
Questo volume riunisce alcuni fra i più importanti studiosi dell'eta' dei Lumi ad approfondire tre grandi percorsi di ricerca: le scienze; la mente, il corpo, la medicina; la politica e il potere. Un volume teso a esplorare alcuni degli aspetti che in modo più rilevante hanno segnato quella grande stagione del pensiero e dell'operare umano.
Socrate è stato il primo filosofo a sottrarre la filosofia all'esclusiva dimensione metafisica per metterla a contatto con la concreta esperienza umana. L'ha condotta quindi a riflettere sulla vita e sui costumi, sul bene e sul male. Il volume ricostruisce il pensiero del filosofo ateniese attraverso i temi della religiosità, della filosofia, della politica e del rapporto tra la filosofia e la vita. Sullo sfondo, un'esemplare vicenda umana: la vita, tutta ispirata al rigoroso ossequio delle leggi, e la morte, seguita ad una condanna ingiusta, che da sempre rappresentano, nella cultura occidentale, il modello stesso della serena fermezza del saggio.
Questo volume ricostruisce la vasta discussione sull'io sviluppatasi entro un arco storico che va dalla tarda modernità ai giorni nostri. Il punto d'origine è individuato in Cartesio; a partire da lui l'autore affronta partitamente i diversi aspetti che la riflessione filosofica ha identificato e discusso. Le diverse teorie di ciò che noi siamo costituiscono una complessa problematica, che il volume mette a fuoco in riferimento a una serie di temi cruciali, relativi alla conoscenza di sé, all'identità personale, alla formazione storica della nostra concezione dell'io, al rapporto io/altri e a quello io/mondo, al ruolo fondamentale del corpo.
Il libro ripercorre la storia del concetto di essere da Kant sino alle più recenti discussioni nell'ambito della filosofia analitica. Dopo aver analizzato il contributo kantiano, l'autrice prende in esame i caratteri assunti dalla questione dell'essere entro il clima romantico per giungere alle posizioni antihegeliane di Trendelenburg e di Feuerbach e all'intreccio di essere, nulla e nichilismo che caratterizza le posizioni di Schopenhauer e Nietzsche. Il tema è poi seguito nelle riflessioni di Herbart, di Lotze e nello spiritualismo, nell'originale ripresa di temi aristotelici da parte di Brentano, nella posizione di Heidegger, nell'esistenzialismo di Sartre e nei contributi di Gadamer e Derrida.
L'autore ha riunito in questo saggio i suoi maggiori contributi ai pensatori del Novecento; disegnando un originale tracciato nella filosofia contemporanea. Il volume offre la testimonianza della parabola intellettuale di un protagonista della cultura italiana del secondo Novecento. Il volume si apre con quattro pensatori italiani che hanno accompagnato la formazione dell'autore: i maestri Benedetto Croce e Felice Battaglia; i 'fratelli maggiori' Norberto Bobbio e Augusto Del Noce. Tre saggi sono poi consacrati a filosofi stranieri che Matteucci ha contribuito a far conoscere in Italia: Eric Voegelin, Robert Nozick e Friedrick von Hayek. L'ultimo saggio recupera la figura dimenticata di Marco Minghetti.
Tra saggezza perduta e incertezze crescenti: piccole lezioni morali per grandi problemi. Ma non sono solo questioni tragicamente dilemmatiche come la violenza, la pena di morte, la menzogna o il potere quelle affrontate da questo "Breviario minimo", che prende in considerazione anche temi apparentemente futili, pur se egualmente densi di implicazioni. Che cosa si nasconde dietro il mito della giovinezza? Siamo certi che il "far niente" sia proprio "dolce"? E perché ci piace tanto viaggiare? Per ognuna di queste e altre domande l'autore propone alcuni elementi di riflessione che, in un immaginario dialogo con il lettore, guidano verso risposte possibili.
"Non rubare", "non superare il limite dei 90 chilometri l'ora", "vietato fumare", "non parlare con la bocca piena". La nostra esistenza è intessuta da una fitta trama di regole, di modelli di comportamento più o meno coercitivi. Ma che cos'è una regola? E in che modo le regole determinano le nostre decisioni? La tesi dell'autore consiste in una difesa di principio delle decisioni basate su regole in opposizione ai tradizionali richiami a morale, giustizia e equità.
Gabriele Lolli è uno studioso di logica e matematica che ha sempre rivolto una marcata attenzione alla dimensione storica delle discipline, in una serie ormai numerosa di libri fortunati. Questo suo nuovo saggio, come indica il sottotitolo, intende fornire un panorama complessivo delle filosofie della matematica del Novecento con l'obiettivo di darne non un repertorio completo ma limitato a quelle posizioni condivise in gran parte e ancora attuali.
Oggetto della ricostruzione storci e tematica proposta in questo volume è la concezione dell'estetica moderna e contemporanea come filosofia dell'arte a partire dalla sua origine nel pensiero settecentesco fino ai più recenti sviluppi.
Questo volume cerca di chiarire i diversi aspetti della fenomenologia trascendentale husserliana, ma anche di collocare la ricerca di Husserl sullo sfondo della sua personalità e della sua vita. Ciò è reso possibile dall'impiego del vasto epistolario husserliano. Dalle lettere emerge con chiarezza che le astratte costruzioni di pensiero dell'opera pubblicata si basavano su ansie e dubbi profondi. La filosofia razionale di Husserl è la risposta di un tormentato cercatore di senso a un mondo che egli vedeva caduto nel relativismo e nella irreligiosità.

