
Una guida verso la scoperta di un libro appassionante come il Qohelet, opera di un israelita che intende confrontarsi con il suo Dio alla luce dell’esperienza della vita, della tradizione e della cultura del suo tempo, nella Giudea del III secolo a.C. Il lettore vi troverà tre cose: uno status quaestionis della ricerca intorno al Qohelet e ai principali problemi che il testo presenta; l’esegesi di alcuni brani scelti, ritenuti particolarmente significativi, con un particolare approfondimento del contesto storico, culturale e religioso con cui l’autore sacro è in rapporto; uno sguardo sui temi fondamentali della riflessione teologica di Qohelet attorno ai concetti chiave del libro.
Note sull’autore
Luca Mazzinghi, presbitero fiorentino, parroco di S. Lucia a Trespiano, dottore in esegesi biblica, dopo gli studi al Pontificio istituto biblico e all'École biblique di Gerusalemme, insegna presso la Facoltà teologica dell'Italia centrale (FI) e, come professore invitato, al Pontificio istituto biblico di Roma. Redattore della rivista Vivens Homo, di Parola, Spirito e Vita e di Parole di vita, ha pubblicato Storia di Israele, Piemme, Casale Monferrato 1991; Notte di paura e di luce. Esegesi di Sap. 17,1-18,4, Analecta biblica 134, Editrice Pontificio Istituto Biblico, Roma 1995; La Sapienza. Tra Antico e Nuovo Testamento, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998. Ha collaborato, inoltre, al 4o volume di Logos. Corso di studi biblici. Sapienziali e altri scritti, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997.
Presso le EDB, assieme a Stefano Tarocchi, ha pubblicato: Matteo. Il Vangelo del Regno dei cieli (1998), Marco. Il primo Vangelo (1999), Luca. Il Vangelo della salvezza (2000).
Il saggio si fonda su uno studio dettagliato dei racconti della Pasqua del Signore Gesù nei vangeli sinottici ed è focalizzato su una dimensione particolare di tali testi: intende porre in rilievo ciò che questi racconti intendono far capire del compimento delle figure bibliche. Prende quindi in esame le figure dell'Antico Testamento che trovano compimento in Cristo morto e risorto: le figure dell'origine (Eva e Adamo, Abele, Noè, Abramo, Giuseppe), le figure della storia (Mosè, Giosuè, Davide, Elia, Geremia), le figure della fine (il servo sfigurato e trasfigurato, cantato da Isaia). In tal modo la lettura della passione/risurrezione di Gesù diventa ricapitolativa di tutta la storia della salvezza.
Il procedimento adottato è definito dagli specialisti col termine "intertestualità", per indicare che un testo non è davvero comprensibile se non si intende il sistema di echi che intrattiene con altri testi. Ne emerge un quadro che dischiude con chiarezza ed efficacia il senso della Scrittura, facendo dell’Antico e del Nuovo Testamento un unico racconto.
Note sull’autore
Roland Meynet (Thonon-les-Bains [Francia] 1939) è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche; la laurea in lingua e letteratura araba; il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all’Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica alla Pontificia Università Gregoriana, è stato professore invitato all’Università degli studi di Torino e alla Facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige inoltre, con Pietro Bovati, le collane "Rhétorique biblique" alle Éditions du Cerf e "Retorica biblica" alle EDB. Per queste ultime ha pubblicato Nuova introduzione ai Vangeli sinottici (2002) e La Pasqua del Signore (2002).
L’Odissea e la Genesi sono, forse, i due libri che hanno maggiormente ispirato gli artisti e i santi della nostra storia. Ulisse e Abramo, entrambi viaggiatori, camminano quotidianamente in compagnia dell’ignoto e dell’imprevisto, con la certezza che il loro viaggio deve continuare, costi quel che costi, e la sola vera tentazione è quella di fermarsi.
A partire dal parallelismo tra le due figure, il volume parla di Abramo, il personaggio biblico spesso definito «padre dei credenti». A lui si rifanno infatti le tre grandi religioni monoteiste (ebraismo, cristianesimo, islam), ispirandosi tutte al ritratto che l’Antico Testamento delinea e reinterpretandone poi la fisionomia.
