
Nato nel luglio 1934, padre Raniero Cantalamessa è giunto alla soglia fatidica degli "ottanta", ma non cessa di girare per il mondo a predicare la Parola di Dio, ascoltato e apprezzato in tutti i continenti. In questo libro-intervista padre Cantalamessa dipana, grazie alle domande di un cronista di razza come Aldo Maria Valli, il racconto della sua vita, intessuto con il filo rosso della chiamata a essere "il portatore dell'acqua viva". Nella vicenda biografica di padre Cantalamessa rileggiamo un periodo intenso e straordinario nella storia della Chiesa, caratterizzato dalla "svolta" impressa dal Concilio Vaticano II, di cui il religioso cappuccino è stato protagonista con la sua sensibilità ecumenica, l'attenzione ai segni dello Spirito e il servizio della Parola. Noto volto televisivo, grazie a molti anni di presenza sul piccolo schermo come commentatore delle letture domenicali, padre Cantalamessa ricopre dal 1980 l'incarico di "predicatore dal Papa", svolto sotto tre pontificati, da Giovanni Paolo II a Benedetto XVI a Francesco, di cui padre Raniero dice: "Una cosa è certa: qualunque sarà la durata del suo papato, non sarà facile tornare indietro. E io aggiungo: per fortuna!".
A Siviglia c’è un segreto. Chi era l’uomo che fu don Giovanni? Cosa cercava il collezionista di amori, di baci, di appuntamenti ? È esistita veramente la figura che ha ispirato nei secoli tante opere, da Tirso de Molina a Mozart, a tanti autori recenti? Il protagonista del romanzo – un giovane uomo dei nostri giorni – si mette sulla strada di don Giovanni per comprendere e per vedere cosa ha da dire quella figura misteriosa alla sua vita e al suo amore. È mosso da una ferita, da un trauma e da una domanda. Un viaggio che ci porta nella storia e nei personaggi di quella grande capitale nobile e commerciale dell’immenso Regno di Spagna, in un teatro fastoso e oscuro di amore e morte. Al centro la figura di Miguel Mañara, cavaliere focoso e protagonista di una vicenda speciale, di una vita esagerata. Intorno a lui una scena di personaggi pieni di luce e di ombre, modernissimi e antichi. Una storia ricca di colpi di scena, di una umanità profonda e appassionata, attraversata dal dramma di sempre: cosa è amare?
«Prendi, Signore, e accetta torta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto e rotta la mia volontà, torto ciò che ho e possiedo».
Ignazio di Loyola (1491-1556)
Appunti, memorie, raccolte di aneddoti scritti dal Cappuccino padre Ignazio da Ielsi sugli anni vissuti accanto al santo confratello stimmatizzato, Padre Pio da Pietrelcina.
San Salvador, 16 novembre 1989: lo squadrone della morte irrompe nella Universidad Centroamericana retta dai gesuiti e trucida otto persone: sei padri gesuiti e due impiegate che lavoravano presso di loro. Da questo eccidio prende le mosse il libro di Maspoli, articolato in due parti. La prima ricostruisce il contesto in cui l’evento si è verificato, le motivazioni, il clima sociale, e presenta un breve profilo biografico dei martiri. La seconda è dedicata più espressamente alla figura di Ellacuría, di cui si illustra il pensiero filosofico e quello teologico, con particolare relazione alla pratica della nonviolenza e all’impegno per la pace attraverso il riscatto dei più poveri ed emarginati. Ignacio Ellacuría (Portugalete, Paesi Baschi, 1940 San Salvador 1989), gesuita, missionario, teologo, è stato docente e rettore della Universidad Centroamericana (uca) José Simeón Cañas di San Salvador. È stato sostenitore e promotore della teologia della liberazione, suscitando forte opposizione da parte dei religiosi conservatori e delle forze politiche in El Salvador.
Punti forti:
La Prefazione di Jon Sobrino, unico gesuita dell’UCA sfuggito all’attentato.
La Postfazione di Beatrice alemanni de Carrillo, procuratrice dei diritti umani in El Salvador.
Ricorrenze particolari: Il libro viene pubblicato in occasione del 20° anniversario della morte di Ellacuría e degli altri martiri (16 novembre 1989).
Nell’ambito dell’anno sacerdotale, la vita e la morte dei martiri di San Salvador costituisce un fulgido esempio di fedeltà a Cristo.
Destinatari: Il libro è adatto a tutti. In modo particolare a chi è interessato al rapporto tra problematiche sociali e teologia in america Latina.
Autore Emanuele Maspoli (Torino, 1967) vive a Venezia. Laureato in scienze politiche con una tesi su Ellacuría, è operatore culturale e animatore di gruppo in ambito nonviolento, formatore all’educazione alla pace, interculturalità e gestione delle dinamiche di gruppo. Nel 1997 a Venezia, isola di S. Erasmo, ha fondato il centro culturale di vacanza Il lato azzurro. Ha pubblicato il volume La loro terra è rossa. Esperienze di migranti marocchini (Torino 2004).
