
Un profilo biografico, arricchito da alcune testimonianze, del salesiano Don Silvio Galli (Palazzolo Milanese 1927 - Chiari [BS] 2012), di cui si sta avviando la causa di beatificazione. Vero prete delle Beatitudini, Don Galli è stato un modello di santità sacerdotale e di autentica vita consacrata in un tempo segnato da scandali, abbandoni, mondanità, un vero mistico dello Spirito ancorato alle colonne dell'Eucaristia e di Maria Ausiliatrice, ma anche un esempio di sacerdote in uscita, con l'"odore delle pecore", con una grande singolarità: se è indubbio che usciva a cercare chi si era perduto, a visitare gli ammalati, a confortare i carcerati ecc., è stato soprattutto un sacerdote da cui la gente accorreva; non aveva bisogno di uscire perché erano gli altri che venivano a cercarlo. Con la Presentazione del Vescovo di Brescia, Mons. Pierantonio Tremolada.
La chiave di lettura dominante che permette di decifrare e comprendere alcune pagine che potrebbero anche urtarci per la violenza dei dolori, è l'innamoramento progressivo di Alexandrina che si dona totalmente a Gesù, che vuole diventare una cosa sola con Lui, che sempre più si immedesima nei Suoi sentimenti fino al punto di poter esclamare: "Non sono più io che vivo, è Cristo che vive in me". (Galati 2,20). Gesù risponde con grazie straordinarie che la portano progressivamente alla piena identificazione mistica con Lui. Quando Alexandrina scopre che la "intensa passione" di Cristo, per la Salvezza di tutte e di ciascuna persona, si realizza storicamente nella "Passione cruenta", chiede a Gesù di esserne partecipe anche lei nella sua umanità per identificarsi totalmente con il suo amato. È l'amore che abbraccia la sofferenza come prova suprema di donazione. Il tratto più femminile, più delicato di questo amore è la sua passione per i Tabernacoli in cui Cristo è presente in stato di vittima. Vuole diventare la sentinella di ogni tabernacolo, la lampada che sempre arde davanti a lui, e infine si fa prigioniera con il Divino prigioniero dentro ogni tabernacolo. Un limite molto importante. Tutti gli scritti dettati da Alexandrina sono in lingua portoghese secondo la sua formazione e la sua mentalità: ogni traduzione in italiano risente del linguaggio e della mentalità corrente nel momento storico in cui traduce, ma risente soprattutto del livello spirituale del traduttore...
Santo mancato e arcieretico perseguitato tanto dai cattolici quanto dai protestanti, Bernardino Ochino fu protagonista tra i più celebri e controversi della crisi religiosa del Cinquecento, di cui attraversò le diverse fasi sperimentando sulla propria pelle gli entusiasmi, ma anche l'asprezza delle polemiche e la durezza degli scontri prodotti dalla Riforma. Nel suo inquieto peregrinare per le lande di un'Europa lacerata dalle guerre di religione e dalle divisioni confessionali, il Senese dovette inventarsi continuamente nuove identità per sopravvivere e sperare di realizzare l'ideale di una libera predicazione del Vangelo, cui si votò sin dagli anni della professione religiosa tra i francescani di Siena. Ricordato dalla storiografia come uno di quegli spiriti liberi e ribelli a ogni forma di comunione ecclesiastica, che, contestando la crescente intolleranza di Roma e delle nuove Chiese riformate, avviarono la moderna riflessione sulla libertà di coscienza, in realtà Ochino giunse a schierarsi apertamente per gli ideali dell'anticonformismo e del radicalismo religioso soltanto al termine di un lungo e complesso percorso biografico, che presenta ancora molti punti oscuri. Il libro ne ricostruisce con l'aiuto di documenti inediti o poco noti il primo tratto, gettando nuova luce sulle molte questioni irrisolte relative agli anni della formazione, al periodo decisivo della predicazione in abito cappuccino (1535-42) e infine ai primi anni dell'esilio religionis causa trascorsi a Ginevra e ad Augusta (1542-47), durante i quali Ochino tentò di farsi ispiratore di una Riforma italiana sostenuta dai principi e dalle città più insofferenti al potere temporale di un pontefice che anche il Senese, come Lutero e i francescani spirituali del Medioevo, giunse infine a identificare con l'Anticristo.