La tradizione ebraica è la prima a ‘rileggere’ Abramo per far fronte alle nuove sfide lanciate alla fede di Israele. Il Nuovo Testamento vede in Abramo la nuova «via» aperta dall’annuncio del Vangelo a un mondo di ebrei e gentili. Infine l’Islam si autodefinisce come la religione di Abramo.
In un momento in cui il dialogo interreligioso è diventato una vera scommessa, è importante riflettere su questa figura: essa aiuta a porre più seriamente la domanda sulle possibilità di comprensione e scambio tra le tre fedi. I credenti nel Dio unico possono certo imparare dall’ospitalità che animava il comune patriarca a rendere più umano l’oggi, traendo spunto anche da alcune felici esperienze della storia passata.
Note sull’autore
Jean-Louis Ska insegna al Pontificio Istituto Biblico (Roma). Presso le EDB ha pubblicato: Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia (1998, 72006, tradotto in francese, spagnolo e portoghese), L’argilla, la danza e il giardino. Saggi di antropologia biblica (2000, 22001), La strada e la casa. Itinerari biblici (2001), Abramo e i suoi ospiti. Il patriarca e i credenti nel Dio unico (2003), Cose nuove e cose antiche (Mt 13,52). Pagine scelte del Vangelo di Matteo (2004), Il libro sigillato e il libro aperto (2005), Israele nel deserto. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2003. A cura di Alfio Filippi (13 CD audio, 2005), I volti insoliti di Dio. Meditazioni bibliche (2006) e Una goccia d’inchiostro. Finestre sul panorama biblico (2008).
˛ˇ S t u d i a r e i l m i n i s t e r o n e l l a r i f l e s s i o n e p a o l i n a s i g n i f i c a a n d a r e a l c u o r e d e l l i m p i a n t o t e o l o g i c o d e l l A p o s t o l o e d e l l o s f o r z o c h e e g l i h a d o v u t o p r o d u r r e a s e r v i z i o d e l l a C h i e s a n a s c e n t e . I l t e m a Ë i n f a t t i c o s t i t u t i v o d e l d i b a t t i t o s u l l i d e n t i t ‡ d e l l a C h i e s a e s u l c o n s e g u e n t e e s e r c i z i o d e l l a m i n i s t e r i a l i t ‡ e d e l l e s u e f o r m e . N e l l e C h i e s e p a o l i n e i l b i n o m i o C h i e s a - m i n i s t e r i c o s t i t u Ï u n t e m a g e n e r a t o r e d e l l a t r a s f o r m a z i o n e d e i c r e d e n t i . O g g i r a p p r e s e n t a c e r t a m e n t e u n n o d o c r u c i a l e d e l l a r i f l e s s i o n e b i b l i c o - t e o l o g i c a p e r l a s u a a t t u a l i t ‡ e l a r i l e v a n z a e t i c o - p a s t o r a l e d e l l a v i t a e c c l e s i a l e .
I l v o l u m e r i u n i s c e i c o n t r i b u t i o f f e r t i i n o c c a s i o n e d e l c o n v e g n o b i b l i c o ´ C h i e s a e m i n i s t e r i i n P a o l o ª , c e l e b r a t o a T e r m o l i ( 3 - 4 . 5 . 2 0 0 2 ) c o n l a p a r t e c i p a z i o n e d i a u t o r e v o l i s t u d i o s i d e l l a m a t e r i a . N o n s i t r a t t a t u t t a v i a d i u n a r a s s e g n a p u r a m e n t e a c c a d e m i c a , m a a l c o n t r a r i o d i u n v a l i d o c o n t r i b u t o a l l a f o r m a z i o n e e c c l e s i a l e i n u n ´ m o n d o c h e c a m b i a ª . T r e l e d o m a n d e i m p l i c i t e c h e a c c o m u n a n o i d i v e r s i c o n t r i b u t i e l a b o r a t i : 1 ) c o s a i n t e n d e P a o l o c o n i t e r m i n i C h i e s a e m i n i s t e r i ? 2 ) q u a l e p e r c o r s o e g l i h a s p e r i m e n t a t o n e l l a c o n c r e t e z z a d e l l e s e r c i z i o a p o s t o l i c o ? 3 ) a l l a l u c e d e l l a p a r o l a d i D i o , c o s a d i c e o g g i a n o i l o S p i r i t o c h e p a r l a a l l a C h i e s a ?
