
Di Frassati molto è stato scritto e detto. In tanti si sono cimentati nell'impresa di ricostruirne l'esistenza pubblicando delle biografie; tutti documentando, in realtà, ciò che di loro stessi la vita di Pier Giorgio aveva contribuito a illuminare e orientare. Abbiamo avuto così il Pier Giorgio dell'Azione Cattolica, il prototipo della borghesia subalpina, l'esemplare militante del Partito popolare, l'ideale del terziario domenicano, il modello della santità giovanile salesiana, il giovane buono e altruista che sopravvive nella memoria dei suoi beneficati, l'alpinista e così via. Tutte le opere hanno in comune il desiderio di rendere conto del fascino che emana la sua persona e di una esperienza umana e cristiana così ricca da sembrare inesauribile. Benché egli non abbia tenuto un diario e non esistano neppure degli appunti personali in grado di dar conto dal di dentro del pellegrinaggio compiuto dalla sua fede nei ventiquattro anni della sua esistenza terrena, tuttavia accade che chi gli diventa amico sperimenta qualcosa di simile a una continua, sorprendente, rivelazione e arriva in definitiva a percepire un fluire quasi senza ostacoli della vita di Cristo nella vita di Pier Giorgio. È questa incarnazione di Cristo nella vita di Pier Giorgio che sta al centro di questo libro.
Il libro racconta l'esperienza umana e spirituale di una donna che, nel secondo dopo guerra, ha accompagnato la vita di centinaia di ragazze verso la felicità e l'obbedienza a Dio e nella contemplazione. Cristiana Piccardo, monaca appartenente all'Ordine Cistercense della Stretta Osservanza, è nata a Genova nel 1925. Nel 1958 è entrata nel monastero trappista di Vitorchiano, situato nei pressi di Viterbo, dove ha ricoperto il ruolo di badessa per 24 anni. Durante il suo servizio, contribuì alla nascita di nuove Fondazioni in varie parti del mondo. Ma queste pagine sono assieme la storia del monastero trappista di Vitorchiano, oggi riferimento di ritempra spirituale per migliaia di persone che lo frequentano, e del rinnovamento monastico operato dopo il Concilio Vaticano II.
Il libro ripercorre la vita di don Francesco Bonifacio (1912 - 1946), fino al suo martirio. Egli visse tutti i terribili drammi del secolo breve che sconvolsero l'Istria e la Venezia Giulia: la guerra, l'armistizio, l'annessione al Terzo Reich, la liberazione dal nazifascismo e la presa del comando in Istria da parte dei cosiddetti Poteri Popolari, cioè i comunisti della nuova Jugoslavia. Don Francesco Bonifacio rimase tra la sua gente sempre, testimoniando la sua fede limpida fino al suo crudele assassinio: l'11 settembre 1946 infatti , a soli 34 anni, don Bonifacio scomparve per sempre. Il 3 luglio 2008 papa Benedetto XVI lo proclama beato riconoscendo il suo un vero martirio in odium fidei.
Il tesoro è la vocazione sacerdotale. Il vaso di argilla è un uomo che, mai dimentico della fragilità della sua natura, accoglie il dono dello Spirito e cerca di viverne all’altezza. Novello san Paolo, Fulton Sheen ha speso la vita per il Vangelo, con una grande fiducia nello sviluppo dei nuovi media, e una ancora più grande nella grazia di Dio. «La forza della sua parola», osserva Guido Vassallo nell’Invito alla lettura, «risiedeva nella fede profonda in ciò di cui parlava». Ne dà luminoso riscontro questa autobiografia, per la prima volta pubblicata in Italia, ricca di esperienze e aneddoti ma anche di profonde riflessioni spirituali sulla vocazione, il senso cristiano del dolore, il celibato apostolico, la vita sacramentale, specialmente eucaristica. L’amore per il sacerdozio, la passione per l’evangelizzazione, il dono della parola fanno di Sheen, proclamato venerabile dalla Chiesa cattolica, una figura esemplare per i nostri tempi così bisognosi di amici di Dio e portatori di speranza.
