
A partire dalla ricerca sperimentale sulla sordità elaborata in Italia e all'estero, questo libro offre agli insegnanti informazioni indispensabili per costruire liberamente una didattica efficace, pensata non solo per studenti sordi adulti ma anche per studenti della scuola secondaria di primo e di secondo grado. La ricetta è semplice: esporre alcuni risultati generali della ricerca in linguistica e in glottodidattica delle lingue apprese in un secondo momento rispetto alla madrelingua, in riferimento sia a studenti udenti sia a studenti sordi. Si suggerisce agli insegnanti di usare i principi di glottodidattica che valgono per tutti, studenti sordi e udenti, aggiungendo ciò che di specifico vale per i sordi, con la più grande libertà, perché ogni insegnante possa trovare una via efficace con i propri allievi, rispettando la loro individualità. Il testo è diretto agli insegnanti che non si arrendono alla fatalità statistica degli abbandoni scolastici degli studenti sordi. Tratta di lettura, scrittura, apprendimento grammaticale e cognizione, selezionando ciò che ha interesse per un insegnante curricolare, un insegnante di sostegno, un assistente alla comunicazione o un dirigente scolastico che abbiano uno o più studenti sordi in classe.
La conquista della possibile autonomia è un tema imprescindibile per le persone con disabilità che diventano adulte. Per raggiungere questo obiettivo è necessario un percorso educativo volto all'acquisizione di competenze, ma anche e soprattutto di una propria identità di giovani e adulti. Il libro nasce dall'esperienza dell'Associazione italiana persone Down che dal 1989 ha avviato percorsi educativi in tal senso sviluppando metodologia e strumenti per un lavoro che parte dal tempo libero ma offre moltissimi spunti anche per attività all'interno di progetti scolastici e formativi. Questa nuova edizione ne propone un ricco campionario, dalla lettura dell'orologio all'organizzazione di un'uscita con gli amici, dall'uso dei mezzi pubblici alla preparazione di facili ricette di cucina, dalla realizzazione di semplici acquisti al calcolo di un preventivo per una cena al ristorante. L'educazione all'autonomia rappresenta infatti un prerequisito essenziale per l'inserimento sociale e lavorativo oltre che per una vita il più possibile indipendente fuori dal contesto familiare. Il testo è rivolto a educatori, insegnanti e a chi è vicino a giovani con disabilità intellettiva.
Valentino che si spoglia all'improvviso. Filippo che si perde tra i bidoni della spazzatura. E Guido, che non sa raccontare i suoi sogni. Quella barriera invisibile che tiene unite le incredibili diversità di Guido, Filippo e Valentino e separa le loro vite dal resto del mondo é in realtà uno dei disturbi meno conosciuti e più complessi che possano esistere. Si chiama autismo. A soffrirne, in Italia, sono 360 mila persone. E sono 360 mila le famiglie che vivono il loro dramma confinate in assoluta solitudine. È il deserto nel quale ci accompagna Maria Cristina, la mamma di Filippo, un ragazzi-no autistico di tredici anni con grave ritardo mentale che in questo libro racconta "la storia di tutte le storie" perché la sua vicenda qui diventa la voce narrante di una storia più grande, "corale", ripresa da altre testimonianze di madri, padri, nonne, alle prese con questo grave deficit. Uno tra gli handicap più diffusi ma anche uno dei meno conosciuti e curati, una disabilità della quale anche la scienza non è ancora in grado di spiegare l'origine, tuttora orfana di terapie e dati clinici. Ma sono gli stessi protagonisti a smentire - numeri alla mano - che non è vero che non si può fare nulla per chi è colpito dall'autismo. Gli esperti confermano - anche tra le pagine del volume - che se ormai è certo che per questa oscura malattia non c'è risposta ai farmaci né guarigione è altrettanto provato che la diagnosi precoce e i trattamenti riabilitativi possono garantire il maggiore recupero.
Il settimo rapporto su povertà ed esclusione sociale in Italia si apre con una domanda a cui non è facile dare risposta: "Rassegnarsi alla povertà?". Potrebbe sembrare scontato che non si deve, che non è possibile rassegnarsi. Perché allora ci troviamo annualmente di fronte a una situazione di stallo, di incapacità di affrontare il problema, di stabilizzazione e, per certi aspetti, di allargamento dell'esclusione sociale? Se la risposta fosse negativa i risultati si vedrebbero, anzi ogni anno potremmo registrare con soddisfazione quante persone e famiglie escono dalla morsa che le attanaglia. Purtroppo non è così. Gli sforzi messi in campo sono insufficienti e inadeguati. Scontiamo una storica carenza di politiche organiche contro la povertà, malgrado la sperimentazione di alcune misure per contrastarla. Ed è per questi motivi che il Rapporto 2007 prende atto di questa situazione e si fa carico di proporre un disegno di piano nazionale di lotta alla povertà nato da esperienze e proposte che Caritas Italiana e Fondazione Zancan hanno maturato e condiviso. Il volume ci accompagna in un percorso che parte dai tentativi di ridurre la povertà che hanno caratterizzato il secondo Novecento; si misura poi con le risorse oggi disponibili, per capire che misura potrebbero essere investite in un piano di lotta alla povertà; entra nel merito delle strategie per renderlo attuabile. Sono infine documentate le dimensioni del fenomeno, i profili di esclusione, le esperienze di persone e famiglie uscite dalla povertà.