S o m m a r i o
P r e f a z i o n e ( G . D e V i r g i l i o ) . P r e s e n t a z i o n e ( T . V a l e n t i n e t t i ) . P a o l o c o m e s c h i a v o a p o s t o l i c o e l i d e n t i t ‡ m i n i s t e r i a l e d e l l a C h i e s a n e l l a L e t t e r a a i R o m a n i ( R . P e n n a ) . C h i e s a , c a r i s m i e m i n i s t e r i a C o r i n t o ( R . F a b r i s ) . K a n M n i n P a o l o : c r i t e r i d e l m i n i s t e r o e n o r m a d e l l a f e d e ( G . D e V i r g i l i o ) . C h i e s a e m i n i s t e r i n e l l e l e t t e r e d e l l a p r i g i o n i a ( E f 4 , 7 - 1 2 ) ( A . S a c c h i ) . C h i e s a e m i n i s t e r i n e l l e L e t t e r e p a s t o r a l i ( G . D e V i r g i l i o ) . M i n i s t e r o p a s t o r a l e e P a r o l a d i D i o ( D . D A m b r o s i o ) .
N o t e s u l l ' a u t o r e
G i u s e p p e D e V i r g i l i o Ë p r o f e s s o r e d i s c i e n z e b i b l i c h e p r e s s o l ' I s t i t u t o t e o l o g i c o a b r u z z e s e - m o l i s a n o d i C h i e t i . L e s u e r i c e r c h e v e r t o n o s u l l a l e t t e r a t u r a n e o t e s t a m e n t a r i a ( I l d e p o s i t o d e l l a f e d e . T i m o t e o e T i t o , B o l o g n a 1 9 9 9 ; I l m e s s a g g i o d e i v a n g e l i s i n o t t i c i , C i n i s e l l o B a l s a m o - M I 2 0 0 0 ) , s u l l a t e o l o g i a b i b l i c a ( I n t r o d u z i o n e a l l a l e t t u r a d e l P e n t a t e u c o e d e i l i b r i s t o r i c i d e l l ' A n t i c o T e s t a m e n t o , R o m a 1 9 9 7 ; I n t r o d u z i o n e a l l a l e t t u r a d e i l i b r i p o e t i c i e s a p i e n z i a l i d e l l ' A n t i c o T e s t a m e n t o , R o m a 2 0 0 0 , a m b e d u e c o n M . T · b e t ) e s u l l ' e t i c a b i b l i c a ( v o c i b e a t i t u d i n e , c o m a n d a m e n t o , v i r t ˘ i n L . L o r e n z e t t i , e d . , D i z i o n a r i o d i t e o l o g i a d e l l a p a c e , B o l o g n a 1 9 7 7 ) .
Paolo di Tarso ha dedicato parte della sua vita a spiegare esistenzialmente ai suoi contemporanei che cosa fossero giustizia e amore. Egli ha delineato le ragioni e i contenuti di una logica di vita che ancora oggi viene proposta in tutti gli angoli della terra e che presenta tre suoi spunti decisivi nella tensione alla giustizia, nella realizzazione dell’amore e nel rapporto costruttivo e vivificante tra questi due valori.
Lo scopo dello studio è quello di sondare i testi dell’epistolario paolino al fine di far emergere anzitutto i caratteri distintivi di giustizia e amore secondo l’interpretazione che Paolo ne offre. L’autore pone inoltre a confronto i dati esegetici ed ermeneutici acquisiti con le problematiche più scottanti del nostro tempo in ordine alle modalità in cui giustizia e amore appaiono essere vissuti in Occidente. Egli fa particolare riferimento al ruolo dell’economia e dei codici giuridici nell’esistenza degli individui e delle collettività e alle dinamiche relazionali all’interno dei rapporti di coppia e di famiglia.
Egli individua infine una grande responsabilità per i cristiani credenti: quella di testimoniare la giustizia dell’amore come via possibile e costruttiva per tutti gli esseri umani.