Il Giordani scrittore, giornalista, politico. Una vita appassionante, che rifugge dalle mezze misure, attraverso gli scritti e i discorsi. "Il tempo è arduo - registra nel suo diario Igino Giordani (1894-1980) mentre le sorti della seconda guerra mondiale volgono al peggio per l'Italia -: non lo si vive che eroicamente o vilmente: la mediocrità non è concessa". E così ha vissuto Giordani. Fuoco vivo. Una vita che rifugge dalle mezze misure, fatta di scelte anche rischiose, condotta sul filo del "sì, sì, no, no". Scrittore, giornalista, parlamentare, membro della Costituente. Giordani è un testimone importante della storia del XX secolo. Fra i primi collaboratori di Sturzo, vive la stagione del popolarismo cattolico, in Parlamento e dalla sede dei quotidiani e delle riviste politiche e culturali che ha diretto. Intensa figura spirituale, è cofondatore del Movimento dei Focolari. Tommaso Sorgi lo incontra a Montecitorio nel 1956. Sulla base della conoscenza personale, e attingendo all'enorme archivio di scritti di Giordani (libri, saggi, articoli, discorsi) e ai numerosi studi e testimonianze su di lui, ne ripercorre la biografia fino al 1946, due anni prima dell'incontro con Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari.
Una figura del XX secolo che aiuta a riscoprire il senso di ogni autentico impegno politico e sociale. Protagonista del Ventesimo secolo, Igino Giordani (1894-1980) partecipa alle esaltanti sfide del suo tempo con una lineare coerenza e una tempra eroica. Collaboratore di Sturzo, oppositore di Mussolini, confidente di De Gasperi, amico di Paolo VI, cofondatore del Movimento dei Focolari di Chiara Lubich... egli è stato un seminatore di storie piccole e grandi, che oggi vivificano nell'impegno sociale e nelle scelte ideali di tanti che a lui guardano per districarsi nel nostro convulso presente. A oltre quarant'anni dalla morte, la prima biografia che indaga fra le pieghe più originali della sua esistenza. Prefazione Sergio Mattarella.
Giordani nasce a Tivoli nel 1894 in una famiglia di estrazione sociale molto umile. Una lunga esistenza, 86 anni, vissuta con intensità di pensiero e ardore d'ideali (sarà chiamato "Foco"). Un personalissimo timbro nel battersi per grandi traguardi umani: libertà, giustizia sociale, pace. Membro dell'Assemblea Costituente, deputato alla Camera, consigliere comunale a Roma, dirige le testate cattoliche più importanti (La Via, Fides, Il Quotidiano). Subentra a Guido Gonella nella direzione de Il Popolo. Fu al fianco di don Sturzo e successivamente di De Gasperi nel Partito Popolare. Gli Autori ricostruiscono la biografia di Giordani soffermandosi sul poco conosciuto contesto sociale e politico tiburtino determinante per la sua formazione umana e spirituale.
Igino Giordani (Tivoli, 24 settembre 1894 - Rocca di Papa, 18 aprile 1980), nato da famiglia artigiana, è figura rappresentativa della vita ecclesiale, culturale e politica dell’Italia del secolo XX. Combattente eroico della prima guerra mondiale, antifascista, pioniere della Democrazia cristiana con Sturzo e De Gasperi, sposato e padre di famiglia, amico di Paolo VI, la sua vita è stata innanzi tutto un intenso impegno ecclesiale, esplicato da giornalista, scrittore, testimone, incidendo in ambienti culturali italiani ed esteri. Lo storico francese della Chiesa, Daniel- Rops, lo paragonava a scrittori francesi quali L. Bloy e C. Péguy. Nonché al grande europeo T. Moro. Nel settembre 1948, Giordani ricevette a Montecitorio Chiara Lubich, fondatrice del nascente movimento dei Focolari, a cui aderì subito, colpitone dalla spiritualità. Ne mise in luce aspetti interiori e sociali, fino a diventarne «cofondatore». Negli ultimi anni della sua vita, ne curò in particolare l’attività ecumenica. È una traduzione dal francese.
Gli autori
Jean-Marie Wallet, francese nato nel 1941, sposato, padre di tre figli e nonno di tre nipotini, è stato professore di Inglese all’Università di Angers. Ha organizzato e diretto vari programmi europei di collaborazione universitaria, in particolare con la Romania. Traduttore dall’inglese e dall’italiano in francese, collabora con Nouvelle Cité, editrice del movimento dei Focolari, a cui appartiene dagli anni Sessanta. Ha avuto modo di conoscere bene la personalità di Igino Giordani.