In questo libro l'autore narra la sua esperienza di vita, di cristiano impegnato nella lotta politica, nel sociale e nel volontariato, in cui si innestano inoltre lotte e scontri con i Servizi Segreti e straordinari contatti con il mistero.
«Si è sempre fatto così!: per favore non ditele più quelle parolacce». Così papa Francesco ha incoraggiato i giovani a cercare nuove vie per migliorare e salvare il mondo dagli eticismi senza bontà, dai progetti più formali che reali, dagli intellettualismi senza saggezza.
Quaranta persone di origine diversa, uscite dalla routine di una noiosa quotidianità, raccontano con la propria storia personale come sono riuscite a raggiungere la felicità e a cambiare il loro mondo. Favole moderne per adulti che interrogano la vita.
Questa è la storia di una donna che da una collina della Galilea, con la presenza costante di un angelo indolente e un po' pigro, attraverso il teatro e la fantasia, dà speranza e voglia di vivere a gente sparsa per il mondo. Una storia, quella raccontata nel dialogo tra la protagonista del libro Eden e il suo angelo custode, che ripercorre la vita di una donna italiana, romana ed ebrea che giovanissima lascia la vita "tranquilla" di Roma per tornare alle origini della sua cultura, seguendo la voce di un angelo, ebreo di nascita e romano di adozione, che la chiama per dare inizio ad un opera che amalgama e mischia culture e religioni diverse, mettendo insieme ebrei, cristiani, musulmani e drusi. Una storia quella di Eden che impatta in modo evidente con quella della terra in cui abita devastata da una guerra e da una violenza che non sembra avere fine. Una terra che per molti è il ventre e l'origine di ogni forma di bellezza. La storia di Eden e del suo angelo custode è un viatico che conduce in una dimensione ove tutto è possibile... anche la pace tra i popoli che abitano quel lembo di terra.
"Voglio essere uno specchio, il più limpido possibile, riflettere la Tua luce nel cuore di ogni uomo." Il giovane Matteo Farina (1990-2009) ha trascorso la sua breve ma intensa giornata terrena a Brindisi effondendo, con la gioia di vivere, una profonda testimonianza di fede resa adulta dall'esperienza della malattia che lo portato alla morte. Questa biografia ripercorre i momenti più significativi della sua vita e del suo percorso di fede. Una antologia dei suoi scritti rende conto della profonda spiritualità di questo autentico testimone di Cristo. Il suo abituale sorriso era l'emblema più evidente e credibile del suo essere discepolo di Gesù in ogni circostanza.
