
Descrizione dell’opera
Cosa deve fare il bravo "chierichetto" sull’altare? Cosa sono e come si chiamano gli oggetti che vengono utilizzati nel servire la Messa? Perché i colori delle vesti mutano nel corso dell’anno? Il sussidio vuole essere una piccola guida ai ministranti per il servizio liturgico. Mesaretim è infatti parola ebraica che traduce: "coloro che prestano servizio". L’edizione si presenta completamente rinnovata nelle immagini – ora disegni a colori –, aggiornata nei testi e nel progetto grafico.
Venti schemi per veglie di adorazione, centrate sulla Parola di Dio e sul magistero di papa Francesco. Prevedono la presenza di una guida, di lettori, di cantori e, dove possibile, di un diacono o un sacerdote per un breve intervento omiletico.
Sommario
Introduzione. I. Gesù al centro. II. Pregare per credere. III. Gesù, nuovo tempio. IV. Cercare Gesù. V. Vedere, ascoltare e percepire. VI. Preghiera del nome. VII. Spirito Santo, prega in noi. VIII. Le tentazioni nella preghiera. IX. L’olio della lampada. X. Pregare sempre.
Note sull'autore
Luigi Guglielmoni è parroco, collabora a riviste di catechesi e pastorale e ha pubblicato una cinquantina di libri, alcuni dei quali tradotti in varie lingue.
Fausto Negri, padre di famiglia, è stato insegnante di religione cattolica ed è impegnato nella pastorale giovanile e familiare.
Insieme hanno scritto numerosi sussidi educativi e hanno curato testi di don Primo Mazzolari. Per EDB hanno pubblicato di recente La gioia del vangelo in famiglia. Esortazioni e princìpi di Papa Francesco (22015); Il Padre Nostro per la famiglia. Prefazione di mons. Vincenzo Paglia (2016) e Il cerchio dell’amore. Itinerario per fidanzati e sposi (2018).
Maria è la «donna del dolore», che Dio volle associata a suo Figlio come madre e partecipe della sua Passione. E così noi, come accompagniamo il Cristo redentore per la via dolorosa che conduce al Calvario, vogliamo anche accompagnare la Vergine Madre nei sentieri della sua sofferenza. La Via Matris si articola in sette stazioni, che rappresentano i sette dolori di Maria: la profezia di Simeone; la fuga in Egitto; la ricerca di Gesù a Gerusalemme; l'incontro con Gesù sulla via del Calvario; Maria ai piedi della Croce; la deposizione di Gesù dalla Croce; la sepoltura di Gesù.
Il volumetto, dedicato al “segno della croce”, viene proposto in un momento in cui il simbolo cristiano per eccellenza è diventato segno di contraddizione (cfr. le recenti polemiche circa l’ “abolizione” del crocifisso dalle aule scolastiche); il volume si segnala perché – oltre ad essere una catechesi per em credenti – mette a confronto la croce cristiana con la stella di Davide (ebraismo) e la mezzaluna dei mussulmani.
Papa Benedetto XVI ha approntato il «motu proprio» col quale «ripristina» la messa in latino. La «novità» è che il «motu proprio» rende possibile celebrare la messa col Messale in uso prima del Vaticano II e riformato secondo il concilio di Trento (1570) e solamente «aggiornato» nell’edizione promulgata da papa Giovanni XXIII (1962). Non tutti hanno chiari i termini della questione. Il noto direttore di «Rivista Liturgica», don Manlio Sodi, ci aiuta con la sua riconosciuta chiarezza e competenza a entrare nella problematica storica e teologica e ci fa capire – nel rispetto delle opinioni di tutti e al di là di ogni scontata polemica – la portata dell’evento.
Destinatari
Tutti.
Autore
MANLIO SODI, salesiano, è specializzato in liturgia presso l'Istituto Sant'Anselmo in Roma. Decano emerito della Facoltà di Teologia dell'Università Pontificia Salesiana e professore ordinario nella stessa Facoltà. È membro della Pontificia Accademia di Teologia, e socio della Pontificia Academia Mariana Internationalis. Dirige la collana «Monumenta Studia Instrumenta Liturgica» della Libreria editrice vaticana ed è direttore di «Rivista Liturgica».
Nella Chiesa Cattolica il Matrimonio è considerato uno dei sette sacramenti, che ognuno degli sposi, come ministro, conferisce all’altro reciprocamente di fronte a un sacerdote e a dei membri della comunità in qualità di testimoni, nel corso di una "messa nuziale". I quattro pilastri del sacramento sono: la libertà: ognuno dei fidanzati deve essere pienamente libero al momento del suo matrimonio; la fedeltà: si promettono fedeltà e questa promessa è fonte di reciproco affidamento; l’indissolubilità: si sposano per tutta la vita, poiché il matrimonio crea un legame sacro tra gli sposi; la fecondità: accettano di essere aperti alla vita e di accogliere con amore i figli che metteranno al mondo.
Destinatari
Fidanzati e sposi, animatori pastorali, liturgisti, presbiteri e laici.
