
Introduzione
Editoriale. Religioni e populismi. (pag. 11)
Thierry-Marie Courau, Susan Abraham, Mile Babic
Abstracts (pag. 19)
Tema monografico:
Populismo e religione 1. Alcune situazioni a livello mondiale
1.1 Populismo e religione in Bosnia-Erzegovina (pag. 25)
Mile Babic
1.2 Populismo e nazionalismo religioso in India (pag. 41)
Francis Gonsalves
1.3 Islam e populismo nella storia della Turchia.
Dalla centralità del referente islamico alla sua nazionalizzazione (pag. 57)
Dilek Sarmis
2. Due analisi
2.1 Il populismo religioso, nuova metamorfosi della crisi della politica (pag. 71)
François Mabille
2.2 Populismo maschilista e cristianesimo tossico negli Stati Uniti (pag. 84)
Susan Abraham
3. Le sfide lanciate al populismo dalla teologia
3.1 Il “popolo di Dio” e i suoi idoli nell’Uno e l’Altro Testamento.
Come la Scrittura sfida la retorica populista (pag. 100)
Marida Nicolaci
3.2 «Ponti, non barriere».
Le potenzialità della speranza cristiana contro il populismo di destra (pag. 116)
Andreas Lob-Hüdepohl
3.3 Populismo di destra e cattolicità: un’analisi ecclesiologica (pag. 130)
Franz Gmainer-Pranzl
3.4 I paradossi del populismo e il contributo della Chiesa alla democrazia.
Ipotesi di percorso (pag. 143)
Carmelo Dotolo
Forum teologico
1. L’estate della vergogna.
I cattolici americani e l’ultima ondata della crisi degli abusi sessuali (pag. 159)
Cathleen Kaveny
2. Dall’ascolto al dialogo.
Dopo il sinodo dei vescovi su giovani, fede e discernimento vocazionale (pag. 167)
Bruno Cadoré
Tracce n.5, Maggio 2019
Una vita che allarga la vita
03.05.2019
Seeking a Path Forward, «cercare una strada per andare avanti». Era il titolo del tour americano di presentazioni della biografia di don Giussani, avvenuto un mese fa. Ma a guardare bene, è pure il problema che abbiamo tutti, in qualsiasi condizione e in qualsiasi parte del mondo viviamo: trovare una strada per andare avanti, fare un cammino. Ovvero, imbattersi in qualcosa che ci permetta di guardare alla nostra vita non come a un insieme di circostanze più o meno casuali, di problemi da affrontare in sequenza, slegati l’uno dall’altro, ma come un percorso disegnato per farci crescere, diventare più uomini. E trovare qualcuno che in questo percorso ci accompagni, non ci lasci soli nell’affrontarlo. Soprattutto quando le curve e gli snodi si fanno più duri, e Dio solo sa in quanti e quali modi il cammino della vita può diventare impervio.
Ecco, quello che raccontiamo nelle prossime pagine ha esattamente questa fisionomia. È un’esperienza di vita e di fede che si offre come «compagnia affidabile a chi cerca una strada», come leggerete nel diario del viaggio scritto da Alberto Savorana, autore di quella stessa biografia e testimone, nella raffica di eventi vissuti in prima persona in giro per gli States, di decine di incontri con persone che, scoprendo un certo modo di vivere il cristianesimo – il carisma di don Giussani –, dicono di aver trovato proprio questo: un aiuto alla loro vita, una «compagnia quotidiana» nel lavoro, nel rapporto con i figli, gli amici, i problemi… Una novità inattesa, in un contesto in cui troppo spesso il cristianesimo, prima che essere una vita, è ridotto a una posizione culturale, un insieme di valori e posizioni etiche – pur giuste – da difendere con sempre più difficoltà. Tanto più ora che la Chiesa è messa alla prova da una crisi senza precedenti, scossa come è dal dramma della pedofilia.
Ma lo stesso è accaduto, con altre modalità, anche in America Latina. Dove le circostanze sono diverse e le fatiche pure (basti pensare alle sofferenze drammatiche del Venezuela, o alle tante sacche di crisi politica ed economica), ma il problema, in fondo, rimane lo stesso per tutti: vivere una vita piena, veramente umana. Pure lì, una serie di incontri e di fatti avvenuti più o meno nelle stesse settimane (l’occasione era l’assemblea dei responsabili locali di CL con Julián Carrón) testimoniano la stessa vivacità, la medesima pertinenza di un certo modo di vivere la fede alle esigenze e ai bisogni di chiunque, dovunque. Tanto che, sfogliando le pagine di questo numero, ne troverete tracce pure altrove, dalle lettere all’intervista che riprende il tema dell’Europa, al dialogo con il regista Giacomo Campiotti.
