
Elia Benamozegh (Livorno 1823-1900), biblista, talmudista, cabbalista, filosofo della religione, è stato il più importante rabbino italiano dell'Ottocento. Nato da una famiglia originaria di Fez (Marocco), trascorse per intero la sua vita a Livorno, esercitando l’ufficio di rabbino. Gran parte della sua opera, scritta in ebraico, italiano e francese, è ancora inedita e forse, almeno in parte, è andata smarrita. Marietti ha già pubblicato: Israele e l’umanità (1990), Morale ebraica e morale cristiana (1997), L'origine dei dogmi cristiani (2002), e Il Noachismo (2006).
Quando giungerà sulla terra il Messia? Sapremo riconoscerlo? E quali regole morali bisogna osservare nei quotidiani rapporti con gli altri per attenderlo nel modo migliore? A queste e ad altre domande dà una chiara e semplice risposta il Rabbino Elio Toaff, nel corso di una nuova e appassionata conversazione con Alain Elkann che tocca i punti principali della fede ebraica e ne riafferma il profondo retaggio storico e culturale.
"Questa è una storia del Campo di Fossoli, costruito davanti a casa nostra nel '42. La storia di coloro, soldati e civili, uomini e donne, che hanno sostato tra queste baracche e questo filo spinato prima di proseguire verso Auschwitz e gli altri lager nazisti. Ma è anche la nostra storia, di gente contadina abituata ad un vivere antichissimo nella campagna silenziosa e solitaria, un vivere d'improvviso sconvolto dalla costruzione di un campo di concentramento. Che soprattutto stupiva e cambiava chi era bambino. Come me."
Sara, Rebecca, Lea, Rachele - le madri di Israele, le quattro matriarche appaiono, attraverso le righe di Catherine Chalier, nella loro verità biblica: nella loro antichità che è anche viva presenza, nella loro grandezza che è anche estrema prossimità di persone, nel loro mistero che è anche sfavillio e grazia. Mai divengono figure mitologiche, mai si irrigidiscono nei tratti di personaggi, mai si limitano a un particolarismo etnico. Le parole di queste donne, con i loro atti, i loro gesti, i loro passi, dischiudono le dimensioni e il senso dell'umano. Si producono come ancora inattese, come per la prima volta. (dalla prefazione di E. Lévinas)
L'etica della Torah non cerca d'imporre all'uomo un ideale di rinuncia alla vita individuale e collettiva. Al contrario quest'etica è eminentemente sociale. Essa risveglia in ciascuno le responsabilità che spettano per il semplice fatto di essere un membro della società umana. Alla base di quest'etica collettiva c'è il mirabile comandamento dell'amore: "Amerai il prossimo tuo come te stesso", un comandamento senza limiti, che invita l'uomo ad amare non solo i propri simili, ma anche lo straniero, lo schiavo, il nemico.
Questo libro raccoglie la testimonianza di venti rabbini che, in varie epoche e nazioni, hanno scelto di dare la propria vita a Gesù pur rimanendo ebrei. Cosa succede se un rabbino ebreo incontra Cristo e decide di seguirlo? Il più delle volte è una scelta che comporta conflitti interiori se non persecuzioni, fino a perdere, se necessario, quanto c'è di più prezioso: la famiglia, gli amici, il lavoro. Ma, al di là del travaglio interiore e delle lotte da affrontare per adesione alla fede in Yeshua HaMaschia, l'ebreo che incontra Cristo sa di aver trovato in Gesù il vero Messia d'Israele.