
In questo volume, riferendosi al pensiero di diversi filosofi, ci si rende conto della capacita del pensiero contemporaneo di affrontare nuovamente la meditazione metafisica. Filosofia significa amore per la sapienza" ma essa e`anche "saggezza dell'amore". Essa e` libera ricerca di un ordine logico per l'essere intero. La filosofia si mette in gioco nel dare un senso all'esperien za umana: essa e`discorso sul bene. Nella complessita del nostro mondo e del nostro tempo non vi sono certezze indiscutibili da ritrovare ma un infinito desiderio da inseguire: la filosofia si trasforma allora da aspirazione al sapere assoluto nel sapere del desiderio, quale tensione all'essere e a ll'essere-bene. Questo libro mette dunque a tema la sapienza e la saggezza cui aspira il "
Questo volume affronta dal punto di vista interreligioso e interdisciplinare il problema filosofico della Rivelazione. I saggi qui raccolti fanno emergere la metafora della rivelazione come prisma nel quale si rifrangono diverse esperienze religiose e tradizioni culturali. Questo volume affronta il significato del termine rivelazione" e dei quesiti legati alla sua trattazione filosofica attraverso dieci saggi di docenti di filosofia teoretica e di filosofia della religione, di teologia fondamentale e sistematica, di giudaismo, di scienze umane e sociali in diverse universita italiane. "
Com'e possibile all'uomo la realizzazione della propria umanita? L'opera tratta dell'uomo e dell'Assoluto con il linguaggio dell'esperienza. Esperienza" costituisce il titolo del rapporto che invariabilmente ogni uomo instaura con se stesso e con gli altri, con la realta tutta. "Assoluto" e il nome della verita, grazie alla quale l'uomo percepisce lo spessore di quanto si manifesta. L'autore, esponente della cosiddetta "svolta teologica della fenomenologia", ne insegue il rapporto entrando in dialogo con Hegel, Nietzsche, Husserl, Heidegger. Si tratta di un punto centrale della discussione intellettuale contemporanea: la riflessione critica, ne pregiudicata ne ideologica, sulla questione della verita dell'uomo e di Dio per l'uomo. "
Ciascuno di noi offre e riceve doni, ma qual e il senso e il valore profondo del dono? Ciascuno di noi offre e riceve doni, trovandosi cosi immerso in una rete di relazioni che ci liberano dall'ossessione dell'utilitarismo. E' forse per questa naturalezza che trascuriamo spesso di interrogarci circa il senso e il valore profondo del dono. Eppure gli interessi contemporanei della filosofia e delle scienze umane hanno visto proprio nel dono una chiave privilegiata per accedere alla ricomprensione della condizione umana e della sua verita. Con un linguaggio il piu possibile non specialistico, questo libro propone un'originale interpretazione filosofica del dono, delineando una ricognizione complessiva dei principali apporti dei contemporanei (Heidegger, Derrida, Marion) ed evidenziando in particolare l'alternativa tra dono e abbandono.
La filosofia di Wittgenstein come recupero del senso dell'esistenza in tutte le sue variegate implicazioni. Ludwig Wittgenstein e un pensatore che, per quanto occupi un ruolo di primo piano nel dibattito filosofico della seconda meta del XX secolo, resta ancora da scoprire. Dal presente volume emerge infatti un Wittgenstein che da ancora a pensare" perche si rivela impegnato a dar voce all'inesauribile problematicita della vita, al di la delle restrizioni a cui la sottopone il pensiero scientifico. Un indubbio merito degli autori di questo libro e di entrare nel profondo della complessa filosofia di Wittgenstein per trarne gli elementi di inquietudine dell'esistenza comuni a tutti gli uomini. "
Un lavoro che riconosce al pensiero di Capitini una dignita filosofica. La nonviolenza come chiave che apre il senso del vivere degli uomini. Il dialogo con la filosofia di Capitini rivela la dimensione umana che la nonviolenza attraversa, permettendoci una costellazione di relazioni possibili: innanzitutto il rapporto con le sue fonti, con il confluire di una pluralita di voci ed esperienze che formano l'originalita del suo pensiero. Inoltre, le relazioni essenziali che appaiono all'interno della lenta tessitura che e l'opera di Capitini sono, da un lato, quella tra la nonviolenza e la vita, dall'altro, quella tra la nonviolenza e la verita.
