
«L’intento di queste pagine è quello di indagare cos’è la maturità di fede, cercando di delinearne un ritratto possibile, certo non esaustivo, attraverso alcuni testi della Scrittura» (dalla Premessa). Il volume, nato da un corso di esercizi spirituali, si configura come una meditazione biblica sul tema del discepolato; oggetto della riflessione è il cammino del discepolo di Cristo verso la maturità evangelica. Cristo stesso conduce, poco alla volta e attraverso varie tappe, i suoi discepoli prendendoli per mano, con grande pazienza, fino a schiudere la loro mente alla logica del Vangelo e guidarli, attraverso il passaggio fondamentale della Trasfigurazione, sulla via che li porterà fino a Gerusalemme. La loro maturità si compirà quando, finalmente liberi da ogni paura, potranno contemplare tutta l’intensità del dramma dell’amore trafitto e leggerne a fondo il significato.
L’itinerario dei discepoli diventa così una proposta per ogni credente.
Sommario
Premessa. 1. La maturità cristiana: vedere la gloria. 2. Le resistenze dei discepoli: una mentalità che affiora. 3. In cammino verso la maturità: le resistenze rivelate. 4. Nascere sotto la croce: «Guarderanno colui che hanno trafitto» (Gv 19,37). 5. La fatica di riconoscere il risorto: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo?» (Lc 24,5). 6. L’annunzio del risorto. 7. Conclusioni.
Note sull'autore
Cristiano D’Angelo è presbitero della diocesi di Pistoia, ove è parroco e direttore dell’Ufficio catechistico dal 2001. Dopo il baccalaureato alla Facoltà teologica dell’Italia centrale (Firenze), si è laureato in Lingue e letterature orientali all’Università degli studi di Firenze e ha conseguito la licenza presso il Pontifico Istituto Biblico a Roma. Sta preparando il dottorato in teologia biblica presso la Facoltà teologica dell’Italia centrale a Firenze dove è docente incaricato ad annum. Presso le EDB ha pubblicato Il Libro di Rut. La forza delle donne. Commento teologico e letterario (2004).
Il libro dei Numeri, a lungo trascurato, è oggi spesso al centro dei dibattiti sul Pentateuco. Lo studio porta a vari livelli il proprio originale contributo alle attuali ricerche. Anzitutto dal punto di vista metodologico, tentando con competenza e destrezza di superare la dicotomia che separa le discipline storiche e quelle esegetiche. Combina poi diversi metodi, utilizzando in prevalenza quello storico-critico, ma anche gli studi linguistici e l’analisi narrativa, facendo dialogare metodi diacronici e sincronici.
Il volume ha inoltre il pregio di essere scritto in uno stile chiaro e piacevole, tale da poter «interessare non solo gli specialisti dell’esegesi del Pentateuco o del libro dei Numeri, bensì tutti coloro che vogliono conoscere meglio un capitolo importante della storia d’Israele e raccogliere ragguagli essenziali sulla missione del sacerdozio e del presbiterato nella comunità postesilica» (dalla Presentazione di J.-L. Ska).
Sommario
Presentazione (J.-L. Ska). Prefazione. Introduzione. I. La questione dell’autorità in Israele tra VI e IV sec. a.C. Inquadramento storico. 1. Gerusalemme, Giuda e Babilonia. 2. Gerusalemme, Giuda e la Persia. II. Studio esegetico di Nm 11*; 16. 3. Nm 11*. l’elezione dei settanta anziani. 4. Nm 16. una sfida all’autorità. Conclusione. Bibliografia. Indici
Note sull'autore
Francesco Cocco (1975) è francescano conventuale della provincia di Sardegna. Ha compiuto gli studi filosofico-teologici in Assisi, conclusi con il baccalaureato in teologia (1994-1999); presso il Pontificio Istituto Biblico ha conseguito la licenza (2002) e il dottorato con la presente ricerca.
La goccia d’inchiostro uscita dal calamaio produce la magia della scrittura, dà vita un mondo che non è solo fantastico, ma ha una sua realtà, per la quale si può essere addirittura pronti a dare la vita: «Sant’Agostino si converte dopo aver letto qualche parola della lettera ai Romani. E quanti giovani hanno fatto scelte decisive per tutta la vita dopo aver letto un libro?» (dalla Presentazione).
