
L'opera, a firma di due tra i più importanti specialisti italiani della materia, costituisce uno strumento agile e denso per introdurre allo studio della letteratura cristiana antica. Presentata in seconda edizione rivista e ampiamente aggiornata, essa coniuga la chiarezza espositiva con un'accurata informazione sullo stato degli studi italiani e stranieri. La buona accoglienza ricevuta dalla precedente edizione è un segnale indubbio dell'attuale interesse per gli scrittori cristiani dei primi secoli, dei quali oggi si colgono meglio la straordinaria ricchezza espressiva e la capacità di rielaborare in modo creativo una pluralità di influssi culturali e di modelli letterari.
La presente opera raccoglie tutti gli scritti e le ultime parole di Santa Teresa di Lisieux in unico volume. Seconda edizione aggiornata e corretta.Coedizione OCD - LEV. Dopo più di dieci anni tornano in traduzione italiana le Opere complete di S.Teresa di Gesù Bambino, curate in francia da un'equipe sotto la direzione di Mons. G. Gaucher e insignite di un premio nazionale. Questa edizione è migliorata e corretta soprattutto per la parte poetica delle Poesie e Pie Ricreazioni.
I Carmi -il cui contenuto spazia dall'amicizia alla famiglia e fino alle grandi verita della fede- raccolgono quasi tutti generi letterari classici trasferiti nell'ambito del pensiero cristiano.
Il Cristo risuona in tutte le catechesi, che propongono una sintesi della dottrina cristiana come primo nutrimento dei fedeli.
Epifanio si collega alla tradizione eresiologica inaugurata da Giustino nel II secolo e proseguita da Ireneo e Ippolito, ma, vissuto nel IV secolo, scrive in un Impero ormai cristiano, nel periodo delle grandi controversie teologiche, nel corso delle quali l’intervento imperiale svolge un ruolo non trascurabile. Il Panarion è un vero e proprio trattato eresiologico, anche se nel corso del III e del IV secolo alcuni autori inseriscono nei loro scritti elenchi, più o meno lunghi, di eresie – basti pensare a Clemente d’Alessandria, Origene, Eusebio di Cesarea, Cirillo di Gerusalemme.
L’opera, monumentale e ricca di documenti, si compone di tre libri, ripartiti in sette tomi, nei quali sono presentate e confutate ottanta tra eresie e scismi: il primo libro contiene tre tomi e quarantasei eresie (Barbarismo, Scitismo, Ellenismo, Giudaismo e Samaritanismo, con le rispettive suddivisioni, e le eresie sorte dopo l’incarnazione di Cristo, dai Simoniani ai Tazianei), il secondo due tomi e ventitré eresie (dagli Encratiti agli Ariani), il terzo due tomi e undici eresie (dagli Audiani ai Massaliani). Chiude il trattato «la difesa della retta fede e verità, che è rappresentata dalla santa, cattolica e apostolica Chiesa», in cui l’autore sintetizza i punti fondamentali della dottrina cattolica ortodossa – la Trinità, l’incarnazione di Cristo, la resurrezione dei morti, il giudizio eterno – e i principi istituzionali che reggono la Chiesa – la liturgia, le riunioni, i digiuni, le festività, la vita dei fedeli e dei monaci, le prescrizioni per la vita quotidiana. Il risultato di questo lavoro è un panarion, appunto, una cassetta di medicinali, dalla quale poter trarre rimedi contro morsi e punture mortali. Fuor di metafora, una sorta di manuale di pronto soccorso, al quale i cristiani della retta fede possono attingere le informazioni di cui necessitano per riconoscere a quale categoria appartengano gli eretici incontrati nel loro cammino, eventualmente per confutarli, per convincerli a rinsavire, e anche per guidare i fedeli a non cadere nell’errore.
EPIFANIO DI SALAMINA (310/320-403), di famiglia cristiana, fu uomo di grande erudizione che si dedicò fin da giovane allo studio della Scrittura e all’ascesi. A vent’anni fondò un monastero e intorno al 367, pur continuando a condurre vita ascetica, divenne vescovo di Costanza a Cipro. Le sue grandi opere sulle eresie furono scritte nella maturità e portano nomi simbolici: l’Ancorato (374) e il Panarion (374-377).