Sommario. Introduzione. 1. Alle radici del discorso paolino. 2. La giustizia secondo Paolo. 3. L’amore secondo Paolo. 4. La giustizia dell’amore secondo Paolo. 5. Giustizia e amore da Paolo all’umanità di oggi. Conclusione: per proporre oggi la giustizia dell’amore. Bibliografia. Indici.
Note sull’autore
Ernesto Borghi (Milano 1964), laico coniugato, ha studiato a Milano e Fribourg (CH) con laurea in lettere classiche e dottorato in teologia. Ha insegnato introduzione al Nuovo Testamento all’Università degli Studi di Milano (1992-1994); è stato assistente presso la cattedra francofona di Nuovo Testamento dell’Università di Fribourg (1994-1997), docente presso la Facoltà di Teologia di Lugano (1996-2003); è professore invitato presso il Centro per le Scienze Religiose di Trento e presso la Facoltà di Teologia torinese della Pontificia Università Salesiana.
Ha pubblicato Contributo ad una lettura critica del Nuovo Testamento, Milano 21995; Il senso della vita. Leggere Romani 12-13 oggi, Milano 1998; La forza della Parola. Vivere il vangelo secondo Marco, Milano 1998; La responsabilità della gioia. Vivere il vangelo secondo Luca, Milano 2000; (a cura di) Leggere la Bibbia oggi, Milano 2001; La coscienza di essere umani, Milano 2001; Il cuore della giustizia. Vivere il vangelo secondo Matteo, Milano 2001.
Il libro sigillato e il libro aperto sono due immagini presenti nel testo di Apocalisse (5,1-2 e 10,2). Il primo libro contiene rivelazioni difficili da capire, mentre il secondo è più accessibile. L’autore di Apocalisse recupera l’immagine della visione di Ezechiele, laddove Dio pone in bocca al profeta non più parole, ma un rotolo: si passa così dal mondo dell’oralità a quello della scrittura.
Gli articoli raccolti nel volume – tratti in larga parte da riviste del calibro della Civiltà Cattolica o degli Studi biblici teologici aquilani – intendono offrire al lettore alcune chiavi semplici per aprire i sigilli di quel libro antico e sempre nuovo che è la Bibbia. La prima parte – orientamenti – è più metodologica e presenta una serie di contributi sull’interpretazione della Sacra Scrittura. La seconda parte contiene dei veri e propri “esercizi di lettura” biblica, svolti con metodologie diverse per adattare gli strumenti dell’esegesi al loro oggetto. La terza parte propone percorsi trasversali su due istituzioni importanti dell’Antico e del Nuovo Testamento: il sacerdozio e gli anziani. Un ultimo saggio mette in luce le radici bibliche del diritto occidentale moderno e dell’idea di democrazia. L’insieme costituisce un invito ad aprire il libro sigillato, ovvero la Bibbia, per rileggerlo e scoprire nel campo tante volte percorso qualche tesoro nascosto.
Sommario
Introduzione. I. Orientamenti. II. Letture bibliche. III. Diritto e istituzioni nella Bibbia.
Note sull'autore
Jean-Louis Ska insegna al Pontificio Istituto Biblico (Roma). Presso le EDB ha pubblicato: Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia (1998, 72006, tradotto in francese, spagnolo e portoghese), L’argilla, la danza e il giardino. Saggi di antropologia biblica (2000, 22001), La strada e la casa. Itinerari biblici (2001), Abramo e i suoi ospiti. Il patriarca e i credenti nel Dio unico (2003), Cose nuove e cose antiche (Mt 13,52). Pagine scelte del Vangelo di Matteo (2004), Il libro sigillato e il libro aperto (2005), Israele nel deserto. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2003. A cura di Alfio Filippi (13 CD audio, 2005), I volti insoliti di Dio. Meditazioni bibliche (2006) e Una goccia d’inchiostro. Finestre sul panorama biblico (2008).
La Bibbia è di gran lunga il più grande best seller dell’editoria mondiale, il libro più tradotto, letto e studiato. Ciò nondimeno resta un libro ermetico, che richiede di essere introdotti alla sua lettura, guidati a interpretarne il messaggio. L’intento del volume è presentare la Bibbia nella sua organizzazione, ma anche tracciare un rapido panorama del modo in cui gli esegeti lavorano per aiutare a leggerla e comprenderla.