Norberto Bobbio, in una intervista al giornalista Luise, parla delle cose ultime", dove si incontrano i confini del pensiero e le segrete ragioni dell'anima. " Tra due momenti, quelli del dubbio e del mistero, e racchiusa la vicenda umana, intellettuale e spirituale di Norberto Bobbio, il grande filosofo della liberta scomparso lo scorso gennaio. E sono questi i due momenti cruciali della lunga conversazione che Raffaele Luise ha avuto con il filosofo e senatore a vita, ormai novantenne. E, proprio nella vivissima tensione tra il dovere del dubbio e l'esaltazione del piccolo lumicino" della ragione da una parte, e il fascino del mistero dall'altra, mistero vissuto con un "pudore" quasi metafisico, Bobbio, indirettamente ma potentemente, ricorda alla fiacca ma ambigua spiritualita del nostro tempo che la fede e "agonia", lotta, mai possesso di Dio, magari usato come arma identitaria contro altre religioni e altre civilta. "
Un contributo nella direzione di un chiarimento dell'enigma della prossimita" di Levinas, alla luce dell'idea di "ospitalita". " Una nuova prospettiva, alla luce dell'idea di ospitalita", dalla quale provare a leggere l'opera di Levinas, ma anche uno dei nodi centrali del nostro tempo: la fatica a misurarsi con la differenza. Il pensiero dell'ospitalita cerca di restituire dignita profonda alla dimensioni della pazienza e dell'attesa, un pensiero che vorrebbe far spazio - nella nostra terra come nelle nostre menti - invece che pretendere di occuparlo. Lo straniero, e persino il nemico, sono testimoni vivi, anche nella loro violenza e desolazione, di una separatezza che non vuole essere abolita, ma ascoltata e ospitata,perche ci parla di cio che noi, come uomini, siamo da sempre"
L'opera di Jean Nabert, percorsa dalla tensione tra la condizione storica, finita, e la corrente di assolutezza, l'affermazione dell'assoluto che attraversa l'esistenza. Jean Nabert e noto per le sue opere sul male, sulla finitezza, sulla solitudine; ma e anche il filosofo che ha meditato sul desiderio del divino e di Dio, desiderio che fiorisce nella speranza. Questa affonda le sue radici nell'io, l'esistenza del quale non e determinata soltanto dal succedersi delle circostanze storiche ma e definita anche dall'Assoluto che la abita. La speranza si nutre di quest'Assoluto che rivela la propria presenza svelandosi come desiderio dell'Essere. Il male, percio, non ha l'ultima parola nelle vicende umane perche, contro la violenza che con esso s'impone e che sembrerebbe annientare l'uomo, grida tale desiderio, anima d'ogni esistenza e appello lanciato da una Presenza che apre all'io la permanente possibilita della propria rigenerazione.
Una sintesi dettagliata e una valutazione critica del pensiero filosofico di Michel Henry (1922-2002). L'opera fornisce una sintesi dettagliata e una valutazione critica del pensiero filosofico di Michel Henry (1922-2002), fenomenologo francese che apre una nuova via di indagine attorno all'io e al suo rapporto con il mondo e l'assoluto.
Un viaggio nella cultura dell'agire politico nonviolento. L'universalita della pace come metodo d'azione e come modo di esistere. Questo libro presenta i percorsi filosofici di Mohandas Gandhi, Aldo Capitini e Emmanuel Levinas, tre fonti fondamentali per capire e vivere l'amore politico nonviolento. L'ipotesi che guida il volume, punta a mostrare come l'amore interpersonale possa e debba essere dilatato in forme collettive. L'autore evidenzia che la vicenda della nonviolenza vale per noi come una parabola, come un racconto che ci riguarda direttamente. Infatti non possiamo eludere la scelta tra queste possibilita: assecondare e alimentare la distruttivita che grava sulla condizione umana; consegnarsi all'illusione di chi si astiene dall'agire giudicando tutto con cinismo; o seguire la via della nonviolenza come un cammino di pace nella storia. Il volume esplora e propone le ragioni di questa terza via.
Filosofia di Hegel come modello con cui confrontarsi per approfondire le implicazioni all'esperienza del perdono. Grazie a una documentata indagine, l'autrice supera la tradizionale immagine della filosofia di Hegel, spesso considerata come l'espressione piu alta ma anche arida del razionalismo occidentale. Il libro segue invece il filo di un pensiero polivoco, percorso dalla tensione tra amore e ragione. Questi due riferimenti sono accomunitai dalla convergenza verso la riconciliazione delle contraddizioni insite nella societa e nella realta. Si scopre cosi, nel cuore della ragione, una logica dell'amore, sviluppata nelle prime opere di Hegel e poi discretamente operante anche in quelle della maturita. L'idea di fondo e quella per cui l'approdo a una realta davvero razionale comporta infine la piena riconciliazione tra gli esseri umani, che non puo avere luogo senza il maturare del perdono reciproco. E' infatti solo grazie all'intelligenza del perdono che l'umanita puo scoprire la sua unita fondamentale.

