
L AUTORE ESPLICA L ARGOMENTO, OGGETTO DEL TITOLO DEL LIBRO, ANALIZZANDO PRINCIPALMENTE TRE TESTI: PER PRIMO IL DE ANIMA DI ARISTOTELE E I DUE SEGUENTI DI SAN TOMMASO: SENTENCIA LIBRI DE ANIMA E LA QUAESTIO DISPUTATA DE ANIMA. Tre sono le opere che serviranno da base per la trattazione del tema: il de anima d i aristotele, il commento a questo ovvero sentencia libri de anima di s. Tommaso, e la quaestio disputata de anima. Quest'ultima opera, meno famosa t ra quelle di san tommaso e contemporaneamente piu`schematica non ha impedito all'angelico di raccogliere in un piccolo gioiello molte delle sue piu`precise e feconde affermazioni sull'anima umana alla luce de i suoi grandi principi metafisici. L'autore si limita il p iu`possibile ad indagare in esse la relazione delle due realta indicate dal titolo: anima e partecipazione. Non mancano, in realta, eccellenti trattazioni dedicate all'uno e all' altro dei due argomenti, peraltro capitali, di due grandi filosofi. E' piu`raro, invece, vederli confrontati. Inoltre, per non sorpassare limiti accettabili, l autore si concentra quasi esclusivamente sulle opere citate, puo`dovendo riferirsi necessariamente anche all intero corpus dei due pensatori, giacche soprattutto la partecipazione non trova esplicita trattazione in nessuna opera particolare, ma si trova disseminata qua e la in modo non sistematico.
l autore, docente di patrologia e teologia dogmatica, intende esaminare in modo scientifico quanto la storia della teologia ha saputo comprendere ed esprimere circa il mistero della salvezza umana operata da cristo. D aquino. La riflessione teologica attuale non incentra la propria attenzione sul tema della redenzione, il quale h, tuttavia, molto importante non solo a livello speculativo, ma anche per l'evangelizzazione. La storia e l'esperienza dimostrano com e la salvezza sia una questione fondamentale per l'uomo, po ichi questi e`per natura alla ricerca di una salvezza. La precarieta dell'esistenza, la p resenza del dolore, del male, della morte espongono l'uomo alla continua minaccia dell'a ssurdita dell'esistenza. Il b isogno che sorge nell'uomo di una risposta alla domanda di senso non ha un carattere soltanto intellettuale, ma esistenziale, proprio perchi riguarda la vita: questa risposta ultima e`la salvezza. Il messaggio cristiano, proclama da sempre che questa salvezza per l'uo mo non puo`essere che gesu`cristo. In questa prospettiva il testo esamina i contributi piu importanti che la teologia cristiana ha dato alla riflessione su questo tema, e che sono stati elaborati da tre autori: origene, anselmo d aosta e tommaso d aquino.
Il trattato la Notte Oscura del grande mistico spagnolo (1542-1591), - fondatore dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi, santo e dottore della Chiesa, considerato uno dei maggiori poeti in lingua spagnola - costituisce un dittico dottrinale con la Salita del Monte Carmelo, a cui si ispira. In esso Giovanni commenta e spiega il significato del suo testo poetico, in cui descrive il viaggio dell'anima dalla propria sede corporea verso l'unione con Dio. Il testo ha un forte significato teologico e letterario.
La specificità della traduzione di Luisito Bianchi sta nell'estrema fedeltà al pensiero dell'autore, ma soprattutto nello sforzo di aderenza al suo stile (rispetto dell'andamento sintattico, con tutte le subordinate, gli incisi, le ripetizioni, le riprese del pensiero).
Sommario
Nota preliminare del traduttore. NOTTE OSCURA. Prologo per il lettore. Canzone dell'anima. Libro primo. In cui si tratta della Notte (passiva) del senso. Libro Secondo. Della Notte oscura. Si parla della più intima purificazione costituita dalla seconda Notte (passiva) dello spirito. Giovanni della Croce (1542-1591). Notizia storica e letteraria (p. L. Gaetani ocd).
Note sul traduttore
LUISITO BIANCHI è nato a Vescovato in provincia di Cremona, ed è sacerdote dal 1950. È stato insegnante e traduttore, prete-operaio e inserviente d'ospedale. Attualmente svolge funzione di cappellano presso il monastero benedettino di Viboldone (Milano).