Il cristianesimo, ha sempre mostrato don Giussani, è un avvenimento, è una vita che “allarga” la vita. Bene: la gente, quella vita, continua – per grazia – ad incontrarla. E a trovarci dentro una strada per sé. È un dono che riceviamo, non è certo merito nostro. Ma che gratitudine poterlo condividere con tutti, nel mondo di oggi.
Nel 1953 Alberto Carocci e Alberto Moravia fondano "Nuovi Argomenti", da allora la rivista è rimasta un punto di riferimento per il mondo intellettuale e letterario italiano. In tutti gli anni di attività si sono alternati alla direzione i principali protagonisti della scena culturale italiana, da Pasolini a Sciascia, da Bertolucci a Siciliano, fino all'impegno attuale di Dacia Maraini. Negli ultimi anni "Nuovi Argomenti" ha saputo dimostrare la sua straordinaria vitalità scommettendo su molte delle voci più interessanti della nuova generazione di scrittori, tra le quali quelle di Alessandro Piperno, Roberto Saviano e Paolo Giordano.
Mezzi preti o superlaici? Qual è la loro specificità? Nel postconcilio sembrano assodate alcune acquisizioni su questo ministero: preparati sul piano teologico e pastorale, essi sono ministri di Dio tra gli uomini costituiti con ordinazione «permanente» e con un mandato preciso, specifico, proprio, bene identificato nella struttura ministeriale della chiesa. Proprio del ministero diaconale è la diaconia della carità che si esprime nella comunicazione della parola di Dio, si attua nel servizio nelle soglie ecclesiali e sociali e si finalizza nella liturgia. Servono le membra più in difficoltà nell’esperienza ecclesiale, incentivano i germi di fede di chi è sulla soglia, aiutano tutti i laici cristiani a vivere da testimoni di Cristo e a camminare verso il Padre. Però… si è diffuso parallelamente un uso troppo versatile dei diaconi per situazioni le più varie, che hanno mandato in confusione clero e vescovi, da una parte, ma anche laici e laiche, là dove invece sporgere nel ministero. Si sono aperte così molte questioni critiche, che il fascicolo indicizza nella scansione degli interventi. L’obiettivo del fascicolo è quello di delineare alcuni punti fermi per una teologia del diaconato a partire dal confronto con le «fonti» (testi biblici, canonici, patristica, testi conciliari in particolare del Vaticano II, fonti liturgiche) e con le tesi che emergono nei/dai dibattiti teologici postconciliari. In un clima di recessione ecclesiologica il diacono è troppo confinato nelle sagrestie mentre i presbiteri stanno affollando (maldestri) le «periferie». La crisi è evidente.
Una prima, corposa, sezione del numero è dedicata poi all’impunità di cui, nel nostro paese, hanno goduto e godono politici, imprenditori, mafiosi, appartenenti alle forze dell’ordine... Impunità che, minando la fiducia nello Stato e nella giustizia, rappresenta un vero e proprio vulnus alla democrazia del nostro paese. Luca Tescaroli ci parla del caso dei colletti bianchi, forse quello che maggiormente esprime la profonda disuguaglianza della nostra società. Checchino Antonini ripercorre alcuni dei casi più celebri di ‘malapolizia’, evidenziando come spesso lo spirito di corpo prevalga sulla tutela dei diritti. Marco Lillo ci racconta l’impunità della mafia, da sempre capace di annullare o attenuare l’azione repressiva dello Stato entrando in rapporto con la politica. Gianni Barbacetto e Marco Maroni ci portano per mano in un viaggio nel mondo dei condoni tra Prima e Seconda Repubblica, mentre Paolo Ielo illustra la difficoltà di punire i reati contro la pubblica amministrazione, mettendo in luce come a questo scopo serva un deciso intervento da parte del legislatore. E impunità, come ci racconta Caterina Malavenda, è anche quella di cui gode chi, per mettere a tacere un giornalista scomodo, si fa scudo delle cosiddette ‘querele temerarie’ senza andare incontro ad alcun tipo di conseguenza.
Una seconda parte del numero è dedicata al fenomeno mafioso, in grado di passare indenne per 200 anni di storia, grazie a quella capacità di mutare pelle ogniqualvolta necessario, per mantenere inalterata la capacità di infiltrare la società italiana, da Nord a Sud, e non solo, come raccontano Petra Reski (che traccia un quadro della situazione in Germania) e Stefania Pellegrini (che si concentra sulle mafie nel Settentrione). Quello che ci offre Saverio Lodato è invece uno sguardo disincantato sulla questione, che spazza via ogni illusione di essere – o di essere stati – sul punto di sconfiggere definitivamente questa piaga. D’altronde le classi dirigenti italiane non hanno mai affrontato seriamente l’aspetto che rende la mafia così forte: il suo rapporto con lo Stato. Un atteggiamento del quale sono emblematici da un lato il caso Andreotti, ricostruito da Gian Carlo Caselli, dall’altro i decenni di depistaggi, anomalie, ‘distrazioni’ attorno ad alcune delle stragi più sanguinose della nostra storia recente, di cui ci parlano Fiammetta Borsellino e Salvo Palazzolo. E se la politica non è stata capace di fare la sua parte, oggi anche il movimento antimafia è a un bivio, come denuncia Danilo Chirico: o trova il modo di uscire dalle stanche ritualità o è destinato a morire. L’unica vera barriera è rappresentata dall’informazione, quell’informazione che – prima della magistratura – ha svelato il verminaio mafioso di Roma Capitale, qui ricostruito nei minimi dettagli da Lirio Abbate e Giovanni Tizian. E che, per aver svolto con responsabilità il proprio dovere, vive sotto le minacce dei mafiosi, come ci raccontano tre giornalisti sotto scorta: Michele Albanese, Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo.