Una storia infinita di interrogativi e, fino ad oggi, di poche certezze. I primi punti fermi furono dati dalla prima edizione del libro “Emanuela nelle braccia dell’Islam?”: la Orlandi, cittadina vaticana scomparsa nel 1983, fu vittima di un’organizzazione di preti pedofili e oggi è ancora viva. Adesso l’indagine dell’Autrice aggiunge altri e sconcertanti tasselli al disegno di un’esistenza dalle esperienze estreme, rocambolesca ma soprattutto legata alla bruciante attualità del radicalismo islamico, dei camuffamenti che consentono di varcare ogni frontiera, degli accordi segreti tra potentati, di partiti e di Stati. Una volta si poteva intravedere l’Orlandi in moschea a predicare alle donne della sua scuola coranica; oggi occorre riscoprirne i tratti in un volto ritoccato dal chirurgo plastico mentre siede in un’assise internazionale per curare gli interessi dei Paesi del Mediterraneo e quelli del Sudamerica, tanto caro a Papa Francesco. Quale “grande giuoco” si è nascosto in passato e continua a nascondersi in tutto ciò? È senz’altro quello della mutevole e spregiudicata politica internazionale. Infatti le sorti della fragile ma preziosa prigioniera sono state sempre mercanteggiate tra alcune Nazioni e un Vaticano di forte presenza mondiale. Perché se il Vaticano ha sempre occultato, ha però anche protetto oltre che pagato e perciò è stato sensibile alle trattative. Ma il risultato finale è la rinascita dell’adolescente violata e sconfitta in una donna forte, capace, dura, vincente. Qualcuno forse la riconoscerà in un telegiornale arabo o di altra lingua.
Questo volume raccoglie l’autobiografia di suor Ida Benvenuti (1922-2013), una donna straordinaria famosa per le sue catechesi.
Pensieri profondi sono da lei espressi con una semplicità sconcertante che avvince anche gli spiriti più sprovveduti, come abbiamo tante volte constatato.
Marco d'Aviano è grande per la santità della vita, per l'apostolato del tutto straordinario, che esercitò per tanti anni, con immenso frutto per le anime, per la missione che Dio gli affidò in uno dei momenti più critici della storia della Chiesa, per i quali il suo intervento è stato decisivo, fino al punto di salvare l'Europa dall'invasione turca, che certamente non si sarebbe fermata a Vienna. Ma, salvando l'Europa, ha salvato il cristianesimo.
È ammirabile per la ricchezza dei doni e delle grazie gratis a lui date con sbalorditiva abbondanza, dinanzi ai quali si mantenne sempre umile.
Gli effetti della sua ardita azione continuano a perdurare anche nei nostri giorni.
Un libro che racconta la storia di Don Ivan Cornioli (1924-2009) poeta, artista, padre spirituale.
Questo libro-intervista può essere un utile sussidio per coloro che sono interessati ai grandi temi della vita e della bioetica.
Questo «Libro delle Cronache» rivela le ragioni e i sentimenti di uno storico del cristianesimo italiano, catapultato con famiglia negli Stati Uniti di Donald Trump, dove è affiorata in lui una nuova identità di teologo parzialmente americanizzato. Le «Cronache» sono state la sua rubrica esistenziale e politica, pubblicata a scadenza bisettimanale sulla rivista Adista, e coprono quasi tutto il primo quadriennio dell'attuale Presidente, dall'inaugurazione (gennaio 2017) sino all'esplosione del Covid-19 e al predominio di Joe Biden nelle elezioni primarie democratiche (luglio 2020). Rappresentano una testimonianza diretta e spassionata, sempre ironica e spesso dolorosa, di come si vive e talora si muoia, di come si spera e ci si disperi, fra guerre combattute da terzi e crisi di migranti, nell'America del III millennio, in un periodo segnato da contraddizioni e trasformazioni profonde, le cui conseguenze hanno effetti planetari. Il teologo italo-americano si augura di non dover proseguire la scrittura delle Cronache dal Trumpistan oltre le elezioni del 2020.
Frasi, detti, modi di dire alla luce del pensiero cattolico.
140 voci (Bisogna rispettare sempre l’opinione degli altri – Cerchiamo ciò che ci unisce, non ciò che ci divide – Ci vorrebbero le quote rosa – Dio ti ama per quello che sei – Era una bugia detta a fin di bene – Figli di coppie gay? L’importante è l’amore – Grazie alla legge 194 sono diminuiti gli aborti – I preti sono tutti pedofili – Io credo a modo mio – Una ragazza si può vestire come vuole…).
Oltre 500 pagine per imparare a rispondere alla dilagante marea anticattolica che si nasconde in centinaia di luoghi comuni diffusi e acriticamente accettati.
Da tenere a portata di mano per dimostrare la bellezza e la verità di un giudizio cattolico e aiutare famigliari, amici, colleghi di lavoro, compagni di scuola e università e anche i perfetti sconosciuti prigionieri del politicamente corretto.
Il volume presenta una raccolta organica degli scritti di don Dante Clauser, in occasione del centesimo anniversario della sua nascita e del decimo della morte. Fondatore del Punto d'incontro, storico luogo di accoglienza per senza dimora nella città di Trento, il sacerdote non ha mai mancato di far sentire la sua voce anche sugli organi di stampa e in alcuni testi, in cui - a volte in modo diretto, a volte in modo arguto, altre in modo poetico - ha sempre difeso i poveri, rilanciato il volontariato e predicato la carità.

