
Redatti verosimilmente negli anni 80-90, il vangelo e gli Atti degli apostoli si inscrivono in un vero progetto letterario e teologico: presentare il dispiegarsi e il compiersi dell'opera della salvezza nella continuità dei due momenti, che sono il tempo di Gesù (Vangelo) e il tempo della Chiesa (Atti degli apostoli). Prima parte di un magnifico racconto, il Vangelo di Luca è quindi inseparabile dagli Atti degli apostoli perché per l'evangelista il tempo di Gesù e il tempo della Chiesa, intesi come «tempi della testimonianza», formano due momenti dell'unica storia di salvezza
«O Dio, spezza loro i denti in bocca!». Nel libro dei Salmi, vetta poetica dell’Antico Testamento, ricorrono talvolta anche espressioni crudeli e violente, imprecazioni contro i nemici e frasi di vendetta. Si tratta di termini e modi di dire molto lontani dalla sensibilità contemporanea e talvolta così aggressivi da aver subito la «censura» della liturgia. In questo volume, Wénin esamina ogni singolo salmo, precisa di chi è la voce violenta e chi sono i suoi avversari o i suoi interlocutori; indaga inoltre la comprensione che l’uomo ha di sé nella sofferenza o nell'impotenza, la sua relazione con Dio, i suoi timori e le sue attese di aiuto. Il primo interesse del commento è dunque capire che cosa dice la voce minacciosa e aggressiva e perché utilizza quelle espressioni. Dalla risposta a queste domande si può procedere con il passo successivo: chi può aver pregato e chi può pregare ora con salmi come quelli?
Descrizione dell'opera
La storia appassionata descritta nel Cantico dei cantici racconta l'amore di Dio verso il suo popolo e il desiderio di questo - impersonato dalla fanciulla - di continuare a essere amato da lui. Sono molti i passi biblici in cui Dio si presenta come lo Sposo innamorato del suo popolo, mentre quest'ultimo appare come una sposa. Nell'interpretazione cristiana si ritiene che, in tali dichiarazioni reciproche d'amore, a parlare siano lo stesso Verbo di Dio e la sua Chiesa.
L'autore propone un commento del Cantico dei cantici e lo costruisce dando voce alla grande tradizione spirituale del cristianesimo e dell'ebraismo. Egli si accosta al testo indagandone il significato letterale, teologico e mistico.
Sommario
Prologo (1,1-2,7). Il dono del bacio. Il profumo dell'amato. Il fascino irresistibile dell'amato. L'ingresso nella camera nuziale. Bruna e bella. Smarrimento. Ritrovamento. Reciproci elogi. Nella cella del vino. Canti dell'amata (2,8-3,5). La corsa del diletto. Intermezzo (3,6-11). La lettiga di Salomone. Canti del diletto (4,1-5,1). Nuovi canti dell'amata (5,2-6,3). Visita notturna. L'incanto dell'amatoo. Nuovi canti del diletto (6,4-7,11). Ultimi canti dell'amata (7,12-8,4). Epilogo (8,5-7). Appendici (8,8-14). Bibliografia.
Note sull'autore
Vincenzo Bonato è monaco camaldolese. Insegna patrologia alla Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale (Milano). Presso le EDB ha curato le Omelie sul Cantico dei cantici di Gregorio di Nissa (1995) e ha pubblicato i 3 volumi de I Salmi nell'esperienza cristiana (2008).
Descrizione dell'opera
In quanto religioso cappuccino, da cinquant'anni l'autore prega quotidianamente i salmi, trovandovi sempre sostanzioso pane per la propria vita spirituale. Nel volume egli ne commenta e medita quaranta, distribuiti in quatto sezioni di dieci capitoli l'una, che si ispirano a grandi linee all'antica logica descritta da Ignazio di Loyola nel suo libro degli esercizi spirituali. La prima sezione cerca di scoprire le condizioni di fondo dell'umanità: io chi sono? Su cosa poggia il mio essere? In quale mondo vivo? La seconda interpella fortemente Dio: egli deve aiutare, togliere la miseria, attuare una rivoluzione divina nel mondo. La terza mostra come il Signore davvero intervenga nella storia e, nella persona di Gesù, si renda soggetto che agisce. La quarta descrive il mistero pasquale di Dio, la sua unione irrevocabile con l'essere umano.