Edith Stein nacque a Breslavia nel 1891. Ebrea di origine, nell'età giovanile si professò atea. Il suo percorso di vita l'appassionata ricerca filosofica la condussero ad aderire al cristianesimo. Successivamente divenne suora carmelitana. Morì ad Auschwitz nel 1942, vittima della follia nazista.
Dopo la caduta di Costantinopoli e la sottomissione dell'antico Oriente cristiano alla dominazione turca, lo sviluppo della spiritualità bizantina, fino a quel momento molto fecondo, sembra arrestarsi, creando la convinzione erronea di una stagnante immobilità.
Tuttavia, quasi per provvidenziale disposizione, nel momento in cui la vita della Bisanzio cristiana sta per cristallizzarsi a causa dell'opposizione dell'Islam vittorioso, i popoli slavi giungono alla loro «adolescenza spirituale». L'arresto momentaneo dello sviluppo della spiritualità bizantina coincide così col fiorire di quella russa, che, ereditata la tradizione di Bisanzio, ne rivela possibilità fino ad allora insospettate. Quando poi, nella seconda metà del Seicento, anch'essa giunge a una fase di presunto esaurimento, rinasce la spiritualità greca, che recupera le proprie sorgenti aprendosi contemporaneamente a nuove influenze.
Sommario
Prefazione. I. La spiritualità bizantina. Bisanzio e la sua spiritualità. L'eredità di san Massimo. L'eredità di san Giovanni Climaco. Il monachesimo sinaitico e quello studita. Elia l'Ecdikos. San Simeone, il Nuovo Teologo. La dottrina di Simeone. La liturgia di Bisanzio e le iconi. Le origini dell'esicasmo e della «Preghiera di Gesù». L'esicasmo Athonita. San Gregorio Palamas e la controversia esicasta. Le centurie di Callisto e di Ignazio Xantopulo. Nicola Cabasilas. II. La spiritualità ortodossa. 1. La spiritualità russa antica. Le vite dei santi principi. Gli antichi santi monaci: Antonio e Teodoro di Petchersk. Abramo di Smolensk e l'escatologia. La spiritualità laica e l'ammonizione di Vladimiro Monomaco. San Sergio di Radoniegi e san Cirillo di Bielozersk. 2. La spiritualità russa dal XV al XVII secolo. San Nilo Sorsky. San Giuseppe di Volokolamsk. Il conflitto tra san Nilo e san Giuseppe di Volokolamsk. San Cornelio di Komel. Nikon e il Raskol. I «pazzi per Cristo». San Dimitri di Rostov e san Tikhon di Zadonsk. 3. La rinascita ortodossa in Grecia e in Russia. San Nicodemo l'agiorita e la rinascita ortodossa. Paissi Velitchkhovsky e il rinnovamento spirituale in Russia e in Romania. Teofano il recluso. San Serafino di Sarov. I racconti del pellegrino. Indice degli autori antichi, personalità menzionate e opere anonime. Indice degli autori moderni. Indice dei temi svolti.
Note sull'autore
Louis Bouyer (1913-2004), teologo, è stato professore all'Institut Catholique di Parigi fino al 1963 e ha insegnato anche in Inghilterra, Spagna e Stati Uniti. Al concilio Vaticano II è stato consultore per la liturgia e ha successivamente collaborato con la Congregazione per il culto divino e il Segretariato per l'unità dei cristiani. Nel 1999 l'Académie française lo ha premiato per l'insieme della sua opera. La collana «Storia della spiritualità» accoglie anche il suo volume dedicato ai Padri della Chiesa.
Nel giro di tre secoli, una piccola setta periferica riesce a diffondere e imporre il proprio messaggio, la propria legge, all'interno dell'impero romano. È questa la vicenda, stupefacente e improbabile, della prima diffusione del cristianesimo, che questo volume ricapitola con chiarezza. Dopo aver tratteggiato il contesto religioso in cui sorse, cioè il giudaismo tardo e i vari paganesimi vigenti nel territorio dell'impero romano, il volume descrive l'azione di Gesù e degli apostoli e l'intensa opera di proselitismo che questi iniziarono, la progressiva fissazione della dottrina, l'organizzazione delle comunità, le persecuzioni di cui l'autore mette in luce in particolare l'importanza nel dar forma a un'idea di Chiesa come Chiesa di martiri e dunque a una particolare idea di santità a partire dalla quale si svilupperà un'imponente letteratura agiografica.