• Lodi, ora sesta, vespri e compieta composti giorno per giorno.
• Ufficio delle letture proposto tutte le domeniche, le solennità e le feste.
• Brevi introduzioni alle solennità, alle feste e alle memorie dei santi.
• Guida all’esame di coscienza serale.
• Carattere tipografico grande.
Che cos’è la liturgia delle ore? Come e quando si recita? I 4 volumi del testo ufficiale per me, che non sono esperto, sono difficili da utilizzare! Come faccio a orientarmi nel Salterio? In quale settimana mi trovo? Come funziona nelle solennità e nelle feste? Nella pubblicazione “Con acqua viva” si trovano le risposte a tutte queste domande: è tutto semplice, “lineare” e a portata di mano. Per ogni giorno del mese vengono riportate le lodi, l’ora sesta e i vespri. Nelle domeniche, solennità e feste c’è anche l’ufficio delle letture e in fondo al libro si trova la compieta per ogni giorno della settimana. Ciò che rende questo testo molto chiaro e facile da utilizzare è che, per ogni momento di preghiera, si trovano tutte le parti che servono disposte in successione. Ciò è particolarmente utile nelle domeniche, nelle memorie dei santi e in altre festività liturgiche, dove il testo ufficiale del Breviario “costringe” a continui, e talvolta complicati, cambi di pagina. Ogni mese “Con acqua viva” mette alla portata di tutti, soprattutto di quei laici che vogliono iniziare a celebrarla individualmente, la liturgia delle ore, la preghiera liturgica più importante dopo la santa Messa!
Quaderno
4053
RELIGIONI E VIOLENZA
PASTORALE SOCIALE DELLA CHIESA E CONFLITTI
LA SFIDA CULTURALE DEI VIDEOGIOCHI
IL DEBITO PUBBLICO ITALIANO
Storia, rischi e prospettive
IMPRENDITORIALITÀ E CREAZIONE DI LAVORO TRA I GIOVANI IN AFRICA
3 Editoriale Lorenzo Bertocchi
6 11° giorno de Il Timone
7 Timonieri
8 Chiesa
9 Mondo
10 Gli “appunti” di Benedetto sugli abusi e la Chiesa AA. VV. Abstract
13 Cosa dice la normativa cattolica Giovanni Scalese
15 Una giustizia ecclesiastica a rimorchio di quella civile Giovanni Scalese
18 20 anni di Timone Gianpaolo Barra Abstract
21 Bambini come prodotti, ma nessuno ci pensa Raffaella Frullone Abstract
23 Se la critica all'utero in affitto arriva da sinistra Fabio Piemonte
26 Kattolico Rino Cammilleri
28 Pillole Gianpaolo Barra
41 L'arte sanitaria e la fede Andrea Cionci
44 Maria, il nuovo culto spegne le dee pagane Marco di Matteo
46 L'eterno in uno sguardo Valentina Sessa
48 Col diavolo non si dialoga Maurizio Schoepflin
50 Aggiungi un posto a tavola Luisella Scrosati Abstract
52 Matita blu Mario A. Iannaccone
54 Parole proibite Andrea Zambrano
55 Filosofando Giacomo Samek Lodovici
58 Biblioteca Vincenzo Sansonetti
59 Schermi Cassandra Albani
60 La riscoperta del Sacro Andrea Zambrano
61 Catechismo Andrea Biavaschi
61 Il Magistero Claudio Crescimanno
62 Miracoli Saverio Gaeta
64 Sto alla porta e busso Rosanna Brichetti Messori
65 Don Camillo sul crinale Lorenzo Bertocchi
Dossier
Seguimi e fa ciò che vuoi AA. VV. Abstract
La cultura pop, quando il mezzo diventa il messaggio Eugenio Capozzi
Essere ciò che si vuole, il transumanesimo Giacomo Samek Lodovici
Media System, come si irretisce il lettore ignaro Enzo Pennetta
Anche la Chiesa ha il suo "clericalmente" corretto Vittorio Messori
Periodico religioso mensile in edizione tascabile che propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata. Contiene il rito della Messa, la liturgia della Parola e le parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, e una breve riflessione sulle giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione.