
La chiesa di oggi ha più consumatori che membri partecipi e attivi. Paul D. Tripp ci mostra come Dio si serva di persone che hanno bisogno di cambiare quali strumenti per promuovere un analogo cambiamento negli altri. Il suo obiettivo non è solo mostrare che le persone possono cambiare mentre forniscono e ricevono un simile ministero, ma è quello di aiutare la chiesa a mutare radicalmente la propria cultura.
La nostra epoca è caratterizzata da una spiccata fragilità emotiva. Tremiamo facilmente quando ci accade qualcosa di brutto e abbiamo poca resistenza di fronte agli attacchi, figuriamoci affrontarli con gioia! Ma questi uomini erano tutt'altro che fragili e possono ispirare in noi la forza necessaria per resistere. Come Wilberforce, anche noi possiamo cogliere in Cristo la gioia dei bambini e verso i bambini. Anche noi possiamo imparare a desiderare la "valle dell'umiliazione", come fece Simeon, o a seguire l'esempio di Newton, e proclamare, pieni di stupore, che il Signore Onnipotente "ha salvato un miserabile come me".
Nel disegno complessivo dell'opera l'autrice storicizza il cristianesimo sin dalle sue origini, cogliendo l'universalità del suo respiro negli eventi che hanno visto la diffusione del nuovo eone nei vecchi crogioli della storia antica. Il progetto della collezione riguarda il ruolo del cristianesimo nell'edificazione delle civiltà, delle culture e delle società europee, colto in una duplice prospettiva sincronica: spaziale e spirituale. La novità è nella proposta di una lettura della storia incentrata sull'importanza che i grandi ideali hanno avuto nel determinare i mutamenti geopolitici e nel fondere le culture del mediterraneo e le stratificazioni etniche dei popoli europei in una comune realtà civile e religiosa.
Il libro è un invito all'uomo di oggi, frastornato dallo stress e dai rumori della vita contemporanea, a fare silenzio intorno a sé per meditare le ultime parole pronunciate da Gesù in croce. Il perdono di cui ci ha fatto grazia l'Uomo-Dio, infatti, appartiene tanto ai credenti quanto ai non credenti. L'esclamazione del Crocifisso "Tutto è compiuto" è infatti una Sua indicazione affinché tutti gli uomini possano scoprire quale debba essere la loro missione. Le parole finali del Cristo "Padre nelle Tue mani consegno il mio spirito" permettono invece di comprendere meglio la necessità per ogni uomo di rimettersi alla volontà di Dio, dato che suo vivere quotidiano non è altro che dono della Misericordia e frutto della volontà divina.
Non basta andare in Africa. Bisogna tornarci. E ci si torna quando si è capito che di quella sorgente di autenticità non si può fare a meno. Wolfgang Fasser ritorna in uno degli stati più piccoli e poveri dell'Africa, il Lesotho. E questa volta ci porta con lui. Siamo davvero in grado di abitare la nostra vita? Che qualità hanno le nostre relazioni umane? Come possiamo distinguere le pretese inutili da ciò che ci serve davvero per vivere? Attraverso le sue esperienze di cura e le sue relazioni di amicizia profonda con la gente del Lesotho, Wolfgang ci mette a contatto con un'umanità che a queste domande risponde con i gesti del quotidiano. Il suo diario così diventa il nostro. Una riflessione personale e corale su chi siamo e cosa conta davvero per vivere. Per vedere di più, e meglio. Con l'aiuto di chi non vede.
Cosa unisce le riflessioni di un teologo come Vito Mancuso, di un romanziere come Andrea De Carlo, di un campione come Damiano Tommasi? Il libro ci propone cinque modi diversi ma sempre creativi di guardare il mondo: si va dal punto di vista dell'arte a quello dei social network, dalle strade della creatività a quelle dello sport, per concludere lo sguardo dentro a noi stessi.
"La vera religione fu primieramente da Dio rivelata ad Adamo, che fu il primo uomo del mondo; quindi dallo stesso Dio, e talvolta col ministero degli Angeli, venne rivelata ai santi Patriarchi che la praticarono, ai Profeti, i quali coi loro miracoli dimostrarono che erano da Dio inspirati. Imperciocchè Dio solo è autore de' veri miracoli, nè li può fare o concedere che altri li faccia in prova dell'errore e della menzogna. Gli uni e gli altri confermarono questa rivelazione con profezie, cioè con predizioni riguardanti l'avvenire, che esattamente si avverarono; solamente Iddio sa l'avvenire, e può rivelarlo agli uomini. Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa cattolica, romana, perché essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità."
Ecco il primo libro delle cronache della Chiesa di maggiore interesse a partire dall'anno 2010, in ordine cronologico, sintetizzate con taglio giornalistico, riccamente illustrate con fotografie e immagini a colori, facilmente consultabili grazie agli indici per argomenti e per date.
Agli albori dell'Anno Mille, l'arcivescovo Sigerico ritorna a Canterbury da Roma seguendo un percorso che oggi è considerato l'asse portante della via Francigena. Per tutto il Medioevo, su questa e su tante strade europee si incammineranno pellegrini diretti, attraverso l'Italia, non solo a Roma, ma anche a Santiago di Compostella e, mediante i porti italiani, a Gerusalemme. Prendendo l'avvio dalle più note guide medievali del pellegrino, il presente saggio sviluppa un'indagine sui meno conosciuti diari di viaggio di pellegrini europei del Quattrocento dalle cui descrizioni è possibile ricostruire gli itineraria peregrinorum italiani di questo secolo. Il saggio coglie perfettamente la tendenza scientifica attuale che spinge a interpretare i pellegrinaggi - medievali, ma anche rinascimentali - nell'ambito di una stessa civiltà e cultura. Un approccio necessario perché per molto tempo si è assistito ad un'incomunicabilità tra gli studiosi di tematiche gerosolimitane e quelli di argomenti romei e compostellani. Il saggio contribuisce a tessere legami metodologici e tematici tra ambiti solo apparentemente diversi e separati, di cui vanno colte sia le diversità che le concordanze.