Stabilire un’edizione critica del testo, risolvere i problemi grammaticali, studiare il significato dei vocaboli per poter finalmente tradurre sono tutte le operazioni indispensabili per poter aspirare alla comprensione di un testo dell’antichità. Ma non sufficienti: l’esegesi critica deve anche tentare di identificare le fonti utilizzate dai redattori biblici e ricostruire la storia della formazione dei testi per misurare la distanza che separa i fatti storici dai racconti che li hanno riportati.
L’autore prende inoltre in considerazione il contributo che l’analisi retorica può rendere alla critica testuale e alla traduzione: pur non essendo a servizio di queste, la ricerca compiuta dall’analisi retorica può certamente favorire le condizioni per un’interpretazione che consenta di cogliere i rapporti significativi tra le unità letterarie ai diversi livelli di strutturazione del testo.
Sommario
Premessa. 1. La Bibbia. 2. Il testo. 3. Il contesto. 4. Il pre-testo. 5. Storia di una scoperta. 6. La retorica biblica. 7. Il lettore. Bibliografia.
Note sull'autore
Roland Meynet, nato nel 1939 a Thonon-les-Bains (Francia), è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1959. Ha conseguito le licenze in lettere, linguistica, teologia, scienze bibliche; la laurea in lingua e letteratura araba; il dottorato di terzo ciclo e il dottorato di ricerca in linguistica. Ha lavorato quattordici anni all’Università San Giuseppe dei gesuiti a Beirut dove è stato direttore del Centro di ricerche e di studi arabi e ha fondato il Centro di studi delle lingue moderne e la Scuola di traduttori e interpreti. Ordinario di teologia biblica, titolare dei sinottici, alla Facoltà di teologia dell’Università Gregoriana, è stato anche per parecchi anni professore invitato all’Università degli studi di Torino e alla Facoltà di teologia del Centre Sèvres di Parigi. Dirige inoltre, con Pietro Bovati, le collane «Rhétorique biblique» alle Éditions du Cerf e «Retorica biblica» alle EDB. Ha pubblicato per le EDB: Nuova introduzione ai Vangeli sinottici (2002); La Pasqua del Signore (2002); Morto e risorto secondo le Scritture (2003); Il Vangelo secondo Luca. Analisi retorica (2003).
Il titolo del volume mira a evidenziare il punto culminante raggiunto dalla creazione in quel capolavoro biblico che è il Cantico del cantici. Per Simoens si ha qui il compimento di Genesi 2-3 e la creazione di Adamo e di Eva non va vista in due momenti successivi, ma come creazione «in coppia». La coppia è specchio della pienezza della creazione ed ha caratteristiche regali e sacerdotali: è deputata al culto.
Ed ecco quindi che la donna non è elemento aggiuntivo, ma è la pienezza e in certo senso ‘redime’ l’uomo. Nel Cantico essa è presente in pienezza, tanto che per Simoens il Cantico ha come autore un’autrice.
Le mediazioni verso Dio sono la parola e la donna, e Dio è il compimento finale. Una lettura che trova un sorprendente parallelo nel Nuovo Testamento, nel quale il Verbo e Maria/la Chiesa sono mediazione a Dio/compimento.
Lo studio può essere definito una lettura antropologica e teologica, poiché privilegia la descrizione e la celebrazione della relazione fra l’uomo e la donna. Accompagna attraverso l’intero testo del Cantico, dall’inizio alla fine.
Sommario
Introduzione. 1. Collocazione del Cantico. 2. Titolo e prologo (Ct 1,1-4). 3. L’incontro e il suo contesto (Ct 1,5-2,7). 4. La visita (Ct 2,8-17). 5. La ricerca notturna (Ct 3,1-5). 6. L’enigma regale (Ct 3,6-11). 7. L’elogio dell’amata (Ct 4,1-5,1). 8. La sofferenza d’amore (Ct 5,2-8). 9. L’elogio dell’unico amato e acquietamento. L’elogio dell’unica amata e celebrazione (Ct 5,9-6,3 e 6,4-10). 10. Gli enigmi del desiderio (Ct 6,11-7,11). 11. L’unione e i suoi simboli (Ct 7,12-8,4). 12. L’epilogo (Ct 8,5-7). 13. Ultime implicazioni (Ct 8,8-14). 14. Strutturazione letteraria del Cantico e sviluppi biblici. Appendice. Bibliografia.