L’autore intende mostrare la ricchezza di alcune pagine della Bibbia, uscite proprio dalle gocce d’inchiostro: «Sono tante e il mondo che ne esce è un mondo variegato, variopinto come la tunica di Giuseppe (Gen 37,3)». Ogni capitolo, che affronta brani dell’Antico Testamento, viene costruito utilizzando lo schema delle antitesi, presente in molti testi biblici: le domande che sorgono a proposito di tali opposizioni conducono spesso a risposte diverse da quanto ci si sarebbe a prima vista aspettato.
Sommario
Presentazione. 1. L’umanità fra umiltà e sublimità. 2. Passato e presente: l’esperienza del tempo nel libro della Genesi. 3. Particolarismo e universalismo: le genealogie della Genesi e le risposte alle sfide della storia. 4. Bellezza e schiettezza: il cantico di Mosè (Es 15,1-21) e la regalità di YHWH, Dio d’Israele - Riflessione sulla poetica ebraica. 5. Amore e istituzione: l’amore di Dio, il primo comandamento nella Bibbia cristiana. 6. La via e la meta: i linguaggi del pellegrinaggio nell’Antico Testamento. 7. Diritto e legge: una distinzione fondamentale. 8. Potere e partecipazione: divisione e condivisione dei poteri secondo il Deuteronomio (Dt 16,18 – 18,22). 9. Monarchia e democrazia: l’apologo di Iotam (Gdc 9,8-15a), critica o rifiuto della monarchia? 10. Morire e risorgere: il carro di fuoco (2Re 2,11). 11. Polifonia e sinfonia: la storia di Giuseppe (Gen 37 – 50) nell’ermeneutica odierna. Nota bibliografica. Indici.
Note sull'autore
Jean-Louis Ska insegna al Pontificio Istituto Biblico (Roma). Presso le EDB ha pubblicato: Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia (1998, 72006, tradotto in francese, spagnolo e portoghese), L’argilla, la danza e il giardino. Saggi di antropologia biblica (2000, 22001), La strada e la casa. Itinerari biblici (2001), Abramo e i suoi ospiti. Il patriarca e i credenti nel Dio unico (2003), Cose nuove e cose antiche (Mt 13,52). Pagine scelte del Vangelo di Matteo (2004), Il libro sigillato e il libro aperto (2005), Israele nel deserto. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2003. A cura di Alfio Filippi (13 CD audio, 2005), I volti insoliti di Dio. Meditazioni bibliche (2006) e Una goccia d’inchiostro. Finestre sul panorama biblico (2008).
«La vita di Giuseppe Barbaglio è stata scandita da un calendario fitto di incontri e di pubblicazioni sulla Parola. Con la sua passione per la Bibbia, egli è stato al centro di una rete di gruppi, di parrocchie e associazioni; ha collaborato a periodici e riviste. Oltre ai volumi, ha prodotto una quantità impressionante di materiali, che restano a documentare la risposta che egli ha cercato di dare alla domanda viva presente nella comunità credente» (dalla Presentazione).
Il volume dà avvio alla raccolta dei molti materiali che l’autore ha disseminato in pubblicazioni diverse sotto forma di articoli o presentato a conferenze e incontri in tutta Italia (da Porto Torres a Pallanza, da Voghera a Thiene, da Roma a Milano…), in America Latina e in Asia.
Era il suo modo di vivere il mandato degli Atti degli apostoli: spendere la vita per la Parola, favorirne la diffusione e moltiplicarne la forza per tutte le strade del mondo.
