“Bastava guardarlo
e vederlo passare:
per noi era pane”
Parroco dei lontani, voce dei poveri, profeta della pace, “contestatore per tutte le stagioni” o figlio “obbedientissimo” della chiesa: le diverse letture della figura di don Primo Mazzolari offerte nel tempo rivelano le tracce persistenti impresse dalla sua avventura cristiana nella storia del Novecento. Negli anni che vanno da Pio X a Giovanni XXIII, dal modernismo alle soglie del concilio Vaticano II, questo “parroco rurale” si impegnò in prima persona nel confronto che la chiesa stava vivendo con l’incalzante modernità, offrendo risposte e percorsi originali che gli guadagnarono censure e incomprensioni, ma insieme riconoscenza e affetto da parte di una nutrita platea di discepoli e lettori. Ripercorsa a cinquant’anni dalla morte, la sua memoria risulta ancora feconda e fonte di ispirazione per la vita cristiana di oggi, provocatrice delle salutari inquietudini che fanno del cristiano un “pellegrino dell’assoluto” immerso nel quotidiano, un cercatore di Dio intimamente solidale con le angosce e le attese dell’intera umanità.
Mariangela Maraviglia (Pistoia), pubblicista e saggista, si occupa di figure del cattolicesimo contemporaneo impegnate in ambito sociale e nel dialogo ecumenico. Membro del Comitato scientifico della Fondazione don Primo Mazzolari, al prete cremonese ha dedicato diversi volumi e studi. Per le nostre edizioni ha curato: Sorella Maria di Campello, P. Mazzolari, L’ineffabile fraternità. Carteggio (1925-1959).
Contenuto
Presenta la biografia e una raccolta di scritti di Madre Anna Vitiello (1904 - 2000). Dal 1949 fino alla morte, assieme a padre Arturo è la co-fondatrice dell’Opera piccole apostole della redenzione. Il suo impegno a favore dei bambini orfani è stato totale: ha offerto loro l’educazione ai valori e una professione inserendoli a pieno titolo nella società.
Destinatari
Tutti.
Autore
Padre LUIGI BORRIELLO, carmelitano scalzo, è docente di teologia mistica e di storia della spiritualità. È consultore presso la Congregazione delle Cause dei Santi e la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di Vita Apostolica. Ha pubblicato con M.R. Del Genio e T. Spidlik, La mistica parola per parola (2007). Esperienza mistica e teologia mistica (2009), Dio che è in te. Elisabetta della Trinità (2010).
Il libro illustrato racconta la storia intensa di un missionario Carmelitano Scalzo: la sua missione si concluse tragicamente nel 1985, quando fu barbaramente trucidato da ignoti sicari in Madagascar mentre era in viaggio verso la sua parrocchia. Sergio era nato a San Donà di Piave nel 1938, e dopo gli studi e l ordinazione sacerdotale, desideroso di partire missionario per l'Africa, era stato inviato in Madacascar insieme a due compagni per formare una nuova comunità. A venticinque anni dalla morte i Missionari Carmelitani ricordano questa figura e la sua opera in una terra difficile.
Un libro di preghiere dedicate a santa Rita da Cascia, che continua ad affascinare persone di tutto il mondo per la sua figura di donna coraggiosa e per la sua capacità nel superare le difficoltà della vita.
Proclamata santa da Leone XII il 24 maggio del 1900,“esperta nel soffrire, imparò a capire le pene del cuore umano è diventata così avvocata dei poveri e dei disperati ottenendo per chi la invoca nelle più diverse situazioni innumerevoli grazie di consolazione e di conforto” (Giovanni Paolo II).
Attraverso un approfondito studio delle omelie, delle relazioni e degli interventi tenuti in occasione di congressi, incontri, e cerimonie, si mette a fuoco la riflessione teologica e spirituale maturata da Mons. Benvenuto Matteucci nel periodo in cui è stato Arcivescovo di Pisa (1937-1965).
Il giornalista e scrittore Emilio Bonicelli racconta in
modo intenso e avvincente, la storia di Rolando Rivi, che
a soli 14 anni ha donato la vita per Gesù. Entrato in seminario,
Rolando portò con coraggio la sua testimonianza di
fede e di carità, vestendo sempre l’abito talare segno,
come diceva, della sua appartenenza al Signore. Finì per
questo vittima del clima di odio contro i sacerdoti diffuso
sul finire della guerra. Nell’aprile del 1945 Rolando fu
rapito, brutalmente torturato, ucciso per la sola colpa di
guidare gli altri ragazzi all’esperienza cristiana. Nessuno,
però, riuscì a strapparlo dalla mano del suo grande Amico
e anche nell’ultimo istante chiese di poter pregare. Nella
sua giovane età, nella sua innocenza, Rolando è un’icona
dei molti martiri cristiani del nostro tempo. Per lui è in
fase conclusiva la causa di beatificazione in sede romana.
Astronomo, matematico, letterato, egittologo, geologo, musicista, ottico, medico, poliglotta e molte altre cose ancora, Athanasius Kircher è stato forse l'ultimo "uomo universale", l'ultimo in grado di dominare tutto lo scibile umano apportando nuovi contributi in ogni campo del sapere. Proponiamo qui, per la prima volta in italiano, la sua autobiografia (con testo a fronte in latino), un racconto colorito degli eventi prodigiosi che hanno segnato la vita di questo personaggio geniale e imprevedibile. Conoscitore della matematica, della geologia e dell'astronomia, padre Kircher era anche dotato di facoltà inventive, come dimostrano la sua macchina calcolatrice, la sua lanterna magica e, in medicina, la sua teoria dei bacilli. Era anche un appassionato collezionista: arricchì la donazione originaria del Collegio Romano con nuovi oggetti curiosi: bronzi, pitture, mosaici, iscrizioni, resti dell'antichità classica pagana e cristiana, oggetti riguardanti l'etnologia dell'Oriente e dell'America meridionale, e macchine da lui stesso costruite per esperimenti idraulici, ottici, magnetici e matematici, fino a rendere la sua Wunderkammer il più bel museo tra quanti conosciuti allora. La prefazione di Ingrid Rowland, una delle più illustri studiose di Kircher e del XVII secolo e la postfazione di Eugenio Lo Sardo, direttore dell'Archivio di Stato e curatore della mostra Il museo del mondo, dedicata a Kircher, completano quest'opera.
Il libretto racconta la storia di una famiglia che da un giorno all'altro, inaspettatamente, si è ritrovata a combattere con il dramma della malattia di una bambina di 9 anni. Una serie di testimonianze, quelle dei genitori, e poi di medici, sacerdoti e amici, mostra come la fede ha aiutato questa famiglia a non scoraggiarsi, e a non disperare dopo la morte della piccola. Un libro per tutti coloro che sono chiamati a confrontarsi con il dramma della sofferenza innocente e hanno difficoltà nel chiedere aiuto a Dio. Prefazione di don Decio Cipolloni.
Si chiamava Padre Angelo Paoli, ma era conosciuto dalla gente come «Padre Carità». Un uomo che ha tradotto la propria consacrazione religiosa nel Carmelo e la propria vocazione al presbiterato nel servizio ai più poveri, agli ammalati, ai carcerati. Un uomo che ha fatto della propria esistenza un dono, fi no anche a togliersi la camicia per rivestire un fratello senza abiti, che non temeva di compiere gesti di penitenza, oggi per noi inconsueti e lontani, ma non faceva mancare nulla a chi era malato nel corpo e nello spirito. Un uomo capace di sollecitare i ricchi e i potenti a donare non solo denaro e beni materiali, ma anche tempo e disponibilità personale per nutrire e assistere chi ne aveva bisogno.
Per decine di anni Natuzza Evolo ha ricevuto migliaia di persone da tutto il mondo, venute per incontrarla e avere notizie dai propri defunti o indicazioni sulle proprie malattie. In molti testimoniano di aver ricevuto grazie e benefici, se non veri e propri miracoli.
Una commovente parabola di un santo dei nostri giorni, raccontata attraverso la testimonianza di uno dei suoi più stretti amici e collaboratori. Non è una biografia del Santo. Piuttosto, quelli raccolti sono i frammenti della storia di un santo che ha vissuto in un secolo furibondo, episodi magari trascorsi insieme, qualche frase ascoltata a suo tempo senza darle peso e rimasta impigliata nella memoria. Dai pochi segmenti di vita emerge una personalità forte, indomita, amante di Maria e di suo Figlio nello spirito di San Camillo...
"Coscienti che come chiesa dobbiamo educare con la parola e la testimonianza di vita alla prima beatitudine del Vangelo che è la povertà, come distacco della ricerca del superfluo, da ogni ambiguo compromesso o ingiusto privilegio, come servizio sino al dono di sé, come esperienza generosamente vissuta di solidarietà". Don Peppe Diana