
Il volume raccoglie i principali saggi dedicati da Pierre Hadot alla patristica latina, per la prima volta qui tradotti in italiano, e offre un'ampia panoramica sull'importante lavoro storico e filologico svolto da Hadot, sin dagli anni Cinquanta, sui testi di Mario Vittorino, Agostino e Ambrogio. L'insieme dei saggi restituisce i principali tratti della metodologia storico-filosofica di Hadot che, sulla scorta delle ricerche di Paul Henry e Pierre Courcelle, riesce nell'intento di delineare le influenze filosofiche di cui sono intessute le opere della patristica latina; esso mostra inoltre il modo in cui Hadot studia e chiarisce alcuni concetti teologico-filosofici di grande importanza per la patristica latina, come ad esempio quello di persona. Il libro contiene anche i resoconti dei corsi tenuti da Hadot all'École Pratique de Haute Étude dal 1964 al 1980, documento di notevole importanza per la ricostruzione del percorso attraverso il quale Hadot ha gradualmente spostato il punto focale del suo interesse dalla patristica latina alla filosofia antica, dai Padri della Chiesa a Plotino e Marco Aurelio, e ha iniziato a intravedere il rilievo sia del tema degli esercizi spirituali, che sarà poi centrale per la sua ricerca successiva, sia di altri importanti motivi che egli svilupperà in seguito, come quello dell'idea di natura nel mondo antico e della struttura tripartita della filosofia antica. Prefazione di Arnold I. Davidson e di Laura Cremonesi.
Volume 14: La fede e la speranza (Seconda sezione della Seconda parte Secunda Secundae -, questioni 1-22)1: L'oggetto della fede - 2: L'atto interno della fede - 3: L'atto esterno della fede - 4: La virtù della fede - 5: Coloro che possiedono la fede - 6: La causa della fede - 7: Gli effetti della fede 8: Il dono dell'intelletto - 9: Il dono della scienza - 10. L'incredulità in generale - 11: L'eresia - 12: L'apostasia - 13: La bestemmia in generale - 14: La bestemmia contro lo Spirito Santo - 15: La cecità della mente e l'ottusità dei sensi - 16: I precetti riguardanti la fede, la scienza e l'intelletto 17: La speranza - 18: Il soggetto della speranza - 19: Il dono del timore 20: La disperazione - 21: La presunzione - 22: I precetti relativi al timore e alla speranza.
Volume 10: Le virtù (Prima sezione della Seconda parte - Prima Secundae -, questioni 49-70)49: La natura degli abiti in generale - 50: Il soggetto degli abiti - 51: La generazione degli abiti - 52: L'aumento degli abiti - 53: La dissoluzione e la diminuzione degli abiti - 54: La distinzione degli abiti 55: Le virtù nella loro essenza - 56: Il soggetto delle virtù - 57: Le virtù intellettuali - 58: La distinzione delle virtù morali da quelle intellettuali - 59: I rapporti fra le virtù morali e le passioni - 60: La distinzione delle virtù morali tra loro - 61: Le virtù cardinali - 62: Le virtù teologali - 63: La causa delle virtù - 64: Il giusto mezzo delle virtù - 65: La connessione delle virtù - 66. L'uguaglianza delle virtù - 67: La permanenza delle virtù dopo questa vita - 68: I doni - 69: Le beatitudini - 70: I frutti dello Spirito Santo.
Volume 6: L'uomo: b) Pensiero e origini (Prima parte - Prima pars -, questioni 84-102)84: La conoscenza dell'anima unita al corpo rispetto alle realtà materiali ad essa inferiori - 85: Procedimento e sviluppi dell'intellezione 86: Gli aspetti della realtà materiale conosciuti dal nostro intelletto - 87: In che modo l'anima intellettiva conosca se stessa e quanto in essa si trova 88: In che modo l'anima conosca le realtà ad essa superiori - 89: La conoscenza dell'anima separata - 90: La creazione dell'anima - 91: L'origine del corpo del primo uomo - 92: L'origine della donna - 93: L'immagine di Dio nell'uomo - 94: Lo stato e la condizione del primo uomo quanto all'intelletto - 95: Su quanto concerne la volontà del primo uomo, cioè la grazia e l'innocenza - 96: Il dominio dell'uomo nello stato di innocenza - 97: La conservazione dell'individuo nello stato primitivo dell'uomo - 98: Su quanto concerne la conservazione della specie - 99: Le condizioni fisiche della prole che sarebbe generata - 100: Le condizioni morali della prole - 101: Le condizioni della prole rispetto alla scienza - 102: Il paradiso terrestre, dimora dell'uomo.
Volume 2: Vita e operazioni di Dio (Prima parte - Prima pars -, questioni 14-26)14: La scienza di Dio - 15: Le idee - 16: La verità - 17: La falsità 18: La vita di Dio - 19: La volontà di Dio - 20: L'amore di Dio - 21: Giustizia e misericordia di Dio - 22: La provvidenza di Dio - 23: La predestinazione - 24: - Il libro della vita - 25: La potenza divina - 26: La beatitudine di Dio.
E' un'esposizione completa e lucida della metafisica tomista. Essenzialita, profondita, semplicita e completezza rendono quest'opera tra le migliori degli ultimi trent'anni. S. Tommaso occupa un posto di enorme importanza nella storia della metafisica. Ma la sua h una dottrina originale, o una rielaborazione della metafisica aristotelica e di quella neoplatonica? Per rispondere a questa domanda il p. Battista mondin, con il suo solito stile chiaro ed essenziale, nella prima parte del volume presenta le principali interpretazioni della metafisica di s. Tommaso; nella seconda espone approfonditamente le caratteristiche e le grandi ricchezze della concezione metafisica dell'aqu inate, nei suoi vari aspetti: tommaso e la metafisica aristotelica; le proprieta della metafisica; la conoscenza dell'e ssere; il linguaggio antologico di tommaso; la metafisica dell'essere e la sua struttura ontologica; l'analisi delle c inque vie per conoscere l'esi stenza di dio; i nomi divini e il problema dell'analogia, i trascendentali, la creazione e la provvidenza.
Il volume presenta e traduce la Pratica della Regola di san Benedetto di Claude Martin. Oltre a illustrare il modo di compiere gli esercizi che scandiscono la vita in comune, per l'istruzione dei novizi, il testo doveva rappresentare "come la teoria", per la "perfezione della vita religiosa" secondo la tradizione benedettina. Il libro, apparso nel 1674, ebbe grande successo e fu tradotto anche in Italia ove divenne il manuale della Congregazione di Santa Giustina. Lo si ripropone alla lettura fidando che se ne vorrà penetrare il nesso di esperienza e teoria: vi soggiace e la chiede per la corretta comprensione. La forma del libro è quella di un manuale dell'età cartesiana, ma l'esperienza spirituale dell'autore, quella di chi sapeva di avere mente e cuore, li aveva in sé unificati. Invitando a coltivare il desiderio di virtù cristiana, nel di-sincanto sui vizi possibili, fondava sulla devozione - di cui la presenza di Dio coltivata è l'anima - la riuscita felice dell'esistenza.