Tommaso Sorgi, già docente di sociologia, è stato deputato al Parlamento italiano dal 1953 al 1972. Autore di numerosi articoli e libri di sociologia politica e religiosa, è uno specialista di Igino Giordani, di cui è stato collaboratore quando venne creato il movimento «Umanità Nuova», espressione dei Focolari in campo sociale, culturale, economico e politico. Dal 1985 al 2010 ha diretto il Centro studi Igino Giordani in Italia.
Perché leggere e conoscere padre Mario Borzaga, il missionario trentino ucciso in Laos nel 1960 e beatificato nel 2016? Cosa dice a noi oggi?
“Identikit” (2023, ed. Vita Trentina) propone il ritratto di un giovane da ascoltare e da guardare, perché “le sue parole e le sue fotografie lasciano un segno”, scrivono i due autori: padre Fabio Ciardi (docente di teologia della vita consacrata e direttore del Centro studi dei Missionari Oblati di Maria Immacolata) e Piero Damosso, giornalista e scrittore che sul missionario trentino ha scritto anche il libro “Romanzo d’amore”.
Il volume è un ritratto inedito, fotografico e spirituale, del missionario, sacerdote, alpinista, musicista, giornalista e scrittore trentino padre Mario Borzaga, che nel 1957, pochi mesi dopo essere stato ordinato sacerdote nella Congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata, partì per il Laos dove morì tre anni dopo insieme al suo catechista Paul Thoj Xyooj.
È stata l’associazione “Amici di padre Mario Borzaga” a promuovere questa nuova pubblicazione, curata da padre Fabio Ciardi che riprende il profilo di padre Mario attraverso le sue “Lettere agli Amici del Laos”, qui raccolte per la prima volta. Esse riportano non solo un’agile cronaca della sua missione e uno scorcio dell’ambiente laotiano, ma raccontano con parole sincere le fatiche e le paure di un giovane sacerdote in un contesto lontano.
Nella seconda parte il regista e documentarista Paolo Damosso propone un’esperienza emozionale e visiva: “Per questo nuovo libro – ci spiega Damosso – mi sono dedicato al commento di diciannove immagini che a mio parere rappresentano alcuni passaggi fondamentali della sua vita. Stiamo parlando di fotografie scattate nel cuore del secolo scorso, quando ogni istantanea era pensata, organizzata, preparata per visualizzare un momento da ricordare”.
Parafrasando Papa Francesco gli autori hanno dedicato 11 capitoli a 13 preti (trentini di nascita o di adozione) che hanno dedicato la loro vita di fede anticipando e realizzando la Chiesa povera per i poveri annunciata da Jorge Mario Bergoglio all'inizio del suo pontificato. Il loro racconto si snoda tra calo delle vocazioni, ruolo dei laici, coinvolgimento dei fedeli nel sostegno alle attività della parrocchia (dal servizio liturgico alla catechesi agli oratori…), le difficoltà legate alla pandemia e le nuove emergenze povertà conseguenti della crisi economico-occupazionale con pesanti ripercussioni sul tessuto sociale delle comunità. Durante la pandemia i sacerdoti – al pari di medici ed infermieri – sono stati il collante sociale ed il baluardo che hanno impedito l’implosione delle comunità. In questo volume si sono messe a confronto idee, esperienze e testimonianze per capire come è cambiato il volto delle singole comunità cercando di rispondere alle esigenze della nuova evangelizzazione. Un reportage per scoprire il lavoro quotidiano di tanti sacerdoti impegnati con sacrificio e dedizione in una missione di vita e per conoscere straordinarie storie di amore e di altruismo con protagonisti uomini e donne della Chiesa di oggi. Il ricavato delle vendite andrà interamente devoluto in beneficenza dagli autori al Custode di Terra Santa, il trentino Fra Francesco Patton, per rispondere alle emergenze della Chiesa di Gerusalemme emerse durante il conflitto in corso in Medio Oriente.
Giacomo aveva tutto, ma una sera fu colto da un improvviso senso di soffocamento: era l'inizio di una malattia che in pochi mesi avrebbe fatto il deserto attorno a lui. In quella condizione si fece strada nel suo cuore una domanda: «Ma Dio cosa vuole che faccia della mia vita?». È l'inizio di un nuovo cammino in cui riscoprirà la fede e con essa la Madre e il Suo desiderio di salvezza per tutti i suoi figli. «La riflessione di un credente che, in questi tempi di grande crisi morale e materiale, richiama l'attenzione su Colei che guida il cammino dell'umanità del terzo millennio: Maria» (Mons. Giovanni D'Ercole). «Il libro è una piccola-grande testimonianza dell'Amore che Dio ha per ciascuno di noi» (Prof. Giuseppe Noia). Accompagna il libro un DVD con il videoclip del nuovo singolo.

