
Una raccolta delle preghiere che hanno attraversato gran parte della storia della fede: da quelle bibliche a quelle dei grandi mistici della Divina Misericordia, a quelle delle donne e degli uomini che hanno arricchito con la loro ricerca l'avventura spirituale della Chiesa. Uno strumento utile per vivere il Giubileo della Misericordia. Gli autori: Giovanni Evangelista, Paolo di Tarso, Agostino d'Ippona, Ambrogio di Milano, Gregorio di Nissa, Tommaso d'Aquino, Francesco d'Assisi, Chiara d'Assisi, Antonio di Padova, Bonaventura da Bagnoregio, Simeone Nuovo Teologo, Elena Guerra, Luigi Orione, Søren Kierkegaard, Charles de Foucauld, Giovanni Maria Vianney, Vincenzo de' Paoli, Giovanni Bosco, Caterina da Siena, Primo Mazzolari, Ignazio di Loyola, Teresa di Gesù Bambino, Leone XIII, Pio XI, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Raoul Follereau, John Fitzgerald Kennedy, Dag Hammarskjöld, Edith Stein, David Maria Turoldo, Romano Guardini, Gertrude di Helfta, Margherita Maria Alacoque, Faustina Kowalska, Papa Francesco.
Sant'Atanasio di Alessandria, vescovo e teologo, considerava il Salterio un «libro degli affetti», un testo che consente di riconoscere gli infiniti registri dell'anima. I salmi, infatti, sono lo specchio dei sentimenti: da un lato ci rivelano il nostro stato interiore, dall'altro i moti più negativi che richiedono risanamento e maturazione.«Il libro dei Salmi - secondo Atanasio - possiede una sua propria grazia meritevole di particolare attenzione; oltre a tutto quello in cui vi è comunione e relazione con gli altri libri, ha anche questo di meraviglioso, che riporta impressi e scritti in esso i moti di ciascuna anima e il modo con il quale essa cambia e si corregge».
Sulle ali del titolo «Il grido che tocca il cuore» sono raccolte le preghiere di papa Francesco negli anni del suo pontificato. Sono preghiere composte e pregate da lui durante i suoi viaggi apostolici, per azioni liturgiche e pastorali, visite apostoliche e incontri personali e pubblici. Fanno parte dei suoi discorsi, dei suoi messaggi e dei suoi scritti. Scandiscono la sua visione pastorale mondiale: dare lode a Dio Trinità Padre, Figlio, Spirito Santo e al contempo rimanere connessi alla realtà umana concreta, universale. Diventano suppliche per ciò che ci affligge; richieste di compassione, di pace, di perdono, di suffragio... e si traducono anche in struggenti inviti a umanizzarci, a fraternizzare, a renderci attenti agli altri..., a prendercene cura.
Il rapporto tra le narrazioni cinematografiche e le forme, gli stili, le dinamiche della preghiera presenta da sempre più difficoltà che consonanze. Non sfugge a nessuno: l’occhio della cinepresa non coincide solamente con lo sguardo pudico del regista, è anche la finestra impolverata dello spettatore, quando non diventa il buco della serratura del moderno consumatore, che spia fra le pieghe, i conflitti, le gioie e le disperazioni dell’orante ripreso. Questo libro si propone come riflessione e sguardo circa il rapporto tra la settima arte e la preghiera, momento intimo, ma non privato, del rapporto tra Dio e l’uomo. Una meditazione articolata e profonda la cui lettura, almeno come speranza, comporta un ritrovato bisogno di andare al cinema con occhi nuovi. Per uscire di sala con la mente un po’ più fresca e la vita un po’ più animata da uno spirito di fiducia. Proprio come quel giorno sul Tabor.
L'AUTORE
Dario Cornati è docente dal 1991 di Teodicea, Ermeneutica ed Estetica. Dal 2000 assume l’insegnamento di Metafisica, di Antropologia e
di Fenomenologia della Religione presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Milano. Dall’ottobre 2003 è docente di Metafisica e di Antropologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Membro ufficiale del Centro di Studi blondeliani all’Istituto Giovanni Paolo II di Roma, nonché assistente spirituale della Famiglia Vincenziana e delle Conferenze vincenziane in Milano. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Ontologia dell’Assoluto affettivo. Linee di un’ontologia della vita di Dio e di un’antropologia dei legami (2010). Dario Edoardo Viganò è Direttore del Centro Televisivo Vaticano (CTV) e professore ordinario di Teologia della comunicazione presso la Pontificia Università Lateranense, dove è anche Direttore del Master in Digital Journalism (con Emilio Carelli). Insegna Linguaggi e mercati dell’audiovisivo alla LUISS “Guido Carli”. È stato, dal 2004 al 2013, Presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, Direttore della «Rivista del Cinematografo» e Presidente della Commissione Nazionale Valutazione Film della CEI. Tra i suoi libri si ricordano: Telecamere su San Pietro (2013), I film studies (2013, con E. De Blasio), Etica del cinema (2013), Il Vaticano II e la comunicazione (2013), La maschera del potere. Carisma e leadership nel cinema (2012), Chiesa e pubblicità. Storia e analisi degli spot 8x1000 (2011) e Dizionario della comunicazione (2009).
Dio, quanto lo desideriamo! Lo desideriamo quando, nello stordimento dei sensi che ci impediscono di ascoltare la nostra anima, emerge il grido profondo che ci abita: "Ho bisogno di amare, di essere amato, di esistere!". Questo percorso meditativo sul Padre nostro nasce proprio dalla consapevolezza che quel grido interiore è stato ascoltato, ha ricevuto una risposta, ha ricevuto una indicazione. Da allora (e per sempre) siamo diventati cercatori di Dio. Il Padre nostro è la preghiera cristiana più conosciuta, l'unica consegnataci direttamente dal Rabbi Gesù, che non è venuto per insegnarci preghiere, ma come pregare e chi pregare. Riprendendo, invocazione dopo invocazione, la preghiera del Padre nostro, pregando e meditando le parole del testo, possiamo convertire il nostro cuore al vero volto del Dio di Gesù. Perché noi non crediamo in un Dio, ma nel Dio di Gesù Cristo.
Un libro di meditazioni per vivere con maggior consapevolezza l'attesa e la nascita di Gesù, rivolto soprattutto ai giovani.
"Maria, Vergine di Fatima, custodisci la nostra vita tra le tue braccia, guida tutti noi nel cammino della santità" Papa Francesco
Don Rocco Malatacca ha accettato una sfida non indifferente: quella di costruire un training di preghiera per giovani e adulti di oggi,; per usare le sue parole: per giovani e adulti che vivono oggi, che cercano, oggi, la vita. Sono quelli che faticano a capire il senso della preghiera, ma anche quelli che hanno sempre pregato un dio "che vale l'altro"; quelli che non hanno tempo per pregare, ma... "gli piacerebbe"; quelli che provano a pregare ma parlano con sé stessi; quelli che pregano anche senza credere in Dio e quelli che pur dicendo di credere in Dio non hanno nessuna voglia di pregarlo; quelli che cercano una tecnica di preghiera ma non la trovano (e quando l'hanno trovata la lasciano subito: e, comunque, una tecnica per pregare non esiste); quelli che hanno il desiderio di Dio, ma non sanno come trasformarlo in realtà.
Proprio questi ultimi sono coloro cui don Rocco offre un cammino possibile, affinché possano portare il loro cuore "altrove", là dove un'Altro offre un'esperienza di trasformazione. Poiché si può pregare soltanto vivendo e si può incontrare Dio solo dopo avere incontrato l'uomo.
Un percorso originale, sorprendente che ci immerge nella tradizione mistica delle Chiese; un training che darà vita a molte discussioni.
Rocco G. Malatacca è nato a Lucera il 23 aprile 1982 ed è sacerdote per la Diocesi di Lucera-Troia, parroco in San Nicola di Bari in Orsara di Puglia (Fg).
Ha conseguito la licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico.
Ha collaborato per Tau Editrice con i titoli Vestirò la Croce (2015); Guy Pride (2015); Di luce e d'ombra (2016); #Touch (2018) e #RisorseInRete (2018).
L’Autore con questo nuovo Saggio, "Il Culto nell’Esicasmo” desidera approfondire alcune tematiche relative alla Pratica ed all’Ascesi Esicasta. Da un lato si troveranno temi già affrontati in altri Saggi e da un altro si approfondiranno temi mai trattati ed altri visti solo superficialmente. Parleremo della Pratica a partire dall’Invocazione del “Nome di Gesù” per approdare ad altre tematiche come la “Postura", la Respirazione e soprattutto il Centro del nostro Essere: il “Cuore”. L’Esicasmo essendo l’unica Pratica Cristiana che fa uso del Corpo, dell’Anima e dello Spirito diventa cosi la più alta Teologia che oggi possediamo per giungere al “Regno di Dio".
Conoscerla e divulgarla é la nostra Missione, trovare punti di raccordo tra il Cattolicesimo e l’Ortodossia e come far vivere i due polmoni di uno stesso organismo.
Non si può vivere senza uno di essi, tanto più che l’Esicasmo é nato quando il Cristianesimo era indiviso e lo fu per molti secoli ancora. Se il Centro Spirituale rimase il Monte Athos si può affermare che l’Esicasmo segno una fonte di Pratica vissuta tanto nei paesi Slavi che anche nei paesi del Mediterraneo. Infatti l'Esicasmo prese connotazioni proprie in Russia ed anche nel Mezzogiorno dell’Italia. Questa sarà la mia prossima fatica.
Dal testo base del Compendio, il primo volume sui capisaldi della fede cristiana in forma di domanda e risposta. Arricchito da percorsi di lettura per la catechesi e la lettura personale e dalla sezione di attualizzazione: "Che cosa significa per me oggi?".
Il Credo Niceno-costantinopolitano - unità di base dell'insegnamento cristiano - definito e commentato dai Padri della Chiesa. Il quarto volume della collana raccoglie testi relativi al ministero dello Spirito, alla persona e ruolo dello Spirito santo nella giustificazione, salvezza e vita santa.
Il Credo Niceno-costantinopolitano - unità di base dell'insegnamento cristiano - definito e commentato dai Padri della Chiesa. Il quinto volume presenta testi relativi al Dio trino e uno nella Chiesa e nella storia e alla gloria di Dio nella Chiesa e il compimento della storia.