
Tutti sappiamo quanto il tema del perdono e della misericordia di Dio verso il peccatore sia centrale nel ministero di papa Francesco, al punto che ha dedicato a questo argomento un anno giubilare straordinario. «Dio non si stanca mai di perdonare» è uno dei refrain della predicazione del papa venuto "dalla fine del mondo-. Il perdono, quindi, è coniugato sotto vari aspetti, che mettono al centro tre immagini precise: l'umanità che abbisogna di misericordia - un'umanità spesso affaticata, sotto pressione, divisa e a rischio di disperazione -; Gesù che si fa uomo proprio per salvare dalla schiavitù e che muore per liberarci, sacrificando se stesso perché il perdono di Dio e la riconciliazione tra noi sia possibile, oltre ogni legge; il Padre, che accoglie sempre il peccatore che ritorna a lui. Vi è un mezzo per cui questo perdono diviene evidente, ed è il Sacramento della Riconciliazione. Attorno a questi temi ruota il Bergoglio-pensiero e tutti, in breve, li ritroveremo nelle pagine seguenti.
La fratellanza umana si esprime salvaguardando il creato e l'universo e sostenendo ogni persona.
Papa Francesco
Una lettera di Papa Francesco rivolta ai giovani, anzi al giovane, privilegiando il "tu" personale, in uno stile fatto di prossimità, franchezza, semplicità, tenerezza e simpatia.
Il 13 marzo 2020 un'immagine colpisce chiunque apra, anche per caso, le pagine web dei maggiori quotidiani nazionali: vi appare papa Francesco, accompagnato a distanza da alcune guardie del corpo, che cammina in una strada semivuota della capitale: sta recandosi in visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore, per rivolgere una preghiera all'icona della Vergine Salus populi Romani. Davanti a questa icona, amatissima. Da questo cammino, da questo pellegrinaggio silenzioso sulle tracce della "Vergine della salute e della salvezza-, abbiamo voluto prendere anche noi il punto di avvio del nostro racconto, che ci condurrà forse a comprendere meglio il senso più sincero della profonda devozione mariana del papa.
Prepararsi al Natale è fondamentale, per non rendere questa festa ciò che non è: una giornata come tutte le altre. Si tratta di comprendere il senso profondo della nostra attesa di Dio, che è uno sguardo completamente nuovo sul mondo e su ciò che ogni giorno ci attende. Senza Gesù che nasce, noi siamo ancora nelle tenebre; con Gesù, la luce ci apre la strada in mezzo al buio che spesso ci circonda. Il Pontefice, negli anni, ha regalato una serie di riflessioni sull'Avvento e sul Natale sempre improntate alla gioia e alla speranza, di cui tutti, oggi più che mai, abbiamo bisogno. Attraverso le omelie, gli Angelus e i discorsi papa Francesco ci propone una catechesi semplice e fresca, ma profonda e profetica, sulle feste che stiamo per celebrare nelle nostre comunità, nelle nostre famiglie e anche con noi stessi.
Oggi non viviamo tempi facili: la pandemia, la guerra, le crisi climatiche, la crescita della povertà... tutto sembra accanirsi per togliere a noi e ai nostri figli le possibilità di un futuro migliore. E la speranza sembra diventare una virtù che pochi possono concedersi. Proprio in questa contingenza fragile, però, le parole di papa Francesco risuonano come un annuncio inatteso: quando tutto sembra dirci che la speranza è un'illusione, ecco che il Pontefice ribadisce che, al contrario, sperare significa non cedere al male. Il futuro è possibile, se tutti ci impegniamo, insieme, per costruirlo, innanzitutto dentro noi stessi. La speranza è un piccolo bambino da coltivare, da fare crescere: bisogna allenarsi, restare "in forma-, perché solo se non cediamo al male, il bene potrà avanzare dentro e fuori di noi. Così, in questo libro, attraverso i piccoli segreti svelati del Vangelo e della saggezza antica e nuova, i nostri occhi saranno condotti a scoprire che possiamo ancora fare molto per cambiare ciò che siamo e ciò che saremo, per noi stessi e per chi verrà dopo di noi.
Pensieri per orientare il cammino di ogni pellegrino sulla via della speranza.
Francesco è il papa che ha saputo "innescare processi", cioè seminare stimoli per un cambiamento che solo col tempo potrà dare i suoi frutti e ora suscitano attenzione, discussioni, confronti e primi cambiamenti. Una magistrale confessione sulla rivoluzione e sul cambiamento che vorrebbe fosse attuato alla luce delle parole di Gesù che nei vangeli ha spesso utilizzato l'immagine del seme e del seminatore. È necessario sostare a fianco di questo grande pastore e meditare sui semi che egli ha gettato nel vasto campo della Chiesa e del mondo, senza preoccuparsi che venissero accolti e trovassero subito il terreno favorevole. Dieci punti forti, dieci piccoli semi che papa Francesco affida a ciascuno per avere fiducia nel futuro, un mondo migliore, un'educazione all'altezza delle esigenze dei giovani, una pace duratura, un'economia più giusta, rapporti umani di valore e la gioia di chi ha riconosciuto la bellezza della vita e l'amore di Dio per tutti gli uomini.