Note sull'autore
Yves Simoens, nato a Kinshasa (Congo) nel 1942, è stato ordinato nella Compagnia di Gesù nel 1973. È docente di Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico di Roma e al Centre Sèvres di Parigi. Si dedica anche all’animazione spirituale con ritiri ed esercizi. Presso le EDB ha pubblicato: Secondo Giovanni. Una traduzione e un’interpretazione (22002) ed Entrare nell’alleanza. Un’introduzione al Nuovo Testamento (2003).
Qualcuno certamente continua a domandarsi se, a trattare per mestiere la parola di Dio come parola umana sottoponendola ‘nuda’ alle irriverenti metodologie della critica testuale, non si finisca ineluttabilmente col perdere la fede.
Il volume, a firma di un grande esegeta che ha consacrato la vita alla ricerca scientifica sui sacri testi, offre a suo modo una rasserenante risposta a tale preoccupazione. Léon-Dufour corona infatti il proprio cammino di studioso proponendo una serie di contributi che ripercorrono le tappe della sua scoperta di Dio e che consentono di percepire ciò che è Dio per lui oggi, ciò che è stato in cinquant’anni di attività.
«Ho distribuito i testi in funzione dell’itinerario che ho seguito, cioè andando dal problema storico (cos’è veramente accaduto?) a quello del linguaggio (come viene detto?), infine a quello del significato (che cosa vuol dire?)» (dalla Prefazione). Il testo traccia un esempio di esegesi in atto, un esempio lungo quanto una vita, ove si affacciano passi e temi biblici di particolare difficoltà, con un’ampia parte dedicata alla lettura simbolica del IV Vangelo; non disdegna infine un confronto con temi proposti dall’attualità sociale ed ecclesiale.
Sommario
Prefazione. I. Esegeta e teologo. 1. Che cosa aspettarsi da un esegeta? 2. Credere in Dio.
3. Uomo di fede e uomo di scienza. 4. Gesù, uomo-Dio. 5. Io credo in Gesù Cristo. II. Alla ricerca dell’avvenimento. 6. I Vangeli e la storia di Gesù. 7. L’esegeta e l’avvenimento storico. 8. L’ultimo grido di Gesù. 9. La domanda: «Per voi, chi sono?». III. Alle prese con il linguaggio. 10. Il buon uso della Bibbia. 11. Il linguaggio in movimento. 12. Del buon uso di questo mondo. 13. «Fate questo in memoria di me».
14. L’Eucaristia nell’itinerario del cristiano. 15. Parlare di miracolo oggi. 16. Perdere la propria vita secondo il Vangelo. 17. Quale linguaggio su Gesù trionfatore della morte? IV. Per una lettura simbolica del IV Vangelo. 18. Presenza reale, presenza simbolica. 19. Per una lettura simbolica del IV Vangelo. 20. Ascoltare incessantemente il Vangelo. 21. Volto glorioso di Gesù e volto del credente. 22. Le due memorie del cristiano. V. Ouverture. 23. Dal presente alla presenza secondo il Vangelo. 24. Prospettive giovannee sulla mistica.
25. Un santo chi è? 26. Sospeso a Dio: la preghiera. 27. A proposito del mio celibato. 28. Oltre la morte...
29. La festa dell’eternamente nuovo. 30. Dio per me oggi.
Note sull'autore
Xavier Léon-Dufour (Parigi 1912), sacerdote della Compagnia di Gesù, professore emerito di Sacra Scrittura del Centre Sèvres di Parigi, è uno dei più noti esegeti viventi. Ha pubblicato una ventina di volumi, tra cui vanno certamente segnalati la Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni (in 4 voll.), San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), il notissimo Dizionario di teologia biblica, Marietti, Torino 1967 e, con le EDB, Agire secondo il Vangelo, Bologna 2003.
Il desiderio umano di vedere Dio e le richieste di poterlo contemplare pervadono la Bibbia, la storia del cristianesimo e la storia delle religioni. Le risposte sono molte, variegate e spesso inattese. Il titolo del volume vuole esprimere la sorpresa cui si va incontro quando si percorre la Bibbia in cerca di una risposta a questo lancinante anelito.
