisi del mondo contemporaneo.
Robert Sarah
Dal cuore dell’Africa al centro della Cristianità: così potremmo riassumere lo straordinario percorso di vita del cardinale Robert Sarah. Ordinato prete nel 1969; consacrato vescovo nel 1979 – il vescovo più giovane del mondo – chia- mato da Giovanni Paolo II nel 2001 a Roma come Segretario della Congre- gazione per l’Evangelizzazione dei Popoli; nominato da Benedetto XVI Presi- dente del Pontificio Consiglio Cor Unum nel 2010 e infine nel 2014 chiamato da Francesco a presiedere il Dicastero vaticano che si occupa della liturgia. Guardando il povero bambino di Ourous, figlio di contadini e attratto dalla vita dei missionari, nessuno poteva immaginare il piano di Dio ma si potrebbe affermare che certo Dio sapeva quel che faceva.
Si deve guardare in faccia la realtà: il sacerdozio sembra vacillare. Certi preti sembrano come marinai la cui nave è stata sconquassata dalla violenza di un uragano. Annaspano e vacillano. Quando si viene a conoscenza di qualche episodio di abuso sui minori, non possiamo evitare di porci delle domande. Non si può fare a meno di avanzare dei dubbi. Il sacerdozio, il suo statuto, la sua missione, la sua autorità, sono messi al servizio di quanto c'è di peggio al mondo. Il sacerdozio è stato strumentalizzato per nascondere, insabbiare, e persino giustificare la profanazione dell'innocenza dei bambini. Talvolta, la stessa autorità episcopale è stata piegata allo scopo di pervertire e distruggere la generosità di coloro che desideravano consacrarsi a Dio. La ricerca della gloria mondana, del potere, degli onori, dei piaceri terreni e del denaro, è penetrata nel cuore di sacerdoti, vescovi e cardinali. Com'è possibile tollerare tali episodi senza tremare, senza piangere e senza metterci in discussione? Non possiamo fare finta che tutto ciò non esista, come se si trattasse soltanto di un incidente di percorso. Dobbiamo guardare il male in faccia. Perché tanta corruzione, sviamento e perversione? È giusto che ce ne venga chiesto conto. È giusto che il mondo ci dica: "Siete come i farisei: dite e non fate" (cfr. Mt 23,3). Il popolo di Dio guarda con sospetto i suoi sacerdoti. Chi non crede li disprezza e diffida di loro.
«Non ho cercato di scrivere un riassunto della fede cristiana. Abbiamo già a disposizione il Catechismo della Chiesa Cattolica e il suo Compendio, due strumenti insostituibili per l'insegnamento e lo studio dell'intera dottrina rivelata da Cristo e predicata dalla Chiesa. Questo libro è un catechismo della vita interiore. Intende indicare gli strumenti principali per penetrare nella vita spirituale; possiede un intento pratico, non accademico. Al tempo dei Padri della Chiesa, grandi catechesi accompagnavano i catecumeni durante la Quaresima per consentire loro di comprendere come il battesimo, che erano in procinto di ricevere, avrebbe cambiato loro la vita. Il presente catechismo, strutturato intorno ai sacramenti, alla preghiera, all'ascesi, alla liturgia, ha la stessa finalità: far sì che ciascuno prenda coscienza che il proprio battesimo è l'inizio di una grande conversione, di un grande ritorno al Padre». Per restituire a Dio il suo posto nella nostra vita e nella vita della Chiesa, il cardinale Robert Sarah non propone altra strada che quella del Vangelo: i sette sacramenti attraverso i quali Cristo ci tocca oggi costituiscono la cornice di questo straordinario itinerario spirituale segnato dall'autenticità e dalla forza missionaria.
Hoy el sacerdocio atraviesa una profunda crisis y hay confusión sobre la tarea y función del sacerdote. Ser sacerdote no es un trabajo sino una vocación y un camino de santificación: el sacerdote es un servidor de Cristo y, por tanto, del prójimo. En este libro, el cardenal Robert Sarah aborda el problema de la decadencia moral y espiritual del clero y advierte de los peligros que existen en la Iglesia hoy: el arribismo, la mundanalidad y la notoriedad en las redes sociales. Para mantener el celo por el ministerio, en cambio, es necesaria una vida de oración, de ascetismo y un fuerte apego a la Liturgia, porque sobre todo en la celebración de la Santa Misa es posible encontrar la verdadera alegría y la razón de ser de la propia vida sacerdotal.
"A la racine de l'effondrement de l'Occident, il y a une crise culturelle et identitaire. L'Occident ne sait plus qui il est, parce qu'il ne sait plus et ne veut pas savoir qui l'a façonné, qui l'a constitué, tel qu'il a été et tel qu'il est. De nombreux pays ignorent aujourd'hui leur histoire. Cette autoasphyxie conduit naturellement à une décadence qui ouvre la voie à de nouvelles civilisations barbares". Cette affirmation du cardinal Robert Sarah résume le propos de son troisième livre d'entretiens avec Nicolas Diat. Son constat est simple : notre monde est au bord du gouffre. Crise de la foi et de l'Eglise, déclin de l'Occident, trahison de ses élites, relativisme moral, mondialisme sans limite, capitalisme débridé, nouvelles idéologies, épuisement politique, dérives d'un totalitarisme islamiste... Le temps est venu d'un diagnostic sans concession. Il ne s'agit pas seulement d'analyser le grand retournement de notre monde : tout en faisant prendre conscience de la gravité de la crise traversée, le cardinal démontre qu'il est possible d'éviter l'enfer d'un monde sans Dieu, d'un monde sans homme, d'un monde sans espérance. Dans cette réflexion ambitieuse, le cardinal Robert Sarah se penche sans exclusive sur les crises du monde contemporain en livrant une importante leçon spirituelle : l'homme doit faire du chemin de sa vie l'expérience d'une élévation de l'âme, et ainsi quitter cette vie en créature plus élevée qu'il n'y était entré. Le cardinal Robert Sarah est une figure majeure du monde catholique d'aujourd'hui.