
Henri de Lubac, gesuita del secolo scorso, esponente di spicco della teologia che ha influenzato notevolmente il pensiero della Chiesa, prima, durante e dopo il Concilio Vaticano II, è l’oggetto di questo studio.
In particolare i suoi libri sulla Chiesa e il Mistero di Dio sono al centro di questa analisi.
L’uomo contemporaneo alla ricerca di Dio, lo incontra nella dimensione ecclesiale, entrando attraverso di essa nella comunione trinitaria. L’inserimento della dimensione ecclesiale nella teologia trinitaria, costituisce la base di una svolta ecclesiologica della teologia che vede in Henri de Lubac uno dei suoi padri.
Questa nuova pubblicazione sui cristiani laici ruota, fondamentalmente, attorno all’idea, chiara e distinta, di Benedetto XVI secondo il quale i “laici cattolici” sono corresponsabili dell’essere e dell’agire della Chiesa: quest’insegnamento, dichiarato e approfondito, non contrasta, dal punto di vista teologico, ecclesiologico e pastorale, né con quello del Concilio Vaticano II (1962-1965) né con quello dell’Esortazione apostolica Christifideles laici (1988) del beato Giovanni Paolo II (1978-2005).
È piuttosto, un “insegnamento definitivo” che riposa sull’autocoscienza popolare e matura della Chiesa di Cristo: autocoscienza riflessa, metafisica e storica, che, dicendo l’ontologia vocazionale e l’ontica missionaria dei fedeli laici, supera il residuo dualismo ecclesiologico tra l’evangelizzazione ad intra e la nuova evangelizzazione ad extra dei cristiani che vivono nell’unica storia del mondo.
Scritti nei quali emerge su tutto e compare in ogni pagina il valore della testimonianza". Mons. Bello è stato prima di tutto un testimone attraverso il quale Dio stesso si racconta. "
Il volume è la espressione di una volontà e di un desiderio di meglio conoscere e apprezzare la singolare importanza del papa Francesco che sta rinnovando e favorendo una maggiore adesione al messaggio cristiano nella gente sempre più numerosa e desiderosa di ascoltare le sue parole e seguire il suo insegnamento. Più autori hanno concorso nella stesura del volume che diventa aiuto e sussidio a meglio cercare di capire l'attualità di una azione umana, sociale, religiosa innovativa anche nelle usanze e strutture nella Chiesa. Le voci ed i nomi degli scrittori esprimono pensieri e giudizi che stanno coinvolgendo la folla di quanti, anche non cristiani, cercano di fare esperienza immediata e personale del "fenomeno".
Il convegno di Studi "Don tonino Bello cantore di Maria, donna dei nostri giorni", promosso dalla diocesi di Ugento-S. Maria di Leuca, sostenuto dal Comune di Alessano e dalla Fondazione "don Tonino Bello", ha coinvolto la Pontificia Facoltà Teologica "Marianum" di Roma e la Facoltà Teologica Pugliese di Bari. I loro docenti hanno compiuto interessanti riflessioni sugli scritti mariani del vescovo Bello pubblicati in questo volume.La convergenza di attenzione della sua Chiesa particolare e dei suddetti centri accademici è significativa della loro apertura all'ascolto dello Spirito che continua a parlare al popolo cristiano, per la voce dei suoi profeti.Di questo vescovo, teologo e poeta, sono riconosciute la densità riflessiva e al tempo stesso la intensità dei sentimenti, la novità del suo linguaggio.Si tratta, infatti, di una "riscoperta" di don Tonino, che gioverà non poco allo studio della sua ricca e complessa personalità e della solida cultura che fu alla base dell'intera attività educativa nelle due diocesi pugliesi. C'è da auspicare che la riflessione complessiva del convegno contribuisca a ri-pensare la fede cristiana e a ri-dirla oggi.
Possiamo dire che, per molti, la Bibbia è un libro chiuso, non è stato mai aperto. La Parola di Dio non è l'alimento quotidiano di tanti "devoti". Di chi la colpa? Alle volte manca qualcuno che aiuti, che sostenga, incoraggi, spieghi, soprattutto che di il gusto della Parola. È quanto si propone Don Sandro con le brevi riflessioni su pagine sparse della Bibbia per continuare a far vivere la Parola nei suoi lettori in maniera sempre rinnovata e anche originalmente incarnata.
