
Le Edizioni OCD propongono ai lettori e agli studiosi la traduzione della prima biografia del venerabile Giovanni di Gesù Maria (1564-1615), unitamente alla versione originale in latino. In queste pagine emerge la ricchezza e il grande apporto da lui offerto al Carmelo Teresiano italiano ed europeo, allora nascente.
A quasi cento anni dalla morte di Teresa di Los Andes, offriamo al lettore una biografia agile e dalla lettura scorrevole, che entra nel vivo della quotidianità della giovane Carmelitana cilena e segue gli sviluppi della sua storia d'amore con Cristo. È una vita come tante altre, la sua, ma con quel qualcosa di speciale che fa di un uomo un santo. Ne sono testimonianza il Diario e le Lettere a cui si è fatto ampiamente ricorso.
Leonia, divenuta suor Francesca Teresa alla Visitazione di Caen, è sorella di Teresa di Lisieux. Delle cinque sorelle Martin, è quella che ha avuto il percorso più difficile. Tuttavia, è lei che ha compreso meglio la dottrina spirituale della piccola Teresa. Con tutti i suoi limiti, insuccessi e ferite, Leonia visse e praticò così bene la via dell'abbandono a Dio, appresa alla scuola di san Francesco di Sales, che nel tempo ne fu trasformata. Le meditazioni qui proposte sono un vero cammino di vita, di rinascita e di pace interiore alla sequela di Leonia.
Perrine Eluère (1816-1848), in religione suor Maria di san Pietro e della Sacra Famiglia, entra al Carmelo di Tours nel 1839. Conosciuta soprattutto come l'ispiratrice di un'Opera di Riparazione delle bestemmie con la lode del Nome di Dio e la devozione al Volto Santo, fu anche messaggera dell'amore e della misericordia del Cuore di Gesù, e della potenza dell'invocazione del suo Santo Nome. Sperimentò l'amore materno di Maria ed ebbe grandi illuminazioni sul suo ruolo di Redentrice e la sua missione di Mediatrice per la nostra santificazione. Per molti aspetti, annuncia santa Teresa di Gesù Bambino, che ha letto la sua vita e l'ha amata. Questo libro non ha la presunzione di essere una "Vita" di suor Maria di san Pietro, intende piuttosto evocare gli aspetti principali della sua personalità, della sua spiritualità e del suo messaggio, lasciandole il più possibile la parola. Malgrado le grandi differenze di sensibilità religiosa tra la sua epoca e la nostra, suor Maria si rivela viva e molto vicina a noi. E su diversi punti addirittura all'avanguardia sul suo tempo, come del resto tutti i profeti che, nei secoli, sono un tutt'uno con la loro epoca e insieme ne anticipano il futuro. Per chi vuole conoscere questa Carmelitana di Tours, Messaggera dell'amore e della misericordia del Cuore di Gesù, della potenza e dell'invocazione del suo Santo Nome.
Tra le numerose ninfee dipinte da Claude Monet la migliore - secondo Charles Péguy (1873-1914) - non sarà l'ultima, frutto di un crescente apprendimento, bensì la prima, figlia dello stupore. Solo lo stupore, infatti, veramente conosce. Il resto è "sistema" rigido, è imporsi del "bell'e fatto", è invecchiamento prodromo della morte. Non è più avvenimento. Con questa rivoluzionaria impostazione Péguy ha guardato il "mondo moderno" denunciandone la forza avvilente, ha combattuto per la "città armoniosa", ha ritrovato la fede di quand'era bambino, ha vissuto da "cristiano della comune specie", ha cantato le meraviglie della "giovane speranza" e la grandiosa avventura di Eva/umanità. Ed è morto in battaglia, perché il rapporto con l'Eterno e con l'Infinito si gioca tutto nella brevità di un tempo e nella carnalità di uno spazio.