Dio si rivela quando agisce nella storia umana: non è un Dio delle speculazioni o raggiungibile dopo faticosi esercizi mentali. Il luogo della sua rivelazione è sempre la vita di qualcuno: Abramo, Isacco, Giacobbe, Gesù, la stessa umanità. «Ci spetta ora di fare nostra questa esperienza e di entrare nella storia dove Dio, il Dio dei patriarchi, di Dio dell’esodo e il Dio di Gesù Cristo ci precede e ci guida» (dall’Introduzione).
Le meditazioni – incentrate su brani dell’Antico e del Nuovo Testamento – seguono per lo più una scansione fissa: una breve introduzione sulla natura del testo e le sue principali caratteristiche, uno studio della sua struttura letteraria, qualche spunto per la riflessione personale o collettiva.
Sommario
Introduzione. Il Dio della Bibbia e il Padre di Gesù Cristo. 1. Il Dio creatore che abita il tempo e la storia (Gen 1,1-2,3). 2. Dio e la sapienza. La creazione come “gioco” (Pr 8,22-30). 3. Il Dio di Caino o il Dio custode della vita (Gen 4,1-16). 4. La “torre di Babele” (Gen 11,1-9) e il Dio anti-totalitario. 5. L’ospite divino (Gen 18,1-8). 6. Il cespuglio, la rosa selvatica e il Dio dei paria e degli sventurati (Gen 21,8-20). 7. Il Dio viandante (Gen 46,1-7). 8. La vocazione di Mosè o il Dio della libertà (Es 3,1-4,18). 9. Il passaggio del mare e la gloria di Dio (Es 14,1-31). 10. Le spalle di Dio (Es 33,18-23). 11. Dio, Davide e il prezzo di un sorso d’acqua (2Sam 23,14-17). 12. Lo scudo di Achille, la farina di Eliseo e la cipolla di Dostoevskij. 13. Il Dio sapiente e il Dio campagnolo (Is 28,23-29). 14. “Sono forse un Dio da vicino, e non un Dio da lontano?” (Ger 23,23). 15. Il Dio della fedele tenerezza (Os 2,4-25). 16. Il Dio della sete (Sal 63). 17. Il Dio di un mondo nuovo (Mt 5-7). 18. Il Dio della partecipazione (Mt 20,1-16). 19. Il Dio del povero Lazzaro (Lc 16,19-31). 20. Il Dio delle benedizioni (Ef 2,3-14). 21. Il Dio della nuova creazione (Ap 21,1-8; 21,9–22,5). A mo’ di commiato. Indici.
Note sull'autore
Jean-Louis Ska insegna al Pontificio Istituto Biblico (Roma). Presso le EDB ha pubblicato: Introduzione alla lettura del Pentateuco. Chiavi per l’interpretazione dei primi cinque libri della Bibbia (1998, 72006, tradotto in francese, spagnolo e portoghese), L’argilla, la danza e il giardino. Saggi di antropologia biblica (2000, 22001), La strada e la casa. Itinerari biblici (2001), Abramo e i suoi ospiti. Il patriarca e i credenti nel Dio unico (2003), Cose nuove e cose antiche (Mt 13,52). Pagine scelte del Vangelo di Matteo (2004), Il libro sigillato e il libro aperto (2005), Israele nel deserto. Parola Spirito e Vita. Convegno di Camaldoli 2003. A cura di Alfio Filippi (13 CD audio, 2005), I volti insoliti di Dio. Meditazioni bibliche (2006) e Una goccia d’inchiostro. Finestre sul panorama biblico (2008).
Descrizione dell'opera
Giornalista e scrittore affermato e assai noto in area francofona, Jean-Maurice de Montremy intervista p. Xavier Léon-Dufour, uno tra i più qualificati esperti mondiali di Sacra Scrittura.
Affidando i propri ricordi e le proprie riflessioni a Jean-Maurice de Montremy, p. Léon-Dufour ripercorre l’itinerario intellettuale, atipico, che lo portò da studente di un collegio di Bordeaux a scegliere la Compagnia di Gesù, e a partire da questo pennella un’autobiografia. Senza scivolare nelle confessioni o nell’amarcord, il suo racconto si presenta come una riflessione sui momenti salienti di una vita che la frequentazione dei testi biblici non ha mai distolto dall’attenzione nei confronti del mondo.
