
Il sesto volume di Gocce di Luce contiene tutti i messaggi ricevuti nel 2013 da una semplice casalinga e mamma di famiglia, che vive in povertà e nel totale nascondimento.
Questo quinto volume completa i messaggi dell'anno 2012 ricevuti da una semplice casalinga e mamma di famiglia, che vive in povertà e nel totale nascondimento.
Continua con questo quarto volume la pubblicazione dei quaderni di una semplice casalinga e mamma di famiglia, che vive in povertà e nel totale nascondimento, e che da anni riceve locuzioni interiori, quasi esclusivamente durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica. Gesù, con voce bellissima, le parla, chiamandola "mia piccola Maria" e le sue parole le scendono nel cuore come gocce risplendenti di luce e in una grande pace.
Sono pubblicati in questi volumi i quaderni di una semplice casalinga e mamma di famiglia, che vive in povertà e nel totale nascondimento, e che da anni riceve locuzioni interiori, quasi esclusivamente durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica. Gesù, con voce bellissima, le parla, chiamandola “mia piccola Maria” e le sue parole le scendono nel cuore come gocce risplendenti di luce e in una grande pace.
Sono pubblicati in questi volumi i quaderni di una semplice casalinga e mamma di famiglia, che vive in povertà e nel totale nascondimento, e che da anni riceve locuzioni interiori, quasi esclusivamente durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica. Gesù, con voce bellissima, le parla, chiamandola “mia piccola Maria” e le sue parole le scendono nel cuore come gocce risplendenti di luce e in una grande pace.
Nel decimo volume di Gocce di Luce sono raccolti i messaggi ricevuti nel 2017 da una semplice casalinga e mamma di famiglia, che vive in povertà e nel totale nascondimento.
Sono pubblicati in questi volumi i quaderni di una semplice casalinga e mamma di famiglia, che vive in povertà e nel totale nascondimento, e che da anni riceve locuzioni interiori, quasi esclusivamente durante il ringraziamento alla Santa Comunione Eucaristica. Gesù, con voce bellissima, le parla, chiamandola “mia piccola Maria” e le sue parole le scendono nel cuore come gocce risplendenti di luce e in una grande pace.
Il buon Dio fa piovere gocce di benedizione sul capo di tutti i suoi figli: sui giusti e sugli ingiusti, indistintamente. La misura della perfezione di Dio Padre, rivelataci da Gesù, è l'illimitatezza della sua misericordia che, come i raggi del sole e le gocce della pioggia, vuole raggiungere tutti gli uomini, sempre e dovunque. Il ricordo della benedizione di Dio diventa in questo libro un'invocazione quotidiana che, nei ritmi delle stagioni, dell'anno liturgico e di quello civile, dona sempre una goccia di misericordia in qualsiasi situazione della nostra vita, lasciandoci anche un sorriso sulle labbra.
Le parabole del Vangelo hanno il potere di trasmettere insegnamenti e lezioni di vita in modo sorprendentemente efficace. Molte arrivano così in profondità nell'anima che non si esauriscono nella lettura, ma continuano a riaffiorare nella coscienza e nel pensiero, stimolando riflessioni e suscitando domande. Cosa ha fatto in seguito l'uomo soccorso dal Samaritano? E il contadino che non ha trovato fichi sul suo albero? E l'uomo al quale i vignaioli malvagi uccisero il figlio? L'autore ha provato a dare delle riposte, senza la pretesa di voler aggiungere alcunché ai racconti evangelici, ma immaginando possibili scenari e proseguimenti degli episodi narrati.
Il grande pregio dell’opera di p. Schiavone, scrive mons. Scanavino, è di "presentare la Misericordia di Dio come la nota caratteristica del vero volto di Dio e dell’essenza stessa di Dio, quando si rivela all’umanità". L’invito a glorificare la Divina Misericordia è un invito a viverla profondamente e concretamente nelle nostre vite, seguendo la testimonianza e l’esempio di Suor Faustina Kowalska.
All’inizio del secolo scorso la pubblicazione di un libro dell’eremita Ilarion – Sulle montagne del Caucaso – scatenò dibattiti infuocati tra i monaci russi del Monte Athos e un’ampia discussione nella stessa società russa prerivoluzionaria. Condannate dalle autorità della Chiesa russa e all’origine dell’espulsione di centinaia di monaci russi dall’Athos, le tesi attorno al Nome di Dio contenute in quell’opera appartengono invece – come dimostrano con profondità teologica, acume critico e afflato spirituale queste pagine – al patrimonio aureo della letteratura spirituale ortodossa, assieme ai più noti Racconti di un pellegrino russo.
Ilarion Alfeev, vescovo di Vienna e Austria per i russi ortodossi, esperto di patristica, è dottore in filosofia all’Università di Oxford e in teologia all’Institut Saint-Serge di Parigi. Membro della Commissione teologica sinodale del Patriarcato ortodosso russo, è vescovo ausiliare di Mosca incaricato dei rapporti con gli organismi europei a Bruxelles.
Sono raccolti gli interventi più significativi del magistero del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, dal suo discorso inaugurale – autentico documento programmatico per un servizio di comunione – fino alla Via crucis composta per papa Giovanni Paolo II e da questi celebrata al Colosseo il Venerdì santo del 1994, passando per tematiche vaste e profonde quali l’ecumenismo, il dialogo con gli ebrei e le grandi religioni del mondo, l’ ecologia e la pace. È la testimonianza di un servizio reso a tutta l’umanità attraverso quello strumento della volontà di Dio che è il ministero del Patriarca ecumenico e, nello stesso tempo, un segno della gratitudine del Monastero di Bose verso Bartholomeos I per la paterna benevolenza e l’amicizia mostrata a più riprese, in particolare in occasione della sua visita a Bose il giorno di Pentecoste del 1994.
Bartholomeos I (Dimitrios Archondonis, nato a Imbros il 29 febbraio 1940), dopo essere stato Metropolita dapprima di Philadephia e poi di Calcedonia, nonché segretario del Santo Sinodo, il 2 novembre 1991 è stato eletto a succedere a Dimitrios come Arcivescovo di Costantinopoli e Patriarca ecumenico.