
Quando parliamo di pace, siamo portati a pensare quasi sempre a una pace orizzontale: tra i popoli, le razze, le classi sociali, le religioni. La parola di Dio ci insegna che la prima e più essenziale pace è invece quella verticale, tra cielo e terra, tra Dio e l'umanità. Da essa dipendono tutte le altre forme di pace. Un tema di dolorosa attualità, al centro della predicazione delle meditazioni di padre Cantalamessa alla Casa Pontificia, in presenza di papa Francesco, ora finalmente disponibili per tutti. Un volume in tre parti, che affronta il tema della Pace come dono di Dio in Cristo; come compito di ogni credente; come frutto dello Spirito. Tre aspetti cari a papa Francesco e un ricco percorso di meditazione per ciascuno di noi.
Il Concilio Vaticano II è stato un evento di grande creatività e fervore spirituale, una specie di moltiplicazione, o fermentazione, del pane della parola e dello Spirito. Terminata la celebrazione del cinquantesimo anniversario, è inevitabile che l’incalzare di eventi e problemi nuovi tenda a relegare il Concilio su uno sfondo sempre più lontano e sfuocato, mentre ci sono in esso delle “conquiste per sempre” che la Chiesa non dovrebbe mai più perdere di vista. Padre Cantalamessa in questo volume fa suo l’invito di Gesù agli apostoli dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci, quando disse loro: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto» (Gv 6,12), e si sofferma non sulle implicazioni dottrinali e pastorali, le più note e dibattute, ma sui contenuti strettamente spirituali.
«Credi tu? A più riprese Gesù rivolge questa domanda. Lo chiede al cieco nato: “Credi tu nel Figlio dell’uomo?”; a Marta che piange il fratello Lazzaro morto dice: “Chiunque vive e crede in me, non morirà mai. Credi tu questo?”, e alla sua esitazione dinanzi all’ordine di aprire la tomba ribadisce: “Non ti ho detto che se tu credi, vedrai la gloria di Dio?”. L’uso del singolare “tu” in questi casi è significativo; dice da solo che la fede è un atto personalissimo; non si può credere che “in prima persona”. Nella nostra epoca la fede appare sempre più una decisione personale che l’adulto è chiamato a prendere e a rinnovare, scoprendone in sé, oltre che nella parola di Dio e nell’autorità della Chiesa, le motivazioni profonde e la bellezza. Questa è l’esigenza alla quale mi sono sforzato di rispondere, ogni volta che ho avuto l’occasione di toccare il tema della fede nelle mie prediche e nei miei scritti » (dalla Premessa). Il libro propone le pagine più significative dedicate da padre Cantalamessa all’argomento “fede” nel corso degli anni. Pagine ricche di conoscenza biblica e sapienza spirituale, in grado di suscitare in chi legge sentimenti di luminosità interiore e di gioia, la «gioia che proviene dalla fede» (Fil 1,25).
Le meditazioni qui raccolte presentano il mistero della Pentecoste partendo dalla lettura che Luca ne fa negli Atti, Giovanni nel suo Vangelo e Paolo nelle sue Lettere. Mettendo insieme i loro punti di vista diversi e complementari, si ottiene un'immagine per così dire tridimensionale dell'evento dello Spirito Santo.
Al cuore della fede cristiana. Il Credo della Messa spiegato e commentato. "Quando si vuole attraversare un braccio di mare, diceva sant'Agostino, la cosa più importante non è starsene sulla riva e aguzzare la vista per vedere cosa c'è sulla sponda opposta, ma è salire sulla barca che porta a quella riva. La barca per noi è la fede della Chiesa sulla quale siamo saliti al momento del battesimo e che in queste pagine impareremo, spero, a conoscere meglio."
«C'è qualcosa di più beato che possiamo fare nei riguardi della Trinità che contemplarla e imitarla: entrare in essa! Noi non possiamo abbracciare l'oceano, ma possiamo entrare in esso; non possiamo abbracciare il mistero della Trinità con la nostra mente, ma possiamo entrare in esso». Queste parole - prese dalla prima delle meditazioni tenute alla Casa Pontificia e qui raccolte - sono la miglior presentazione di questo libretto. Padre Raniero, attingendo alla teologia, alla spiritualità, all'arte, guida il lettore a contemplare e a «entrare» nel mistero della Trinità.