Giunto alla sera della vita, l’uomo di studi che non ha mai cessato di lasciarsi stimolare dal dubbio appare in completa sintonia con l’uomo di fede, abitato dalla presenza di «Colui di cui non si può dire nulla» e sorretto da una convinzione ultima: «In questo momento posso dire che la morte è dietro di me».
Sommario
1. La certezza di essere amato. 2. Una grande pazienza. 3. L’incontro. 4. Epilogo. Allegato: Il frutto e la radice. Note di viaggio.
Note sull'autore
Xavier Léon-Dufour (1912-2007), sacerdote della Compagnia di Gesù, è stato esegeta di chiara fama. Ha pubblicato una ventina di opere, tra le quali vanno segnalati la Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni (in 4 volumi) e il notissimo Dizionario di Teologia Biblica. Le EDB hanno pubblicato: Agire secondo il Vangelo (2003); Un biblista cerca Dio (2005) e Il pane della vita (2006).
Note sul curatore
Jean-Maurice de Montremy (1952), giornalista e scrittore, collabora stabilmente col quotidiano La Croix e con le testate Livres Hebdo, Magazin Littérarire e La Revue des Deux Mondes. A partire dal 1984 ha pubblicato tre romanzi e numerosi saggi.
Descrizione dell'opera
Tra le diverse modalità in cui è possibile accostare il Vangelo di Giovanni, l’autore ritiene che l’approccio alla figura di Gesù attraverso la mediazione dei personaggi entrati a vario titolo in contatto con lui, a lungo o fugacemente, possa offrire una via d’accesso feconda per la lettura. In questo modo è infatti possibile scoprire, come in uno specchio, l’effetto della rivelazione di Cristo sulle persone che lo incrociano, l’accompagnano, talvolta lo tradiscono, raramente lo seguono fino all’appuntamento della croce e assistere così allo svelamento progressivo della sua figura.
«Il viaggio è organizzato prendendo come guida alcuni personaggi. Essi sono come alberi dispersi attorno a una radura, dove troneggia il grande Albero, verso cui, lo si accetti o lo si rifiuti, tutti questi personaggi ci conducono [...]. Nel Vangelo di Giovanni, i discepoli sono condotti progressivamente a riconoscere che questo Albero ha la forma di una croce di legno. Per accettarlo veramente, sarà necessaria la luce della Risurrezione» (dall’Introduzione).
L’autore presenta tre tipologie di personaggi: soggetti collettivi difficili da analizzare, come i Giudei e i discepoli, attori senza nome, con identità e caratteristiche assai diverse, figure di cui viene chiaramente esplicitata l’identità.
Sommario
Introduzione. 1. Giovanni, il testimone fedele. 2. Maria, la mediatrice. 3. Simon Pietro, la fedeltà difficile. 4. Gesù e Nicodemo, l’incontro di notte. 5. La donna di Samaria di fronte a Gesù: Gv 4,1-42. 6. Un cieco, discepolo illuminato: Gv 9. 7. Lazzaro, Marta e Maria, la famiglia che Gesù amava. 8. Maria di Magdala. Dalla tomba vuota al giardino abitato. 9. Tommaso, il discepolo degli estremi. 10. Gesù, Pilato, i Giudei: la regalità inattesa. 11. L’enigma del discepolo che Gesù amava. Aperture cristologiche. Allegato 1. Giuda, uomo programmato per tradire? Allegato 2. I Giudei: un attante bistrattato. Allegato 3. Dai discepoli al discepolo prediletto. Allegato 4. Pilato romanzato. Scelta bibliografica. Indci.
Note sull'autore
Alain Marchadour, agostiniano dell’Assunzione, dottore in teologia biblica, è stato a lungo docente all’Institut Catholique di Tolosa e dal 1999 prosegue le sue ricerche a Gerusalemme. Autore di numerosi articoli e saggi, ha anche diretto la pubblicazione di diverse opere. Il Vangelo di Giovanni costituisce da sempre l’oggetto privilegiato dei suoi studi.