
Il documento pubblicato dalla Santa Sede nel 1997, si rivolge ai Vescovi della varie Chiese particolari e agli Ordinari, per una più proficua collaborazione e crescita dei sacri ministri e dei fedeli non ordinati. Ribadisce la necessità di riconoscere, difendere, promuovere e coordinare con saggezza e determinazione il dono peculiare di ogni membro della Chiesa, senza confusione di ruoli, di funzioni o di condizioni teologiche e canoniche.
I documenti rispondono a una necessità largamente avvertita di chiarificare e regolamentare la diversità di impostazione degli esperimenti fin qui condotti, sia a livello di discernimento e di preparazione, sia a livello di attuazione ministeriale e di formazione permanente. Le direttive, contenute nei due documenti, riguardano in particolare i diaconi permanenti del clero secolare diocesano e anche i diaconi permanenti membri di Istituti di vita consacrata e di Società di vita apostolica. A cura della Congregazione per l'Educazione Cattolica e della Congregazione per il Clero.
Documento della Commissione per i Rapporti religiosi con l'Ebraismo della CEI, che intende "guarire" le ferite delle incomprensioni e ingiustizie del passato, affinché non sia mai più possibile che in futuro si ripeta l'indicibile iniquità della Shoah, ma Ebrei e Cattolici lavorino insieme per un mondo di autentico rispetto per la vita e la dignità di ogni essere umano.
Questa lettera apostolica di Giovanni Paolo II, diretta all'Episcopato, al clero e ai fedeli, è una esortazione a risvegliare l'importanza fondamentale della domenica, Pasqua della settimana. Riscoprirne il senso, il suo "mistero", il valore della sua celebrazione, il suo significato per l'esistenza cristiana ed umana. Una esortazione a non aver paura di donare il nostro tempo a Cristo, perché il tempo donato a Lui non è mai tempo perduto, ma piuttosto guadagnato per l'umanizzazione profonda dei rapporti e della vita.
In occasione dell'Anno santo 1975 Papa Paolo VI invitò i cristiani a ritornare alle sorgenti della gioia che scaturisce dalla consapevolezza che "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito e mediante il suo Spirito non cessa di avvolgerci con la sua tenerezza e di penetrarci con la sua Vita". Coloro perciò che camminano verso la beata trasfigurazione della loro esistenza non possono che diventare portatori e portatrici di ottimismo e impegnarsi risolutamente a discernere l'aspetto positivo delle persone e degli avvenimenti.
Lettera enciclica di Giovanni Paolo II, che continua la riflessione iniziata con la lettera enciclica "Veritatis Splendor", concentrando l'attenzione sul tema stesso della verità e sul suo fondamento in rapporto alla fede.
La situazione attuale, per non pochi versi inedita, interpella la Chiesa a procedere a una revisione della pastorale della terza e quarta età. La ricerca di forme e metodi nuovi e l'elaborazione di percorsi pastorali radicati nel terreno della difesa della vita, del suo significato e del suo destino sembrano infatti una condizione imprescindibile per spronare gli anziani a portare il loro contributo alla missione della Chiesa e per aiutarli a trarre particolare giovamento spirituale dalla loro attiva partecipazione alla vita della comunità ecclesiale. Il presente documento, redatto dal Pontificio Consiglio per i Laici, alla luce di quanto sopra menzionato, intende offrire uno stimolo alla riflessione e all'impegno di quanti lavorano nel campo.

