
Madre Giuseppa (al secolo Maria Anna Ignazia Isabella Cherubini, 1788-1844) fondò nel 1807 un nuovo Istituto religioso dedito all'Adorazione perpetua dell'Eucaristia. Il messaggio di questa adoratrice, sempre nascosta e umile, resta quello di una vita solida, per ogni cristiano desideroso di incontrare Dio nella sua vita e nella sua lotta quotidiana.
Nata a Como da famiglia agiata nel 1807, consacrata a Dio nel servizio agli ammalati poveri, fondò le Suore Infermiere dell'Addolorata, ancor oggi dedite all'accoglienza e all'assistenza di ogni genere di necessità e miseria. Morì nel 1872.
Nata a Monza nel 1920, visse per vent'anni missionaria in India, dove si dedicò con passione all'insegnamento nelle scuole Canossiane. "Vedeva Cristo in tutti coloro che cercavano il suo aiuto: bambini, poveri, malati".
Carmela Cristiani nacque ad Andria nel 1922 da una famiglia numerosa. Pur sentendo forte la vocazione alla vita claustrale, fu persuasa dalla sorella suora ad entrare nella Congregazione delle Ancelle della Divina Provvidenza. Competente e generosissima, svolse il suo servizio di infermiera con amore e totale dedizione. Offrì con amore al Signore la sua malattia e la sua morte per la causa dell'Unità dei cristiani.
Clelia Merloni nacque a Forlì nel 1861. Nel suo lungo peregrinare lungo l'Italia, fondò a Genova un piccolo orfanotrofio e più tardi, a Viareggio, l'Istituto delle Apostole del Sacro Cuore di Gesù, per il quale profuse, oltre al ricco patrimonio, le preziose energie della sua grande anima. Per lo sviluppo e l'affermazione della sua Opera dovette sostenere durissime prove e profonde umiliazioni. Si spense a Roma, nella Casa Generalizia, il 21 novembre 1930. Questo libretto illustrato ne racconta la vita e la spiritualità.
Nata nel 1834, fondatrice delle Suore Francescane Angeline, Madre Chiara morì nel 1900, provata da dure sofferenze fisiche e spirituali.
Questa biografia illustra la vita di Madre Celestina (Maria Anna Donati), vissuta alla fine dell'800, fondatrice della Congregazione delle Figlie Povere di San Giuseppe Calasanzio, sorta a protezione dell'infanzia bisognosa.
Contenuto
Presenta la biografia e una raccolta di scritti di Madre Anna Vitiello (1904 - 2000). Dal 1949 fino alla morte, assieme a padre Arturo è la co-fondatrice dell’Opera piccole apostole della redenzione. Il suo impegno a favore dei bambini orfani è stato totale: ha offerto loro l’educazione ai valori e una professione inserendoli a pieno titolo nella società.
Destinatari
Tutti.
Autore
Padre LUIGI BORRIELLO, carmelitano scalzo, è docente di teologia mistica e di storia della spiritualità. È consultore presso la Congregazione delle Cause dei Santi e la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di Vita Apostolica. Ha pubblicato con M.R. Del Genio e T. Spidlik, La mistica parola per parola (2007). Esperienza mistica e teologia mistica (2009), Dio che è in te. Elisabetta della Trinità (2010).
Madre Anna Sardiello (1894-1982) ha condiviso la missione di Gesù, che ha riparato i peccati del mondo mediante il dono totale di sé. Donna forte e generosa, ha trovato nell'Eucaristia l'ispirazione e il nutrimento per diventare lei stessa "un sacrificio vivente, santo e gradito a Dio". Il "carisma della riparazione" di Madre Anna continua oggi nelle sue suore.
Caterina Vercellone nacque a Biella il 12 novembre 1610 da una ricca e aristocratica famiglia. Timida e riservata, ma d'intelligenza pronta e vivace, sin da bambina si mostrò attratta dalla vita contemplativa e a diciassette anni decise di entrare nell'ordine delle discepole di santa Chiara. Il noviziato fu tutt'altro che facile per la giovane la quale, cresciuta nell'agiatezza, mal si adattava alla vita povera e austera imposta dalla regola. Ma in questo stato di smarrimento e dubbio il Signore le venne in soccorso, concedendole la grazia di intense esperienze mistiche. Nel 1641, a soli trent'anni, suor Maria del beato Amedeo divenne madre badessa. Nel 1659 madre Amedea fu chiamata a dirigere un nuovo monastero di cappuccine a Mondovì; qui si spense a cinquantanove anni, il 12 aprile 1670, dopo una lunga infermità che le costò sofferenze indicibili, accettate con serena rassegnazione per amore di Gesù. Il suo corpo, incorrotto, è conservato nel monastero delle clarisse cappuccine di Borgo Po a Torino. Con la scorta della biografia di padre Gallizia e delle memorie della stessa madre Amedea, recentemente ritrovate, Cristina Siccardi ricostruisce qui la vicenda di questa singolare figura, sapientemente ambientandola nel quadro storico in cui si è svolta. Cristina Siccardi, nata a Torino nel 1966, laureata in lettere moderne con indirizzo storico, ha collaborato con "La Stampa" e "La Gazzetta del Piemonte".
“Non avevamo mai sentito una storia così sulla potenza del bene”. Così recita la motivazione del Premio Pulitzer per i giornalisti Mary Jordan e Kevin Sullivan sulla vita di Madre Antonia. All’età di cinquant’anni, questa donna incredibile lascia il mondo ricco e confortevole dei dintorni di Los Angeles per dedicare la sua vita alla cura dei più poveri tra i poveri, i detenuti di uno dei peggiori carceri messicani.
Dopo aver cresciuto sette figli, dopo il doloroso divorzio, Mary Clarke (nome civile) trova una nuova vita entrando nelle celle con i detenuti e aiutandoli con la sua semplice presenza. Oltre al suo lavoro in carcere, Madre Antonia ha raccolto intorno alla sua piccola casa altre persone: signore già avanti con l’età che ritrovano uno scopo, molte con matrimoni falliti alle spalle, ex carcerate che si aggiungono alle suore, benefattori e parenti dei carcerati che non sanno dove andare. Un modo per cambiare la propria vita al servizio degli altri.
“Un racconto avvincente. Gigantesco. La storia di una donna autentica e la scoperta della vera gioia
nel dono di sé.” Bob Woodward
Mary Jordane Kevin Sullivan sono inviati del Washington Post e hanno lavorato a Tokio, Mexico City e Londra. Hanno ricevuto il prestigiosissimo Premio Pulitzer per il loro reportage internazionale sulla situazione del sistema giuridico messicano nella lotta contro la criminalità. Sono sposati e hanno due figli.