Come si caratterizzano le nuove situazioni di guerra nel mondo? Che cosa sono le emergenze umanitarie complesse? Stanno per manifestarsi nuovi conflitti ambientali? In che modo i cambiamenti climatici influiranno sull'insorgere di nuove situazioni di conflitto? Qual è il grado di conoscenza collettiva su tali fenomeni? L'intervento internazionale è adeguato alla crescente complessità dei conflitti e dei disastri ambientali? La ricerca presentata in questo volume, promossa da Caritas Italiana, "Famiglia Cristiana" e "II Regno", tenta di fornire delle risposte a tali interrogativi. Nella prima parte, di taglio teorico, vengono presentate informazioni e statistiche aggiornate su guerre, disastri ambientali e emergenze umanitarie complesse. Nella seconda parte si presentano i risultati di una specifica ricerca sul campo, in riferimento a cinque casi-studio: le guerre in Sudan, Colombia e Pakistan; lo Tsunami e l'uragano Katrina. La ricerca si è occupata di diversi aspetti: i costi economici delle guerre e dei disastri ambientali; la presenza e le modalità con cui tali eventi sono rappresentati dai media; il grado di conoscenza e di consapevolezza degli italiani su tali situazioni. La terza e ultima parte si sofferma invece sugli aspetti propositivi e tenta di delineare alcuni possibili "percorsi di uscita", con particolare attenzione alla dimensione ecclesiale e alle modalità di intervento umanitario che tengono conto della crescente complessità delle crisi internazionali.
Aspetti psicologici, pedagogici, sociologici e giuridici dell'infanzia straniera in Italia Il tema dell'infanzia straniera in Italia portato avanti a piu voci nella prospettiva di una societa multietnica e interculturale che va ricostruita giorno dopo giorno e con l'impegno di tutti. Un contributo di ricerca volto a mettere in luce i fattori di benessere di una fascia della popolazione in rapido aumento e fragile" sotto il profilo economico, sociale, culturale, psicologico. Alcune proposte concrete a sostegno delle famiglie e dei bambini stranieri, inclusa l'offerta di congrui spazi d'incontro e d'interazione fra autoctoni e stranieri appartenenti a etnie diverse. In definitiva il libro suggerisce di investire molto nella formazione di educatori e addetti ai servizi socio-sanitari, nella consapevolezza che ogni bambino e parte integrante di una narrazione personale e universale sulla quale si fonda il futuro dell'umanita. "
"Affidarsi" è la parola che ha guidato vent'anni di lavoro con oltre sessanta famiglie dei comuni del territorio di Monza Brianza, che in questo libro raccontano la loro esperienza. È stato un percorso intenso di condivisione, confronto e mutuo aiuto, nel quale si è sperimentato concretamente quanto l'affidarsi sia un processo non facile per i bambini, i ragazzi e gli adolescenti accolti nelle famiglie. Un processo che li vede protagonisti, insieme a operatori dei servizi sociali e ai genitori affidatari e delle loro famiglie d'origine. Sono pagine che, oltre a raccontare tante storie di vita vissuta, intendono segnalare ai colleghi operatori la ricchezza del lavoro in gruppo come strumento di lavoro che - pur richiedendo fatica e impegno - rende in termini professionali più di quanto si possa trasmettere: la condizione è "volerci essere". Un libro che vuole riconoscere la ricerca impegnativa e condivisa degli affidatari che una sera al mese, per tanti anni, hanno dato vissuto quest'esperienza con grande intensità.
In questo lavoro si vogliono recuperare le radici, le ragioni e i fondamenti delle azioni educative con i disabili, dialogando con i grandi personaggi che hanno saputo indicare strade e percorsi innovativi per il lavoro con le persone con deficit. Le loro idee continuano a vivere silenti nelle azioni formative, nelle proposte didattiche e nei percorsi scolastici che si propongono oggi, ma per renderle efficaci è necessario proiettare continuamente queste basi nel futuro, e questo è ciò che si propone il volume: valutare il passato nella prospettiva positiva del futuro.