
L'epoca della secolarizzazione può essere considerata una delle indagini più lucide sul mondo contemporaneo e sul processo di secolarizzazione che lo contraddistingue. Particolarmente illuminanti sono le pagine sul '68 e sulla 'contestazione' e quelle che, attraverso il pensiero di alcuni filosofi del '900, ripropongono il concetto di 'tradizione'.
Il volume raccoglie gli atti del Convegno tenutosi a Udine in occasione del centenario della nascita di María Zambrano: specialisti di filosofia e letteratura, italiani e stranieri, hanno analizzato da punti di vista diversi e complementari la ricchezza e complessità della sua opera che, pur fortemente radicata nella cultura spagnola, si apre alle istanze più universali. Pensare, per María Zambrano, significa innanzi tutto "decifrare ciò che si sente'. La sua scrittura ellittica, spesso bruscamente interrotta, obbliga a cercare il significato come si fa con la poesia: sovrapponendo e confrontando le varie immagini. Il risultato è un linguaggio completamente rinnovato in cui ogni parola si libera dall'uso scontato per mostrare il mondo e l'esperienza sotto una luce che, come l'aurora simbolo ricorrente nella sua opera , preannuncia un nuovo tipo di sapere. Un sapere che mette in discussione tutte le certezze a cominciare dal predominio della ragione astratta e strumentale , favorisce l'autonomia, libera dai condizionamenti e permette a ciascuno di comprendere meglio la propria condizione
Il Desiderio, Eros, è il co-protagonista di questo saggio insieme al Pensiero. Quest'ultimo formula le domande sul senso dell'esistenza, di ciò che è, spinto dal Desiderio di andare oltre le risposte già acquisite. Esiste una relazione originale ed originante che stringe insieme desiderio e pensiero, passione e ragione. E' questo che ci propongono pensatori autorevoli come Plotino, Agostino, Kierkegaard, Heidegger e Levinas. La loro ricerca ha indicato la presenza nell'uomo di una forza originale, di una scintilla, un'intuizione che precede e sostiene ogni produzione razionale e ogni argomentazione logica. E' la presenza del Desiderio attestata dal Pensiero come ragione altra, sapienza ineffabile, che spinge l'uomo a costruire uno stile attento al senso delle cose e degli eventi, sempre in ascolto del mistero che lo supera. Con il suo essere energia creativa, forza vitale, capacità di apertura al diverso, ragione che supera la ragione, il Desiderio costituisce l'essenza stessa dell'uomo nella sua differenza originaria, sia sul piano dell'essere che del pensare.
Il testo coniuga conoscenze scientifico-fisiche e spiritualità. L'autore si avvale delle sue grandissime competenze cosmologiche e fisiche per affrontare un tema basilare: quello del rapporto tra la Scienza e le Religioni partendo dal capovolgimento del noto assioma cartesiano. Dallaporta giunge a dimostrare che esiste una rivelazione sulla realtà (Metafisica integrale) la cui oggettività va oltre quella proclamata dalla scienza, e questa oggettività-verità è insita nelle rivelazioni che Dio ha comunicato ai diversi popoli della terra, ovvero nelle Religioni tradizionali (Buddismo, Induismo, Islamismo, Ebraismo, Cristianesimo).
Esaminando il concetto della trascendenza di Dio nel pensiero giudaico e cristiano dei primi secoli, l'autore si concentra su una sola tradizione teologica, quella alessandrina, e analizza in particolare le idee contenute nelle opere di due dei maggiori esponenti: Filone e Clemente. Per comprendere meglio i concetti filosofici contenuti nelle loro opere, l'autore presenta una breve storia della nozione della trascendenza nella filosofia greca, dove evidenzia soprattutto le idee dei filosofi antichi che sono state riprese o reinterpretate dai due alessandrini. Di seguito, esamina il concetto della trascendenza divina in Filone e Clemente di Alessandria.