Descrizione dell'opera
La Regola di san Benedetto sta a fondamento di tutto il monachesimo occidentale ed è sicuramente una delle radici più feconde nella tradizione culturale europea: pochi testi hanno esercitato nella storia occidentale un'influenza tanto profonda. L'edizione presentata - riveduta e ampliata secondo l'ultima edizione dell'originale tedesco - permette un approccio integrato e pluridimensionale al testo della Regola, fornendo al lettore gli strumenti critici secondo diversi livelli di approfondimento. L'Introduzione inquadra la Regola nel suo contesto storico, sociale e religioso, ne mette in risalto gli elementi innovativi e originali rispetto alle altre Regole che comparvero nello stesso periodo e soprattutto mostra come essa venne recepita nell'ambito ecclesiale del Medioevo e dei secoli successivi. Il cuore del volume è costituito dall'edizione critica del testo latino della Regola accompagnato dalla traduzione italiana, che si contraddistingue per precisione, per perfetta aderenza all'originale e, al tempo stesso, per uno stile estremamente scorrevole e leggibile. Il testo è corredato da un esauriente commento esplicativo che spiega la Regola parola per parola, ne esplicita i riferimenti biblici e patristici, mette a fuoco la teologia, la spiritualità e il pensiero di san Benedetto. Tale commento esplicativo e l'apparato di note che lo accompagnano sono redatti secondo i più aggiornati criteri di scientificità, ma, al tempo stesso, non ostacolano il lettore che vuole limitarsi al solo testo. Infine, la bibliografia aggiornata, un dettagliato indice analitico e una tavola, che guida alla lettura della Regola nel corso dell'anno, sono preziosi strumenti per chiunque voglia addentrarsi nell'esplorazione della straordinaria spiritualità di san Benedetto.
Sommario
Introduzione. Testo integrale latino-italiano della regola di Benedetto e commento. Bibliografia. Indici.
Note sui curatori
GEORG HOLZHERR è monaco benedettino, professore di teologia, liturgia e diritto canonico. Per oltre 30 anni è stato abate del monastero di Einsiedeln e membro della Conferenza Episcopale Svizzera, con incarichi importanti in situazioni difficili. Risiede nell'abbazia di S. Lazzaro di Seedorf, padre spirituale di quella comunità di monache. Spiega ogni giorno la Parola di Dio sul sito www.gotteswort.ch (parola e immagine). Il suo commento alla Regola di san Benedetto, giunto alla 7a edizione e tradotto in varie lingue, si distingue per la vasta e scientifica conoscenza del testo sotto tutti i vari aspetti - storico, filologico e spirituale - e per la capacità di farlo gustare come guida di vita cristiana. L'edizione italiana è stata curata dalle MONACHE BENEDETTINE DELL'ABBAZIA «MATER ECCLESIAE» dell'isola di San Giulio sul lago d'Orta (Novara), sotto la guida della loro abbadessa, Anna Maria Cànopi.
Il Credo Niceno-costantinopolitano - unità di base dell'insegnamento cristiano - definito e commentato dai Padri della Chiesa. Il quarto volume della collana raccoglie testi relativi al ministero dello Spirito, alla persona e ruolo dello Spirito santo nella giustificazione, salvezza e vita santa.
La letteratura apologetica nasce fin dai primi decenni del II secolo e comprende una serie di scritti composti per difendere il cristianesimo e i cristiani dalla persecuzione.
Queste lettere rivelano lo spirito ascetico di Fulgenzio e non disdegnano, quando necessario, di mettere la sua dottrina al servizio della Chiesa.
Un classico dell'apologetica, della storia della cultura e della filologia; uno dei più straordinari florilegi di autori dell'antichità classica mai pervenuti.
Ampiamente letto e variamente interpretato fin dalle origini della storia della Chiesa, il Libro dell'Apocalisse è stato oggetto di diversi approcci interpretativi: dal millenarismo di Vittorino di Petovio al simbolismo di Ticonio, che lesse il Libro come immagine del tempo universale e unitario della Chiesa. Quest'ultimo in particolare, molto ammirato da Agostino, ha influenzato profondamente l'esegesi medievale del testo biblico. Il volume attinge principalmente per l'esegesi orientale dell'Apocalisse ai due commentari greci di Ecumenio e di Andrea di Cesarea, mentre si concentra su sei commentari - quelli di Vittorino di Petovio, Ticonio, Primario, Cesare di Arles, Aprigio di Beja e Beda il Venerabile - per l'interpretazione occidentale. Nell'edizione del volume si è dato particolare cura al contesto degli scritti affinché i lettori di oggi possano comprendere l'uso creativo della Scrittura, l'interesse teologico, l'intento pastorale.
L'epistolario di Cipriano raggruppa tutta la corrispondenza prodotta lungo tutto il periodo del suo episcopato (248-258). Si tratta di una testimonianza importantissima sia per la ricostruzione degli avvenimenti dell'epoca e della storia della Chiesa sia per quel che riguarda l'attività di Cipriano dagli inizi della persecuzione di Decio fino agli ultimi giorni della sua vita. Curato da Carlo Dell'Osso, il presente volume fa parte della serie Scrittori Cristiani dell'Africa Romana, collana prevista in 10 volumi, che pubblica in edizione latino-italiana tutte le opere di Tertulliano, Cipriano, Arnobio, Minucio Felice e gli Atti dei martiri. Insieme all'opera di Agostino, con la pubblicazione di quest'opera si completa la pubblicazione del corpus completo della letteratura cristiana latina d'Africa. La serie è diretta da Claudio Moreschini.