Sommario
Presentazione (A. Filippi). 1. Il Nuovo Testamento: immagini di Dio. 2. Il Nuovo Testamento: l’uomo «creatura nuova» in Cristo. 3. Le spiritualità delle Chiese primitive. 4. Il dono dello Spirito (At 2). 5. Lo Spirito Santo in Luca, Paolo, Giovanni fonte di profezia, di vita nuova, di verità. 6. Il battesimo di Gesù: l’identità svelata. 7. Eucaristia: dal Cenacolo alla comunità cristiana (Mc 14,22-25; 1Cor 11,23-24 e par.). 8. Eucaristia: solidali con Cristo e con i fratelli (1Cor 11,17-34). 9. La comunità e Cristo: l’allegoria sponsale in 2Cor 11,2. 10. «Amate come Cristo ha amato». L’amore sponsale in Ef 5,25-27. 11. L’uomo non separi ciò che Dio ha unito. 12. La genealogia di Gesù: identità e universalismo (Mt 1). 13. «Siete diventati i vicini»: Gesù e i non ebrei (Mc 7,24-30). 14. «Dio non è parziale con le persone». Puro e impuro in At 10-11. 15. La «via crucis» di Paolo. 16. Le parole violente sulla bocca di Gesù. 17. Realtà finite e valori assoluti. «C’è una quantità di dèi e signori, ma per noi...» (1Cor 8,5-6). 18. L’atteggiamento verso i beni e la regola d’oro (Mt 6,19-7,12). 19. «Una speranza attiva». Il discorso escatologico di Mc 13. 20. «Siamo risorti con Cristo!». Il passato gettato alle spalle. Indici.
Note sull'autore
Giuseppe Barbaglio (1934-2007), studioso di scienze bibliche, ha curato presso le EDB due collane di argomento biblico: La Bibbia nella storia e Scritti delle origini cristiane (con Romano Penna); ha curato Schede bibliche pastorali (8 voll.), La spiritualità del Nuovo Testamento e l’edizione greco-italiano del Merk; è autore di La Prima lettera ai Corinzi. Introduzione, versione, commento (22005), La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare (22001), Gesù ebreo di Galilea. Indagine storica (52005); Il pensare dell’apostolo Paolo (22005); insieme a Piero Stefani: Davanti a Dio. Il cammino spirituale di Mosè, di Elia e di Gesù (22001); insieme a Luigi Commissari: Canti d’amore nell’antico Israele. Traduzione poetica del Cantico dei Cantici (22004) e I Salmi: testo poetico esistenza vissuta (22008). Ha inoltre curato insieme a Rinaldo Fabris e Bruno Maggioni la traduzione e il commento de I Vangeli, Cittadella, Assisi 1978 e ha pubblicato: Paolo di Tarso e le origini cristiane, Cittadella, Assisi, 32002; Le lettere di Paolo, 2 voll., Borla, Roma, 21990; Dio violento? Lettura delle scritture ebraiche e cristiane, Cittadella, Assisi, 1991; San Paolo, Lettere, 2 voll., Biblioteca Universale Rizzoli, Milano 1997, di cui ha curato l’introduzione e la traduzione.
Le annotazioni di segno psicologico e sentimentale su Gesù fornite dagli evangelisti sono assai scarse, in quanto le narrazioni di costoro sono piuttosto interessate a descrivere la sequela delle azioni compiute dal loro grande protagonista. Ciò nondimeno è possibile individuare molte emozioni nei testi dei Vangeli, traendole soprattutto dai personaggi delle parabole, cui Gesù non esita a prestare la gamma dei sentimenti propri.
Il volume, che prosegue la raccolta dei molti materiali disseminati dall'autore in pubblicazioni diverse, presenta una prima parte di sedici capitoli dedicati al "sentire di Gesù". La seconda parte trova nel tema della Chiesa il centro unificatore.
Il lettore ha così di fronte una proposta coerente e articolata del pensiero di Barbaglio, i cui contributi, nati da competenza scientifica, sono sempre finalizzati alla percezione spirituale del messaggio biblico.
Il volume costituisce la seconda edizione riveduta e accresciuta di un saggio dall'omonimo titolo, da tempo esaurito. Dall'uscita della prima edizione (1996), gli studi narrativi sui Vangeli e sugli Atti degli apostoli hanno compiuto enormi progressi.
Anche a motivo di ciò, la nuova edizione presenta un intero capitolo - il primo - dedicato alla teoria lucana della testimonianza, che divide piuttosto nettamente gli Atti degli apostoli in due parti. Con i suoi riferimenti all'attualità, esso aiuta fin dal principio il lettore a scoprire alcune idee fondamentali del narratore lucano, invitandolo a entrare nella dinamica del suo racconto.