Autore
LAWRENCE E. MICK, sacerdote dell’Arcidiocesi di Cincinnati (Ohio), si è laureato in liturgia presso la University of Notre Dame. È autore di oltre 500 articoli e di numerosi libri, in cui dà particolare risalto all’arte del celebrare.
Un agile sussidio che presenta in sintesi la visione dei sacramenti nata dal concilio Vaticano II e in particolare l'importanza dell’ordine sacro per tutti i cristiani. Il sacramento dell'Ordine si divide in Episcopato: i vescovi sono i pastori delle diocesi in quanto successori degli apostoli. Esercitano il triplice ministero dell'insegnamento, del governo pastorale e della santificazione. Presbiterato: presbiteri o preti: sono i collaboratori dei vescovi, con i quali condividono la predicazione della Parola di Dio, la presidenza dell'Eucaristia e delle altre celebrazioni sacramentali. Diaconato: i diaconi sono collaboratori dei vescovi nel servizio. Predicano la parola di Dio, amministrano il battesimo, assistono alla celebrazione del Matrimonio, coordinano il ministero della carità nella chiesa. Come i sacramenti del battesimo e della confermazione, l'ordine conferisce un «carattere», cioè resta valido per tutta la vita di chi lo ha ricevuto.
Destinatari
Animatori pastorali, liturgisti, presbiteri e laici.
Autore
Lawrence E. Mick, sacerdote dell’Archidiocesi di Cincinnati (Ohio), si è laureato in liturgia presso la University of Notre Dame. È autore di oltre 500 articoli e di numerosi libri, in cui dà particolare risalto all’arte del celebrare.
Questo agile sussidio presenta in sintesi la visione dei sacramenti nata dal concilio Vaticano II e in particolare l'importanza dell’Unzione degli infermi. L'unzione degli infermi consiste fondamentalmente nella preghiera che si fa per un ammalato, molte volte al suo capezzale, e nell’unzione dello stesso con l’olio appositamente benedetto per questo scopo. È il sacramento destinato espressamente dalla Chiesa al conforto anche fisico delle persone affette da malattia, fin dai primi secoli del Cristianesimo. Oggi il sacramento dell'Unzione degli infermi è visto nella luce della vicinanza di Cristo al malato e al sofferente. La chiesa cattolica lo amministra a chi è malato gravemente e versa in pericolo di morte. La chiesa predilige tuttavia la celebrazione comunitaria, nella quale la comunità cristiana intera prega per i suoi membri malati.
Destinatari
Animatori pastorali, liturgisti, presbiteri e laici.
Autore
Lawrence E. Mick, sacerdote dell’Archidiocesi di Cincinnati (Ohio), si è laureato in liturgia presso la University of Notre Dame. È autore di oltre 500 articoli e di numerosi libri, in cui dà particolare risalto all’arte del celebrare.
L’Eucaristia è il centro della vita cristiana. Molti pensano che “Eucaristia” e “Comunione” siano semplicemente sinonimi. Senza la completa partecipazione a tutte le parti della Messa è come perdere l’intera presenza di Cristo e i doni che ci vengono da Lui in tutto il sacramento, di cui la Comunione è solo una parte. Le altre parti, infatti, che compongono il Sacramento dell’Eucaristia (che significa letteralmente «rendimento di grazie») sono l’Accoglienza e la richiesta di perdono, l’Ascolto della Parola, l’Offerta dei doni, la Preghiera eucaristica e il Rito di Comunione e, infine, la Benedizione, l’Invio nel mondo e il Congedo.
Destinatari
Animatori pastorali, liturgisti, presbiteri e laici.
Autore
LAWRENCE E. MICK, sacerdote dell’Archidiocesi di Cincinnati (Ohio), si è laureato in liturgia presso la University of Notre Dame. È autore di oltre 500 articoli e di numerosi libri, in cui dà particolare risalto all’arte del celebrare.
Le quattordici stazioni della Via crucis presentate attraverso il testo biblico, una breve riflessione e la spiegazione delle opere dell'artista padovano Fabio Guin. Ogni opera, dipinta su legno, aiuta l'approfondimento del percorso di svuotamento di Cristo, invita a condividere la sua sofferenza ma con la consapevolezza rasserenate della risurrezione. Il Cristo in copertina, dello scultore H.J. Runngaldier, infatti, è il Gesù di Pasqua, a braccia aperte vittorioso sul male e sulla morte.
Nella vita di ciascuno giunge il momento in cui non si può sfuggire il confronto con la malattia e con le sofferenze fisiche, psichiche e spirituali che essa genera; prima o poi ci si trova a dover fare i conti con la limitatezza, la precarietà, la debolezza. Spesso il momento della prova diviene l'occasione per fermarsi a riflettere sulla vita, i valori, il rapporto con Dio. Spesso questo è anche il momento in cui si inizia o si riprende, magari dopo molto tempo, a pregare. In queste pagine vengono offerte alcune preghiere che possano offrire conforto ai malati e a chi li assiste e si trova a contatto con loro.