Questo libro affronta una tematica poco esplorata, nella sua sistematicità, dalla teologia cristiana, anche se, nel corso dei secoli, ci sono stati alcuni grandi esponenti del laicato cattolico che si sono ispirati alla secolarità consacrata della Madre di Dio per praticare la missione evangelizzatrice della Chiesa e cercare il Regno di Dio, trattando e ordinando, le cose temporali secondo Dio. La prima parte racconta la mariologia di Giuseppe Lazzati, che ripropone un nostro studio del 2003, poco conosciuto e poco studiato. La seconda parte ha per titolo "Per un laicato misericordioso e fraterno" e mette a fuoco le coordinate dottrinali e operative che i fedeli laici sono chiamati a tenere presenti, per vivere, da cristiani e da cittadini, i contenuti spirituali e morali espressi dalla Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia, indetto da Papa Bergoglio. La terza parte descrive la realtà di un laicato solidale per un'ecologia integrale: un aspetto importante e decisivo che connette il valore della solidarietà cristiana alla "cura della casa comune", così come interpretata dalla Sacra Scrittura, dalla tradizione e dal magistero conciliare e di Papa Francesco, nell'enciclica Laudato si'. La quarta parte tematizza le implicazioni laicologiche della mariologia di Papa Francesco dalla "Lumen fidei" alla "Laudato si'".
Il libro di fra Onofrio è una litania di temi che approfondiscono, da diverse angolature, le differenti prospettive della profezia cristiana, così come è possibile intravederla in don Tonino e in Papa Francesco. Si tratta di un insieme di melodie che formano la grande sinfonia della profezia evangelica. Una profezia che investe tutta la Chiesa e si manifesta come condivisione di ideali e di orizzonti, e insieme, come enucleazione di forme inedite di “ospitalità della soglia”; una profezia che è partecipazione alla vita del popolo e condivisione del linguaggio, dei gesti, dei simboli; una profezia che ha il sapore di una fede colma di umanità e di prossimità con tutti; una profezia che mantiene sempre aperte le porte, fa il primo passo e si mette al passo con gli ultimi; una profezia che ha il “timbro francescano” e, del Poverello di Assisi, intende riprendere l’anelito alla “perfetta letizia”; una profezia che è, nello stesso tempo, denuncia e annuncio, provocazione e stimolo, preghiera e azione; una profezia che vale per tutti i membri della Chiesa e diventa esortazione speciale per i consacrati.
Madre Teresa di Calcutta, Missionaria della Carità, di nome e di fatto. Una delle più grandi missionarie del XX secolo. Missionaria della pace, missionaria della vita. Paolo VI ha saputo valorizzare in lei perfino il suo sorriso, che rappresentava un "sì" alla vita, un "sì" gioioso, nato dalla fede e dall'amore profondi. L'incontro di questi due giganti della santità ricorda che essere cristiani significa essere testimoni della carità.
Da tempo si sentiva la necessità di un'autorevole catechesi sul cuore del mistero della Chiesa, nel modo della celebrazione voluta dal Concilio Vaticano II. Papa Francesco ci ha offerto questa occasione e l'autore ha voluto "ruminarla" per i fedeli che desiderano vivere la celebrazione eucaristica "actente ac devote".
La comunità cristiana ha bisogno di sentirsi viva. Condizione essenziale per essere vivi è amare. Amare vuol dire, con Gesù come Gesù, accogliere l’amore del Padre per farsi nello Spirito Santo dono d’amore per gli altri, nessuno escluso. Questa è la stagione della santità. La santità è per tutti, per ogni condizione di vita e per ogni persona. La santità è la freschezza di Dio.
Il testo contiene in pillole l’esortazione apostolica Gaudete et exsultate. Questo documento pontificio può essere a pieno titolo considerato l’Imitazione di Cristo del terzo millennio.