
In un’intervista rilasciata verso la fine della sua vita, Carlo Bo annoverava esplicitamente Clemente Rebora tra le tre o quattro figure letterarie del XX secolo che egli auspicava potessero essere traghettate nel III millennio. Maestro di un sapere che intreccia ardore poetico e passione religiosa, Rebora merita certamente di essere reso meglio accessibile al pubblico degli studiosi anche attraverso un’accurata edizione del suo epistolario.
Il volume, primo di una trilogia, è frutto di una ricerca avviata dall’ITC-isr Centro per le scienze religiose di Trento nel 1995, nell’ambito del «Progetto Rosmini», tesa a creare un’edizione di grande rigore critico e completezza esaustiva dell’epistolario di Rebora. Accoglie le lettere degli anni 1893-1928.
La vita di Clemente Rebora è segnata dal talento poetico e dall’appassionata ricerca di identità: la sua produzione epistolare intreccia il disegno della vita quotidiana, come anche l’architettura progettuale delle scelte determinanti, rivela lo spessore del suo essere e il travaglio del suo divenire, in un efficace alternarsi di toni e di colori.
Profondo inoltre è il legame Rosmini-Rebora: illuminare l’universo rosminiano anche nella originale angolazione di un discepolo del Roveretano aggiunge un tassello di grande significato.
Sommario
Prefazione (A. Autiero). Epistolario 1893-1928.
Note sul curatore
Carmelo Giovannini, padre rosminiano, ha frequentato da giovane chierico Clemente Rebora nelle comunità rosminiane di Rovereto e di Stresa. Dopo il conseguimento della laurea in lettere moderne presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano con una tesi su “L’ultimo Rebora”, ha proseguito la ricerca di lettere, testimonianze e manoscritti inediti del poeta lombardo, curando numerose pubblicazioni.
Raccolta di poesie piene di fede, d'amore cristiano e di spiritualita: la musicalita, il ritmo incalzante d'ogni verso ci aprono il cuore a Dio. Padre Alfredo Scarciglia e un maturo ed elevato testimone della fede, di ispirazione propriamente mistica, di un bel respiro meditativo. E ha raggiunto anche uno stile idoneo e conforme alla sua vena, incisivo, penetrante. Insomma e un eccellente autore. La sua qualita va oltre la letteratura, ma ci sta bene (Mario Luzi).
Raccolta di poesie che rispecchiano il cammino personale dell'Autrice e quello del suo popolo, nella regione dei Grandi Laghi. Poesie che non ignorano il conflitto, la fatica, la durezza dei giorni e attraversano i sentieri aridi conservando per grazia la fede e l'amore. Le parole che scorrono tra i tratti di penna sono la vita di qualcuno che trova un modo per esprimersi", scrive Jeannette. Troviamo qui il suo cammino personale ma anche quello del suo popolo, che abita la tormentata regione dei Grandi Laghi. "
Una breve storia del lirismo occidentale in lingua volgare distinto in due diversi generi: la lirica classica (dai Provenzali al Settecento) e la lirica postclassica (quella successiva alla svolta romantica, tuttora praticata). Il volume illustra quel fondamentale passaggio dal primo al secondo genere lirico e traccia le linee principali di quella tradizione lirica in nome della quale questi due generi distinti ancora oggi sono percepiti come uno solo. Poeti e opere sono considerati nei loro contatti con altre personalità e con altri testi.
Poesie in dialetto romanesco che esprimono un mosaico di sentimenti dai quali emerge una visione di vita attenta ai valori piu autentici delle relazioni e degli affetti umani.