Sono passati più di sei mesi dalla morte di frate Giacomo Bini. Il desiderio di tenere viva la sua memoria, e di condividere la gratitudine al Signore per il dono di un fratello così, sono alla base di questo libro, di cui frate Giacomo è autore: "Seme di eternità. Biografia e scritti inediti". L'idea del libro è nata quando, subito dopo la morte di fra Giacomo, sono stati trovati nella sua cella a Palestrina dieci quaderni pieni di sue annotazioni, di cui nessuno aveva mai saputo nulla: dal 1982, anno della partenza per l'Africa, sino alla morte Giacomo aveva fedelmente scritto questa sorta di "diario" prendendosi del tempo per riflettere su quanto stava vivendo, per ragionare sulle situazioni, per confrontarsi con la Parola, per dare corpo ai propri sentimenti di gioia o di delusione, di gratitudine o di sofferenza... La prima parte del è una biografia di frate Giacomo, biografia composta in gran parte dalle testimonianze di tante persone che gli sono state vicine nei diversi momenti della sua vita. Una seconda parte è composta da brani dei quaderni ordinati cronologicamente, dalle primissime esperienze in Africa sino agli ultimi mesi di vita a Palestrina. Una terza e ultima parte raccoglie invece testi di Giacomo riuniti intorno a nove tematiche particolarmente importanti per la sua esperienza e la sua visione della vita francescana (comunione fraterna, missione, appartenenza, itineranza...).
Padre Feliciano Olgiati, frate minore, è stato un autentico animatore della rinascita degli studi francescani negli ultimi trent'anni del secolo scorso, rinascita che è culminata nell'edizione delle Fonti Francescane e del Dizionario Francescano. Queste pubblicazioni edite grazie al suo paziente lavoro sono ormai strumenti indispensabili per accostarsi alla vita e all'esperienza di san Francesco d'Assisi. Nelle riflessioni riportate in questo libro, frutto della maturità, padre Feliciano presenta con la chiarezza che gli era propria i contenuti fondamentali della vita e dell'esperienza cristiana di Francesco d'Assisi e della sua fraternità. A trent'anni dalla morte questa nuova edizione, oltre ad offrire uno strumento agile e qualificato per conoscere in modo approfondito l'esperienza spirituale di san Francesco d'Assisi, diventa anche un modo per esprimere la gratitudine di tante persone nei confronti di padre Feliciano.
Il 30 aprile 2022, nel Duomo di Milano, è stata beatificata Armida Barelli: la Chiesa ha riconosciuto che la sua vita, autenticamente cristiana, può essere proposta a modello per tutti.
Ma chi è questa donna che, vissuta fra Ottocento e Novecento, ha contribuito al cambiamento di un’epoca?
Il libro di Roberta Grazzani vuole dare una risposta agile a questa domanda, offrendo un profilo di Armida Barelli che colga gli elementi essenziali della sua vita, presentandoli in modo accessibile a quanti non la conoscono.
Testimonianza. Raccontare e raccontarsi. Ricordare piccoli momenti di vita vissuta, frammenti di emozioni, visi conosciuti, attimi di gioia, crepe di sconforto. La vita di un uomo, l’esperienza costante e continua del cristiano, l’evoluzione di una scelta. La Missione nella gioia e nel turbamento. Il fare dono di sé agli altri nella quotidianità, senza sosta e con il faro della modestia. Racconti, pensieri sparsi, certezze e dubbi. Francesco uomo e Francesco sacerdote. La Chiesa come grande casa che tutti accoglie. Il racconto di una vita spesa per gli altri e con gli altri tra lotte per raggiungere gli obiettivi e sorrisi per il bene raggiunto. Nonostante le critiche, i commenti ingenui e a volte malevoli di chi non sa o fa finta di non sapere, l’ignoranza e il perbenismo esagerato.
Lotte e sorrisi perché ogni sorriso si conquista con fatica e la fatica si dimentica o si ignora.
Il desiderio di fare del proprio meglio per una società giusta, solidale, consapevole, non condizionata dalla mentalità mafiosa e dalla corruzione.
Alla fine una grande certezza: “tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno.” (Rm 8, 28)
Francesco Fiorino è nato a Marsala il 28 novembre 1962. Sacerdote dal 1989 nella Diocesi di Mazara del Vallo. Oltre che parroco in alcune comunità, ha avuto diverse responsabilità diocesane in diversi settori della vita ecclesiale: pastorale giovanile, GRIS (Gruppo di ricerca e di informazione socio-religiosa) comunicazioni sociali, Caritas, Seminario. Dal 2001 al 2013 è stato presidente della Fondazione San Vito Onlus, impegnandosi in progetti socio-caritativi e di utilizzo sociale dei beni confiscati alla mafia. Dal 2002 al 2017, come pubblicista, è stato iscritto all’Ordine dei giornalisti. Dopo una breve esperienza come cappellano ospedaliero, attualmente è direttore dell’Opera di Religione Mons. Gioacchino Di Leo. Continua a coordinare iniziative di promozione umana, a favore di persone e famiglie in difficoltà, in particolare con il progetto “Case fraterne” ed il “Pronto soccorso socio-caritativo”. Dal 2017 coordina a Marsala la Scuola di formazione all’impegno sociale e politico. Dal 2012, su Radio Maria, conduce la trasmissione mensile “La fede cattolica a confronto con la dottrina e la prassi dei testimoni di Geova”. Ha fondato il Centro socio-educativo “I Giusti di Sicilia” e la cooperativa “Sicilia giusta e saporita”.