Questa è una storia sorprendente e affascinante, perché la Divina Misericordia è una realtà sorprendente e affascinante. Il potere di Gesù e di Maria opera in questa storia come il potere di un'onda del Pacifico alta tre metri. Leggete questo libro e vedrete come la stessa onda che ha sollevato Paolo e Agostino, Francesco e Ignazio ha sollevato adesso Donald Calloway trasformandolo da "incorreggibile" e "impossibile" in "radicalmente convertito". È una storia vecchia, molto vecchia: eppure ogni volta è irresistibilmente nuova. Qui è raccontata con candore e semplicità seducenti da un prete surfista ex-drogato ed ex-criminale. Peter Kreeft, Teologo Una storia che è fonte di ispirazione; una conversione davvero sbalorditiva. Sarete colpiti nel leggere come Nostro Signore ha riorientato le passioni di quest'uomo, portandolo da una vita di crimini all'amore per Gesù e per Maria, e per il surf! Se Hollywood avesse fede quanto un granello di senape, la storia di padre Calloway sarebbe già diventata un film. È un libro che si legge tutto di un fiato, in cui il protagonista passa da un'adolescenza criminale a una fede adulta, per arrivare fino al sacerdozio. È la storia di una vita drammatica, e padre Calloway la racconta con uno stile letterario avvincente e virile. Perciò, se non è diventata un film (almeno non ancora), potrete almeno ricordarvela come un film, tanto è vivace. Scott Hahn, Professore di Teologia e di Sacra Scrittura Franciscan University of Steubenville, Ohio
Gregorio il Sinaita, vissuto a cavallo fra il XIII e il XIV secolo, è una tra le più luminose figure di santi della Chiesa ortodossa, colui che iniziò, sulla Santa Montagna dell'Athos in Grecia, la pratica dell'esichia, cioè la preghiera profonda e ininterrotta che Gesù stesso chiede nel Vangelo. I suoi scritti sono ben conosciuti, mentre la Vita rimaneva inedita in italiano. È una testimonianza preziosa, perché giunge dalla viva voce del monaco Callisto, che fu discepolo del santo bizantino, e visse per lunghi anni a strettissimo contatto con lui. Le opere e gli insegnamenti di san Gregorio il Sinaita non perdono nulla della loro freschezza originaria, anzi si rivelano particolarmente attuali, nel presentare una figura di eremita che si sposta da un luogo all'altro, che non disdegna un rapporto sano e fecondo con la società e che propone la preghiera come via privilegiata per attuare in pienezza la Grazia battesimale.
Questo libro-intervista introduce nel cuore delle civiltà africane, in particolare della fascia sub-sahariana, attraverso un lungo colloquio con un personaggio camerunense di antiche e nobili tradizioni: Martin Nkafu Nkemnkia, uno dei capi del popolo dei Bangwa, tra le tribù più importanti nella parte centrale del Camerun. Tra i primi Focolarini africani di Chiara Lubich, oggi è docente di filosofia e di teologia presso prestigiose Università Pontificie e scrittore. Come filosofo e teologo, è cultore del pensiero africano e delle molteplici tradizioni culturali e religiose della sua terra. In queste pagine, Martin Nkafu Nkemnkia parla di sé, della sua numerosa famiglia, della sua identità di cristiano nel complesso contesto culturale della sua terra d'origine. Parla di un popolo, il suo, che ha accolto il Vangelo. È in seno al suo popolo, infatti, che i Focolarini iniziarono la loro avventura nell'Africa sub-sahariana. Ed è proprio a Fontem, dove Nkafu è nato, che quando ancora era un ragazzo conobbe Chiara Lubich, che vi si era recata in occasione dell'inaugurazione della nascente cittadella, la prima del movimento in Africa. Un incontro decisivo per il suo futuro. Con Nkafu-Martin si compie un viaggio ideale in terra d'Africa, nella sua realtà, nelle sue tradizioni culturali, nella molteplicità delle identità indigene, delle forme della spiritualità, del senso religioso della vita, delle ritualità, dei miti delle origini, delle culture, dell'arte.
Questo libretto illustrato racconta la vita di Suor Maria Celina della Presentazione della B.V. Maria (1878-1897). Il suo cammino di santità era iniziato presto e aveva appena 19 anni quando portò a termine il suo pellegrinaggio terreno. A 110 anni dalla morte la Chiesa proclama beata questa giovane donna contemporanea di Teresa di Lisieux: morta nello stesso anno e della stessa malattia, ne ha percorso anche la medesima "piccola via" dell'amore e della donazione preparata per i poveri del regno dei cieli.
Mariangela racconta la propria storia con intensità e ironia. Dopo aver lasciato un passato di profondo dolore, si concentra sul presente, fatto di cose semplici e preziose, di incontri provvidenziali e di una nuova alba che illumina ogni difficoltà. Una testimonianza da leggere tutta d'un fiato per scoprire che ognuno è prezioso agli occhi di Dio e che l'Amore fa nuove tutte le cose!