Nuova edizione interamente rielaborata della 'Filosofia del senso comune'.
I fondamenti metafisici della conoscenza estetica.
Alcuni filosofi cristiani del primo Novecento, a cominciare dai neotomisti belgi dellíUniversit‡ di Lovanio, avevano tentato un recupero della metafisica classica e della sua impostazione gnoseologica di fondo ñ che modernamente prende il nome di ìrealismoî ñ adottando proprio le medesime categorie metodologiche della filosofia che aveva criticato il realismo della metafisica classica, considerandolo ìingenuoî o ìdogmaticoî. Il risultato di questo tentativo di una giustificazione del realismo metafisico dallíinterno del sistema cartesiano, accettandone il metodo con tutte le sue conseguenze immanentistiche - compresa ìcriticaî kantiana della conoscenza - , Ë stata la proposta di un ´realismo criticoª. A questa proposta …tienne Gilson contrappose, in questo importante saggio del 1935, la tesi che il realismo non Ë la conclusione cui possa approdare il metodo immanenstistico, ma Ë semplicemente il metodo contrario, quello che ha in sÈ la propria giustificazione epistemica, in quanto risponde alle esigenze del pensiero di formalizzare con la riflessione metafisica le certezze originarie del ìsenso comuneî.
…tienne Gilson (1884-1978), uno dei pi˘ grandi filosofi del Novecento, Ë unanimemente apprezzato, oltre che come storico della filosofia, anche come metafisico, e molti filosofi in Europa e in America si riconoscono come suoi allievi. Il testo che ora viene pubblicato per la prima volta in traduzione italiana riguarda il problema centrale della gnoseologia, ossia il metodo della metafisica e la dialettica moderna di immanentismo e realismo, tematica poi ripresa da Gilson in altre due importanti opere non ancora tradotte in italiano: The Unity of Philosophical Experience, del 1937, e RÈalisme thomiste et critique de la connaissance, del 1939. Líopera Ë tradotta e commentata da Antonio Livi, scolaro di Gilson e continuatore della sua riflessione sui temi del ìsenso comuneî e del realismo. Maria Antonietta Mendosa, studiosa anchíessa del ìsenso comuneî, premette allíopera di Gilson uníutile esposizione delle vicende storiche che hanno determinato il dibattito novecentesco sul ´realismo criticoª.
L'Autore presenta senza pregiudizi le idee del nichilismo contemporaneo, riconducendolo giustamente alla perenne tentazione scettica di abbandonare la ricerca della verità.
Le Réalisme méthodique è stato pubblicato già da molti anni in traduzione spagnola e più recentemente in traduzione inglese. Quella che qui viene presentato è la prima traduzione italiana integrale. Nuova edizione con aggiornamenti bibliografici.
Editor's Foreword
La necessità di recuperare la teologia naturale come vertice della metafisica, by Giovanni Covino.
Metaphysical Overview
Trascendenza metafisica, analogia, divenire, by Dario Sacchi.
L'esperienza umana come metafisica dell'esperienza, by Massimo Roncoroni.
Dal tempo all'eterno. Riflessioni a partire dall'antico per una "via nova", by Marco Bracchi.
Historical Overview
Logica aletica e diversi livelli epistemici nella conoscenza di Dio in Aristotele, by Thomas Rego.
L'illuminazione divina come prova dell'esistenza di Dio. I "Soliloquia" e il "De Ma- gistro" di Agostino d'Ippona, by Luca La Monica.
La noción tomista del ente en cuanto „primum cognitum", by Fabrizio Renzi.
Dagli enti finiti all'Ente infinito nel „De primo Principio" di Giovanni Duns Scoto, by Marcella Serafini.
Critique of Sartre's Atheistic Existentialism, by Paul Gerard Horrigan.
Martin Heidegger e il rifiuto della teologia naturale, by Antonio Livi.
Final Conclusion
L'importanza della filosofia, oggi, by Giovanni Covino.