Sommario
Introduzione. Prima arpa. Vicino a Dio. Seconda arpa. Il grande risveglio. Terza arpa. L'unto di Dio. Quarta arpa. La nuova Alleanza. Bibliografia italiana sui Salmi.
Note sull'autore
Anton Rotzetter è frate cappuccino e vive nel convento di Altdorf nel cantone svizzero di Uri. Ha scritto diversi libri di spiritualità sulla Bibbia e sul francescanesimo.
Dio perdona sempre? No, Dio non perdona sempre. Poche volte ce lo dicono, ma è così. Non può che essere così. Laddove infatti non c'è riconoscimento del male e apertura al pentimento Dio non può accettare di abbandonare l'uomo alla menzogna che lo abita, diventandone connivente. Per quanto il perdono sia accordato (e non poche volte manifestato) come un dato previo, assoluto e immeritato, nella rivelazione biblica è ampiamente attestata un'espressione paradossale della misericordia di Dio che assume anche l'atto dell'accusa, la minaccia della punizione, l'attuazione del castigo come mezzi estremi affinché possa realizzarsi l'evento mirabile della riconciliazione e di una vita nuova trasfigurata dallo Spirito per una Nuova Alleanza. Anche quando nella propria vita non si scoprono altro che macerie e fallimento. È un corpo a corpo con Dio. Ma qui si vince o si perde insieme. Presentazione di Daniele Libanori.
Nel corso della sua esistenza Maria avrà certamente parlato tante volte, ma i vangeli canonici riferiscono solo sei circostanze in cui ha preso la parola. Il dato non è senza significato. È nota la tradizione cristiana cresciuta attorno alle «sette parole» che Gesù ha pronunciato sulla croce. Sono infatti numerosi gli scrittori ecclesiastici che lungo i secoli le hanno meditate, elaborando una ricchissima dottrina teologica e spirituale, mistica e ascetica. Le «parole di Maria», invece, non pare abbiano ricevuto alcuna specifica attenzione. E ciò sorprende, tanto più se si considera il fatto che esse risultano essere proprio sei, un numero simbolico, e pertanto, come tale, da «scavare» nel suo significato più profondo.
Bible Journaling è una Bibbia da scrivere, sottolineare, appuntare, disegnare, colorare. La parola di Dio si mette nelle nostre mani perché possiamo renderla materia della nuova creazione che siamo chiamati a costruire. La colonna riservata agli appunti è il campo bianco del nostro cuore nel quale sempre il seme della Parola darà frutto.
˛ˇ A l l i n t e r n o d i u n a i e r a r c h i a v e r i t a t u m , r i c o n o s c i u t a a n c h e d a l V a t i c a n o I I , l a L e t t e r a a i R o m a n i s e m b r a a p p a r t e n e r e a q u e i t e s t i c h e s t a n n o i m m e d i a t a m e n t e i n t o r n o a l c e n t r o s t e s s o d e l l a f e d e c r i s t i a n a . L e t t e r a d i P a o l o p e r e c c e l l e n z a , s p e s s o r a p p r e s e n t a i l p u n t o d i r i f e r i m e n t o p e r l e g r a n d i d e c i s i o n i e p e r i c a m b i a m e n t i p i ˘ i n c i s i v i c h e s i s o n o d e t e r m i n a t i a l l i n t e r n o d e l l a s t o r i a d e l l e C h i e s e c r i s t i a n e , q u i n d i a n c h e d e l l a t e o l o g i a e d e l l a s p i r i t u a l i t ‡ . I p i ˘ g r a n d i e s e g e t i e t e o l o g i s i p e n s i , s o l o p e r f a r e a l c u n i n o m i n e l l a s t o r i a , a O r i g e n e , A g o s t i n o , T o m m a s o d A q u i n o , L u t e r o , f i n o a K . B a r t h h a n n o f a t t o d e l l a L e t t e r a a i R o m a n i i l p r o p r i o p u n t o m a s s i m o d i r i f e r i m e n t o p e r l a r i f l e s s i o n e , l a p p r o f o n d i m e n t o e l a c o n o s c e n z a u l t e r i o r e d e l m i s t e r o d i C r i s t o .
