
Il volume raccoglie le voci della Santa Sede, della Conferenza Episcopale Italiana, del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di Sanità italiani, che offrono molteplici spunti di riflessione - ecclesiali e valoriali - per la cosiddetta sanità cattolica, chiamata ad affrontare sempre nuove sfide. Queste sottopongono a valutazione continua la sostenibilità delle strutture sanitarie e richiedono una verifica costante del mantenimento di quella identità carismatica cattolica che ne ha costituito il fondamento e, non ultimo, la sua stessa finalità.
La qualifica di "persona" non cessa prima della morte, neppure quando manifestazioni anche devastanti da vari punti di vista ci fanno chiedere se essa stia ancora appartenendo alla vita e al genere umano in pienezza. Il volume considera quattro di tali manifestazioni - Alzheimer, Demenza semantica, Mild Cognitive Impairment e disturbi cognitivi della Malattia di Parkinson - e le loro possibili ricadute a livello socio-culturale e pastorale. Al riguardo, soprattutto a cura delle comunità cristiane - a partire dalla pastorale ordinaria, parrocchiale, familiare e associativa - dovrà essere prestata ogni cura affinché quello della malattia neurodegenerativa non sia mai considerato come uno stigma da caricare su questi malati e con il quale "valutarli".
Tra le oscurità della vita umana vi è il mistero del dolore. Si tratta di una categoria che non lascia libero nessuno e ogni tentativo di non occuparsene si scontra con la cruda realtà che non fa sconti. Perché il dolore? Perché adesso? Perché proprio a me? Che cosa ho fatto di male? Sono domande che non trovano facilmente risposta. E quelle che nutrono la pretesa di spiegare rischiano a volte di rendere più ambigua la comprensione.
Il cattolico che fa giornalismo non è solo colui che deve parlare di Dio all'uomo, ma è soprattutto il testimone di fatti che si verificano in determinati tempi, modi e luoghi. Il giornalismo cattolico, nella grande famiglia della comunicazione, ha conosciuto uno sviluppo inarrestabile: non si scrive più esclusivamente sulla e con la carta stampata, ma la radio, la televisione e i social sono divenuti gli strumenti dell'agorà di un mondo globalizzato. In quest'ottica, il curatore ha voluto dare appuntamento agli optimi viri del giornalismo stesso, ideando una scuola di giornalismo cattolico. Prefazione di Claudio Maria Celli. Postfazione di Gualtiero Bassetti.
Al processo di cura si giunge partendo dalla persona, col suo nome, persona che è in situazione oggettiva di disabilità, che avrà bisogno di cure - nel caso anche riabilitative - che possono rafforzare il suo empowerment, in forza del diritto alla salute che ciascuno di noi possiede, affinché la sua vita possa essere vissuta con dignità. Solo un percorso siffatto può riconoscere e sostenere la dignità della persona in quanto tale. Nessuno stigma, nessuna classificazione finalizzata a raggruppamenti artificiosi, ma partire dalla dimensione stessa della persona per identificare un adeguato percorso di cura. Tutta la dignità possibile per quella determinata persona non nascerà dal suo stato di salute, ma dal modo in cui ci faremo carico di lei come persona e la accompagneremo nel suo percorso di vita.
Fare corrispondere la "vocazione al servizio" che accomuna i diaconi permanenti tra loro e con i battezzati tutti, con la consapevolezza della specificità ricevuta nel sacramento dell'Ordine nel proprio grado - in quanto "custodi del servizio" nella Chiesa -, chiede una formazione continua e specifica; una formazione che si esprime poi con le esigenze necessarie a declinare tutto ciò nel campo della salute, ossia del servizio alla vita. L'intenzione di questo volume è di salire un ulteriore gradino verso la definizione di un percorso completo di formazione e di inquadramento, sia iniziali che continuativi, del diaconato permanente nel servizio alla pastorale della salute; ministero che è chiamato a contribuire in modo determinante - quale "ministero soglia" - alla realizzazione della vocazione e missione della Chiesa-in-uscita, a patto di raggiungere maggior chiarezza identitaria, prima ancora che operativa e di impegno.
L'oggetto proprio dell'azione pastorale della Chiesa è l'essenza della medesima comunità cristiana nel suo farsi nella storia, e la Chiesa è composta di uomini e donne che si rendono disponibili - in forza del mandato di Cristo - all'incontro con altri uomini e donne. Allora al cuore di ogni agire pastorale non può che essere la vita o - per usare un'altra ma non divergente terminologia - la salute. E una pastorale che si occupi della vita-salute delle persone non riterrà certo a sé estranea la questione delle sorti della "casa" comune, cioè dell'ambiente in cui si sviluppa la vita dell'uomo e in cui si possono sviluppare patologie, malattie e morte dell'uomo. Non stupirà dunque di trovare in queste pagine argomentazioni di natura soprattutto filosofica e teologica, intrecciate con altre di rilievo squisitamente empirico, clinico, sociale e pedagogico.
Il disprezzo e il maltrattamento dell'ambiente colpisce anzitutto i più poveri, privandoli in particolare di risorse, di lavoro, di salute. L'impegno per l'ambiente, quindi, non può prescindere da una particolare attenzione per i poveri, ma anche viceversa l'attenzione privilegiata per i poveri, che deve essere prioritaria per le comunità cristiane, non può fare a meno d'ora in poi di essere sensibile sul tema ambientale.
Il volume rappresenta la terza tappa di un percorso voluto come proposta pastorale per gli Uffici diocesani per la pastorale della salute e per il dialogo con il mondo sanitario - nelle sue diverse espressioni presenti in Italia -, che chiede risposte di senso di fronte alle domande che quotidianamente l'essere-uomini pone. Il dialogo diventa poi più urgente e pressante quando la domanda viene posta dalla persona malata, e in questo periodo pandemico anche ulteriormente gravata dall'isolamento e dalla solitudine. Lo sguardo volutamente si allarga. Si intrecciano le dimensioni più operative con la riflessione teologica e le proposte spirituali: è l'integralità della persona che chiede attenzione.
Guardare il giornalismo in generale e magari criticarlo è troppo semplice quanto riduttivo. Il giornalismo spesso risulta errante, perché ascolta poco o male e, con altrettanta frequenza, fa scarso uso delle orecchie del cuore. Gli autori offrono alle Chiese locali ed ai rispettivi operatori un supporto tascabile con spunti di riflessione e un glossario che gli stessi hanno elaborato a seguito della lettura del Messaggio 2022 del Papa in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, qui proposto in versione integrale.
Il libro raccoglie gli atti del Convegno nazionale Aipas tenutosi ad Assisi nell'ottobre 2021. Un'occasione per approfondire, rileggere e conservare le riflessioni più importanti sul tema - sempre più dirimente e decisivo - della pastorale della salute. Introduzione, Don Isidoro Mercuri Giovinazzo «Aprirò una via nel deserto», Don Luigi Maria Epicoco Nuove vie della Pastorale della Salute aperte dalla crisi sanitaria, Mons. Marco Brunetti Dopo la Pandemia sapremo ripartire e ricominciare?, Padre Francesco Piloni Verso una nuova prossimità?, Luciano Sandrin Carità e servizio per la salute, Marina Menna L'esercizio dell'Assistenza, Tomas Chiaramonte I servizi nei reparti Covid ed in terapia intensiva, Piero Capuzi Uniti contro il Covid-19, Emanuela Perri