Sommario
Prefazione alla seconda edizione. Introduzione. 1. Una teoria della testimonianza. 2. Quale posto per Dio nel racconto lucano? 3. Gesù e i discepoli. Le ragioni di un parallelismo. 4. Il Vangelo e l'implicazione dei suoi araldi. Una certa idea di testimonianza. 5. Il Vangelo e i suoi destinatari. Israele e le nazioni in Luca/Atti. 6. Il racconto come teologia. Il padre e i due figli: Lc 15,11-32. Conclusione. Quale tipo di racconto in Luca? Allegato 1: La composizione del libro degli Atti. Allegato 2: Griglia di lettura. Bibliografia. Indici dei passi studiati.
Note sull' autore
Jean-Noël Aletti è docente di Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, ove è stato anche decano. È noto per la sua competenza in narratologia, della quale il presente volume è un frutto; specialista di san Paolo, presso le EDB ha pubblicato Lettera ai Colossesi. Introduzione, versione e commento (1994).
Il Nuovo Testamento si apre con i Vangeli e gli Atti degli apostoli e solo dopo compaiono le Lettere di Paolo. Tale disposizione può suggerire l'idea che i Vangeli siano i primi scritti su Gesù, mentre in realtà, dal punto di vista cronologico, i primi testi sono dell'Apostolo. Una ventina d'anni dopo la morte di Gesù, Paolo comincia infatti a scrivere alle comunità. Nelle sue lettere autentiche, per 28 volte viene usato il termine "evangelo"; il vocabolo ricorre 60 volte nell'epistolario paolino e 76 volte in tutto il Nuovo Testamento.
In quel momento sorgivo degli scritti su Gesù, il vocabolo "evangelo" significa alla lettera "buona notizia" ed è vincolato in modo preciso alla persona di Gesù di Nazaret. Al centro degli scritti di Paolo c'è quindi Gesù in quanto notizia benefica. Soltanto nel II secolo, con Giustino, il termine "vangelo" rimanderà a un libro scritto.
Il volume aiuta a riscoprire il senso originario e sorprendente con cui le comunità di Paolo hanno sentito parlare per la prima volta di Gesù di Nazaret.
Sommario
1.Le lettere paoline in rapporto ai quattro vangeli. Un annuncio che è una persona. 2. Apostolo o apostata? Collocazione ecclesiale e teologica di Paolo nel quadro delle origini cristiane. 3. Paolo scrittore. 4. Un'epistola e il suo linguaggio. 5. I pagani e la ricerca di Dio (nella Lettera ai Romani). 6. Prospettiva evangelica su idolatria e degrado umano (Rm 1,18-32). 7. «Non uno spirito da schiavi per ricadere nella paura» (Rm 8,15). 8. Vivere con Cristo dopo la morte (2Cor 5,1-10; Fil 1,23). 9. «Voi non siete più stranieri né ospiti» (Ef 2,19; cf. Col 1,21). 10. «La speranza alla quale siete stati chiamati» (Ef 4,4). 11. Ciascuno per la sua parte secondo Efesini 4,7.11-12. La ministerialità nella Chiesa. 12. «Tradidit semet ipsum» (Gal 2,20). Il linguaggio sacerdotale in san Paolo. 13. Lo Spirito di Gesù Cristo. 14. Un solo Spirito, diversi doni, un solo Corpo (1Cor 12,3b-13). 15. Aspetti originali della pneumatologia di san Paolo. 16. Le collette di Paolo per la Chiesa di Gerusalemme. 17. Casi di violenza nella biografia di Paolo. 18. La forza della pazienza (hypomonē) in Paolo. 19. La sapienza della croce in Paolo.
Note sull'autore
Romano Penna, professore emerito di Nuovo Testamento nelle Università Pontificie, è studioso di scienze bibliche con autorevolezza internazionale. Le sue pubblicazioni gravitano attorno a due poli maggiori: la complessa figura di Paolo di Tarso e il rapporto tra il cristianesimo delle origini e i suoi interlocutori giudaici ed ellenistici. Presso le EDB ha pubblicato L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane, 1984, 52006; Lettera agli Efesini. Introduzione, versione e commento, 1988, 22001; Lettera ai Romani. Introduzione, versione e commento (3 voll.), 2004-2008; ha curato i volumi Antipaolinismo: reazioni a Paolo tra il I e il II secolo, 1989; Il Giovannismo alle origini cristiane, 1991; Il profetismo da Gesù di Nazaret al montanismo, 1993; Apocalittica e origini cristiane, 1995; Qumran e le origini cristiane, 1997; Fariseismo e origini cristiane, 1999.