U n a d e g u a t a c o n o s c e n z a d i q u e s t a L e t t e r a Ë i n o l t r e d i f o n d a m e n t a l e i m p o r t a n z a p e r i l d i a l o g o e b r a i c o - c r i s t i a n o , p e r e l i m i n a r e o g n i r e s i d u a c o n v i n z i o n e c h e P a o l o , u o m o f i e r o d e l s u o e s s e r e e b r e o , a b b i a m a i p o t u t o p r e d i c a r e l a s o s t i t u z i o n e d e l p o p o l o e l e t t o d a p a r t e d e l l a C h i e s a . I l v o l u m e , f r u t t o d i u n c o r s o d i l e c t i o d i v i n a t e n u t o a C a m a l d o l i n e l l u g l i o 2 0 0 0 , a f f r o n t a i p r i m i c i n q u e c a p i t o l i d e l t e s t o p a o l i n o .
N o t e s u l l a u t o r e
I n n o c e n z o G a r g a n o , m o n a c o c a m a l d o l e s e , Ë m a e s t r o d e l l o s t u d e n t a t o g e n e r a l e c a m a l d o l e s e . R i s i e d e a R o m a n e l m o n a s t e r o d i S a n G r e g o r i o a l C e l i o , d e l q u a l e Ë p r i o r e . P r o f e s s o r e s t r a o r d i n a r i o d i p a t r o l o g i a n e l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e , i n s e g n a S t o r i a d e l l e s e g e s i d e i P a d r i p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o . H a p u b b l i c a t o : L a t e o r i a d i G r e g o r i o d i N i s s a s u l C a n t i c o d e i C a n t i c i . I n d a g i n e s u a l c u n e i n d i c a z i o n i d i m e t o d o e s e g e t i c o , O C A , R o m a 1 9 8 1 ; c o n T o m · a ` p i d l Ì k , L a s p i r i t u a l i t ‡ d e i P a d r i g r e c i e o r i e n t a l i , B o r l a , R o m a 1 9 8 3 ; d i r i g e l e d i z i o n e l a t i n o - i t a l i a n a d e l l e O p e r e d i P i e r D a m i a n i , C i t t ‡ N u o v a , R o m a 2 0 0 0 , d e l l e q u a l i s o n o g i ‡ u s c i t i i p r i m i d u e v o l u m i d i u n a s e r i e p r e v i s t a d i d o d i c i . H a c o l l a b o r a t o a d i v e r s e o p e r e c o l l e t t i v e o d i z i o n a r i d i t e o l o g i a e s p i r i t u a l i t ‡ . » d i r e t t o r e d e l t r i m e s t r a l e V i t a M o n a s t i c a . H a f o n d a t o i C o l l o q u i e b r a i c o - c r i s t i a n i d i C a m a l d o l i , d i c u i c u r a l a p u b b l i c a z i o n e a n n u a l e d e g l i A t t i c o n P a z z i n i e d i t o r e . P r e s s o l e E D B h a p u b b l i c a t o u n a q u i n d i c i n a d i v o l u m i d i I n i z i a z i o n e a l l a " L e c t i o D i v i n a " , B o l o g n a 1 9 8 8 - 2 0 0 0 ; C a m a l d o l e s i n e l l a s p i r i t u a l i t ‡ i t a l i a n a d e l N o v e c e n t o . I , B o l o g n a 2 0 0 0 , C a m a l d o l e s i n e l l a s p i r i t u a l i t ‡ i t a l i a n a d e l N o v e c e n t o . I I , B o l o g n a 2 0 0 1 .
˛ˇ I l V a n g e l o p o t r e b b e s t a r e i n p i e d i a n c h e s e n z a i r a c c o n t i d e l l i n f a n z i a d i G e s ˘ , t a n t Ë c h e g l i e v a n g e l i s t i M a r c o e G i o v a n n i n o n s e n t o n o l u r g e n z a d i r i f e r i r c i n u l l a i n p r o p o s i t o . T u t t a v i a q u e s t e n a r r a z i o n i h a n n o r i s p o s t o i n m o d o t a l m e n t e a p p r o p r i a t o a l l e a t t e s e d e l l e c o m u n i t ‡ d e i c r e d e n t i d a d i v e n i r e p a r t e e s s e n z i a l e d e l l e s p e r i e n z a d i f e d e . E m a l g r a d o l i n s e g n a m e n t o t e o l o g i c o d e l l a C h i e s a s i a d a s e m p r e i m p e r n i a t o s o p r a t t u t t o s u l l a P a s q u a d e l S i g n o r e , n e l s e n t i r e c o m u n e i l N a t a l e h a f i n i t o s p e s s o c o l p r e n d e r s i i l p r i m o p o s t o t r a l e f e s t e c r i s t i a n e .