Vi sono due modi di considerare la morte: un modo sapienzale che la Bibbia ha in comune con altre realtà, come la filosofia, le religioni, la poesia, e un modo misterico o pasquale che è proprio ed esclusivo del cristianesimo. Nel primo modo, si ha un morte pedagoga; nel secondo, una morte mistagoga, nel senso che introduce nel mistero ed è parte essa stessa del mistero cristiano. Queste due prospettive sulla morte vengono illustrate dall'autore nelle loro implicazioni esistenziali, ascetiche e pastorali per l'uomo d'oggi. L'intento è di far passare anche il discorso sulla morte attraverso un rinnovamento 'nello spirito'.
"In queste pagine diventiamo spigolatori e spigolatrici, come Rut, la moabita della Bibbia, per raccogliere dai vangeli tutti quegli accenni che ci parlano dell'uso che Gesù ha fatto dei sensi e delle membra del suo corpo umano per far colare nel mondo, come da altrettanti pori, il balsamo e il profumo della misericordia del Padre. Alla fine, dopo aver conosciuto i sensi, i sentimenti e le passioni di Gesù, non ci resterà che ascoltare l'invito che l'apostolo Paolo rivolge ai fedeli di Filippi: "Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù!" (Fil 2,5)." (tratto dalla Presentazione)
Lo Spirito Santo è l'anima della nostra vita spirituale. Senza di Lui non possiamo né pregare, né comprendere la Parola di Dio, né amare. Ora potremo conoscerlo meglio! Come riconoscere l'azione concreta dello Spirito Santo nella mia vita? Come camminare accanto a lui e piano piano diventare suo amico? Padre Raniero Cantalamessa, cappuccino, predicatore della Casa pontificia e grande figura del Rinnovamento carismatico, ci offre 9 semplici meditazioni per diventare amici dello Spirito Santo: Lo Spirito Santo si fa conoscere; Lo Spirito Santo fa di me un figlio; Attraverso lo Spirito Santo, l'amore di Dio si diffonde nel mio cuore; Lo Spirito Santo prega in me; Lo Spirito Santo unifica la mia vita; Lo Spirito Santo è il soffio della Parola di Dio; Lo Spirito Santo rinnova il mio amore per Dio; Lo Spirito Santo rinnova il mio amore per gli altri; Lo Spirito Santo mi manda ad annunciare la Buona Novella.
Un valido strumento di aiuto e di guida per coloro che vogliono riscoprire e rinnovare il mistero del sacrificio eucaristico di Cristo. Il testo riporta la relazione sul tema 'Eucaristia e carita' dettata da Padre Raniero Cantalamessa in occasione del Raduno mondiale del Rinnovamento carismatico cattolico tenutosi a Rimini nell'aprile del 2000. L'Autore prende spunto dall'episodio biblico dei discepoli di Emmaus narrato da Luca per riflettere sulla forza viva della Parola di Dio e sulla potenza spirituale del mistero eucaristico. La Parola ci illumina, ci converte, fa ardere il nostro cuore; nell'Eucaristia Cristo si fa realmente presente e ci fa sperimentare la piena comunione in Lui.
Padre Raniero Cantalamessa, negli anni 2020 e 2021, ha tenuto nelle colonne del mensile Frate Indovino una seguitissima rubrica in cui è riuscito nell'intento di parlare al singolo lettore pur rivolgendosi a tutti. In questo volume sono raccolte 23 sue risposte. La sua arte tutta spirituale di riuscire a cogliere il lavoro di Dio nell'anima delle singole persone appare qui nel suo svolgimento pieno. Qualsiasi argomento venga trattato, dall'Inferno al suicidio alla preghiera, è un'occasione per proporre una visione altamente francescana dell'esistenza umana, continua ricerca del Creatore e del suo amore.
Il presente libro raccoglie tre testi nati come predicazione al Papa e alla Curia nel 2021, durante la pandemia, e si offre come un vero e proprio accompagnamento alla comprensione della figura di Cristo, cui sono dedicati in maniera speculare e poi complementare i tre capitoli che lo compongono. In essi Cristo è presentato come vero uomo, vero Dio in una persona. Questi tre elementi, attorno ai quali ruotano tutta la cristologia e tutta la riflessione sulla salvezza cristiana, sono i perni delle meditazioni di padre Raniero e ci spingono a ricomprendere il vero punto essenziale della nostra fede che, a volte, tendiamo a dimenticare: in Gesù, sia l'uomo che Dio trovano un volto. Ed è, questo, un volto che ci interpella oggi, che pone una domanda fondamentale alla nostra esistenza. Il testo di padre Cantalamessa offre una luce di speranza cristiana dentro un tempo che è stato difficile, ricordandoci che l'unica salvezza possibile è quella offerta da Colui che "pur essendo di natura divina-, "si è fatto carne per la nostra salvezza".