Descrizione dell'opera
Affrontare uno dei libri più complessi e interessanti della Sacra Scrittura, qual è appunto l'Apocalisse, è un'impresa ardua e impegnativa. Il volume traccia un itinerario semplice e stimolante, inoltrandosi in sentieri interpretativi e viottoli di riflessione poco esplorati, attraverso una serie di domande e risposte, raggruppate per temi, soggetti e/o figure attualizzate, che emergono dal testo e dal suo contenuto simbolico.
Gli interrogativi sono quelli comuni che investono la maggioranza delle persone di fronte a questo misterioso libro. Le spiegazioni sono altrettanto semplici e brevi, date con l'ottica di agevolare un contatto più diretto con il testo e aiutare a comprenderne, per quanto possibile, il messaggio più autentico e profondo.
In questo modo Apocalisse può diventare un compagno di viaggio per la vita, con cui confrontarsi e intrecciare un dialogo sereno e costruttivo.
Disponibile anche in edizione con DVD (EAN: 978-88-10-22143-3), che propone il video integrale dell'intervista a padre Ugo Vanni.
Sommario
Note introduttive e premessa metodologica. Domande e risposte: a colloquio con padre Ugo Vanni, S.J.. Domande a modo d'indice. 1. L'Apocalisse e il nostro tempo, sbandato e inquieto. 2. Gli «equivoci» sull'Apocalisse e le problematiche socio-culturali. 3. La figura della donna, il potere politico, i mass media. Il simbolismo delle bestie e di Babilonia. 4. Collocazione, valore e significato della letteratura apocalittica.
5. L'Apocalisse e il cammino della Chiesa, nelle vene della storia e «oltre» la storia. Riflessioni «tematiche» per una maggiore comprensione del testo. Riferimenti bibliografici.
Note sull' autore
Ugo Vanni, sacerdote della Compagnia di Gesù, ha insegnato per decenni al Pontificio Istituto Biblico e alla Pontificia Università Gregoriana, dove è stato anche direttore del Dipartimento di teologia biblica. È un esperto di fama mondiale del libro dell'Apocalisse.
Affrontare uno dei libri più complessi e interessanti della Sacra Scrittura, qual è appunto l'Apocalisse, è un'impresa ardua e impegnativa. Il volume traccia un itinerario semplice e stimolante, inoltrandosi in sentieri interpretativi e viottoli di riflessione poco esplorati, attraverso una serie di domande e risposte, raggruppate per temi, soggetti e/o figure attualizzate, che emergono dal testo e dal suo contenuto simbolico.
Gli interrogativi sono quelli comuni che investono la maggioranza delle persone di fronte a questo misterioso libro. Le spiegazioni sono altrettanto semplici e brevi, date con l'ottica di agevolare un contatto più diretto con il testo e aiutare a comprenderne, per quanto possibile, il messaggio più autentico e profondo.
In questo modo Apocalisse può diventare un compagno di viaggio per la vita, con cui confrontarsi e intrecciare un dialogo sereno e costruttivo.
L'edizione con DVD propone il video integrale dell'intervista a padre Ugo Vanni.
Sommario
Note introduttive e premessa metodologica. Domande e risposte: a colloquio con padre Ugo Vanni, S.J.. Domande a modo d'indice. 1. L'Apocalisse e il nostro tempo, sbandato e inquieto. 2. Gli «equivoci» sull'Apocalisse e le problematiche socio-culturali. 3. La figura della donna, il potere politico, i mass media. Il simbolismo delle bestie e di Babilonia. 4. Collocazione, valore e significato della letteratura apocalittica.
5. L'Apocalisse e il cammino della Chiesa, nelle vene della storia e «oltre» la storia. Riflessioni «tematiche» per una maggiore comprensione del testo. Riferimenti bibliografici.