I l V a n g e l o d e l l i n f a n z i a r i s p o n d e c e r t o a u n a t t e s a d e l l u m a n i t ‡ : n o n c Ë n u l l a d i p i ˘ n a t u r a l e e i n t i m o d i q u e s t o n u c l e o f a m i l i a r e d o v e i l b a m b i n o Ë i l c e n t r o a s s o l u t o d i o g n i a t t e n z i o n e . M a i r a c c o n t i d i M a t t e o e L u c a c i c o n s e g n a n o u n p a r g o l o d e l l a c u i e s i s t e n z a g i ‡ c o n o s c o n o i l c o m p i m e n t o n e g l i e v e n t i f o n d a m e n t a l i d e l l a c r o c i f i s s i o n e , m o r t e e r i s u r r e z i o n e . C o n q u e s t o s g u a r d o d i f e d e l a u t o r e a c c o m p a g n a a t t r a v e r s o i t e s t i d e l l i n f a n z i a e a i u t a a l e g g e r l i i n t u t t a l a l o r o r i c c h e z z a , p e r v a s i d a l l a l u c e d e l m i s t e r o p a s q u a l e .
S o m m a r i o
I n t r o d u z i o n e . I l p r o l o g o d i L u c a ( L c 1 , 1 - 4 ) . L a n n u n c i o a Z a c c a r i a ( L c 1 , 5 - 2 5 ) . L a n n u n c i o d e l l a n g e l o a M a r i a ( L c 1 , 2 6 - 3 8 ) . L a v i s i t a d i M a r i a a E l i s a b e t t a ( L c 1 , 3 9 - 5 6 ) . G i u s e p p e n e l V a n g e l o d i M a t t e o ( M t 1 , 1 8 - 2 5 ) . A n c o r a s u l l a p e r s o n a l i t ‡ d i G i u s e p p e ( M t 2 , 1 - 2 3 ) . L a n a s c i t a d i G e s ˘ s e c o n d o L u c a ( L c 2 , 1 - 2 1 ) . D a B e t l e m m e a G e r u s a l e m m e ( L c 2 , 2 2 - 4 0 ) .
N o t e s u l l ' a u t o r e
I n n o c e n z o G a r g a n o , m o n a c o c a m a l d o l e s e , Ë m a e s t r o d e l l o s t u d e n t a t o g e n e r a l e c a m a l d o l e s e . R i s i e d e a R o m a n e l m o n a s t e r o d i S a n G r e g o r i o a l C e l i o , d e l q u a l e Ë p r i o r e . P r o f e s s o r e s t r a o r d i n a r i o d i p a t r o l o g i a a l P o n t i f i c i o I s t i t u t o O r i e n t a l e , i n s e g n a s t o r i a d e l l e s e g e s i d e i P a d r i p r e s s o i l P o n t i f i c i o I s t i t u t o B i b l i c o . H a p u b b l i c a t o : L a t e o r i a d i G r e g o r i o d i N i s s a s u l C a n t i c o d e i C a n t i c i . I n d a g i n e s u a l c u n e i n d i c a z i o n i d i m e t o d o e s e g e t i c o , O C A , R o m a 1 9 8 1 ; c o n T o m · a ` p i d l Ì k , L a s p i r i t u a l i t ‡ d e i P a d r i g r e c i e o r i e n t a l i , B o r l a , R o m a 1 9 8 3 ; d i r i g e l e d i z i o n e l a t i n o - i t a l i a n a d e l l e O p e r e d i P i e r D a m i a n i , C i t t ‡ N u o v a , R o m a 2 0 0 0 , d e l l e q u a l i s o n o g i ‡ u s c i t i i p r i m i d u e v o l u m i d i u n a s e r i e p r e v i s t a d i d o d i c i . H a c o l l a b o r a t o a d i v e r s e o p e r e c o l l e t t i v e e d i z i o n a r i d i t e o l o g i a e s p i r i t u a l i t ‡ . » d i r e t t o r e d e l t r i m e s t r a l e V i t a M o n a s t i c a . H a f o n d a t o i C o l l o q u i e b r a i c o - c r i s t i a n i d i C a m a l d o l i , d i c u i c u r a l a p u b b l i c a z i o n e a n n u a l e d e g l i A t t i c o n P a z z i n i e d i t o r e . P r e s s o l e E D B h a p u b b l i c a t o u n a q u i n d i c i n a d i v o l u m i d i I n i z i a z i o n e a l l a ´ L e c t i o D i v i n a ª ( 1 9 8 8 - 2 0 0 4 ) e l a t r i l o g i a C a m a l d o l e s i n e l l a s p i r i t u a l i t ‡ i t a l i a n a d e l N o v e c e n t o ( 2 0 0 0 - 2 0 0 2 ) .