"Pellegrini di speranza" è il tema scelto da Papa Francesco per il Giubileo ordinario del 2025. In questo volume sono raccolte le catechesi, enunciate dal Pontefice durante le Udienze generali del 2016-2017, sul tema della speranza cristiana: un percorso di approfondimento che parte dalla presenza di questa virtù teologale nell'Antico Testamento, per arrivare al Nuovo Testamento, passando per la vita terrena e l'opera redentrice di Gesù, e concludersi nell'esistenza di ogni cristiano caratterizzata dallo sguardo all'eternità. Un viaggio che si può sintetizzare con le parole di San Paolo nella Lettera ai Romani, che hanno dato il titolo alla Bolla di indizione dell'Anno Santo: "La speranza non delude" (Rm 5,5).
Partecipando al lutto di Marta e Maria per la morte del fratello Lazzaro, suo amico, Gesù fa una solenne autorivelazione: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno» (Gv 11,25-26). Parte da qui la riflessione di Papa Francesco sulla Pasqua come risurrezione a nuova vita, non solo quella eterna e definitiva, ma anche adesso, in questo mondo, davanti alle piccole e grandi sfide del quotidiano. Con una bussola per orientarci: la speranza, il grande tema del Giubileo 2025.
Il tema della gioia è un riferimento centrale in tutto il magistero di Papa Francesco: Dio è gioioso, ci ricorda il Pontefice in queste sue pagine, e la Misericordia - alla quale Francesco ha dedicato il Giubileo che è l'atto fondante di tutto il suo pontificato - altro non è che la manifestazione più profonda della gioia di Dio. È racchiuso qui tutto il Cristianesimo, tutta la rivoluzione del Vangelo: non siamo nel mondo per imporre obblighi alle persone, o carichi più pesanti di quelli che già hanno, ma per condividere un orizzonte bello, nuovo e sorprendente. Per condividere, da fratelli e sorelle, una gioia. Per questo le parole del Papa sono un costante invito a cogliere la bellezza, a costruire la giustizia, ad aprirsi all'incontro, a camminare decisi e con cuore aperto, senza farsi vincere dalla tristezza. Perché in questa prospettiva anche le difficoltà e le angustie non sono che semi destinati un giorno a sbocciare. La gioia ha l'ultima parola, ci rammenta il Pontefice. E l'augurio e la condivisione del sorriso è il primo piccolo, grande passo per sperimentarla, per rinnovarsi, per rinascere.
Tu sei importante. Tu sei unico. Sei unica. Tu sei una meraviglia! È questo il messaggio di papa Francesco per te, oggi. È questo il punto di partenza di qualsiasi nascita e di qualsiasi rinascita, il nucleo incandescente che sorregge l'esistenza, a ogni età. Tu sei una meraviglia! Perfino quando le preoccupazioni o la fatica ti segnano il volto, ricorda che sei sempre una luce che brilla nella notte. È il dono più grande che hai ricevuto, e che nessuno può toglierti. Perciò sogna, non stancarti mai di sognare. Credi, all'esistenza delle verità più alte e più belle. E soprattutto lasciati sorprendere dall'amore. È questa la Buona Vita. Ed è questo l'augurio più grande e bello che possiamo farci gli uni gli altri. Sempre. La gioia, quella gioia piena e concreta che ognuno cerca sin dalla nascita, ne sarà la naturale conseguenza. Non è sempre una strada facile, le difficoltà dell'esistenza e il pessimismo e il cinismo così pervasivi di quest'epoca rendono a volte complesso riconoscere e accogliere la grazia, ma - garantisce il pontefice - la vita diventa bella proprio quando si apre il cuore alla provvidenza e vi si lasciano entrare tenerezza e misericordia. È confortante sapere che possiamo sempre ricominciare, perché Dio può far ripartire in noi una storia nuova persino dai nostri frammenti. Facendoci ispirare dalle 15 Regole per una Buona Vita indicate da papa Francesco, possiamo assaporare in pieno la meraviglia che siamo e il gusto autentico di un'esistenza veramente vissuta. Una gioia contagiosa, che rende la vita buona a chi la dona e a chi la riceve. Pubblicato in collaborazione con Libreria Editrice Vaticana, "Buona vita. Tu sei una meraviglia" è un manifesto per risvegliarsi alla vita, sempre, a ogni età.