Marcello Marano, nato a Milano e vissuto a Cinisello, dopo il diploma di liceo classico è diventato un brillante ingegnere delle Telecomunicazioni, apprezzato ricercatore sui laser e sulla fotonica, docente di Fisica al Politecnico di Milano; è mancato all'affetto dei suoi cari e dei suoi numerosi amici a soli 28 anni, nel dicembre 2002, in maniera improvvisa. La sua storia, breve ma ricca di significato, è stata di esempio per molti che l'hanno conosciuto e, senza troppa agiografia, meritava di essere conusciuta e, speriamo, apprezzata ed emulata, anche da chi non lo ha direttamente frequentato. Quando Marcello ci ha lasciato era, da quasi sei anni, fedele "aggregato" dell'Opus Dei, una vocazione al celibato apostolico, rimanendo a pieno titolo nel mondo e nel suo ambiente sociale, che egli abbracciò e visse con convinzione e generosità.
La religiosità di Ezra Pound (1885-1972) rimane un mistero fitto e largamente inesplorato.
I pochi studiosi che si sono cimentati nella ricerca hanno sottolineato gli elementi esoterici e neopagani presenti nell’infinito cantiere dei Cantos e nella saggistica del poeta statunitense.
Il pionieristico saggio di Andrea Colombo indaga, invece, il vivissimo interesse di Pound anche per il cattolicesimo e illustra i risvolti della sua estetica e del suo pensiero economico, spesso ispirati dalla dottrina sociale della Chiesa, dalla filosofia neoplatonica di Riccardo di San Vittore, di Scoto Eriugena e di Roberto Grossatesta, come da altri pensatori di età patristica e medioevale ingiustamente trascurati. In appendice vengono pubblicati per la prima volta alcuni testi poundiani, fra cui le lettere al diplomatico vaticano monsignor Pietro Pisani e al sacerdote di «Crociata Italica» don Tullio Calcagno.
«Il presente lavoro di Andrea Colombo completa coraggiosamente il mosaico con l’approfondita lettura di testi difficilmente accessibili» (dall’Introduzione di Mary de Rachewiltz).
L'AUTORE
Andrea Colombo vive a Milano, dove lavora come giornalista di Libero. Ha tradotto e curato varie opere di Ezra Pound e di G.K. Chesterton. È autore del saggio Curare l’anima. Itinerari dello spirito (Leonardo Mondadori).
Da bambina, poi da adolescente e da giovane donna, Dawn Stefanowicz vive il trauma di una famiglia composta da un padre omosessuale, con il suo entourage di partners sessuali freneticamente rinnovato, e da una madre depressa e complice: lei reagisce con una presa di distanza da sé stessa e dalla vita che le appare l'unica via di sopravvivenza. Fino alla vera liberazione avvenuta con la riscoperta, nella fede, del proprio valore di persona, e della capacità di amare, anche suo padre. Raccontando non solo i fatti cronologici della propria esperienza, ma anche i conflitti emotivi che ha dovuto vivere e le battaglie che ha vinto per diventare la donna che è oggi, moglie e madre felice, l'autrice offre così un'indagine unica nel "mondo nuovo" della genitorialità di persone omosessuali. "Un vissuto", scrive lo psichiatra Gerard van den Aardweg nella Prefazione, "che io stesso ho, purtroppo, avuto modo di riscontrare in tanti anni di attività professionale e che mi porta a mettere in guardia da una nuova, inaudita forma di abuso sui minori, legalizzata e promossa dagli Stati che hanno abbracciato un'ideologia del tutto falsa, per la quale ogni tipo di vissuto e ogni forma di convivenza vengono considerati leciti ed equivalenti".