La Lettera ai Galati è sicuramente la più "passionale" tra le epistole paoline. Contro alcuni predicatori, che non ritenevano sufficiente il battesimo per essere salvati, ma sostenevano che ad esso dovesse accompagnarsi necessariamente l'osservanza dei precetti della Legge di Mosè, Paolo si scaglia con violenza: sottolineando l'importanza di essere creature nuove in Cristo, egli ribadisce che solo in Lui ci è data la salvezza, perché Dio salva l'uomo attraverso il Figlio, senza bisogno di altro.
La lettera può essere divisa in tre blocchi: nel primo, di tipo autobiografico, Paolo presenta se stesso con l'irruenza che lo contraddistingue; nel secondo viene sviluppato il contenuto della sua predicazione, centrandolo sulla parola-chiave "giustificazione"; il terzo è la parte definita parenetica, dove compaiono le esortazioni pratiche.
Il volume prosegue la serie di «letture semplici» delle Lettere di san Paolo. È strutturato in due parti: la prima offre il testo, nella versione italiana della CEI e nella versione greca originale; la seconda è dedicata al commento. L'intento dell'autore, che ha già sperimentato tali «letture» con gruppi di laici, è quello di far accostare al pensiero di Paolo le persone che possiedono un bagaglio culturale abbastanza ricco - ad esempio le nozioni di lingua greca apprese negli anni del liceo o la preparazione conseguita presso le scuole diocesane di teologia per laici - ma al tempo stesso non affrontano un commento propriamente «scientifico» al testo paolino.
Sommario
Introduzione. Lettera ai Galati. Pros Galata". Gal 1,1-5. Gal 1,6-10. Gal 1,11-24. Gal 2,1-13. Gal 2,14-21. Gal 3,1-14. Gal 3,19-29. Gal 4,1-20. Gal 4,21-31. Gal 5,1-12. Gal 5,13-26. Gal 6,1-10. Gal 6,11-14. Bibliografia minima.
Note sull'autore
Innocenzo Gargano, monaco camaldolese, è maestro dello studentato generale camaldolese. Risiede a Roma nel monastero di San Gregorio al Celio, del quale è vicepriore. Professore straordinario di patrologia al Pontificio Istituto Orientale, insegna storia dell'esegesi dei Padri presso il Pontificio Istituto Biblico. Ha pubblicato: La teoria di Gregorio di Nissa sul Cantico dei Cantici. Indagine su alcune indicazioni di metodo esegetico, OCA, Roma 1981; con Tomáš Špidlík, La spiritualità dei Padri greci e orientali, Borla, Roma 1983. Dirige l'edizione latino-italiana delle Opere di Pier Damiani (Città Nuova, Roma). Ha collaborato a diverse opere collettive e dizionari di teologia e spiritualità. È direttore del trimestrale Vita Monastica. Ha fondato i Colloqui ebraico-cristiani di Camaldoli, di cui cura la pubblicazione annuale degli atti con Pazzini Editore. Presso le EDB ha pubblicato una ventina di volumi di Iniziazione alla «Lectio Divina» (1988-2008), la trilogia Camaldolesi nella spiritualità italiana del Novecento (2000-2002) e, tra le letture semplici delle lettere di Paolo, Prima Tessalonicesi (2006), Lettera ai Filippesi (2006), Prima lettera ai Corinti. Amo per poter conoscere (cc.1-8) (2007) e Prima lettera ai Corinti. La Cena eredità del Signore (cc. 9-16) (2008).