Note sull' autore
Ugo Vanni, sacerdote della Compagnia di Gesù, ha insegnato per decenni al Pontificio Istituto Biblico e alla Pontificia Università Gregoriana, dove è stato anche direttore del Dipartimento di teologia biblica. È un esperto di fama mondiale del libro dell'Apocalisse.
Descrizione dell'opera
«Paolo è come un prisma, che, quando viene attraversato da un raggio di luce, sprigiona tutte le virtualità dei suoi colori. L'importante è coglierli e fissarli, e soprattutto lasciarsene impregnare per trascolorare la nostra stessa vita» (dalla Prefazione).
Persecutore prima e apostolo poi, tagliente e sempre incisivo, Paolo è l'ex-fariseo di Tarso che spende totalmente la propria vita a proclamare ai quattro venti la liberante signoria di Gesù Cristo. I contributi raccolti nel volume mettono in luce sfaccettature varie della forza incontenibile del suo annuncio del vangelo.
Sommario
Prefazione. 1. Paolo apostolo «ghermito» da Gesù Cristo. 2. Paolo come schiavo apostolico e l'identità ministeriale della chiesa nella Lettera ai Romani. 3. «Fatevi miei imitatori, come io lo sono di Cristo» (1Cor 11,1). 4. Il saluto iniziale della messa (1 Cor 13,13). 5. Un perno: il mistero pasquale. 6. L'alleanza nuova in Cristo Gesù. 7. Ha fatto dei due un popolo solo. 8. La chiesa come corpo di Cristo. 9. Nient'altro che il corpo di Cristo. 10. Annunciare oggi la libertà cristiana. 11. Chiamati a libertà. 12. La glorificazione di Cristo. 13. Spirito Santo e vocazione. 14. Il nuovo Adamo e la danza della vita. 15. Israele e le genti. 16. Fede e salvezza nella Lettera ai Romani. 17. Da Adamo a Isaia. Prosopografia biblica nella Lettera ai Romani. 18. Colossesi ed Efesini: una lettura comparata. 19. La dialettica tra possibilità e impossibilità di conoscere Dio. 20. Delitto e perdono. 21. Cristianesimo e cultura greca. 22. Corinto: città greca e vangelo a confronto.
Note sull'autore
Romano Penna, professore emerito di Nuovo Testamento nelle Università Pontificie, è studioso di scienze bibliche con autorevolezza internazionale. Le sue pubblicazioni gravitano attorno a due poli maggiori: la complessa figura di Paolo di Tarso e il rapporto tra il cristianesimo delle origini e i suoi interlocutori giudaici ed ellenistici. Presso le EDB ha pubblicato: L'ambiente storico-culturale delle origini cristiane (1984 52006), Lettera agli Efesini. Introduzione, versione e commento (1988 22001), Lettera ai Romani. Introduzione, versione e commento (3 voll., 2004-2008), Paolo scriba di Gesù (2009) e, insieme a R. Cantalamessa e G. Segalla, Gesù di Nazaret tra storia e fede (2009) e ha curato: Antipaolinismo: reazioni a Paolo tra il I e il II secolo (1989), Il giovannismo alle origini cristiane (1991), Il profetismo da Gesù di Nazaret al montanismo (1993), Apocalittica e origini cristiane (1995), Qumran e le origini cristiane (1997) e Fariseismo e origini cristiane (1999).
Descrizione dell'opera
Jacques Dupont (1915-1998) fu un'autorità indiscussa nell'esegesi biblica cristiana neotestamentaria del secolo scorso, conosciuto e stimato non solo in campo cattolico. Fu anche appassionato protagonista di quel fermento di rinnovamento spirituale che, a partire dall'affermazione del primato della Parola di Dio e sulla lunghezza d'onda della costituzione conciliare Dei Verbum, ha caratterizzato - tra gli anni '70 e '90 - alcuni ambienti legati a comunità monastiche e laicali italiane.
Egli fu maestro senza scuola, perché la sua attività di insegnamento e di studio fu limitata al ruolo di professore invitato e non si ancorò mai stabilmente a un'istituzione accademica; ebbe quindi numerosi allievi, che ancora serbano gratitudine per il suo sostegno sempre curioso e interessato (cf. a tale proposito il bel contributo di mons. G. Betori), ma non creò una tradizione e una 'scuola' di esegesi. Eppure la sua lezione fu tra quelle più ricche di nuove prospettive metodologiche ed ermeneutiche in un momento particolare dell'esegesi cattolica, a cavallo del concilio Vaticano II.
In occasione del decimo anniversario della morte di p. Dupont, un seminario ha ripercorso i molteplici aspetti del suo magistero: i vari contributi, raccolti nel volume, possono ora ricevere meritata diffusione.
Sommario
Presentazione. I. Un maestro e un monaco. 1. Jacques Dupont, un maestro per gli esegeti italiani (G. Betori). 2. Memoria di un confratello (P. de Béthune). II. Il monaco esegeta. 1. Storia e tradizione su Gesù: l'approccio di un maestro della redaktiongeschichte e le domande di oggi (A. Barbi, M. Pesce). 2. J. Dupont lettore di Luca: Gesù e la Chiesa. Vangelo e Atti degli Apostoli (D. Marguerat, R. Fabris). 3. L'approccio di J. Dupont alle parabole: problemi di metodo e prospettive spirituali (A. Puig). 4. L'opus di una vita: le beatitudini nell'esegesi di Dupont e le sensibilità di oggi (B. Standaert). 5. «A Roma, in macchina». La redazione della Dei Verbum nei ricordi di Jacques Dupont (R. Burigana). 6. Un esegeta senza computer al lavoro e la sua lectio divina. Un'analisi degli appunti di lavoro dell'archivio Dupont (L. Saraceno). III. Esegesi e lectio divina nella memoria delle comunità amiche. 1. Le parabole di Gesù e la vita monastica come parabola (Viboldone: M.I. Angelini). 2. Una Parola che edifica la comunità (Bose: G. Dotti). 3. L'accompagnamento spirituale di un anziano per una giovane comunità (Dumenza: L. Fallica). 4. La lezione esegetica e spirituale di padre Jacques Dupont (Comunità di Via Sambuco: P. Giudici).
Note sul curatore
Lorenzo Saraceno, già docente di materie letterarie, è monaco camaldolese dell'Eremo San Giorgio a Bardolino. Ha pubblicato saggi sulle tre aree che esprimono la sua biografia culturale e spirituale: linguistica, spiritualità monastica, la figura di san Pier Damiani.
Descrizione dell'opera
L'autore presenta un percorso biblico che ha come filo conduttore la solitudine del credente: «Mi è capitato di affrontare le principali figure bibliche a partire da Adamo, passando per Abramo e Giuseppe, Mosè ed Elia, Isaia e Geremia, e di riconoscere in esse, a posteriori, una comunione nella solitudine». E come non guardare infine anche alla solitudine di Gesù? Questa si esprime soprattutto nei momenti di preghiera e quindi nei momenti più alti della sua esperienza di Dio.
La Bibbia identifica senza mezzi termini la solitudine come cosa non buona: «Non è bene che l'uomo sia solo» (Gen 2,18). Eppure, solitudine e comunione, libertà e appartenenza, sono i poli di ogni esistenza umana. Occorre quindi imparare ad abitare la solitudine, ad addomesticarla, a renderla familiare: «mi è sembrato che proprio questo potesse essere un insegnamento dei grandi credenti della Bibbia» (dalla Premessa).
Sommario
Premessa. Un percorso in solitudine. 1. Adamo, dove sei? 2. Babele e Gerusalemme. 3. Abramo, l'uomo del mattino. 4. Il legamento di Isacco. 5. Il riconoscimento di Giuseppe. 6. La preghiera di Mosè. 7. Elia o la voce del silenzio. 8. Isaia e la violenza. 9. La paura di Geremia. 10. La solitudine di Gesù. 11. Il Servo paziente nell'interpretazione ebraica.
Note sull'autore
Alberto Mello (1951), monaco della Comunità di Bose, vive da oltre vent'anni a Gerusalemme, dove insegna esegesi e teologia presso lo Studio Biblico Francescano. Si è occupato soprattutto dei Salmi, prestando attenzione all'antica esegesi ebraica.